Prima esperienza

Siamo sposati da pochi anni, pur avendo superato entrambi i quarant'anni, e tra noi il sesso è stato sempre fantastico. Sin dai tempi dei nostri incontri clandestini, pur non avendo mai tutto il tempo che avremmo voluto da dedicarci, ogni occasione era unica ed insostituibile. Gioia viveva con una sua coinquilina ed uno dei nostri giochi divenne, quasi da subito, godere il più rumorosamente possibile per far ascoltare alla ragazza nella stanza vicina come facevamo sesso.
Con il passare del tempo, conoscendo sempre più i gusti l'uno dell'altra, ampliando le nostre vedute ed i nostri orizzonti siamo approdati su A69. Inizialmente abbiamo fatto da spettatori, ci incuriosiva leggere i profili, sbirciare le foto, guardare i video e a volte rispondere a dei messaggi. In realtà non abbiamo risposto a molti, non abbiamo la smania del sesso, ne ci manca nulla tra noi, per tanto le risposte centellinate sono dovute più all'approccio che molti scelgono. Non siamo una coppia cuck, siamo un uomo ed una donna legati da un affinità intellettuale, due esseri che si amano per scelta e non per convenzione.
Uno di quelli a cui abbiamo scelto di rispondere ha saputo cogliere questo aspetto, nel provocare la nostra curiosità è stato cauto e pacato, ha saputo attendere che noi due instradassimo la conversazione fino alle prime conversazioni hot su WhatsApp. La prima volta che abbiamo chattato su quell'applicazione, ha saputo corteggiare Gioia, lasciando a lei l'iniziativa. Lei da amabile esibizionista chattava e si lasciava leccare da me, sdraiata sul divano. Lo provocava raccontandogli i particolari, i suoi desideri, lui faceva altrettanto fino a quando hanno iniziato ad inviarsi fotografie e video.
A me eccitava la sua mente, lo sguardo di Gioia, le espressioni, tra il piacere che le procurava la mia lingua e la perversione che ne attanagliava la mente, mentre monaca con la lingua un rapporto orale, fino a gustarsi il video dell'orgasmo del nostro amico.
Nei giorni a seguire lo stuzzicammo ancora un po', fino a che non decidemmo di incontrarlo. Siamo una coppia sposata con figli, per cui ogni iniziativa, seppur fortemente voluta, va organizzata. Ci divertí anche dare un appuntamento così a lungo termine, quasi una settimana, in cui immaginavamo il desiderio e l'inquietudine del nostro amico. Gioia è una gran donna, mora, un seno stupendo, anche se non enorme, con dei capezzoli da urlo ed un culo davvero marmoreo ed il nostro amico gli aveva gia dedicato un paio di seghe.
La sera dell'incontro, Gioia indossava un paio di jeans attillati, una camicetta bianca, nulla di particolare, ma in borsa aveva un bellissimo baby doll ed una mascherina nera. L'intenzione era, una volta giunti sul posto ed accertato che a lei andasse la situazione, chiedere di usare il bagno, cambiarsi e tornare vestita di tutto punto.
Ci accolse il nostro amico sulla porta di casa, una persona semplice, un appartamento pulito ed un padrone di casa gentile ed educato.
Ci sedemmo sul divano, ci offrì un caffè, parlando di pochi banali argomenti. Poi lui si sedette a sinistra di Gioia, mentre io ero seduto alla sua destra, e cominció a massaggiarle le spalle. Io mi accorsi della tensione nel suo corpo e per farle sentire che, se a lei andava, a me stava bene, le carezzai la schiena, subito percepii il suo rilassamento ed il suo abbandonarsi alle carezze. Le mani di entrambe scorrevano sul suo corpo, lui dalle spalle era passato a far scorrere le mani sui fianchi, sui seni, sul collo. Lei aveva allungato le mani sulla patta dei miei pantaloni e sui suoi calzoncini, stringeva le mani per sentire i nostri cazzi gia duri. Lui si alzò, ed io feci lo stesso, invitando anche lei ad alzarsi, le slacciai i jeans che lui finí di sfilare e la facemmo sdraiare sul divano.il nostro ospite cominciò a leccarla, facendo scorrere la lingua lungo la sua figa gia fradicia, io in piedi mi gustavo la scena e mi lasciavo leccare il cazzo, succhiare. La sentivo gemere di piacere e guardavo le sue espressioni goduriose, fino a che lei non chiese il cambio, voleva la mia lingua e voleva assaporare il cazzo che aveva sentito con la mano. Mi misi con la bocca ad assaporare il suo piacere, la sua figa era fradicia e la guardavo, mentre golosa ingoiava quel cazzo duro e gonfio. Conosco la mia cagnetta, so cosa le piace, come e quando le piace. Chiesi di spostarci sul letto e ripresi a leccarla. Sentivo il suo piacere salire, fino a che non sentii il suo orgasmo arrivare, fu all'ora che dissi "metti il preservativo", lei si inarcava mentre lo sbocchinava ed io la leccavo fino a farla esplodere in un profondo orgasmo, con lei che gridava "voglio il cazzo" a quel punto dissi lui, "sbattila". Il nostro, si precipito tra le sue gambe e senza dover nemmeno spingere sprofondó nella figa zuppa di umori, ne poteva sentire le contrazioni mentre muoveva la sua verga in quel paradiso del piacere. Io continuavo a farmi leccare, fino a dare nuovamente il cambio allo stallone che avevamo scelto per il nostro battesimo in questo mondo. La sbattevo e nel suo piacere vedevo quanto ingoiava vogliosa quella cappella umida. La ofrii a pecora e il nostro amico cominció a montarla, spingendo più che poteva a fondo dentro la mia porca il suo grosso cazzo. Sentivamo il piacere montare e gli orgasmi avvicinarsi, la feci sdraiare nuovamente a pancia all'aria e continuammo in quella posizione, fino a che lei non disse "voglio che venite assieme". Io ero dietro la sua testa e le annaffiai il viso, lui le schizzò copiosamente sui seni. Era immersa in un lago di sborra, bella e porca più che mai. Si alzó, si ripuli, il nostro ospite le offri il bagno per una breve doccia. Ci vestimmo, subito dopo aver preso un nuovo caffè, e ce ne trovammo alla nostra vita, dialogando amabilmente di quello che avevamo appena sperimentato, con la certezza che assieme potremo provare qualsiasi altro gioco.
Su una cosa siamo decisamente concordi, che se gli uomini single, capissero che l'eccitazione se non è disturbata da atteggiamenti aggressivi, scoperebbero molto di più.