trio
Sonia e il maestro di tango

05.01.2023 |
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"Le mie palline non sarebbero uscite e quindi potevo fare la stronza quanto mi pareva..."
La scoperta fu incredibile. Gli occhi di Sonia lucidi e spalancati e ben presto anche Luana assunse quell'espressione. " In bagno c'è un pacchetto nero, sul lavabo. Apritelo insieme ed eseguite esattamente ciò che ho scritto. Se state al gioco sappiate già che l'epilogo non è scontato. "
Luana era un po' sospettosa e cercò di trattenere Sonia , che invece era febbricitante ed euforica.
" Dai Luana, che vuoi che sia? Siamo in un negozio, che si sta anche riempiendo. In ogni caso siamo al sicuro no?"
In effetti Sonia aveva ragione. La seguii ma sempre con quella vocina in testa " State per cacciarvi in qualcosa che potrebbe sfuggirvi di mano"
Aprire il pacchetto fu semplice. Conteneva due scatoline. Entrambe nere e in fondo alla busta un biglietto anch'esso nero.
" Scegliete a caso un pacchetto ciascuno, senza possibilità di fare uno scambio"
La cosa diventava stranamente eccitante ed ora ero anche io turbata ma eccitatissima. Per non correre il rischio di essere viste ci chiudemmo entrambe in uno dei bagni. Sonia si sedette sul water chiuso. Ero accaldata e lei lo capì.
" Lo facciamo?"
" Ma siiiii ....ahahahah"
" Monellaccia che sei, lo sapevo che comunque sei sempre la mia amica pazza"
Spacchettammo le scatoline. Nel mio una benda nera di pizzo e una fila di palline cinesi. In quello di Sonia un vibratore nero molto grosso. In entrambi i pacchetti un altro bigliettino:
" Buon gioco. Se e quando vorrete avvisarmi io vi raggiungerò in bagno. Altrimenti alla fine comunque andiamo a bere una cosa tutte e tre. Vi aspetto qui "
Il fiato mi si arrotolò in gola. Lei mi guardava con gli oggetti in mano e per un attimo ebbi la netta sensazione che volesse andare via e chiudere questo avvenimento a dir poco curioso. Cercava la mia approvazione e sarebbe stato facile e rassicurante mollare tutto lì e uscire senza nemmeno guardare il suo maestro di tango. Ma ci ritrovammo a voler osare, superare certi timori, certi tabù. Fu un attimo e ci capimmo. Io avevo già provato queste curiosità ai tempi del liceo . Ma Sonia no. Non era proprio il tipo. Cominciai a sentire i miei capezzoli indurirsi, mi venne in mente il volto del maestro. Fisicamente bellissimo, erotico e porco. Me lo sarei scopato volentieri. Si stava di certo chiedendo cosa avessimo deciso e chissà che faceva nel frattempo.
" Luana vuoi che scambiamo i pacchetti?"
" Se dobbiamo fare tutto per bene non dovremmo. Il gioco è eccitante anche per questo. O facciamo secondo le regole o non cominciamo e andiamo via "
Sonia si sfilo' le mutandine di pizzo guardandomi negli occhi. Le coscie tese e tremanti, il respiro più veloce. Prese il vibratore e mi aspetto '
Indossai la benda e presi in mano le palline. Sentii le sue mani accarezzare i miei fianchi e il culo. Mi piacque in modo inaspettato. La lasciai fare. Sollevò la mia gonna e mi fece piegare leggermente in avanti. " Luana, continuiamo?" Mi accarezzo ' il viso.
Non le risposi. Lei poteva guardarmi e decisi di stupirla. Non avrebbe mai pensato male di me. Mi conosceva da sempre. Confidenti e vere amiche. Leccai le palline un paio di volte e aprii le gambe.
" Oh Luana, cazzo sei favolosa. Se non ti conoscessi bene direi che sei una lesbica favolosa"
Scoppiammo a ridere , ma a un tratto sentimmo aprirsi la porta della toilette. Oh cavolo. Se ci scoprivano dentro insieme? Non volli pensarci. Restammo immobili e zitte . Mi spostai la benda e guardai Sonia, che inaspettatamente aveva aperto del tutto le gambe. La fica liscia e un po' lucida. Sentivo di essere bagnata e quell'attesa, non decisa da noi, era un fuoco sui miei seni e nella fica. Sonia cominciò ad accarezzarmi le grandi labbra, e dovendo trattenere il respiro la sensazione fu più forte. Non appena senti' la porta chiudersi di nuovo in un attimo si appoggiò il vibratore sul clitoride e cominciò a muoverlo dolcemente. A mia volta infilai le palline dentro la vulva e rimisi a posto la benda. Non avevo mai provato un desiderio così forte di masturbarmi. Eppure volevo stare ferma. Non vedevo più cosa stesse facendo Sonia.
" Porca che fai ? Questo silenzio mi confonde"
" Mi sto massaggiando la fica Luana. Questo vibratore sta per entrare dentro e forse se lo facessi tu sarebbe più bello. "
La accontentai. Le mie palline non sarebbero uscite e quindi potevo fare la stronza quanto mi pareva. Cominciai a tirare fuori il vibratore bagnato e poi a rimetterlo dentro. Il respiro di Sonia divenne velocissimo. Ero certa che l'eccitazione era così alta perché eravamo noi a due a darci piacere. E lei non fu da meno perché sentii le palline uscire dalla mia fica. Ero un lago, e stare in piedi rendeva tutto più impegnativo. Ad ogni pallina che usciva una scossa mi pervadeva il clitoride e il culo. Nel frattempo spingevo forte il vibratore nella fica calda di Sonia , che mi incoraggiava ad aumentare il ritmo. Stavamo per godere entrambe, insieme, in un bagno di un negozio. Porche e lussuriose, prese in un gioco che il suo maestro aveva innescato, forse convinto che non avremmo fatto nulla. Il piacere aumentava, e Sonia infilò le palline di nuovo dentro, tutte d'un colpo. Ebbi un sussulto. L'orgasmo stava per esplodere, le cosce bagnate e le mani che tremavano. Allora spinsi forte il vibratore lasciandolo piantato dentro Sonia.
" Godi porcona. Chiudi gli occhi anche tu. Lo senti il cazzo del maestro? "
Un sospiro diverso mi fece capire che lei era quasi all'apice e decisi di darle il colpo finale. Veloce e inesorabile la scopai col vibratore. Temevo di farle male ma ero eccitatissima. La sua fica bagnata faceva persino rumore e questo la eccitò ancora di più .Di colpo tirò fuori le palline tutte di fila. Colavano dei miei umori. Sentivo i nostri odori di femmine in calore. Ebbi un cedimento sulle gambe e un orgasmo inaudito stava per arrivare. Volevo gemere e accovacciarmi per terra. Non potevo e mi appoggiai alla porta piegandomi un po'. In simultanea anche Sonia stava per godere. " Non fermarti, lasciati andare. Ora apri gli occhi. "
Mi ero tolta la benda e i nostri occhi si trovarono in uno sguardo pieno di piacere. Un getto caldo mi bagno' l' inguine.
" Luana, Luana...oddioooo" .
" Oh sì Sonia, così tesoro. Gran porca che sei , Godi Godi. Ti sto guardando e sei magnifica"
Venni anche io. Un lungo orgasmo insolito. Ci volle qualche secondo affinché riuscissi a respirare normalmente.E mentre tornavo pian piano lucida Sonia mi portò il vibratore alla bocca .
" Tira fuori la lingua cagnetta "
" Troia non ti basta ancora? Ti stavo per squirtare addosso. Smettila o ti scopo di nuovo "
" Fai la splendida perché non possiamo stare qui ancora vero? Dobbiamo uscire da qui o qualcuno si accorgerà di tutto"
Sonia stava ridimensionando il gioco verso cui mi aveva spinto.
" Si è vero. Dobbiamo sistemarci. Rimettiamo tutto nei sacchetti. E pensiamo a cosa dirai a quel porco là fuori "
Mi diede una sculacciata e per un attimo dimenticai che lei era una mia cara amica, che sapeva tutto di me. Come eravamo riuscite a vivere questa dimensione trasgressiva senza vergogna e senza giudicarci?
Uno squillo nel cellulare di Sonia ci fece spaventare.
Lei mi guardò mentre l'interlocutore le parlava sottovoce.
" Luana, non è mica finita qui. Ahahahah. Ti va un calice di prosecco con me e il mio maestro? "
Continua....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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