trio
Una sera al ristorante...

16.05.2025 |
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"La girai con fermezza e desiderio fino a farle appoggiare le mani sulla panchina, il suo corpo piegato in avanti, offrendomi il suo culetto con malizia..."
Una serata tranquilla al ristorante con amici, chiacchiere cibo e vino, ma la mia attenzione era tutta catturata da lei. Una donna che sembrava uscita da un sogno proibito, tacchi alti che slanciavano le sue gambe avvolte da autoreggenti velate nere, una minigonna così corta da lasciar intravedere ogni curva e una camicetta aderente, sbottonata con audacia, che metteva in mostra un seno prorompente, morbido e invitante. I nostri sguardi si incrociavano spesso, carichi di una malizia palpabile, come se stessimo giocando a un gioco segreto fatto di desiderio e provocazione. Lei al tavolo con il marito maliziosamente mi esplorava. Ogni volta che mi lanciava un sorriso, un'ammicamento, sentivo un calore intenso crescere dentro di me che mi spingeva a desiderarla sempre di più, sentivo un eccitazione salire e ad immaginare il suo corpo sentivo ingrossarsi il cazzo. Il suo sguardo era una sfida, un invito a superare quel confine invisibile che separa l’ordinario dall’eccezionale. Poi, la vedo alzarsi dal tavolo e uscire fuori. Il cuore mi batteva forte mentre la seguivo, attratto dal proibito. Fuori, la notte era fresca, ma il suo sguardo e il suo sorriso malizioso mi facevano ardere di desiderio. Senza dire una parola, ci avvicinammo lentamente, le nostre mani le nostre bocche si cercarono e fu un’esplosione di desiderio trattenuto. Le sue labbra erano morbide e invitanti, la sua pelle calda sotto le mie dita. Sentivo il suo corpo le sue tette strette a me mentre le sue mani esploravano con audacia. Il desiderio cresceva, palpabile, un fuoco che bruciava dentro di noi in un vortice di passione e voglia, mentre ci lasciavamo andare a quel momento proibito. Le mani scivolavano con audacia, intrecciandosi in un gioco di carezze audaci che accendeva un desiderio inarrestabile. Inflando una mano tra le sue cosce le mie dita si insinuarono dentro di lei. Sentivo la sua figa bagnata, colare sulle mie dita. Il suo piacere si faceva tangibile, la sua voglia cresceva senza freni. Lei rispose al mio tocco con sicurezza. Le sue mani, calde e morbide, si posarono con delicatezza e fermezza sul mio cazzo già duro e voglioso, stringendolo e accarezzandolo con un ritmo lento e deciso. Il suo sguardo, intenso e malizioso, incrociava il mio mentre la sua mano si muoveva con una fluidità, seguendo il ritmo dei miei respiri affannosi. Sentivo il calore crescere, un’onda di piacere che si propagava attraverso il corpo. Con un sorriso carico di desiderio e una scintilla maliziosa negli occhi, lei si inginocchiò lentamente davanti a me, le mani non smettevano di accarezzare con maestria il mio cazzo. Sentivo il suo respiro caldo sulla mia pelle. Le sue labbra si posarono sulla cappella con delicatezza, iniziando un bacio lento e passionale, la lingua si muoveva intorno con morbidezza e ardore. Le sue mani si muovevano con sicurezza lungo l'asta, accarezzando e stringendo, mentre la sua bocca esplorava e avvolgeva il mio cazzo in una ardente morsa. La sua lingua si muoveva con un ritmo sensuale e deciso. Riempiva la sua bocca avidamente di me, stringendo e giocando con le mie palle a cui dedicava baci quando smetteva di succhiare passando la lingua lungo l'asta. Ogni movimento era un invito a lasciarmi andare, un gioco di piacere che cresceva in modo irresistibile. Il desiderio si faceva sempre più intenso. Quasi al culmine del mio piacere, la fermai, sollevandola la appoggia allo schienale di una panchina, delicatamente le sfilai gli slip seguendo con le labbra le linee delle sue gambe, poi con naturalezza le feci appoggiare una gamba sullo schienale per farle aprire bene le gambe davanti a me. Mi chinai lentamente e la mia bocca si trovò immersa nel calore della sua figa mentre le mie labbra iniziavano a baciarglierla lentamente, muovendo la lingua verso il centro del suo desiderio. Il suo corpo rispondeva al mio contatto con un tremito sottile che alimentava la mia voglia di leccarla e esplorarla ancora di più. La lingua danzava con maestria, sfiorando, accarezzando, penetrandola, provocando brividi che si diffondevano in tutto il suo corpo. Sentivo il suo respiro farsi più affannoso, i suoi occhi chiudersi in un misto di estasi e abbandono, mentre il piacere cresceva. Le sue mani, decise e desiderose, spinsero con fermezza la mia bocca ancora di più tra le sue cosce. Bevevo copiosamente il suo godimento, mentre il suo respiro si faceva affannoso, preludio di un piacere che stava per esplodere. Afferrò i miei capelli, guidandomi con passione, mentre il suo piacere esplodeva in onde travolgenti. Il suo corpo cedette a un orgasmo travolgente, io godei completamente di quel momento, bevendola avidamente, assaporando ogni goccia del suo desiderio più profondo. La sua voce si fece un sussurro roco, un’eco di piacere. I suoi umori colavano nella mia bocca. Lei mugolava, mentre il suo corpo si irrigidiva e si abbandonava completamente all’estasi di un orgasmo intenso. Mi sollevai lentamente, il sapore intenso dei suoi umori ancora vivo sulla mia bocca alimentava ancora di più il desiderio. Le nostre labbra si cercarono fondendosi in un bacio profondo e carico di desiderio. Sentivo il calore del suo corpo contro il mio. Con dita impazienti, le slacciai la camicetta, lasciando che le sue tette prorompenti fossero libere. La mia bocca scese fno ai sui suoi capezzoli, duri e tesi. Li strinsi tra le labbra, succhiandoli con avidità, mentre le mie mani li stringevano con desiderio, esplorandoli con una passione che faceva tremare il suo corpo. Il suo respiro affannoso, i gemiti si trasformarono in mugolii di piacere, mentre il suo corpo si offriva completamente al mio desiderio. Con l’altra mano, scivolai tra le sue cosce, le dita che si muovevano, penetrandola profondamente, dandole ancora più piacere. La girai con fermezza e desiderio fino a farle appoggiare le mani sulla panchina, il suo corpo piegato in avanti, offrendomi il suo culetto con malizia. Sentivo il suo culo contro di me, morbido e invitante, mentre il mio cazzo duro e pulsante strusciava lentamente tra le sue chiappe aperte scivolando fino a posarsi sulla sua figa bagnata e desiderosa. Con un movimento lento e deciso la penetrò a fondo, sentendo il calore del suo piacere innondare il mio cazzo. Le mie mani non lasciavano le sue tette, stringendole con avidità. Lei continua a godere, ansima, mugola, mi implora di penetrarla. Sobbalza di piacere. Il suo corpo si irrigidisce per un istante, poi cede a un fremito intenso, mentre un urlo roco e vibrante di godimento sfugge dalle sue labbra. Inizio a muovermi con colpi lenti e decisi, profondi, facendole sentire ogni centimetro del mio cazzo che spinge a fondo. Le mie mani afferrano i suoi fianchi, guidandola nel ritmo dei miei colpi, il suo respiro si faceva affannoso, i suoi gemiti si trasformano in un coro di piacere crescente. Lei spingeva verso di me il suo culo, desiderosa di sentirmi ancora più dentro, di essere scopata a fondo. Ogni suo movimento, ogni suo sospiro, era un invito a spingere più forte, più in profondità, a farla fremere di piacere. Un altro grido di estasi esplode dalla sua bocca, mentre il suo corpo veniva travolto da un orgasmo potente e travolgente. Mentre godevo della sua figa e lei godeva del mio cazzo, vedo una figura poco distante, un’ombra che ci osservava. Il suo cazzo duro e gonfio fuori dai pantaloni, mentre con una mano si masturbava con bramosia. Quella presenza aggiunse una nuova carica di maggiore eccitazione che fece crescere ancora di più la voglia di farla godere spingendo il mio cazzo dentro di lei con più foga e a fondo per farla gemere e godere ancora di più. Sentii ancora il calore dei fluidi del piacere della sua figa colare. Era il marito che ci stava guardando. La sua presenza, con il cazzo duro in mano, aggiungeva ancora più trasgressione a quel momento. Si avvicinò con passo deciso, lo sguardo ardente di desiderio. Le sue mani la sfiorarono con una malizia carica di brama, mentre le loro labbra si univano in un bacio profondo, avidamente appassionato. Continuavo a penetrarla con rinnovata foga, ogni spinta scandita da un ritmo sempre più incalzante e carico di eccitazione. Mentre si baciavano, le sue mani scivolarono con desiderio verso il cazzo del marito, afferrandolo con una presa decisa e carica di eccitazione. Le dita scorrevano lungo l'asta turgida, masturbandolo con foga e ritmo crescente, un gioco di potere e piacere che infiammava la scena. Ero eccitatissimo, il mio membro pulsava di desiderio mentre la penetravo sempre più a fondo, sentendo il suo corpo vibrare al contatto con me. Lei, avvolta da un piacere intenso, mugolava, ogni suono un invito a spingere ancora più forte e a farla godere senza riserve. Le sue mani, piene di brama, non si fermavano, segavano con foga il cazzo gonfio del marito, che ansimava di piacere, il suo respiro affannoso e i gemiti si mescolavano ai nostri. Ogni spinta era un’esplosione di sensazioni, il ritmo si faceva incalzante e selvaggio. Il marito la guidò con fermezza, spingendo la sua bocca sul membro teso e pulsante. Lei accolse quell’invito con eccitazione e desiderio, aprendo le labbra morbide e calde per accoglierlo completamente. Le sue labbra si muovevano con voracità, scorrendo lungo quell'asta con un ritmo deciso e appassionato, come se volesse farlo esplodere. Il marito ansimava, perso nel piacere che lei gli stava regalando. Nel frattempo con un ultimo colpo profondo, uscii lentamente dalla sua figa, mi avvicinai al marito con uno sguardo di complicità, lasciando che le mani di lei prendessero con sicurezza il mio cazzo duro e gonfio, un invito eccitante a un gioco di piacere condiviso. Lei accolse quel dono con voracità, portandolo lentamente alla bocca calda e umida, alternandola con maestria tra i nostri cazzi pulsanti e vogliosi. Le sue labbra si muovevano con una foga sensuale, accarezzando e stringendo, succhiando e leccando. Un godimento sempre più intenso, un crescendo di piacere. Il marito si sedette e con decisione la sollevò facendola sedere su di sé. Il suo cazzo voglioso penetrò lentamente dentro di lei, facendola vibrare di piacere. Lei rispose con ardore, spingendo con forza contro di lui, desiderosa di sentirlo completamente dentro. Le mani di lei scorrevano sulle spalle del marito, afferrandolo con foga, mentre lui la stringeva forte, spingendola con veemenza sul suo cazzo. Mi posizionai dietro di lei, il suo corpo davanti a me infiammava il mio desiderio. Strusciai lentamente il cazzo tra le sue morbide chiappe, sentendo il suo culetto umido e lubrificato dai suoi stessi umori, un invito irresistibile. Con un movimento deciso e profondo la inculo, facendola sobbalzare di piacere. I nostri tre corpi si muovono all’unisono in un ritmo primordiale, un gioco di passione selvaggia e abbandono totale. Lei gemeva, spingendo indietro con forza per sentirmi ancora più dentro, mentre le mie mani afferravano saldamente i suoi fianchi, per penetrare a fondo quel culo accogliente e voglioso. I nostri cazzi la riempivano completamente, scivolando dentro di lei con una forza prorompente che la scuoteva. Ansimava, i gemiti si facevano sempre più profondi e rochi, vibranti di piacere. I colpi veementi scuotevano e aprivano i suoi buchi voluttuosi, ogni spinta un’esplosione di godimento che la facevano tremare di estasi. In preda a un desiderio incontrollabile, lei spingeva con forza sul cazzo del marito, per sentirlo tutto dentro, mentre io, dietro di lei, con un ritmo deciso e profondo, riempivo il suo culo con spinte ritmiche e violente. Un ritmo selvaggio e incalzante, i nostri cazzi la riempivano con una forza prorompente e avvolgente. Lei ansimava, il respiro spezzato da gemiti profondi fino a che l'orgasmo la travolse, urlò di piacere, il corpo si abbandono esausto sul marito, mentre io continuavo a incularla con spinte profonde. Sfilai lentamente il cazzo dal suo culo aperto e appagato, mentre lei, con un sospiro carico di compiacimento, si liberava da quello del marito, che si alzò in piedi con il cazzo ancora duro e carico di brama di piacere. Lei rimaneva seduta davanti a noi, i nostri cazzi duri e gonfi pulsavano di desiderio pronti a esplodere. Le sue mani, abili e impazienti, li afferrarono con foga, maneggiandoli e masturbandoli con un ritmo deciso e voglioso, come se volesse assaporare ogni centimetro di quel piacere che presto sarebbe esploso. Con pochi colpi rapidi e decisi, ci spinse oltre il limite e in un'esplosione di calore e piacere, i nostri cazzi cedettero al godimento. Caldi fiotti di sborra inondarono il suo viso, che accolse quel dono con la bocca aperta, gli occhi brillanti di brama e soddisfazione. Si dissetò avidamente di noi e della passione che ci aveva consumati.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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