Racconti Erotici > Gay & Bisex > Trasformato in troia - L'incontro
Gay & Bisex

Trasformato in troia - L'incontro


di shinigami83ge
09.10.2013    |    30.103    |    7 9.6
"(continuo dal racconto precedente..."
(continuo dal racconto precedente.... graditi commenti :-) )
Violentato ed umiliato da due uomini, mi sono ritrovato sconvolto, nel mezzo della campagna, coperto di piscio, il culo dolorante e pieno di sperma, e la bocca carica del retrogusto del cazzo di due maschi.
Mi sentivo violato, sverginato e svirilizzato, ero stato usato come si usa una donna, da due grossi energumeni per di più molto dotati, in particolare uno dei due, ma la cosa che più turbava la mia mente era anche il sentirmi eccitato.
Quando mi hanno rapito hanno detto che erano stati pagati da qualcuno per trasformarmi in una troia assetata di cazzo, chi era quella persona? E come faceva a sapere che in fondo quella esperienza mi sarebbe piaciuta?
Senza trovare risposta ai miei interrogativi alla fine ho chiamato Roberto, il mio più caro amico, per farmi venire a prendere e portare a casa. Quando mi ha visto è rimasto sconvolto e mi ha proposto di chiamare subito i carabinieri per una denuncia, ma in quel momento avevo la mente vuota e quindi lo rassicurai che lo avrei fatto il giorno dopo.
Arrivato a casa, mi sono buttato in doccia, e poi, infilando un dito nel mio buco non più vergine, e allargato da due bastoni considerevoli ho valutato gli effetti della dilatazione forzata. Dopo aver infilato senza problemi anche il terzo dito ho dovuto segarmi per scaricare l’eccitazione che avevo in corpo e associata alle sensazioni di quella notte. Mi sentivo davvero una troia, e sebbene il ripensare a quell’esperienza mi abbia fatto venire praticamente subito, ero incazzato con me stesso per l’incapacità di controllare le reazioni del mio corpo e le mie pulsioni, soprattutto era messa a dura prova la mia convinzione di essere etero. Anzi, ormai era certo che non potevo più definirmi tale, il sapore di cazzo e sborra che sentivo ancora impresso nella mia bocca mi stavano piacendo troppo.
Ancora eccitato, nonostante la seconda sega, sono infine andato a dormire, pensando alle cose da fare il giorno dopo.
Al mio risveglio, come suggerito dal mio amico Roberto sono andato dai carabinieri, in fondo, se anche alla fine avevo trovato eccitazione da quella situazione ero stato violentato, e se mi avessero cercato una seconda volta? E se fosse stato più violento? Dovevo in qualche modo tutelarmi, in fondo si erano mostrati in volto senza tanti problema.
Entro nella caserma e a quel punto si accende in me l’imbarazzo, non posso dire di essere stato violentato, decido quindi di modificare la mia versione e di dire di essere stato oggetto di minacce e percosse.
Vado allo sportello e vengo accolto in modo tranquillo, dopo un primo momento di blocco riesco a dare una mia spiegazione dei fatti ed infine mi viene detto:
“per questo genere di denuncie, piuttosto gravi, è meglio che la faccia parlare direttamente con il colonnello così potrà valutare quale sia la strategia migliore per muoversi, nel mentre vado ad attivare l’esperto per creare un’immagine degli aggressori”
Vengo quindi accompagnato davanti alla porta del colonnello.
Busso e mi viene detto di entrare, apro la porta e dopo un primo istante il sangue mi si è ghiacciato nelle vene, vestito di tutto punto, con la divisa impeccabile, c’era di fronte a me il colonnello dell’arma dei carabinieri, nonché l’uomo con il pizzetto che mi aveva stuprato la sera prima.
“guarda guarda chi si rivede” fa con tono beffardo
“e così tu pensavi che ti avrei sfondato il culo, prendendomi la briga di farti scoprire quanto sei troia, così, a volto scoperto senza avere nessun tipo di protezione? giuro che dal modo in cui mi hai succhiato il cazzo ti facevo più sveglio”
E scoppia in una risata di scherno ridendo della sua stessa battuta.
Rimango immobile sull’ingresso, bloccato anche dal tono cattivo delle sue parole.
A passi lenti si avvicina a me.
“ora però devo punire la tua stupidità, non mi piace che una troia abbia anche solo pensato di potermelo mettere nel culo a me”
Prende una pausa e nel mentre chiude a chiave la porta alla mie spalle
“ti rendi conto che la tua denuncia potrebbe costarmi caro? Te ne rendi conto?”
Rimango immobile, impaurito, ma evidentemente il gioco deve seguire le sue regole, mi prende quindi per i capelli e strattonandomi la testa all’indietro mi ripete
“ti rendi conto di quello che stavi per fare? Rispondimi troia”
“s…s…sì … lo so” sbiascico a voce bassa
Mi molla la testa e iniziando a girarmi intorno continua
“le troie come te devono imparare ad essere ubbidienti e capire che il loro compito è svuotare le palle degli uomini quando hanno voglia, basta… nient’altro”
C’è un lungo silenzio, e mi accorgo che senza volere avevo iniziato a tremare.
“allora, prima di diventare cattivi, vediamo se hai capito”
Si posiziona quindi davanti a me e senza molti giri di parole si tira fuori il cazzo.
Accompagnato dalla sua mano, mi ritrovo in ginocchio e con le lacrime agli occhi, inizio a succhiarglielo. In breve tempo diventa duro e grosso, come lo ricordavo e come lo ricorda ancora il mio buchetto ed essere di nuovo succube di quel cazzo di porta una nuova a prepotente erezione.
Dopo un inizio tentennante il piacere di succhiare quel cazzo così ben fatto prende il sopravvento sulle mie paure ed inizio a godermelo per bene.
“ecco, ora sì che sei una brava troia”
Poter godere di quel cazzo mi fa sentire sempre più troia e la sborrata finale si riversa nella mia bocca come nettare, che bevo con gusto senza neppure pensare che io,ormai ex uomo etero, stavo bevendo la sborra di un altro uomo.
“avanti troia, puliscimelo per bene che devo tornare a lavorare”
Senza farmelo ripetere lecco per bene tutto sentendomi umiliato da me stesso del godimento di quella sottomissione.
Il colonnello si ricompone, poi seduto alla scrivania scrive un biglietto e me lo porge.
“questo è l’indirizzo del mio amico, ora tu andrai da lui e gli chiederai, supplicandolo, di sfondarti di nuovo il culo… non vorrei mai che con tutta la fatica che abbiamo fatto ieri sera si stringesse di nuovo… “
Subito mi torna in mente il mostruoso cazzo che teneva fra le gambe il suo amico e la durezza simil marmo che aveva quando era duro, e un misto di sensazioni fra eccitazione, paura e dolore mi pervade la mente.
“ora tu sei la nostra troia e decideremo noi, come, dove e quando scoparti, e se proverai a fare di testa tua come oggi, fidati, te ne pentirai”
Senza sapere da dove mi uscisse la voce gli chiedo “cosa volete farmi? Perché lo fate?”
“allora sei sordo, oltre che stupido…” mi grida con un tono quasi di rimprovero
“dobbiamo trasformarti in una troia affamata di cazzo… dovrai volerne sempre, non importa che sia di uno della tua età o di un 60enne, basta che sia un bel cazzo e smanierai per possederlo… ma non ti preoccupare, a giudicare dall’inizio servirà ben poco lavoro per trasformarti”
E con un’ultima risata, su l’ultima umiliante frase, mi conceda, con il compito di andare a farmi sfondare il culo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Trasformato in troia - L'incontro:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni