Racconti Erotici > Prime Esperienze > La cugina "cozza".
Prime Esperienze

La cugina "cozza".


di meridiana90
07.03.2021    |    24.443    |    5 9.9
"I miei compagni mi prendevano dunque in giro a causa della mia scarsa cura, ma il mio corpo li faceva impazzire, non era difficile mi palpassero il culo a..."
Quello che racconto é successo negli anni '80 in Sardegna, quando ero poco più che un adolescente in pieno sviluppo. Mi dicevano tutti che dimostravo tre o quattro anni in più delle mie coetanee ed a causa degli estrogeni, ero ben in carne nonostante mangiassi il giusto. Riempivo completamente, con un bel seno carnoso, dai capezzoli grandi e sensibili, il reggiseno di mamma che porta la quarta. Mi portavo dietro, dentro i jeans quarantaquattro, un bel sedere cicciotto, ma con quello avevo anche delle pronunciate maniglie sui fianchi ed un po' di pancetta "non preoccupante" davanti. Le gambe le tenevo rigorosamente pelosette, come la micia, bella folta, che quando andavo al mare davo ogni volta spettacolo con quella foresta prepotente che veniva fuori dalle sgambature. Sarebbero stati solo quelli i peli non sarei stata male, ma forse appunto la marcata tempesta ormonale, mi aveva disegnato due "bei baffi" adolescenziali sopra le labbra carnose, nonché un "quasi" monociglio sorprendente sotto a dei capelli ricci, alti e arruffati. E ripeto che a quei tempi, almeno io, non usavo tirar via niente, al punto che a scuola quando abitavo ancora in provincia di Nuoro, mi chiamavano Zorro. I miei compagni mi prendevano dunque in giro a causa della mia scarsa cura, ma il mio corpo li faceva impazzire, non era difficile mi palpassero il culo a mani aperte o che mi dicessero frasi volgari del tipo, "con un sacchetto in faccia ti scoperei volentieri", io per questo non me la prendevo, alla fine guardavo il "lato mezzo pieno del bicchiere", anzi, in realtà più avanti cominciai a causa degli ormoni a desiderare anche un ragazzo tra di loro. La mia tempesta ormonale quindi ero costretta a gestirla a suon di ditalini. Ero fissata con la masturbazione. A farmi venire questa "malattia" era stata mia cugina, Annamaria, che andavo a visitare quasi ogni venerdì pomeriggio coi miei genitori per cenare a casa dei miei zii. Anche lei si era formata presto ed aveva una gran bella tempesta ormonale, però, al contrario di me, si curava molto ed era fidanzata. Io, sono sempre stata la sua cozz'amica - cugina che si portava dietro per esaltare la sua bellezza, anche se in verità essendo molto magra, portava una seconda scarsa di reggiseno ed i jeans 38 con un culo piatto. L'interesse sessuale per me, gli venne per caso, un pomeriggio che eravamo chiuse nel bagnetto secondario mentre mi mostrava fiera il suo cesto interminabile di make-up, sentì il bisogno di urinare e si sedette così a fare pipì. Notai però che lavandosi, nel bidet, si stava trattenendo con l'acqua aperta un po' troppo, così mentre frugavo curiosa nella cesta di trucchi, gli chiesi se era tutto apposto. Mi disse con un sorriso malizioso di sì e mi cominciò a fare domande strane, che non comprendevo. Così, Annamaria, capendo che io ancora, non mi "davo da fare" ed ero completamente ignorante in merito, mi fece sedere davanti a lei, con la faccia verso al muro per una dimostrazione pratica, si mise dietro, su uno sgabello messo lì per chi volesse lavarsi i piedi e da dietro usò le sue mani, come fossero le mie. Aprì l'acqua su tiepida, dirigendo il getto direttamente sulla parte alta della patatina. Per i primi cinque minuti non provai nulla, poi mentre giocava ad esplorare le superfici del mio sesso con le sue mani abili, un formicolio piacevole cominciò a diffondersi un po' ovunque, stavo provando per la prima volta le gioie della masturbazione. Era uno strano mix di fastidio e piacere, di fatto all'inizio l'orgasmo era un'esclusiva dei miei sogni, di notte. Uscimmo dal bagno un'ora dopo, silenziose come tombe, mia cugina sorrideva, io ero rossa come un pomodoro. Inizialmente mi vergognavo, come se gli altri avessero potuto immaginare da fuori quello che facevamo lì dentro, ma col tempo, essendo coinvolta anche io nel dare piacere a lei, iniziai a sentirmi più a mio agio e così ad essere accondiscendente fino a ricercare, come dicevo da me questo piacere in modo ossessivo. Ogni incontro tra i nostri genitori, che si frequentavano non di rado, era una buona occasione per regalarle momenti di piacere, mentre fingevamo di fare ben altro in giro per casa, ero diventata in realtà il suo giocattolo sessuale. Lei mi invitava spesso a leccargli la fighetta, che teneva tutta depilata a dovere, cosa che ovviamente non fece mai a me, con la scusa del cespuglio. Un pomeriggio, mentre avevo la passera al vento che era il mio turno ed Annamaria mi stava dando piacere, Luigi, che doveva urinare, aprì senza bussare la porta che noi avevamo scordato di chiudere a chiave, vedendomi così con la fica aperta e le dita della sua ragazza ficcate dentro di me fino alle nocche. Rimasto allibito ed anche sicuramente eccitato, per quello che aveva visto, richiuse subito ed andò via, senza dire niente, preferendo non metterci in imbarazzo ma parlandone piuttosto poi in privato con la sua fidanzata.
Un venerdì sera si andò a verificare che i miei zii non si trovavano in casa a causa di un impegno urgente e non avendo avuto il tempo di avvisare, ci trovammo costretti a dover tornare indietro. Annamaria però che era in casa col suo ragazzo insistette per farmi rimanere a cena con lei e Luigi, che appunto si mise a disposizione per accompagnarmi. Rimanemmo d'accordo così. Passammo una bella serata, mangiando pizza e patatine e guardando tutti insieme un bel film in vhs sul divano, coperti da una grande coperta di pile. Durante la vista del film, Annamaria, per una cosa che aveva premeditato col suo ragazzo, mosse in modo sinuoso, come un serpente, la sua mano, per portarla sul bottone del mio jeans e liberare il mio sesso. In cinque minuti mi trovai impietrita, rossa come un peperone con le dita di mia cugina ficcate dentro alla vagina che lei stessa aveva "sverginato" col tempo. Si muoveva lenta e perversa affondandole sempre di più. Luigi che ovviamente sapeva tutto fece finta di niente, finché la situazione non degenerò ancora di più.
Annamaria sfilò le sue mani e si alzò veloce per posizionarsi alla mia destra, e lasciare libero il posto al suo ragazzo che scese appunto verso di me per riempire il vuoto. Tra Luigi ed Annamaria mi sentii molto a disagio tanto più che sotto alla coperta io ero ancora con la passera a nudo. Annamaria spingendosi sopra di me col busto prese a sorpresa una mano di Luigi e la posizionò sul mio sesso. Era la prima volta che un uomo mi toccava in quel modo e per sicurezza mi chiesero il permesso di continuare. La mia curiosità mista a paura, mi portò a far cenno con la testa di si e lasciare che le cose andassero come volevano loro, ero curiosa di sapere che cosa avrebbero combinato. Mia cugina al cenno spense la tv facendo cadere la stanza quasi nel buio e portò la mia mano sul suo sesso per farsi scaldare la micia. Nel frattempo Luigi che non si era fatto pregare, cominciò subito a palparmi le grosse poppe, cosa che la ragazza non poteva concedergli, visto che scarsa di seno. Prese a farsi strada tra il maglioncino ed il reggiseno avidamente tirando via tutto. Come un bambino affamato si fiondò a ciucciarmele per bene eccitandomi finalmente un pò. La mossa successiva fu un sessantanove, anche se, come dicevo a leccarla ero io, lei mi sditalinava e basta. Annamaria sdraiandosi sotto, mi invitó a leccargli la "clito", come la chiamava lei, mentre Luigi la penetrava. Così, vidi per la prima volta, il sesso di un uomo, di presenza e visto che si trovava a meno di tre centimetri dalla mia faccia il suo odore mi arrivava fino alle narici. Vissi tutta questa strana esperienza con eccitazione mista a timore. Annamaria ad ogni leccata sul suo grilletto, godendo per la doppia stimolazione, prese ad ansimare e lamentarsi di piacere, mentre con le mani per sfogare il godimento mi strizzava le natiche. Il movimento era sincronizzato, ad ogni affondo di Luigi, io la leccavo velocemente dando colpetti con la punta della lingua. Annamaria arrivò all'orgasmo urlando, Luigi l'accompagnò prima con due decisi colpi di bacino poi lo tirò fuori facendomi una sorpresa inaspettata. Ricevetti tutta la sua sborra in faccia, sulle guance, sul naso e sui baffi. Vedendomi conciata così, stralunata ed incredula, che era la prima volta che vedevo e toccavo il seme, mia cugina scoppiò in una sonora risata. Mi andai a lavare, lì per lì un po' schifata forse, ma quella fu solo la prima di decine di altre volte. Continua...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La cugina "cozza".:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni