Racconti Erotici > Lui & Lei > Agosto lavorativo
Lui & Lei

Agosto lavorativo


di amicopersonale2017
20.09.2017    |    13.614    |    9 9.4
"Io pure sono in vacanza, ma un problema di lavoro mi costringe ad interrompere il mio soggiorno nella località balneare e rientrare per un giorno in ufficio..."
Ciao a tutti, la storia che leggerete, è una storia vera, ritoccata in alcuni particolari per garantire la privacy dei protagonisti, uno sono io.
L'estate è nel suo apice, il caldo soffocante non molla, tranne qualche sporadico acquazzone che non porta comunque molto refrigerio. La città è semideserta, la piazza del paese sembra un luogo fantasma con pochi individui che circolano per le commissioni strettamente indispensabili. La maggior parte delle persone è nelle località di villeggiatura, quelle rimaste in città si riparano dal caldo rimanendo nelle loro case, anche i tavoli dei bar sono semideserti.
Io pure sono in vacanza, ma un problema di lavoro mi costringe ad interrompere il mio soggiorno nella località balneare e rientrare per un giorno in ufficio.
Parto il mattino prestissimo, fuori è ancora buio, preferisco così per non trovare traffico e percorrere il tragitto prima che i raggi del sole riducano la mia auto in un forno crematorio.
L'abbigliamento che indosso non è il consueto abbigliamento da ufficio, ma non mi faccio tanti problemi, so che sarò solo, che non avrò visite di clienti e fornitori, quindi preferisco la massima liberta con un paio di shorts, una t-shirt e infradito.
Il viaggio è piacevole, mi godo anche l'alba, sembra quasi di andare in villeggiatura ma l'auto marcia in senso contrario, verso la città.
Mai trovai così facilmente parcheggio, pensai tra me e me: "Andare al lavoro così , è quasi un piacere ".
Salgo le scale, provo ad aprire la porta d'ingresso dell'ufficio ma la chiave ha un impedimento, riprovo, ruoto la chiave destra e sinistra ma non entra. Dall'interno sento una voce femminile che urla: "Chi è???" Io rispondo con nome e cognome aggiungendo che lavoravo in quel ufficio. La porta si apre; mi appare di fronte una donna sulla 40ina, dalla divisa che indossa capisco subito che si tratta di una dipendente dell'impresa di pulizie.
Lei si scusa subito, dicendomi che era stata informata della chiusura dell'ufficio e che poteva gestirsi l'orario a piacere, aggiunge: "Ho optato per il mattino per trovare più fresco", e termina la sua giustificazione abbassando lo sguardo e dicendo "... ma qui è caldo ugualmente "
In effetti l'ultimo giorno di lavoro per ordine dei superiori era stato spento l'impianto di condizionamento.
La tranquillizzo dicendo che non c'è problema, che la mia presenza è dovuta ad una emergenza e che mi sarei trattenuto in ufficio il tempo minimo necessario.
Discutendo sul da farsi, ci organizziamo per non intralciare o disturbare il lavoro di entrambi.
Io mi siedo alla mia postazione, accendo il PC e Lei nel frattempo prende la scala e la posiziona vicino alle finestre.
Poi si ferma si avvicina alla mia scrivania e con voce quasi imbarazzata chiede di poter assentarsi per 15min. Io annuisco aggiungendo che può sentirsi libera di fare come le va meglio. La sua richiesta è motivata per poter andare a casa a cambiarsi, non sapendo della calura all'interno dell'ufficio era vestita con la divisa ma con quel caldo era evidente la sua sudorazione.
Io inizio il mio lavoro, immerso nel problema da risolvere, non controllo nemmeno l'orologio. Il silenzio dell'ufficio favorisce la concentrazione alla ricerca di una soluzione al problema lavorativo ed in poco tempo il mio sorriso sulle labbra conferma che ero nella giusta direzione. Proseguo imperterrito tra documenti elettronici e cartacei , l'unico mio pensiero era di finire nel minor tempo e poter tornare al mio relax in riva al mare.
Ad un tratto sobbalzo dalla sedia notando un ombra davanti a me, alzo il capo e vedo che è la signora di prima, Lei si accorge del mio scatto; Si scusa con voce sempre molto delicata, aggiunge: "Ho le chiavi e sono entrata senza suonare" Si si rispondo io, non si preoccupi, solo che non l'avevo sentita arrivare.
Passato il momento dello spavento, noto subito un notevole cambiamento; Quella che era prima una semplice donna delle pulizie, si era trasformata in una donna a dir poco affascinante.
La divisa era stata egregiamente sostituita da una t-shirt infilata all'interno di una gonna in jeans e tanto tesa da mettere in bella mostra un paio di capezzoli che pur essendo coperti da un reggiseno, erano sporgenti come fossero a seno nudo.
Mi ero distratto un attimo; Lei sempre con fare infantile e malizioso mi riportò alla situazione reale e mi chiese se poteva continuare il suo lavoro, ed io un po' balbettando per l'emozione confermai.
Lei si diresse verso la parete vetrata, ed il mio sguardo la seguì, sali la scala come una modella e iniziò a togliere la tenda, non riuscivo piu a lavorare, la temperatura del mio corpo era salita di qualche grado.
Lei mi girava le spalle, ma io pensavo al suo bel seno e mi gustavo la visione nel suo splendido lato posteriore. che ogni tanto si muoveva. Le gambe snelle abbronzate e lisce perfette, un bellissimo vedere.
Aprii un po' le mie gambe ed inizia a toccarmi, ero eccitato..... Cercai di continuare il mio lavoro ma devo ammettere con molta difficoltà.
Ad un certo punto sentii la sua voce chiedere se cortesemente potevo avvicinarmi e tenere la scala perché dove spingersi più in alto, mai stato così repentino, mi alzai e andai a tenere ben salda la scala.
L'immagine ai miei occhi fu favolosa, e con sorpresa quando Lei fu nel gradino più alto scoprii che era senza mutandine. Feci finta di nulla aspettai che finisse , quando Lei si riportò alla stessa altezza di prima io tornai alla mia scrivania.
Lei iniziò a pulire i vetri, io non lavoravo più. Tirai fuori il cazzo e iniziai a masturbarmi in assoluto silenzio quando vidi che stava per finire il vetro mi ricomposi.
Scese dalla scala si girò verso di me e disse sorridendo "questa è fatta! Vede come ci si specchia bene?" In quel momento ebbi una vampata di fuoco, penso che l'estintore nell'angolo fosse più pallido della mia faccia. Mi accorsi che il vetro rispecchiava perfettamente l'interno dell'ufficio, questo significa che Lei aveva osservato tutta la mia masturbazione.
Cercai di far finta di nulla, ma Lei non era ingenua; ora ero io a provare imbarazzo.
Andò in bagno a cambiare l'acqua al secchio, ed iniziò a pulire il pavimento. Cominciò dall'angolo indietreggiando fino alle scrivanie. Io cercavo di ritrovare la concentrazione e ci riuscii, il lavoro per me era comunque importante.
Arrivata davanti alla mia scrivania si chinò per pulire bene attorno ai piedini che la sostenevano come aveva fatto anche per tutte le altre scrivanie. Fu a quel punto che io sentii una mano sfiorarmi la caviglia, salire al polpaccio, ed arrivare al mio cazzo .
L'unico movimento che feci fu quello di allargare le gambe, rimasi fermo seduto, con le mani sopra la scrivania, non vidi nulla; Sentii le sue mani slacciare i bottoni dei miei pantaloni e poi le sentii sulla mia pelle. Afferrò il mio cazzo che non aveva mai smesso di essere eretto, e se lo portò alla bocca, sentivo le sue labbra andare su e giù, in un massaggio favoloso, la sua lingua che girava attorno alla mia cappella.
Poi aumentò il ritmo, ansimava come una pazza, penso che se avesse potuto staccarmelo lo avrebbe fatto. Inizio un pompino profondo, sentivo il cazzo arrivare nella sua gola quando stavo per venire provai a spingere indietro la sedia a rotelle per allontanarmi, ma Lei con una mano la trascinò nuovamente sotto la scrivania e aumentò ancora il ritmo, finche la inondai di crema, Le sue labbra non se ne fecero perdere una sola goccia.
Lei usci da sotto la scrivania sorridendo, io ero in silenzio assoluto, ero seduto cercando di capire cosa era successo, fece il giro della scrivania, ed arrivò alla mia sinistra, mi spostò la sedia a mezzo metro dal tavolo, io ero ancora incredulo e pietrificato, si sedette sulla scrivania, apri le gambe appoggiando i piedi ai braccioli della mia sedia, la gonna che già era corta automaticamente lascio ammirare la sua figa bella depilata, Lei con le mani aprì le labbra vaginali e disse: "Ora tocca a te!"
Non mi feci pregare due volte, iniziai a toccarla con delicatezza, e poi inizia a leccarla con passione. L'uso della lingua è sempre stata una mia passione.
Si appoggiò alle sue braccia lasciando andare indietro anche il suo capo e si gustava a pieno il mio massaggio.
Era bagnata fradicia, e la mia lingua era assetata del suo desiderio, da un massaggio linguistico delicato ero arrivato a un massaggio linguistico quasi sadomaso, la sentivo ansimare e ripetere: " Si.... si.... si..... "
Le infilai anche due dita ma senza mai abbandonare la sua figa con la mia lingua, ad un tratto Lei si alzo leggermente prese il mio capo lo allontanò di 30 centimetri e disse: "fammi vedere quella serpe che hai in bocca" ed io prontissimo tirai fuori la mia lingua infuocata.
Con una mano mi teneva per i capelli con l'altra si tocco il clitoride e squirtò con un getto che nemmeno io quando vado a far pipì posso avere. Il mio viso colava del suo godimento la mia lingua si gustava e assaporava tutta l'eccitazione che Lei aveva emanato.
Poi mi alzai e la baciai con passione passandole il gusto di ciò che Lei mi aveva donato.
Mi ricomposi e Lei sorrideva, divertita e soddisfatta, mi disse: "Non preoccuparti Lunedì qui sarà tutto pulito alla perfezione" e mi diede un altro bacio.

Posso dire che non è mai stato così piacevole fare qualche ora di straordinario in ufficio.

P.S.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Agosto lavorativo:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni