Di sale e di sole

Pupille di stelle

Nel guardarmi
con pupille di stelle,
dileguò la notte
della mia anima.
E quando mi parlò
con voce di vento
lui
mi sollevò
dalle zolle
sospingendomi
tra nuvole di pace.
Da allora
fui sole
e fui luna.
Senza sapere
come.

Inviarsi versi e pensieri. Magari anche solo col pensiero. Con la mente.
Piacersi e a poco a poco conoscersi. Oppure conoscersi e a poco a poco piacersi. Alma aveva avuto solo colpi di fulmine e non credeva all'amore graduale. "O mi scatta subito, o niente!" gli aveva detto. "Anche a me succede così" aveva risposto Rosario. Tanto lontani quanto vicini, si seguivano da circa dieci anni su FB. Ogni tanto qualche like e tanta osservazione silente da parte di entrambi. A distanza. Con discrezione. La seduzione è lenta e rapace. Circolare e sinuosa come l'andatura di un pitone che calmo si avvicina alla preda e che fulmineo la inghiotte. Una notte calda, estiva, di luna e di stelle troppo lontane per raffreddare l'umida calura dell'isola o del Centro. Attraversati e uniti da un filo rosso che percorreva metà paese sulle ali della Wi-Fi per poter permettere loro di scriversi, accarezzarsi, palesarsi. "Non c'è fretta. Puoi leggere quando hai tempo, non esigo risposte. Men che meno immediate" gli aveva scritto e lui si era premunito di darle i suoi recapiti per timore che le notifiche arrivassero con colpevole ritardo. Rosario era dolce. Così le pareva e aveva un humor tagliente e intelligente. Da giovane doveva essere stato molto attraente e lo era ancora. Quella sera le inviò una foto di spalle con la lunga chioma sale e pepe, sciolta a sfiorargli i glutei.
"Mi piace tutto ciò che è liberatorio, forse anche morire...". I pensieri scorrevano a ruota libera come avviene tra anime affini. Il dialogo non necessita di un filo logico poiché si crea una logica diversa. Personale e comune solo ai due che in quel momento creano un'energia nuova e diversa. Intelligente lui, intelligente lei. Romantici, maliziosi con moderazione. Di altri tempi. Si può fare l'amore a distanza? No, non si parla di sexting ma di trasporto. Quello che ti origina brividi sulla pelle e lungo la colonna vertebrale. Rosario era stranamente fisico quella sera. E la sola foto del petto, glabro e tonico, arrivata all'improvviso le fece un effetto totalmente diverso da tutte le altre foto ricevute. Come succede che alcune presenze assenti ti accendano, ti smuovano dentro con poco e altre no? Tornarono a sfiorarsi l'anima a distanza. Forse per la paura di rovinare tutto. Lei però su quel petto, tra le braccia di lui cominciò a dormirci. Ogni notte e a respirare l'odore della sua pelle di sale e di sole...