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Lui & Lei

Il primo anniversario


di ScrittoreDilettante
23.06.2021    |    693    |    0 9.6
"Le copro di sborra il viso e le labbra..."
Nei miei racconti c'è sempre qualche cosa di reale alla base della storia, questa lo è praticamente tutta.

Avevo pensato a qualche cosa di particolare per il nostro primo anniversario. Niente di chissà quanto trasgressivo, ma che mettesse un po' di pepe in quella sera così importante.
Come al solito un'occhiata su internet per trovare un ristorante, non lontano da casa nel quale si potesse anche dormire. Eccolo! Trovato! Appena 25 minuti da casa, in collina, con un menù speciale dedicato proprio all'occasione.
Avevo già parlato con Chiara e detto della cena per la serata, ma non poteva sapere che avevo pensato di organizzare anche la notte fuori. Il ristorante era dotato anche di camere per dormire e quindi ne ho subito prenotata una, giusto per non avere problemi anche una bottiglia di vino. Un bicchierino in più avrebbe reso tutto più bello.
Era quasi tutto pronto per la nostra uscita a cena, volevo però aggiungere qualcosa di piccante, magari un giochino da fare tra noi due. Idea! Propongo a Chiara un bel gioco via messaggio: l'altro avrebbe scelto l'abbigliamento del proprio partner.
A Chiara la proposta non era dispiaciuta. Avevo una notte di tempo per pensare cosa scegliere e poi via ai messaggi.

Mattina. Ognuno va al suo lavoro, in pratica non ci incrociamo nemmeno per colazione, ci diamo appuntamento per la sera, per quando sarebbe stata ora di uscire.
E' quasi mezzogiorno e comincio col mandare il primo messaggio: “Vorrei mettessi quella minigonna che adoro con le autoreggenti, una bella camicetta un po' scollata e scarpe con il tacco”. Inviato! Dopo poco arriva la risposta di Chiara: “Ah però subito molto deciso, bene, sarà fatto”. Nemmeno un minuto più tardi altro messaggio di Chiara: “Bene, tocca a me, voglio calzoni e scarpe eleganti con camicia e giacca”. Niente di complicato per me, sapevo che a Chiara piace molto questo abbigliamento. A quel punto le scrivo che mi aspetto un bel mini perizoma, lei vuole che indossi slip di colore nero.
Passa la giornata, ci rivediamo alla sera, Chiara è già a casa che si sta preparando, io mi faccio una doccia e poi siamo pronti per partire. Lei esce dalla camera, sento che si avvicina, il rumore dei tacchi mi fa salire già l'eccitazione. Eccola, davanti a me. Minigonna e calze nere, da perdere la testa, poi la camicetta. Chiara ha un seno piccolo, ma con la scollatura e il giusto reggiseno è da perdere la testa.
Siamo pronti, usciamo e partiamo in macchina. La mia ragazza non sa dove siamo diretti e soprattutto non sa che dormiremo fuori.

Arriviamo al ristorante, in collina. Si presenta bene. Sono già le 21 inoltrate e la sala è piena di coppie che stanno mangiando. Ci sediamo. Il menù è quello delle occasioni speciali, intanto arriva il vino. A stomaco vuoto il primo bicchiere va giù e subito sale l'euforia. Chiara come me non beve e quindi con il secondo brindisi siamo già alticci. La sera prosegue tra una portata e l'altra, un bicchiere e l'altro. Allora propongo un altro giochino a Chiara. “Voglio sfidarti” le dico con decisione. “Cosa vuol dire?”. Mi faccio più deciso: “Voglio che vai in bagno e ti togli il perizoma e rimani senza nulla”. Sarà il vino, sarà stata la situazione, lei dice: “Torno subito”.
Sale l'eccitazione. La situazione è veramente intrigate. Conto i secondi che mancano al suo ritorno, sento il mio uccello pulsare nei pantaloni.
Dopo qualche minuti eccola riapparire, il rumore dei tacchi sul pavimento mi fa perdere la testa. Si siede, mi guarda con occhi di sfida: “Fatto, metti la mano sotto il tavolo”. Io l'allungo e lei mi passa un pezzetto di stoffa, è il suo perizoma, lo tengo tra le mani, sono eccitatissimo e lo infilo nella tasca dei pantaloni. “Sei contento?”. Io: “Strafelice”, lei: “Mi fa piacere, peccato che siamo quasi a fine serata”.
Con la coda dell'occhio mi accorgo che al tavolo vicino c'è una coppia, la lei è di spalle e non può vederci, lui, invece riesce bene a vedere Chiara. Mi accorgo che guarda con attenzione la mia ragazza con occhi di vero piacere. Faccio finta di nulla e con la scusa del bagno mi alzo. Nel tornare ho la prospettiva giusta. Eccolo, ho capito cosa guardava. La minigonna di Chiara è molto corta e l'autoreggente si vede bene, benissimo quando lei è seduta. Uno spettacolo! La situazione mi ha ancora più eccitato, vedere un altro, tra l'altro pure con una bella ragazza, che continuava a guardare Chiara mi ha acceso ancora di più.
Prima di tornare a sedermi mi apparto un attimo con il titolare del ristorante, avevo prenotato anche una camera, però volevo fosse un sorpresa. Mi metto d'accordo con lui che prima della fine della cena, avrebbe invitato entrambi a salire sulla terrazza dell'albergo per vedere il panorama. Intanto mi faccio consegnare le chiavi della camera. E' la numero 24. Salgo rapidamente al secondo piano ed entro. Il titolare aveva già preparato una bottiglia di vino sul comodino. Prima di uscire appoggio la porta, senza chiudere a chiave.
Torno a sedere. Brindiamo ancora, ormai la bottiglia sul nostro tavolo è finita. Siamo al limoncello. Il proprietario, come da accordi, si avvicina al tavolo: “Ragazzi mi raccomando, non potete andare via senza aver fatto un salto all'ultimo piano per vedere il panorama, si vede tuta la riviera”.
Chiara si è convinta. Cominciamo a salire le scale, devo dire con diverse difficoltà. Il vino fa effetto. Io la seguo alle spalle, un paio di scalini più indietro. Ogni passo si alza la minigonna, vedo le autoreggenti e l'eccitazione continua a salire. Arrivati sulla terrazza usciamo. E' decisamente freddo, siamo senza giacca, stiamo giusto un minuto poi rientriamo.

Riprendiamo la discesa e qui inizia la seconda parte della serata. Quando siamo al secondo piano fermo Chiara e le dico: “Aspetta, dai, non ci siamo nemmeno dati un bacio”. La prendo per la vita la porto vicino a me, forte e deciso. Nei pantaloni il mio uccello continua a rimanere in erezione e Chiara lo sente. Ha un sussulto. La bacio. Le nostre lingue si intrecciano, lei ansima.
A questo punto le faccio una proposta. “Vediamo come sono le camere di questo hotel”. Chiara: “Cosa? Ma sei pazzo? E se c'è qualcuno”. Io: “Cosa t'importa, dai proviamo a vedere questa camera qui davanti a noi, la numero 24”
“Lascia stare”. Allora la prendo per mano. “Dai Chiara, solo una sbirciatina, magari ci sono due che fanno sesso”, inizio a ridere.
Mi avvicino alla porta, la apro. “E' aperta, vedi Chiara”. Piano piano entriamo. Lei: “Non c'è nessuno per fortuna”. “Come?”, dico io. “Ci siamo noi”. Prendo Chiara e la spingo sul letto. “Cosa stai facendo e se arriva qualcuno”. “Non mi importa!”
Mi metto in ginocchio davanti a lei, le apro le gambe e mi godo lo spettacolo tra le sue cosce, prima di iniziare a leccare. Chiara continua a parlare: “Cosa stai facendo, lascia stare, ci possono vedere”. Il suo respiro diventa più leggero, si sta eccitando, non si oppone più. “Dai, ti prego, dai... smettila... ahhhhh che bello, mi sto bagnando tutta”.
“Chiara vuoi che continui?”. “Ti prego non smettere, non mi frega se arriva qualcuno, sono troppo bagnata, lecca, continua a leccare, non smettere leccamela tutta”.
Lei è un fiume in piena. L'idea che possa arrivare qualcuno la eccita ancora di più. Io continuo a leccare la sua figa depilata. Il suo piacere mi riempie la bocca. Ho il cazzo sempre più duro.

Mi alzo in piedi, mi tiro giù i calzoni. Lei si mette seduta. “Adesso faccio io, togli le mani”. Slaccia i calzoni, me li abbassa, mi strappa letteralmente via le mutante. Ho il cazzo duro, lo prende alla base, la mia cappella è gonfia. Si lecca le labbra con la lingua poi lo prende tutto in bocca e comincia a spompinarlo. Il mio uccello scompare nella sua bocca. Sto impazzendo di piacere. Le voci di qualcuno che sta passando dietro la porta, sono quelle di una coppia, rendono tutto più eccitante. Chiara lecca ancora, io sto perdendo la testa.
Ora la allontano, la prendo e la giro, la piego sul letto gli alzo la gonna, mi trovo davanti al suo culo e la sua figa depilata e bagnata. “Dai infilamelo, infilamelo tutto, lo voglio sentire”, Chiara lo sta urlando talmente forte che credo abbiano sentito in tutto l'hotel.
Mi avvicino, prendo il mio cazzo alla base e glielo infilo, entra tutto, scivolando fino in fondo da quanto è bagnata. Chiara ha un sussulto di piacere. Inizio a scoparla, aumento l'intensità delle penetrazioni, le piace. “Ah, ah, continua così, mi stai arrivando....... in gola”. Sentire i suoi gemiti mi fa eccitare ancora di più continuo a spingere avanti e indietro. Fantastico!

Continuo, fino al momento di dover venire. Esco dalla sua figa. Faccio sedere Chiara sul letto. Ora me lo prende e inizia a segarmi. Fino alla fine, fino a quando un getto di sborra calda esplode dal mio cazzo. Le copro di sborra il viso e le labbra. Inizia a leccarsele e a ripulirsi il viso. Chiara ha goduto, ha goduto con me. “Sono distrutta e ubriaca”, io sorrido: “Non ti preoccupare, stasera dormiamo qui, questa era la nostra nostra camera prenotata”. Chiara: “Meglio così, perché sono ancora molto eccitata e quella bottiglia di vino sul comodino ce la dobbiamo godere tutta”.
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