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Lui & Lei

Qnuando meno te lo aspetti!


di ValerioBike
25.10.2011    |    3.709    |    0 9.4
"Rispondo e con sorpresa sento la sua voce..."
L'avevo vista un paio di volte con la mia "amichetta" prediletta e l'avevo trovata una "figa da paura" come si dice a Roma! Un paio di occhiate giusto per apprezzare quel suo corpo slanciato e le sue gambe lunghissime!
Aveva un nonsochè di misterioso e di intrigante nello stesso tempo; forse il suo aspetto così androgino aveva fatto viaggiare la mia fantasia a tutto "gas".
Non avevo considerato mai la possibilità di poter arrivare ad una come lei, pertanto mi ero messo l'anima in pace senza pensare minimamente alla possibilità di rmorchiarla.
Un pomeriggio, da solo ed annoiato come spesso davanti al mio pc, quando squilla il telefono. Rispondo e con sorpresa sento la sua voce. Parliamo del più e del meno e lei improvvisamente mi invita ad offrirle una birra!
Era una giornata caldissima e l'idea di una birra cdi certo non era laprima cosa che mi veniva in mente ricordando a quanto lei fosse infinitamente arrapante. Accettai al volo ed in men che non si dica, ci ritrovammo a stappare due birre gelate nella mia casa di campagna dove le avevo dato appuntamento!
Mi accorsi che aveva due occhi verdi e luminosi, ma i miei occhi erano sempre attratti dalle sue gambe. Era slanciata nella sua gonna nera stretta la sua camicia azzurrina di seta aperta generosamente, lasciava intravedere l'attaccatura del seno. Se ne accorse che la guardavo e ci scherzò sù!
Io ero piuttosto imbarazzato e mi sentivo uno studentello alla sua prima avventura. Mai avevo avuto a che fare con donne di una simile bellezza, e non mi capacitavo che quella poteva essere un'occasione da sfruttare.
Ci sedemmo su un panca e lei iniziò ad accarezzarmi i capelli dicendomi che aveva notato tutte le volte che la avevo guardato con occhi pieni di desiderio. Forse non era proprio così ma sentii la sua voce rauca e piena di desiderio...
Mi avventai sulle sue labbra e la baciai in modo furioso, tanto che rimase senza fiato. La gonna le si era tirata su ed io stavo godendo della splendida vista di parte delle sue gambe.
Mi staccai da lei e sorseggiando la birra la invitai a darmi un pizzicotto! Si mise a ridere. "Perchè?? mi chiese. Ed io imbarazzato le risposi che volevo essere sicuro che una bellezza come la sua stava "pomiciando" con me.
La invitai a camminarmi davanti e a farsi vedere in tutto il suo splendore e sicuramente fui mpolto convincente se decise di farlo senza chiedere altro. Iniziò acamminare, le sue gambe flessuose erano uno spettacolo; ogni suo passo un invito a far sesso!
Man mano che camminava la invitavo a solevare la gonna, cosa che fece con lentezza ma con dcisione, senza ripensamenti. Man mano che scopriva, il mio cazzo si faceva duro da morire ed ildsiderio di lei mi assaliva sempre più prepotente. Che spettacolo!!!
Una visione divina! Due gambe splendide, lunghe un km e perfette. Mi battevano le tempie tanto era montato il desiderio di lei. Si appoggio' ad un albero e standomi di fronte sganciò l gonna che cadde di colpo a terra scoprendola del tutto. Era bella da mozzare il fiato. Corsi da lei ed iniziai ad accarezzare quelle gambe meravigliose. Erano lisce e sode, odoravano di bagnoschiuma, avvicinai le labbra all'interno delle cosce e cominciai a baciarle e a tastarle con eccitazione sempre più evidente. Stavo sotto di lei, in ginocchio e se volgevo lo sguardo in su quelle gambe apparivano ancor più lunghe. Mi prese la testa e mi fece alzare inginocchiandosi a sua volta e avvicinando il volto alla patta dei miei pantaloni, spingendola fino ad incontrare la durezza del mio cazzo che stava per scoppiare dal desiderio. Aprendo la chisura lampo, mi disse di chiedere gli occhi e immaginare cose belle!! Cazzo cose belle....
Le vidi a centinaia quando inghiottì con un sol colpo il mio cazzo nella sua bocca ardente e vorace.
Mi stava facendo un bocchino ed io stavo toccando il cielo con un dito. Mi prese il cazzo con la mano destra e pian piano lo fece quasi uscire dalla sua bocca, ma solo per fermare le sue labbra sul mio glande e farle scorrere velocemente su e giù succhiano pian piano!
Mi accarezzava le palle ed io morivo dal desiderio. Le appoggiai la mano sulla nuca cercando di spingerla e farle ingoiare di nuovo tutto, ma in maniera decisa si irrigidì continuando a lavorare con le labbra sul glande.
Era una cosa divina, ed io abbassavo sempre di più gli occhi per riempirli dello spettacolo delle sue gambe. La invitai ad alzarsi, cosa che fece m non abbandonò ilmio cazzo che tenne nella mano destra. Mi diressi all'interno della mia casa ed appena dentro, mi sedetti, invitandola ancora a caminare davanti a me. Fantastico. Era meglio che scopare!!
Ma lei dopo pochi passi, si avvicinò e si sdraiò nella parte di divano libera, sfilandosi le microscopiche mutandine ed invitandomi a salirle sopra. Mi tuffai su di lei ed iniziai a baciarla dappertutto, ma lei strinse le sue braccia intorno alla mia schiena obbligandomi ad avvicinare il cazzo alla sua figa bagnata e desiderosa. Vidi e sentii la sua bocca fremere, socchiudendosi e mostrando i suoi denti bianchi. Appoggiai la cappella alla sua figa ma non infilai subito il cazzo dentro di lei, ma cominciai a fare in modo che strusciasse sulle sue labbra e facendolo entrare in piccola parte per poi tirarlo subito fuori. La sentii gemere e chiamare il mio nome con voce roca. Vidi i suoi occhi verdi pieni di desiderio che sembravano pieni di mille luci. Stavo resistendo in tutti i modi, prschè sapevo che se glielo avessi messo dentro, sarei venuto subito. Ma lei strinse ancor di più le sue braccia intorno alla mia schiena e così mi ritrovai ad avere ben poco spazio che mi consetisse di restr fuori. Senza pensarci più di tanto allora, diedi un violento colpo di reni e affondai il mio cazzo durissimo nella sua figa bagnata. Entrò in un baleno. Era caldissima la sua figa, lubrificata in modo perfetto e deliziosamente stretta. I suoi gemtiti si fecero sempre più veloci e fitti e nella mia mente non c'era altro che lei e le sue lunghe kilometriche gambe che avevano preso il posto della braccia. Venni dentro di lei, perchè quando urlai che stavo per venire, strinse le sue cosce alla mia schiena e mi impedì di togliermi. Fu una cosa travolgente ed unica perchè da quella volta non la vidi mai più!!!
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