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Quella stronza del dirigente.


di Domatorefe
20.12.2022    |    421    |    0 6.0
"Sono stronza" "Trattami da stronza" Con le mani sulle sue spalle la spingo verso il basso ad inginocchiarsi..."
Lavoro in una grande azienda del nord Italia.
Con decine di sedi nelle varie regioni del nord.
Ogni regione ha un dirigente che segue le sue sedi.
Il mio dirigente era un ingegnere donna.
Carattere duro, fisico mascolino, alta, capelli corti.
Da tempo mi era stato affidato un progetto europeo che partito in sordina stava dando i suoi frutti.
Avevo già avuto varie divergenze con il dirigente su altre sue scelte che mi avevano penalizzato, sia professionalmente che economicamente.
Un giorno mi convoca e mi dice che dobbiamo andare ad una conferenza per presentare il progetto europeo che sta riscuotendo grande interesse.
Mi dice che dobbiamo andare in trasferta a Milano, luogo della conferenza, e che ci fermeremo un paio di giorni.
Prepariamo il materiale per la conferenza, gli spiego quale lavoro ho fatto io e quale quello svolto dalle altre aziende partecipanti al progetto.
Sarà l'ingegnere a dover parlare alla conferenza.
Prepariamo una serie di slide che scorreranno sul monitor accompagnando il suo discorso.
Si parte il giorno prima di mattina di buon ora.
Dobbiamo essere a Milano per ora di pranzo.
Macchina aziendale, la passo a prendere e partiamo.
Durante il viaggio si parla.
Tanto è di tutto.
Breve sosta per un caffè.
Cominciamo a conoscerci meglio sia professionalmente che caratterialmente.
Ci si racconta anche cose personali che di solito non si raccontano.
Arrivamo in orario a Milano.
Posiamo i bagagli in hotel.
La sede della conferenza si raggiunge comodamente a piedi.
Consegniamo ai tecnici le chiavette con le slide.
Insieme ad i tecnici prepariamo e proviamo tutto per il giorno dopo.
Organizzazione perfetta.
Il giorno dopo l'intervento del dirigente è in tarda mattinata.
Ci dicono che possiamo arrivare con calma anche a conferenza iniziata.
Adesso siamo tutti un pò più rilassati.
Si decide di incontrarsi al bar dell' hotel prima di cena per bere qualcosa.
Si crea una piacevole sintonia che dura anche durante la cena.
Si parla anche delle nostre passate divergenze.
Si scherza.
Si ride.
Si beve.
Anche dopo cena si sta insieme a bere qualcosa.
Ci si racconta tutto anche cose intime.
Gusti o desideri sessuali.
Avventure erotiche.
Trasgressioni.
Forse abbiamo bevuto un pò troppo.
Ma non siamo ubriachi.
Solo un pò allegri.
La ragazza della reception ci nota e ci guarda tutto il tempo che siamo nella hall o al bar.
Una bella e giovane ragazza.
Molto professionale.
Molto disponibile ad accontentare le nostre richieste.
Saliamo in camera.
Ognuno nella sua singola.
Dopo circa un quarto d'ora sento bussare alla porta.
Vado ad aprire ed è il dirigente.
Ha indossato una vestaglia da camera e sotto sembra abbia un pigiama o qualcosa del genere.
La faccio accomodare.
Siamo in piedi dietro la porta chiusa.
" Tornando al discorso del lavoro se ho capito bene sono stata una stronza con te"
"Sei stata una grandissima stronza"
Le ficco una lingua in bocca e la bacio a lungo.
Lei ricambia avvolgendo la mia lingua con la sua.
"Adesso ti faccio vedere come si trattano le stronze"
La spoglio sfilandogli i vestiti ad uno ad uno.
Bacio ogni parte del corpo che scopro svestendola.
"Siiiii.....sono stronza"
"Trattami da stronza"
Con le mani sulle sue spalle la spingo verso il basso ad inginocchiarsi.
Caccio fuori il cazzo.
"Succhia stronza"
"Prendilo tutto in bocca ...stronza"
"Pompa"
Qualche schiaffetto sulle guance.
Prendo il cordone della tenda e gliela passo intorno al collo a mo di guinzaglio.
La faccio camminare a quattro zampe tirando con il cordone.
La sculaccio.
La metto in posizione per incularla a pecora.
"Apri bene le chiappe.....stronza...che ti voglio sborrare nel culo"
"Si si ....sono una stronza".
La inondo di sborra nel culo.
Ci addormentiamo esausti.
Giorno dopo conferenza......tutto perfetto.
Gran bella figura.
Dopo la presentazione del dirigente restiamo a parlare con gli altri partecipanti.
Finito tutto.
Siamo liberi per pranzo.
Mangiamo in un posticino carino.
Poi andiamo a riposare in camera mia.
Nel frattempo decidiamo come organizzare il rientro.
Ho partiamo subito per essere a casa la sera tardi o partiamo il giorno dopo.
Dobbiamo chiedere se ci sono camere libere.
Andiamo alla reception.
È un orario tranquillo nella hall non c'è nessuno.
Chiediamo alla ragazza della reception se c'è la possibilità di fermarsi un altra notte.
"Purtroppo non ho due singole per questa notte.
Vi accontentate di una matrimoniale?"
"Dipende" - dico guardando il dirigente negli occhi.
"La matrimoniale ha un letto grande e comodo" - dice la ragazza.
"È così grande che ci si sta comodi anche in tre"- dice la ragazza guardandoci negli occhi.
"Se volete potreste invitare in camera quella stronza della ragazza della reception" - dice la ragazza guardando negli occhi prima il dirigente e poi me.

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