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Lui & Lei

pensando alla regina delle amazzoni


di Edonista6969
28.09.2016    |    4.184    |    1 8.7
"Bacio sulle guance, formale e quindi assurdo, ma è necessario..."
... invito a cena, non uno qualunque, è un appuntamento al buio. Conosciuti su A69. Solo contatti scritti, non conoscono il suono della voce dell'altro, non conoscono i lineamenti del viso, solo le forme dei lori corpi nudi. Fuori da qui, sono premesse assurde per una cena , ma qui è possibile. Suono del campanello, cuore in gola. La paura di trovarsi davanti un essere marziano che alla prima parola frantumerà tutti i desideri di cristallo della fantasia, lasciando intero solo un incontenibile desiderio di fuga. Invece no. Poca luce, candele, disposte ovunque. Sofà, tappeti, cuscini a terra. Profumo di incenso. Caminetto acceso davanti ad un morbido tappeto bianco. Vestiti eleganti, profumo. Si può fare. Certo si può fare e fino a qui sembra anche molto piacevole. Bacio sulle guance, formale e quindi assurdo, ma è necessario. La mano di lui sul fianco di lei. Brividi. Lei ha un vestito leggero con la schiena nuda fino ad intravvedere la valle che separa i glutei. Non indossa intimo, ovviamente. Capelli raccolti. Ai piedi, sandali dal tacco vertiginoso. Lui, giacca, camicia aperta e pantaloni eleganti. Un bel culo. Mani perfette.
Hanno stabilito in anticipo le regole: niente conversazione banale, molto meglio il silenzio. Le parole devono lasciare spazio alle sensazioni. Mantengono l'impegno. Silenzi in cui gli sguardi non sono distratti ma intensi e spudorati. Lui la fissa negli occhi, lei sorride. Lui le guarda con intenzione il seno, lei sorride di più. Lei gli appoggia una mano sulla camicia e lo respinge lievemente, per sentire la consistenza del suo petto. La cena è pronta, si siedono, lui la serve con galanteria. Il vino è ottimo, il cibo anche, il piacere di assaporare i gusti si mescola a quello di mettere a nudo la situazione, l'altro, se stessi. Domande del tipo dove sei stato in vacanza, ora sono assurde. "ti piace il sesso anale?", "si, molto, e tu ? hai mai provato?", "si, mi piace guardare la femmina che si concede alla depravazione e mi piace anche che sia lei a penetrare me, con le dita, con oggetti". "... ancora un po di vino ?". "sei molto bella, ho una gran voglia di te", "anche tu mi piaci, credo proprio che faremo sesso, alla grande". "wow, questi discorsi..., sto avendo un erezione persino dolorosa", "fammi vedere, alzati in piedi". "si, effettivamente stai sfondando i pantaloni, posso aiutarti ?", "no, non ancora. Vuoi un caffè ? Siediti sul divano, te lo porto" .
Caffè, limoncello, la musica suadente avvolge tutto nella penombra delle candele. La mano dietro la nuca, la lingua nella bocca dell'altro. Il seno nudo. Adesso è il momento di non farsi travolgere, di resistere per far durare la situazione il più a lungo possibile. Lui si alza, si allontana, le sorride. "spogliati, tieni solo le scarpe,torno subito". Torna dopo poco. Lei è nuda, sdraiata sul divano. Una dea mitologica. "stenditi sul tappeto". Lei esegue. La ventola del caminetto emette un getto di aria calda, che la fa rabbrividire, certo non di freddo. Lui accende una candela da massaggi. Le lascia cadere gocce di olio caldo sulla schiena. Comincia a far scorrere lentamente le mani sulla sua pelle. Lei prima lo sente sulla schiena a rilassarle i muscoli, poi sulle spalle e sul collo. Si rilassa. Sbaglia perché così resta sorpresa quando lui scende a circondarle i glutei passando con i pollici sul suo buchetto. Poi insiste e le massaggia la vulva e anche qui un dito sprofonda ripetutamente a indagare la sua intimità. Lei allarga le gambe per lasciarlo lavorare meglio. Adesso è eccitatissima, vuole che lui si spinga oltre, ma il sadico sembra non averne intenzione. Lei allora inarca la schiena sollevando il sedere in alto. Lo spettacolo è irresistibile; la fessura tra le sue cosce è dischiusa, depilata e lucida; il fiore tra le sue natiche è in perfetta evidenza e sembra pulsare. Lui comincia a far scorrere la lingua lungo tutto quel sentiero di piacere. Lei la sente soffermarsi sul clitoride è poi sprofondare a solleticare l'uretra e poi proseguire fino all'ano. Ha una prima reazione di imbarazzo ma poi scopre il piacere di abbandonarla e rilassa il muscolo lasciando che lui la frughi, a lungo.
Si gira, sdraiata sulla schiena. Adesso la penetra. Lentamente ma profondamente. Lei si tocca. Lo spettacolo di quella splendida femmina eccitata, che prende e si da piacere, è esaltante, tanto da distrarre. Lei no, è concentrata e determinata a raggiungere l'apice. L'orgasmo la travolge, a lungo. La massima eccitazione di lei porta anche lui verso il tracollo. Mentre sta per cedere, lei gli chiede "vienimi in bocca". Sta ancora godendo quando sente il liquido caldo e viscoso sulla lingua. Lui non sente più nulla, le sensazioni sono diventate troppo forti per essere percepite con coscienza.
Giacciono a lungo sul tappeto, abbracciati ed accarezzati dal flusso di aria calda del caminetto.
"... tanti discorsi e preliminari e poi di sesso anale non ne abbiamo fatto... " . "hai ragione. Vuol dire che dovremo ricominciare..."

Nota: una storia vera ? Non ancora...
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