bdsm
Oggi ti sei toccata pensandomi?

06.04.2021 |
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"Gli scrivo: “ho ceduto”
“non ti avevo ancora dato il permesso di godere! Vorrà dire che la prossima volta dovrai farti perdonare per aver disobbedito vogliosa puttanella!”
“Ho già in mente qualche..."
Sono le 22, lo schermo del telefono accanto a me sul divano si illumina con una notifica.- “ti sei toccata oggi?”
Un brivido mi percorre la schiena e il mio cuore inizia a battere frenetico; è lui.
Senza pensarci troppo prendo il telefono per rispondere a quel messaggio lasciando le immagini del film che scorrono sulla tv senza però prestargli più attenzione, ormai la mia mente vaga e pensa a cosa avrà architettato adesso per me.
Prendo il telefono e senza pensarci le mie mani digitano il messaggio:
- “certo, come ogni giorno”
- “e mi hai pensato?”
- “non avrei potuto fare altrimenti, dopo quello che mi hai fatto l’ultima volta”
- “molto bene, ma non penso che tu abbia goduto abbastanza per oggi, vai a prendere il tuo gingillo e giochiamo un po’”
- “ma adesso? Sono sul divano con i miei, stavo guardando un film… “
- “se ti conosco bene ormai non penserai ad altro adesso, che fai mi dici di no? Su vai a prenderlo!”
Non posso fare altro che obbedire a quel richiamo, mi alzo dal divano mi dirigo verso la mia camera da letto, apro il cassetto ed estraggo il mio giocattolo preferito; si tratta di un vibratore bluetooth a lunga distanza che lui può controllare comodamente da casa sua!
- “sei pronta?”
- “sono a tua disposizione”
Neanche il tempo di inviare il messaggio e sdraiarmi sul letto che il gioco inizia. La vibrazione inizia lenta, leggera, quasi impercettibile e con le miei mani inizio a percorrere il mio corpo soffermandomi sui miei seni e mentre sto giocando, tirando quei turgidi capezzoli, come se sapesse, ecco che la vibrazione ha un picco di frequenza che mi fa emettere un gemito. Subito vado a tapparmi la bocca per soffocare quei mugolii che potrebbero insospettire i miei genitori seduti sul divano intenti nella visione del film.
Una vibrazione, ma questa volta del mio telefono, mi distoglie dai miei seni:
“adesso tu dovrai fare tutto quello che ti dico e non rispondere, limitati a leggere i messaggi e esegui!”
“allarga quelle gambe, passa le tue mani lungo le tue cosce, passa all’interno sfiorando, con un tocco leggero come piace a te, con piccoli gesti circolari.”
Questo gioco mi piaceva eccome e come un automa inizia a eseguire i suoi ordini.
“mettiti a pecora, so che ti piace questa posizione e mentre il vibratore lavora dentro di te afferra il tuo culo con le mani e allarga bene le natiche come se dovessi mostrarti a me”
“Immagina la mia testa immersa tra il tuo culo mentre le mie mani lo palpano, lo stringono e lo schiaffeggiano”
“con un dito inizia a massaggiarti bene l’ano, dopo la scorsa volta non dovresti trovare grosse difficoltà”
Sicuramente dopo la scorsa sera in cui mi aveva fatto scoprire il sesso anale sicuramente non ne avrei fatto più a meno e anche nelle giornate successiva mentre mi masturbavo con il mio dildo mi dilettavo a inserire prima una poi 2, 3 dita all’interno del mio ano proprio come mi aveva detto per non far restringere troppo il mio buchino.
La mia mente vaga alla scorsa sera quando in quella posizione mi prendeva da dietro assestando bene ogni colpo per farmelo sentire fino ai reni, con le sue mani strette sui miei fianchi. Le mie gambe iniziano a tremare afflosciandomi un po’ sul letto ma lui mi prende per i capelli tirandomi a sé e baciandomi con passione mentre continua a sfondarmi sotto i suoi colpi.
Mentre la mia mente vaga alla scorsa sera ecco un altro messaggio:
“ti ricordi Woody? Allunga una mano e prendilo dal tuo cassetto e inseriscilo nel tuo buchino. Bisogna dedicare le giuste attenzioni anche a lui”
Woody è il mio vibratore da borsetta, non di grosse dimensioni ma riesce molto bene nel suo scopo.
Mentre mi allungo per prenderlo dal cassetto, la vibrazione si fa sempre più intensa e le mie gambe iniziano a tremare…
“non ti azzardare a venire, è ancora troppo presto”
Facendo un grosso respiro e usando tutto il mio autocontrollo cerco di resistere. Do un bacio morbido con le labbra, poi inizio un veloce ma bagnato pompino a Woody immaginando che sia il suo cazzo per lubrificarlo bene prima di inserirlo. Mi riposiziono a pecorina e vado a inserirlo dentro di me. Le mie pareti anali edono ormai facilmente vista la mia eccitazione.
“guarda che porca che sei, addirittura adesso sei sul letto con due dildi uno in fica e uno in culo”
“ti piace la doppia penetrazione eh? Ti piacerebbe essere li con due uomini che ti riempiono e ti soddisfano eh?”
“quanto vorrei essere li per vedere le tue gambe che grondano dei tuoi umori”
Effettivamente non aveva torto, scendendo con le mani sulle mie cosce ormai grondanti dei miei umori come non mai, stavo tremando sempre più un po’ per le vibrazioni dentro di me e un po’ dovuto ai segnali dell’orgasmo che stava sopraggiungendo…
“non ancora, non godere ancora…”
Non potevo più trattenermi, non riuscivo più a reggermi con le gambe che tremavano così e, contro i suoi ordini, mi sono lasciata andare a quell’intensissimo orgasmo. Ho dovuto tapparmi la bocca con le mani per non emettere i miei urli di piacere e non richiamare l’attenzione dei miei genitori nella stanza accanto.
Gli scrivo: “ho ceduto”
“non ti avevo ancora dato il permesso di godere! Vorrà dire che la prossima volta dovrai farti perdonare per aver disobbedito vogliosa puttanella!”
“Ho già in mente qualche penitenza per te…”
E rimango lì sul letto, in preda ancora a qualche spasmo post orgasmo, con gli umori che mi scorrono tra le cosce e una curiosità che mi assilla “che cosà mi vorrà fare la prossima volta che ci vedremo?”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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