Racconti Erotici > Gay & Bisex > Il Carmelo furioso.
Gay & Bisex

Il Carmelo furioso.


di mariuccia69
05.05.2017    |    12.519    |    5 6.5
"Ma la signora Mariuccia aveva anche il suo stallone personale, Carmelo..."
Dopo il meritato giorno di riposo dal lavoro, il pomeriggio successivo mi recai in pizzeria. Ero ancora soddisfatto e sazio dell’incontro avuto al mare con il mio bel maturo brizzolato, era riuscito a farmi dimenticare per una intera giornata Carmelo, le sue depravazioni e quelle della padrona della pizzeria, Mariuccia. Il sole mi aveva leggermente colorito la pelle e il viso. Il bianco della pelle, ora assumeva un colore ambrato. Dopo la doccia, allo specchio guardandomi mi resi conto che il mio corpo nudo, era più sexy e che forse Carmelo e la signora Mariuccia, avevano capito ancora prima di me, la mia vera natura. Ero un gay effeminato. Allo specchio notai, i pochissimi peli che ricoprivano il petto, le gambe, le braccia e il sesso. Capii che Carmelo aveva ragione, i peli seppur pochi erano brutti da vedere. Decisi di radermi, non solo per compiacere Carmelo ma perché il percorso che avevo iniziato, mi intrigava e mi eccitava, volevo capire fino a che punto potuto spingermi. L’operazione di rimozione dei peli la feci , dopo un’abbondante insaponata, sotto la doccia con una lametta che solitamente usava mia madre, a quattro lame. La rimozione dalle gambe e dalle braccia, fu cosa semplice ma divenne un po’ più complicata quando passai ai peli intorno all’ano e quelli intorno e sopra la sacca scrotale. La sensazione del passaggio della lama sulle parti intime, fu piacevole e molto eccitante. L’effetto della rasatura body total, per la presenza di molta schiuma sul corpo, non fu inizialmente percepita. Ma dopo essermi passato abbondante acqua tiepida e rimosso il sapone, l’effetto della depilazione era evidentissimo. Le braccia e le gambe snelle, sembravano quelle di una ragazza. La lieve abbronzatura le rendevano molto sexy. La cosa più piacevole era però il petto liscio, i capezzoli erano più in evidenza e l’assenza totale dei peli dalle parti intime, mi fece uscire un gridolino dalla bocca di soddisfazione e piacere. Non vedevo l’ora di guardarmi allo specchio, dovevo capire come la semplice rimozione dei peli e una lieve abbronzatura avessero esaltato ancora di più la mia immagine femminile, già di per se apprezzata da tanti, in particolar modo da Carmelo. Mi avvicinai a piccoli saltelli, scalzo avvolto come di solito fanno le donne in un grande telo e con i capelli raccolti in un asciugamano. Ero davanti al grande specchio del bagno, la mia immagine riflessa non era diversa dal solito, il volto era però più brillante e liscio, dopo essermi tolto quella peluria, che non voleva mai crescere. Non mi ero mai rasato il viso con la speranza che quella peluria si trasformasse in una folta barba. Amavo gli uomini barbuti e la moda dei giovani che imitavano il look degli hipster. La barba per me era sinonimo di virilità, ma avevo capito che per me che ero quasi glabro, era un sogno dovevo accettare la mie condizioni, ero fin dalla nascita una femminuccia mancata. Feci cadere il telo ai miei piedi, si parò davanti a me un individuo androgeno, non mi riconoscevo. Era una sensazione uguale e allo stesso tempo diversa da quella volta, che nudo nel retrobottega della pizzeria davanti allo specchio con quel piccolo pisello moscio e i relativi testicoli nascosti, trasferiti e con le gambe strette, trattenuti dietro, vicino al buchetto dell’ano, ebbi una visione di me diversa da quello che ero. La mia immagine allo specchio era di un femminuccia carina e sensuale e anche questa volta , quando provai a nascondermi il pisellino moscio e depilato, l’immagine della femminuccia provocante era ancor più rafforzata. Provai ad assumere pose più femminili e l’effetto fu ancora più travolgente, anche l’asciugamano che ancora avevo in testa confondevano l’immagine riflessa. Il viso ripulito dalla leggera peluria e i cappelli maschili nascosti, mettevano in risalto i lineamenti delicati del viso, pensai che con un po’ di trucco e una parrucca la trasformazione sarebbe stata quasi completa. La mia nuova immagine nello specchio mi piaceva e nella mia testa iniziavano ad affollarsi pensieri e desideri libidinosi. Ero una puttanella adorabile e avrei sfruttato quella mia nuova immagine. Spogliato nudo, decisi anche di indossare le mutandine rosa di pizzo che mi avevano regalato. Ero titubante, ansioso ed intimorito, non avevo ancora messo a fuoco la situazione di quello che realmente stavo facendo, ma come era successo già nel retro bottega, quando avevo per la prima volta indossato quelle mutandine, ero curioso ed eccitato.
Il mio corpo esile, completamente depilato,fianchi stretti, gambe lunghe e natiche sporgenti, si stagliava davanti allo specchio. Mi sollevai sulla punta dei piedi,assumendo una posizione che era tipica delle donne allo specchio, ero fantastica . Si, pensai ero più donna che maschio, il piccolo pisello moscio, nascosto dietro le gambe strette, facevano assomigliare la parte bassa del mio ventre ad una figa depilata. La mia immagine percepita nello specchio era di un femminuccia carina e sensuale , ritornò in mente il bel Carmelo, il suo pacco rigonfio che mi aveva scopato la bocca per la prima volta. Il mio cervello sotto ipnosi, aveva ancora una volta subito uno stravolgimento, desideravo e volevo essere una donna. Nudo, con addosso solo le mutandine rosa di pizzo, assumendo davanti allo specchio una posa voluttuosa, incominciai a ciucciarmi il dito medio e iniziai anche a masturbarmi. Notai che quando ero eccitato, era mia abitudine ciucciarmi il dito, era un riflesso condizionato, per me era un fallo gonfio e carico di dolce nettare. Il mio cazzetto rispose alle sollecitazioni, si gonfiò e dopo aver ripetuto con vigore l’azione della masturbazione, un liquido caldo e appiccicoso schizzò fuori depositandosi sulla mutandina, ero in estasi. Mi resi conto, in quel momento che ero una vera femminuccia in calore, il mio pensiero ritornò prepotentemente dentro la mia testa al bel Carmelo e al suo cazzo gonfio. Desideravo di nuovo assaporare il suo sperma caldo in bocca, mi tolsi le mutandine e avidamente leccai il mio stesso sperma, fino all’ultima goccia. Il sapore del mio sperma era fruttato, sapevo che il sapore dipendeva anche dal tipo di alimentazione. Lo sperma di Carmelo era forte, sapeva di mandorle amare, mi aveva riempito tutta la bocca e quando fui costretto ad ingoiarlo, lo sentii nella mia gola in maniera viscida, scivoloso, viscoso, appiccicoso, sfuggente e untuoso, mi ricordava quando da piccolo la nonna in campagna mi costringeva, ( per la mia salute diceva) a bere l’ovetto fresco che prendeva dal pollaio. Lo sperma di Carmelo aveva la stessa consistenza dell’albume dell’ovetto della nonna. In quel momento pensai che la nonna e Carmelo mi costringevano a bere qualcosa che per loro era buono per la mia salute, forse era vero, ero una femminuccia che aveva bisogno dello sperma. In quel momento avevo scoperto di essere un frocio sperma-dipendente, e che il cazzo era il mio idolo. Quel pensiero mi ricordava la voce roca di Carmelo, quella voce mi faceva fremere. Carmelo era l'uomo che faceva venire voglia di essere accarezzato. Era l'autorità che mi avrebbe dato quello di cui avevo bisogno. Era il giovane dominante , ansioso e determinato ad aver il controllo su di me. Dov’ era? Era proprio lì accanto a me. Avevamo da poco iniziato a riprendere il lavoro,io ero appena entrato nella pizzeria, Carmelo era già da un po’ che nel retro incominciavo ad infornare le prime teglie di pizza. Salutai prima la signora Mariuccia, che mi sorrise con garbo , poi mi affaccia alla porta del retrobottega e salutai con aria indifferente Carmelo, che mi rivolse un lieve sguardo e un saluto a bassa voce. Notai che aveva un’aria stanca, eppure come me aveva goduto di un giorno di riposo. Pensandoci , capii bene quale fosse il motivo di quella stanchezza, la signora Mariuccia, la porcona, l’amante di Carmelo che anche se non lo voleva doveva soddisfare gli appetiti morbosi della padrona, per evitare di essere licenziato. Supposi che il giorno dedicato al riposo, la signora Mariuccia avesse richiesto a Carmelo prestazioni straordinarie gratis. Il viso della padrona era rilassato, indossava un abitino scollato che metteva in evidenza il suo abbondante seno e che gli modellava il corpo mettendo in risalto il suo bel culo. Per essere una MILF era ancora piacente, lo sapeva e essendo vedova incoraggiava tutti i maschietti che gli ronzavano intorno. Ma la signora Mariuccia aveva anche il suo stallone personale, Carmelo. La padrona della pizzeria notò il mio cambiamento e mi strizzò l’occhio, sapeva che quel cambiamento sarebbe stato notato anche da Carmelo. Gli piaceva che il suo uomo, anche se supponeva che avesse tendenze gay, fosse eccitato da altri e che il suo vigore sessuale e il suo carico di sperma fosse a lei concesso. Ero deluso dall’atteggiamento di Carmelo che non mi aveva degnato di attenzione, mi ero preparato e avevo indossato anche le mutandine rosa come lui i aveva chiesto, ma avevo capito che lui era sazio e svuotato dalle prestazioni sessuali sfrenate che la signora Mariuccia gli aveva imposto. Anch’io, forse appagato dall’essermi masturbato in bagno a casa, desistetti dal provocarlo ma era arrabbiato e invidioso della signora Mariuccia. Dovevo vendicarmi, senza però compromettere Carmelo e il mio lavoro. Per quel giorno mi limitai a sculettare in maniera provocatoria quando vedevo che la signora Mariuccia era l’unica persona che mi osservava. Stavo sfidando la padrona, era una competizione tra due donne per il possesso di un uomo. La signora Mariuccia capì il giuoco e da donna di mondo, essendo lei stata complice e avendomi spinto ad accettare il mio cambiamento , mi fece capire che quel giuoco gli stava bene. L’oggetto della provocazione per quella sera rimase la padrona.

Mariucciaslave
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il Carmelo furioso.:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni