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Un weekwnd a Ischia – 1° Giorno


di mariuccia69
07.11.2011    |    10.037    |    0 9.8
"Dovevo alzarmi e farmi una doccia rinfrescante prima di andare a cena..."
Dopo un inverno rigido e freddo, era ormai arrivata la Primavera, il sole durante la giornata riscaldava l’aria e il cuore. Era piacevole durante le ore mattiniere starsene al sole a riscaldarsi. Il sole caldo sulla pelle, mi proiettava nel cervello le immagini delle prossime giornate estive che avrei passato al mare. Avevo bisogno di un paio di giorni di totale distacco dal lavoro, per pensare un po’ a me, ma non sapevo ancora cosa fare. Mi venne spontaneo pensare ad un weekend, trascorso l’anno precedente, all’inizio del mese di giugno ad Ischia, ai giardini termali Poseidon.
I giardini Poseidon di Ischia sono un complesso termale unico e di rara bellezza immerso nella natura. La struttura si sviluppa su ampia area composta di ben 22 piscine che partono da 18°C e arrivano al oltre 40°C ,sistemate in insenature curate e tenute in ottimo stato e abbellite con fiori colorati. Man mano che sale la temperatura si sale anche di livello fino ad arrivare ai bagni giapponesi, kneipp e sauna nella grotta naturale, all’uscita della quale si trova una piscina d'acqua fredda. Tutto intorno alle piscine e in altre arie attrezzate ci sono delle sdraio con vista mozzafiato sul mare. L’intera area è circondata da una falesia di tufo.
Ormai l’idea del weekend ad Ischia, aveva preso consistenza però non mi andava di trascorrere due intere giornate da solo, avevo bisogno di compagnia.
Mi ricordai che giorni addietro, avevo confessato in chat alla mia amica Gisa di questo mio bisogno di staccare un po’ dal lavoro, forse avevo trovato la compagnia giusta per trascorrere un weekend piacevole e rilassante.
Era lunedì, forse era il caso di scoprire subito se Gisa accettava l’invito a trascorrere due giorni alle terme di Ischia con me.
Telefonai e con mia grande sorpresa la risposta fu subito positiva, anzi Gisa mi confesso che sperava molto di essere invitata.
Dovevo ancora risolvere qualche problema logistico. Scartai immediatamente la possibilità di trascorrere il weekend in albergo, pertanto dovevo contattare la mia agenzia immobiliare per prendere in affitto un bilocale. Il motivo di questa mia scelta era quello di evitare qualsiasi discussione e discriminazione , in fase di registrazione in albergo dei dati della carta d’identità di Gisa.
La mia amica Gisa è una bellissima trans, nel suo ruolo attivo sa essere dolce, passionale e potente.
Il mercoledì mi telefonò l’agenzia immobiliare,mi aveva trovato un delizioso, pulito e appartato bilocale in località Serrara Fontana, non distante dalle Terme di Poseidon e dal bellissimo borgo di pescatori di Sant’Angelo.
Accettai la proposta, perché era appartato, tranquillo e i proprietari non facevano tante domande. Inoltre era arredato con gusto e il servizio prevedeva anche la biancheria.
L’appuntamento con Gisa era per il venerdì alle quattro. Calcolando i tempi di arrivo, compreso il traghetto da Pozzuoli a Ischia e relative soste, saremo arrivati a destinazione per l’ora di cena.
Assaporavo già i giorni che avrei trascorso con Gisa, tranquillo è felice .
Gisa si presentò all’appuntamento vestita non in maniera appariscente,indossava un pantalone bianco ed una t-shirt smanicata rosa, due grandi orecchini a cerchio argentati,anelli nelle dita e un piccolo braccialetto. Portava a tracolla una borsa di plastica blu e indossava un paio di sandali con tacchi bassi. Abbigliamento ideale per il viaggio.
Il viaggio trascorse tranquillo e con qualche sosta, unico inconveniente il trasferimento da Pozzuoli ad Ischia, per effetto di un lieve mare agitato. Il traghetto arrivò, così come previsto alle ore 20.00. Dopo aver attraccato al porto di Casamicciola, recuperai la macchina e proseguimmo per Serrara Fontana.
Io e Gisa eravamo un po’ stanchi, avevamo bisogno di una doccia calda e di una buona cena. Dopo un tragitto di venti minuti di auto, finalmente siamo arrivati a destinazione.
Avevo pagato in anticipo l’agenzia con un bonifico, pertanto mi avevano comunicato che avrei trovato le chiavi del bilocale, nascoste dentro un vaso di fiori vuoto, vicino l’ingresso. Il bilocale era così come mi era stato descritto, faceva parte di un complesso residenziale turistico,era arredato con gusto e aveva un balconcino aggettante su una scarpata che affacciava su una vista incantevole.
Dal balconcino si poteva scorgere il mare e in lontananza il profilo di Sant’Angelo. Il sole stava tramontando.Stanco, dopo aver scaricato le nostre valigie mi sono gettato sul letto, mentre Gisa trasferiva il suo beauty case nel bagno.
Avevamo prenotato presso un localino non tanto lontano dal residence. Dovevo alzarmi e farmi una doccia rinfrescante prima di andare a cena. Mi alzai e entrai nel bagno. Gisa seminuda era pronta per entrare sotto la doccia,noncurante della mia presenza continuò a spogliarsi, togliendosi anche il piccolo perizoma che a mala pena conteneva il suo membro a riposo.
Era ormai da tempo che queste situazioni non ci imbarazzavano più. Conoscevo e frequentavo Gisa da diverso tempo,ero la sua donna o come piaceva chiamarmi nei momenti più intimi e profondi, la sua puttana.
Gisa nuda, entrò nella doccia e mentre l’acqua gli bagnava il suo bel corpo, mi rivolse un’ammiccante e splendido sorriso.
A modo suo, Gisa mi aveva invitato a fare la doccia con lei. Mi spogliai in fretta e entrai nella doccia. L’acqua era fredda, Gisa era entrata nella doccia senza attendere che si riscaldasse. La sensazione di freddo mi risvegliò di colpo e mi fece inturgidire i capezzoli. Gisa si ergeva davanti a me, aveva un corpo bellissimo, belle tette, un bel culo e ancora più bello il suo grande membro. Iniziammo ad insaponarci e ad accarezzarci dolcemente. La mano di Gisa passava delicatamente sul mio corpo soffermandosi con maestria sul culo depilato da puttanella in calore, sentivo l’eccitazione crescermi dentro. Mi avvicinai ed iniziai a baciargli e succhiargli le piccole tette , l’addome e via scendendo fino al cazzo. Due bacetti ancora ed inizia ad inturgidirsi, continuai dolcemente fino a farlo sparire completamente nella mia vogliosa ed accogliente bocca.
La sentivo gemere dal piacere, mi piace sentirla contorcere nella mia calda bocca, mi piace sentirla chiedere di non smettere , mi piace farla venire ed assaporare tutto il suo caldo succo,ma la mia voglia cresceva e quindi prima che scaricasse tra le mie labbra il suo caldo sperma dovevo fare qualcosa. Appoggiai un braccio alla parete della doccia, mi abbassai lievemente voltando la schiena e mostrandogli il mio lato B, con la mano libera cercai il suo pene diventato ancora più duro con i testicoli gonfi come se dovesse venire da un momento all’altro, lo puntai verso il mio culo voglioso e lo lasciai scivolare piano, piano dentro. Mi penetrai da solo, iniziando a muovermi con movimenti lenti e sinuosi. Gisa mi appoggiò le mani sui fianchi ed iniziò un movimento ritmico lento ma potente che cercai di assecondare. Continuammo così per un tempo indefinito mi lasciai andare al ritmo del miouomo, mi passai le mani sui capezzoli, li strizzai, li pizzicai lo pregai di prendermi senza mai fermarsi, di farmi sentire donna fino in fondo.
La posizione non era comoda, ancora bagnati decidemmo di uscire dalla doccia e ci buttammo sul grande letto matrimoniale. L’eccitazione era ormai al culmine, mi ritrovai sdraiata sulla schiena con Gisa che mi prendeva per le caviglie, mi allargava le gambe,sentivo il calore del suo glande appoggiarsi al mio buchetto, lo sentii spingere e con un colpo secco me lo ritrovai tutto dentro. Bello mi piaceva, è enorme sempre bello turgido. Il suo glande mi scavava , mi allargava tutta, mi possedeva, mi sferzava e mi appagava . Senza che dovevo dirgli nulla iniziava a muoverlo avanti e indietro, lo tirava fuori quasi del tutto per poi lentamente ed inesorabilmente infilarlo tutto fino a farmi sentire i suoi testicoli contro il mio sedere. Quanto la odio quando fa così mi porta ad un passo dal piacere per poi lasciarmi li, ma mi piace quando finalmente viene dentro di me riempiendomi di caldo sperma e facendo venire anche me allo stesso tempo. Il culetto completamente lufrificato, allo stantuffare ritmico del membro turgido, produceva un suono simile a quello prodotto da un cazzo in una fica all'apice dell'orgasmo. Questo suono, piaceva molto a Gisa, lo eccitava sempre di più. Mentre continuava a stantuffare con maggior ritmo, mi sussurrava nell'orecchio ... puttana, puttana...tu sei la mia puttana ... Mariuccia. Ero all'apice del piacere, stringevo le mie gambe ai fianchi di Gisa e spingevo in su il bacino in modo da far penetrare il grande pene sempre più in profondità. I muscoli dello sfintere si stringevano come una morsa intorno al glande gonfio, in modo da trattenerlo in attesa che raggiungesse l'orgasmo e svuotasse i suoi testicoli gonfi e turgidi dall'abbondante liquido seminale. Sentivo che ormai mancava poco, la sua asta era diventata come l’acciaio, il suo glande si stava allargando sempre di più nel mio buchetto, ansimava , gemeva, rantolava, siiiiii veniva . Ecco lo sentivo era mio solo mio ed io ero la sua donna, la sua Puttana Mariuccia . Mi sentivo piena come non mai, ero sudata, colava sperma dal culo. Mi avvicinai a Gisa, sentivo ancora il battito accelerato del suo cuore, appoggiai le mie labbra alle sue, la bacai e mi avviai nuovamente verso il bagno, per un’altra doccia.
Alle 10.00, dopo i lunghi e laboriosi preparativi Gisa si era trasformata in una bellezza femminile rara. Indossava un abitino nero con abbondante decoltè che metteva in risalto il suo bel seno, i lunghi capelli castani sciolti, le cadevano sulle spalle. Come donna Gisa, aveva una cura particolare per il suo corpo che per effetto delle cure ormonali e della chirurgia estetica, era bello da vedere. Uscimmo per la cena, Gisa lasciava lungo il suo cammino una scia avvolgente e seducente di profumo che inebriava i sensi.

...continua...

by Mariuccia
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