In vacanza (parte 6) il gran finale

Era arrivato l'ultimo giorno di vacanza e avevamo deciso di godercelo appieno; un po' ci dispiaceva perché ormai avevamo legato tantissimo, soprattutto con gli animatori, ma si sa le cose belle di solito finiscono e anche in fretta.
A questo punto volevamo chiuderla col botto la nostra ultima giornata, ma con calma, d'altronde era appena iniziata e sarebbe stata una di quelle da non dimenticare...

Ci svegliammo già eccitati, con due mazze da baseball che avrebbero fatto invidia al migliore degli escort, ma dettagli. Colazione e dritti in spiaggia, il mare era una tavola e tirava una leggera brezza che ci accarezzava la pelle ormai già bella abbronzata. I ragazzi dell'animazione era da tempo all'opera con le loro attività mattutine, partecipammo anche noi al risveglio muscolare, anche se eravamo più che pimpanti, ma c'era Angelo col suo fisicaccio che era uno spettacolo da non perdersi. Aveva uno slippino bianco che risaltava sulla sua carnagione scura, inoltre lasciava intravedere tutto, sia il lato A che il lato B. Che spettacolo! Un Apollo sceso in terra per deliziarci, e speriamo non solo gli occhi.

Tutti i presenti erano rapiti dalla sua bellezza, ma lui ci guardava con quel suo sguardo languido che sembrava dirci "sono solo vostro". Ogni tanto ci veniva vicino e scherzando si faceva la sua palpatina, e noi di rimbalzo, ricambiavamo con infinito piacere. Poco lontano c'era José che stava raccogliendo le adesioni per un torneo di beach volley, ovviamente venne dritto da noi e senza nemmeno chiedercelo, ci disse "siete in squadra, alle 10 iniziamo".

In fondo ci faceva piacere la considerazione che avevano nei nostri confronti e alle 10 in punto eravamo in campo. Stranamente eravamo solo uomini, eppure le due animatrici erano molto brave a giocare, ma non c'erano. Avevano organizzato con solo quattro ragazzi dell'animazione e quattro clienti del villaggio. Con noi, dunque c'erano due bellissimi ragazzi che avevamo intravisto in giro, uno molto mediterraneo e scolpito, l'altro biondino e abbastanza fisicato. Scambiammo giusto qualche parola prima della partita e notammo che i due ospiti ci squadravano dalla testa ai piedi, soffermandosi sui nostri pacchi abbastanza pronunciati.

I ragazzi dell'animazione si lanciavano sguardi complici e sorrisini maliziosi, ma pensai fossero perché erano pronti a stracciarci, in fondo erano molto più bravi di noi. Iniziammo a giocare e ben presto fummo belli sudati, con i costumi che bagnandosi aderivano sempre più addosso e sporchi di sabbia un po' ovunque. Una scena tipica alla Baywatch molto erotica e carica di feromoni. Il match finì con la vittoria degli animatori che con grande spavalderia se la ridevano bramosi di ritirare il loro meritato premio. Ovviamente, come al solito, eravamo ignari di essere noi perdenti il loro prezioso trofeo e a quanto pare eravamo gli unici, perché anche i due ospiti partecipavano allegramente alla baraonda. Ci invitarono a seguirli nelle docce per rinfrescarci e ripulirci dalla sabbia.

Mentre io e Luca ci sciacquavamo, assaporando quell'acqua fresca ristoratrice, girandoci verso gli altri li trovammo tutti senza costume e già in procinto di maneggiamenti e slinguazzate varie. Fu allora che capimmo il loro piano e a questo punto ci buttammo nella mischia.

Il testosterone si poteva tagliare a fette, eravamo tutti super eccitati con le nostre belle mazze pronte. Due ragazzi dell'animazione aprirono le danze, si inginocchiarono e iniziarono a succhiare quanti più cazzi riuscivano a prendere, alternandoli vicendevolmente dalle mani alla bocca. Intanto ognuno di noi si limonava quelli più prossimi a lui e toccando gli attributi di chi era libero.

Era un intreccio di corpi, di lingue e di cazzi che nemmeno i capelli della Gorgone Medusa erano così aggrovigliati. Era un susseguirsi di gemiti, sospiri e ansimi che ti faceva eccitare solo ascoltandoli. Era un tripudio di umori che ormai coinvolgeva tutti i sensi fino a toccare una vera e propria estasi. Di lì a poco, credo fosse Angelo, attirò la nostra attenzione, riportandoci per un attimo alla realtà, semplicemente invitandoci a seguirlo nella sala adiacente dove saremmo stati più comodi. Entrammo e in effetti c'erano divani enormi e pouf di varie misure, sicuramente più accoglienti del pavimento delle docce, anche se forse era l'ultima cosa a cui pensavamo.

Ci ritrovammo tutti al centro della sala dove era posizionato un enorme divano rotondo molto spazioso. Riprendemmo i giochi in preda all'eccitazione, Luca si stava limonando l'ospite biondino e io quello mediterraneo, intanto sotto di noi ci spompinavano tre, quattro bocche fameliche e mai sazie, quasi possedute come in un film horror e altrettante inumidivano i buchini dei due fortunati.

Dopo un po' il biondo, ormai arrapato fino al midollo, si stacco dalla massa e si posizionò a pecora proprio davanti a me, invitandomi a penetrarlo. Aveva un culo stupendo, liscio, con una rosetta bella stretta, mi calai per dargli ancora qualche colpo di lingua, mentre Luca si era già sistemato davanti alla sua bocca e con le mani gli spingeva la testa affondando la presa nei folti capelli biondi, incitandolo a succhiarglielo fino alle palle. Mi sputai un bel po' di saliva sulla mano e infilai uno alla volta tre dita della mano nel suo sfintere, provocandogli un grande piacere, poi tolte le dita gli infilai dolcemente prima la cappella e piano piano feci scivolare tutta l'asta. Inarcò la schiena e iniziò a spingere forte il suo culo verso di me e io incalzavo colpi sempre più forti, sentivo il rumore delle mie palle che sbattevano contro le sue chiappe e il suo mugolio che si faceva sempre più forte.

Ad un tratto, liberatosi la bocca dal cazzo di Luca per un secondo, riuscì solo a dire "ne voglio due dentro". A questo punto Luca lasciò la bocca del ragazzo e mi fece cenno di stendermi sul divano, il biondino salì subito in groppa facendo sparire dentro di sé il mio cazzo durissimo, poi si chinò in avanti e iniziò a baciarmi con foga, Luca intanto, aiutandosi con una bella dose di lubrificante, si fece strada nel suo buchetto ormai accogliente e una volta dentro iniziammo entrambi a scoparlo con una sincronia di colpi perfetti. Sentivo il suo cazzo strofinare sul mio ventre e la cosa era molto eccitante, ad ogni colpo lo sentivo ingrandirsi e pulsare sempre più fino ad esplodere finalmente su di me in un lago di sborra calda.

Avrei voluto venire con lui, ma il gioco non era ancora finito. Afferrai il braccio di quello che era più vicino a me e gli feci prendere il posto dell'altro. Con la mano raccolsi quanta più sborra potevo e inzuppai il suo buchino di crema calda, invitandolo a sedersi sopra, Luca subito dietro di lui riprese da dove aveva interrotto con l'altro e vai ancora a pieno ritmo incessantemente. Angelo nel frattempo leccava il buco di Luca mentre io e il sodomita spompinavamo il poderoso nervo di José. Era una goduria indescrivibile, Luca era molto eccitato dal lavoretto di Angelo e ben presto lo fu ancora di più perché si ritrovò il suo cazzo dentro che gli stimolava la prostata mentre lui scopava l'altro culo davanti a sé. Non tardò a sborrare riempiendo il culo di quello sopra di me, che sborrò a sua volta su di me. Nello stesso tempo José si liberava sulle nostre bocche facendo venire anche me. Il ragazzo sopra di me si sollevò e Luca, ancora col cazzo in tiro, raccolse la mia sborra e mi bagnò il buco, infilzandomi con una foga da farmi sentire le stelle. Piano piano il dolore si trasformò in piacere, lo avvolsi con le gambe e lo spinsi con forza dentro di me. Era un toro infuriato, mi sferrava dei colpi feroci che mi laceravano il culo, ma mi piaceva troppo averlo dentro di me. Iniziai a segarmi forte e questo aumentò il piacere che sentivo sotto le sue spinte, ero in preda all'estasi, riuscii solo a dirgli "si, sfondami tutto, fammelo arrivare in gola... siiii, vengooooo". E lui con me "si, amore, tieni è tutto tuo... ti ingravidoooo, ahhhh ohhh".

Lo trattenni ancora un po' dentro di me finché non gli si ammosciò e ci baciammo appassionatamente. Ad un tratto si fermò, mi guardò con uno sguardo pieno d'amore e mi disse "voglio passare tutta la mia vita con te! Voglio che tu diventi mio marito. Ti amo troppo!"
Io lo guardai con gli occhi lucidi e riuscii a dire solo "lo voglio anch'io amore mio".



P.S.: Mi dispiace di aver dovuto affrettare la fine del racconto, avrei anche continuato ma, ho visto che lo scorsa storia, pur essendo scritta bene, non ha ricevuto la stellina dalla redazione, ergo ad oggi ha ottenuto solo 16 letture in confronto alle migliaia delle altre. È vero che ho iniziato a scrivere per puro piacere personale e che avrei dovuto continuare così, ma dato che ho continuato il racconto pur essendo impegnato in altre mille cose, ritengo che il mio tempo sia sprecato se non mi permettono di raggiungere quanti più lettori possibili. Vi chiedo scusa per lo sfogo, non ho voluto lasciare la storia incompleta e ho cercato di terminarla nel migliore dei modi. Certo forse un po' scontato ma il finale sarebbe stato comunque questo, anche se Luca ed Enzo avrebbero dovuto affrontare ancora molte altre prove per far sì che il loro amore ne uscisse rafforzato e pronto a coronarsi nel sogno più bello per ogni essere umano.
Spero che in tutti i modi, comunque l'abbiate gradita e abbiate sognato anche voi per un attimo che il vero amore esiste e può superare tutti gli ostacoli che la vita ci riserva, perché in due è meglio che da soli. Kisses...