Gay & Bisex
Mio zio

16.05.2025 |
2.145 |
3
"Sentivo il cazzo dritto sulla pancia e lo presi in mano..."
Avevo 15 anni. Ero alto, snellissimo, pochissimi peli sul pube e pochissimi peli altrove.
Avevo un culo sodo e rotondo e gambe come quelle di una ragazza.
Se mi fossi truccato sarei sembrato una ragazza.
Tradiva il fatto che fossi un maschietto la voce e il modo di abbigliarmi che era tipicamente maschile.
Ero in quella classica età nella quale si è in continua trasformazione e sbocciano feroci gli istinti sessuali.
Avevo in testa una confusione pazzesca e mi piacevano le donne ma anche gli uomini.
Delle donne mi piaceva guardare il corpo per paragonarlo al mio e guardarmi come una donna, mentre dei maschi mi piacevano i muscoli le gambe e il cazzo. Insomma mi segavo pensando a uomini e donne.
Era l'estate dell'85 ed ero rimasto in estate dai nonni materni perchè i miei genitori e i miei fratelli erano partiti per il paese natale di mio padre e io avevo fatto i soliti capricci da adolescente ed ero rimasto dai nonni.
I nonni erano ben contenti e io avevo vinto ma mi annoiavo.
A casa dei miei nonni abitava anche mio zio, fratello di mamma e 25enne, che era molto affezionato a me e giocava con me.
Il problema era che rappresentava il mio sogno erotico nascosto.
Fisicamente era quello che si definisce un palestrato. Muscoloso e definito, alto e che girava per casa in mutande mostrando un pacco sostanzioso.
Mi vedeva come un ragazzetto e tendeva a scherzare con me in modo maschile senza pudori particolari. Scherzavamo sulle ragazze e sui miei gusti e a volte mi abbracciava mascolinamente o scherzava fisicamente con me.
Quando mi abbracciava avevo erezioni gigantesche che dovevo nascondere e per me era un problema averlo soltanto vicino seduto accanto a me a guardare la tv.
Suscitava in me pensieri eccitanti e mi immaginavo coperto da lui come le ragazze dei giornaletti porno che leggevo.
Mi masturbavo ferocemente pensando a lui e mi sarebbe piaciuto carezzarlo, baciarlo e leccarlo dovunque.
Un sabato mattina, però, accade qualcosa.
Mio zio era fidanzato con una procace ragazza che evidentemente voleva conservare la sua verginità fino al matrimonio ed evidentemente il ragazzo esplodeva ormonalmente. Eravamo andati assieme al mare ed eravamo entrati in una cabina spogliatoio per indossare i costumi.
Io ero imbarazzato ed eccitato a spogliarmi davanti a lui e mi misi di schiena per non mostrare l'inizio di erezione che avevo.
Mi tolsi la maglietta, i pantaloncini e gli slip dandogli la schiena ed evidentemente il mio culo doveva piacergli molto perchè quando mi voltai lo trovai già in costume ma con una vistosa erezione sotto il tessuto e mi guardava. Era un dio greco coi suoi muscoli in mostra e facendo finta di nulla uscì.
Mi guardò in modo diverso per tutto il giorno, con una luce nuova negli occhi e chiacchierando mi fece una serie di domande intime che non mi aveva mai fatto. Avevo una ragazza? cosa mi piaceva delle ragazze? avevo mai baciato una ragazza.....e così via.
Io risposi genericamente ma la cosa mi intrigava ed eccitava. Alla domanda su cosa mi piacesse di più di una ragazza gli risposi il culo e aggiunsi ......"anche se non credo di trovarne uno bello come il mio".
Era scattato qualcosa in me, adesso lo volevo provocare io...volevo che si interessasse a me e si innamorasse così come io ero innamorato di lui. Volevo che sapesse che ero disposto a fare qualunque cosa per lui.
Quando mi chiese perchè non facessi palestra e mettessi su un pò di muscoli, gli risposi che avrebbe potuto insegnarmi e che lui aveva dei pettorali e delle braccia bellissimi.
Mi guardò negli occhi e capì che adesso lo intrigavo e pure tanto. "Nel pomeriggio scendi in garage con me dove ho i pesi e ti insegno qualche esercizio", mi disse.
Quel pomeriggio scendemmo insieme in garage e mi mostrò la sua area attrezzata coi pesi. Rimase in pantaloncini e comincio a pompare sui pettorali.
Io avevo pensato bene a come vestirmi per stare solo con lui e indossavo una maglietta che lasciava scoperto l'ombelico e un paio di short che esaltavano il culo. Roba che certamente non mettevo a scuola. Dopo avere pompato braccia e pettorali spiegandomi cosa dovevo fare, tese i muscoli del braccio e mi invito a toccare il bicipite.
Io lo toccai con entrambe le mani ed era durissimo. Toccai i deltoidi poi passai ai pettorali. Li non resistetti e in preda ad una ingenua eccitazione gli baciai il petto.
Mi soffermai a baciarlo in più punti anche esplorando con la lingua la sua pelle salata. Non disse nulla e mi lascio fare. "Sembri una ragazzina" disse mentre io continuavo a baciarlo e scendevo verso la pancia.
Guardando in basso notai l'imponente rigonfiamento nei pantaloncini e scesi con la testa verso il basso. Mi venne spontaneo chinarmi sulle gambe per baciare gli addominali e lui mi carezzò la testa e la spinse sull'erezione.
Sentito come un cetriolo sotto il tessuto. Durissimo e grosso.
Fu a quel punto che lui si abbassò i pantaloncini aderenti e il suo cazzo mi colpì in pieno viso. Con la mano destra tenne il suo cazzo alla base dell'asta e con la sinistra mi prese per i capelli. "Apri la bocca e leccalo ...dai!".
Così feci. Ero in estasi, in uno stato confusionario, e accolsi in bocca il cazzo di mio zio.
Lo succhiai come fosse un gelato e lo leccai e insalivai mentre con le braccia mi tenevo alle gambe muscolose.
Lui mi teneva la testa e stringendomi per i capelli mi faceva andare su e giù. Aveva un sapore bellissimo e lo ingoiavo tutto. Durò 5 minuti cosi poi mi bloccò la testa, spinse il cazzo più in fondo e quindi sentì un liquido caldo inondarmi la gola e la bocca. Non potevo che inghiottire tutto. Sentiì due o tre getti in gola e ingoiai mentre lui spingeva. Lo senti ansimare forte, quindi uscì il cazzo umido e lo passò sulle mie labbra costringendomi a leccare la cappella per pulire tutto.
Sei stato bravissimo mi disse e si sedette sulla panca guardandomi.
Ci evitammo il resto della giornata. A cena mio zio mi lancio due sguardi di sottecchi ma nulla più.
La sera a letto mi masturbai ferocemente e mi addormentai.
La mattina dopo come se niente fosse mio zio mi chiese se volevo andare a mare con lui.
Gli dissi di si e ci avviammo.
In auto mi chiese subito se mi fosse piaciuto quello che era successo. Lui era confuso ma mi disse che a lui era piaciuto tanto e che nessuna donna lo avesse mai fatto godere così. Io risposi che anche a me era piaciuto e che avrei voluto che mi insegnasse altro. Insomma, a parole mie, gli dissi che ero suo e poteva fare di me ciò che voleva.
Passammo una bella giornata al mare e ci abbronzammo. Mi disse che c'era un altro uomo che guardava il mio culo li in spiaggia e questo lo eccitava. Mi disse anche che quando i nonni si fossero addormentati potevo andare a trovarlo in camera sua con il culetto ben pulito e profumato.
Cenai e andai in camera mia restando in ascolto di tutti i rumori della casa per capire quando i nonni dormissero. All'una di notte mi mossi.
Entrai in camera sua e lo trovai a letto. Appena entrai mi disse levati tutto e vieni sotto il lenzuolo.
Mi spogliai e mi infilai a letto. Lo trovai tutto nudo e mi porto la mano sul suo inguine che era durissimo allora scivolai in basso e posizionai la testa tra le sue gambe accogliendo il cazzo in gola. Lo sentivo sussultare.
Gli baciavo l'interno coscia e le palle e lo riprendevo in bocca. Non so perchè sapessi farlo ma ero un pompinaro fantastico.
Dopo 5 minuti uscì il cazzo dalla mia gola e mi disse di girarmi di fianco. Sentii la sua mano insalivata bagnarmi in mezzo alle natiche ripetutatmente e poi senti un dito nel culo. Provai bruciore ma dopo un po mi abituai.
Poi senti spingere qualcosa di grosso e duro sul mio ano. All'orecchio mi disse "Quando senti dolore spingi come se stessi facendo la cacca e aspetta. Sentirai bruciare ma poi passa". Cominciò a spingere e feci come mi disse finchè sentii scivolare il cazzo dentro le budella. Il dolore mi accecò e lui subito con una mano mi tappò la bocca e mi spinse contro il muro.
Uscì il cazzo e lo rientrò poi rimase dentro di me per farmi abituare. Cominiciò a spingere con foga e sempre tappandomi la bocca fece aderire i suoi fianchi alle mie natiche bloccandomi. Mi inculò selvaggiamente per diversi minuti.
Ero senza fiato e piangevo. A un certo punto senti la sborra calda riempirmi il culo e piano piano mio zio si fermo.
Rimase dentro per un pò abbracciandomi poi usciì e mi accompagno nudo in bagno.
Mi fece evacuare tutta lo sborra che avevo dentro e mi lavo, asciugò e mi masturbo fino a farmi esplodere aggrappandomi a lui. Mi sentivo una cosa sua.
Poi mi riaccompagno al letto. Mi bacio in fronte e andò via.
Mi sentivo usato e desiderato. Mi sentivo la sua amante ed ero eccitatissimo. Non riuscivo a dormire mi alzai e tornai da lui.
Mi infilai nel letto nudo e abbracciai quella massa di muscoli. Era ancora nudo e sveglio.
No disse nulla si girò e mi afferrò le natiche. Esplorò con le dita il mio ano e mi disse che stato sfondato per bene e mi massaggiò. Sentivo il cazzo dritto sulla pancia e lo presi in mano. Scivolai sotto e lo ripresi in bocca finchè non venne nuovamente stavolta nella mia gola. Ero sua!!
Tornai nel mi letto alle sei prima che si alzasse mia nonna.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Mio zio:
