Racconti Erotici > Gay & Bisex > L'uomo della fantasia 2
Gay & Bisex

L'uomo della fantasia 2


di efermi
28.12.2015    |    6.426    |    7 9.5
"Oggi ho capito che niente sarà più come prima, Grazie a lui..."
{Finito il gelato ci alziamo, lui paga il conto ( che gentiluomo) e andiamo via.
"Adesso andiamo a casa"mi dice lui.
"Ancora non è finita la festa..." sorride.
[Continua...]}
Continuo...
La strada che prendiamo per tornare verso casa è diversa da quella che ci ha portato al bar.
Lui preferisce un percorso meno frequentato, vicoli, scorciatoie che io ignoro del tutto. Mi fido, mi sto donando a lui, tutte le mie vergini intimità ormai sono sue, devo per forza fidarmi anche della strada per cui mi conduce.
Mentre camminiamo tiene una mano sulla mia spalla portandomi vicino a sè. "Che tenero" penso mentre lo guardo.
Facciamo qualche metro, la mano scende lungo la schiena e con disinvoltura va a finire sulle chiappette. I nostri sguardi si posano l'uno sull'altro.
Ha quell'espressione sorniona "dai che sei troia, lo so che lo vuoi e che ti piace" sembra dirmi,ed io rispondo con la faccia un'po inebetita "dai no qui no ti prego, anche se è vero. ...si mi piace (cazzo, da morire)".
Il problema non sarebbe poi tanto la mano sul culo.
Mi vergogno da pazzi, ma è anche vero che in giro non c'è nessuno, o così pare, che ci stia guardando.
Il problema è quel benedetto dildo che ho nelle viscere. Pensavate anche voi che lui si sarebbe limitato a riportarmi a casa con una mano sul culo per poi divertirsi con me nella sua alcova? Lo pensavo anch'io. Lo penso tutt'ora , ma oramai faccio fatica a crederlo.
"Uuhhmm...ooh"
"Aahh...aahh uuhhh.."
" e che caz..oohh...oh mamm...mmmhhh"
Ops! Scusate. Davvero, Perdonatemi.
Avete mai provato a farvi tastare l'ano mentre camminate per strada,quando questo è riempito da un cazzo di plastica?
Sono disposto ad essere contraddetto, ma la vostra reazione sarà : Rossore evidente sulle gote, calore che parte dal vostro fondoschiena e si irradia lentamente in tutto il corpo, sfarfallio nello stomaco, perdita di lucidità e dulcis in fundo la pronuncia incontrollata di "formulette" lussuriose simili a quelle che mi sono scappate poco fà.
Io vi giuro, vi garantisco e controfirmo che vorrei prenderlo a schiaffi per quello che mi sta facendo.
Mi mette in imbarazzo, forte imbarazzo!
Vi spergiuro che lo farei, se non mi stessi sentendo addosso le sensazioni più forti, belle e sconvolgenti provate in tutta la mia vita.
Sono pieno, caldo, eccitato, stimolato fino all'eccesso e zoccola.
In questo momento sto incarnando perfettamente il significato che ha la parola "passivo" nel gergo omosessuale.
Essere in suo potere, senza potermi ribellare e contraddire il suo volere. Non posso e sopratutto non voglio. È quello che mi piace. Io voglio soddisfare i suoi istinti di maschio virile.
Mi stringe forte, quasi mi solleva con tutta la forza che ha ed io mi aggrappo a lui. Mi accoccolo tra le sue braccia mentre mi sposta.
Mi ritrovo appoggiato al muro col suo respiro affannato sul collo e le mani sempre impegnate a frugare il mio culetto.
Tutto era stato fuorche dolce e tenero.
Mi guarda fisso.
Dritto negli occhi.
Dentro quelle pupille,nel loro dilatarsi e spostarsi sulla mia figura c'è passione, desidero, soddisfazione, orgoglio.
Basta osservarlo per capire che arde di desidero per me. Dentro di lui giace un fuoco che solo io adesso posso estinguere.
Mi anela.
Sono suo e di nessun altro.
Non appartengo neanche a me stesso.
Mi bacia.
Un bacio.
Mi sta baciando!? Oddio!
Un bacio vero, serio, reale, sentito, desiderato, voluto e preso.
Quel gesto ha così poco a che fare con tutte le porcate che mi ha riservato fino ad adesso che quasi mi viene da piangere.
Mi faccio baciare.
Sembra quasi scontato, eppure credo che in realtà sia una decisione del tutto razionale e consapevole quella di subire così "bene" un bacio da un uomo.
Sonosenzafiato!
"Amore, sei stupendo. Era da un sacco di tempo che non provavo tutto questo. Sei fantastica! "
"Mi ha chiamato amore??? "Penso, questo è pazzo! Mi da una certa soddisfazione essere chiamato cosi. Parecchia soddisfazione direi.
Sono solo capace di stare li a farmi fare tutto ciò che gli passa per la testa.
Devo essere davvero fuori di me, se nemmeno mi sono accorto che tutto questo sta succedendo sotto casa sua.
Per quanto si possa essere veloci a scalare come un razzo tre rampe di scale senza usare l'ascensore, la netta sensazione che siano passati solo dieci secondi dal piano terra al terzo direi che è decisamente illusoria.
Entriamo in casa. Ci denudiamo con altrettanta velocità.
Nudi completamente.
Io e lui, lui ed io.
A dire il vero siamo lui, io e il cazzo finto.
Mi sdraia a pancia sotto con il bacino poggiato sopra ad un cuscino per permettere al mio buchino di stare all'insù.
Bacia le mie chiappe, ne palpa ogni centimetro, finché arriva al dildo.
Lo afferra e dolcemente inizia ad estrarlo. Delicato ma inesorabile. Lo sento scomparire dal mio ano lasciando un assenza che mai avevo sentito prima.
Mi sento svuotato, mancante di qualcosa.
La parte è tutta indolenzita e un po dolorante. Se fosse stato uno dei miei giochi fatti in solitaria di nascosto nella mia cameretta avrei detto basta. Avrei messo fine al gioco. Dopo una veloce seghetta per coronare tutta quell'eccitazione sarei tornato soddisfatto alla mia vita normale.
Ora è tutto diverso. C'è lui. La sua presenza. La sua voglia.
Il suo desiderio di avermi e il mio di concedermi.
L'ultimo dei miei pensieri è quello di appagare le mie voglie con la solita seghina da sfigato.
Ora ho voglia di far godere lui. E di godere col culo per davvero.
Non ho remore ne ripensamenti.
La mia mascolinità è completamente latente. Sparita.
È riuscito ad entrarmi nella testa, a farsi spazio tra le pieghe del mio cervello e spostare, piegare, modellare i miei desideri.
Sento che lascia cadere della saliva sul mio buchetto rosso e ormai aperto.
Lo solletica. Si diverte ad entrare ed uscire con 3 dita.
Ansima.
"Lo vuoi? " mi sussura lui.
Lo vuoi? Ma che domande sono, certo che lo voglio. Ora è l'unica cosa che voglio nella vita. E me lo chiedi?
"Voglio che me lo chiedi. Me lo devi chiedere tu...amore"
Certo che se adesso si mette a rispondere direttamente hai miei pensieri prima che io dia fiato alle parole sono nei guai. Che porco però eh. Ufff,e vabbè glielo dico dai.
"Si lo voglio. Mettimelo dentro. Scopami! Voglio sentire il tuo cazzo che mi prende "
Ora che ho pronunciato le parole mi sento più consapevole del mio essere. Sono il più frocio dei froci. Il più passivo dei passivi. La più troia delle troie. Oohh sssiii, ma si! Chi se ne frega. E perché non l'ho fatto prima?
Il calore della sua cappella turgida che sfiora il buchino mi regala un brivido sulla pelle.
Mi tiene i fianchi con forza e decisione, senza stringere troppo.
Il suo membro comincia a farsi largo tra le mie intimità.
La resistenza che normalmente oppone lo sfintere è pressoché inesistente. Un vero piacere.
Riesco a godermi quel bastone di carne che entra nelle budella senza avvertire troppo dolore.
"Uuhhh...uuuhh...ooohhh...sssiii...mmmmm"
Credete forse che io sia in credo di emettere parole di senso compiuto in questo stato? Assolutamente no.
Spinge. Lo porta dentro fino a far appoggiare le sue palle contro le mie.
Ora capisco veramente cosa vuol dire essere scopato a pecorina. Mi sbatte, prima dolcemente e poi con più decisione. Poi più veloce e ancora più lento.
Mi scopa. Il suo cazzo duro scorre dentro di me mandandomi in estasi.
I colpi si fanno sempre più decisi e ben assestati.
All'improvviso. Senza un preavviso. Senza neanche il tempo di capire cosa sta davvero succedendo : " aaahhhh uuhhmmm....oohhh sssiiii..cazzo ssiiii...mi svuoto le palle...mmmmhhh...che troia....aahhh aahhh aahh"
Un fiume di sborra calda mi inonda. Mi riempie del suo seme. È caldissimo. Se poteva in qualche modo farmi sentire più pieno di quello che ero ci sta riuscendo benissimo.
Scarica tutte le sue voglie ( quindi il contenuto del suo scroto) dentro il mio corpo.
Oh mamma mia...oddio. Solo chi lo ha provato può capirmi.
Destabilizzante.
Goduria senza limiti.
"Amore ora sei mia. Non avrai più bisogno di altro se non di mungere il mio cazzo. Sappilo"
Che porco stronzo bastardo eccitante e dolce che è!
Lo so. In fondo mi vuole bene.
Rimane difficile per me, visto come stanno le cose, convincermi del contrario. Del fatto che si sbaglia, che non avrò cosi tanto bisogno di lui. Anzi, sono profondamente convinto che quel cazzo non lo mollerò più. Il mio pisello non ha eiaculato eppure sono appagato e sereno come se lo avesse fatto. Come se avessi espletato tutti quei normali bisogni maschili. Non solo non sono venuto, ma mi sento, addosso e in testa, la sensazione di aver schizzato litri e litri di sperma.
Si, Signori.
Oggi ho capito che niente sarà più come prima,
Grazie a lui.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'uomo della fantasia 2:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni