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Gay & Bisex

Negro con cazzo gigante


di enriche
06.01.2013    |    78.692    |    9 9.6
"Nel frattempo prese anche a toccarsi il pacco dai jeans fino a chè non si accorse che io stesso ero incuriosito e sorpreso dal suo atteggiamento..."
Ho conosciuto Hamed circa 1 mese e mezzo fa quando, operaio in una impresa edile, venne a ristrutturare un appartamento vicino al mio pianerottolo in centro a Bologna. Per diversi giorni Hamed, che fa il muratore per pagarsi gli studi universitari, fu il solo operaio a lavorare lì, così, un pò per cortesia, un pò per colmare il senso di solitudine che mi attanagliava decisi di invitarlo a pranzo da me.
Mi presento: sono Federico ho 27 anni, stagista in una azienda emiliana da circa 3 mesi. Sono carino, almeno così mi dicono, attualmente libero da impegni sentimentali. Ah, dimenticavo, sono bisex. Lui è Hamed, ragazzo carinissimo 24enne di colore, senegalese con un fisico da sballo, da circa 8 anni in Italia. Sta studiando scienze della comunicazione a Bologna.
Ma andiamo avanti...in uno dei nostri incontri a pranzo Hamed mi invitò a trascorrere a casa sua la sera successiva. Avremmo mangiato una pizza e bevuto una birra assieme, poi, se avessimo voluto saremmo potuto andare al cinema. Fù proprio così. La sera seguente, vestito chiccosissimo (mica immaginavo quello che sarebbe accaduto più tardi...!) mi diressi a casa di Hamed. Abita poco distante da me e così andai a piedi. Mi accolse in un appartamento piccolo ma carino; arredato con gusto. Cenammo, come promesso, con pizza e birra: parlammo molto di noi due, dei nostri paesi di origine e delle nostre famiglie. Intorno alle 9 e mezza decidemmo di fare due passi a piedi ed andare al cinema. Optammo per un cinema del centro che proiettava Jumper. Durante il film notai che Hamed tentava di incrociare lo sguardo con una ragazza, accompagnata dal suo lui, poche sedie a fianco. Nel frattempo prese anche a toccarsi il pacco dai jeans fino a chè non si accorse che io stesso ero incuriosito e sorpreso dal suo atteggiamento. "Perchè non fingiamo di essere gay? -disse Hamed- Dai avvicinati a me...". Io non me lo feci ripetere due volte e, un pò per scherzo ed un pò per il desiderio di sentire l'odore di di quel fico nero, mi avvicinai. "Dai ora toccami la coscia -disse ancora Hamed- così dà bravo...". Pur trattandosi di una burla, almeno per il momento, non potei trattenere la mia erezione. Il mio cazzo, non male direi visti i 19 centimetri, prese a drizzarsi dentro i pantaloni fino a che, stringendomi, fui costretto a smuoverlo dagli slip per dare nuovo spazio... Hamed se ne accorse e disse: "mica ti sarai eccitato veramente?". "Per la verità...sì", risposi io. "Sei carino e con un nero sarebbe per me la prima volta...". Hamed così capì che a me piacevano i ragazzi e nel viaggio di ritorno verso casa sua mi

disse: "Dunque ti piacciono i ragazzi?". "Si, perchè no! qualche volta...tra una ragazza e l'altra!", risposi io. Rientrati in casa Hamed mi disse di rimanere ancora un pò, ma era già quasi l'una ed io volevo andare a letto. "Aspetta un minuto -disse Hamed- torno subito". Andò in camera sua e poco dopo tono in saloto, quasi completamente nudo. Era vestito solo di un finissimo perizoma. Aveva bellisimi pettorali scolpiti ed una pelle color ebano mai vista prima. Si girò su sè stesso mostrandomi due chiappe perfette. "Eccomi qua...sono tutto per te", disse Hamed. Io sorrisi, ma l'eccitazione era già al top. Mi avvicinai a lui e presi a toccargli il petto, poi scesi verso il suo culo. Le sue chiappe erano morbidissime e vellutate, la sua pelle come pesca. Ero già in tiro e volli così vedere se anche lui era eccitato. Mi sedetti sul divano e Hamed si mise in piedi davanti a me. Quel minutisimo slip a fatica conteneva il suo enrome pacco di carne. Vedevo una grossa palla quasi come se il suo cazzo ancora moscio fosse ripiegato all'indietro al di sotto delle palle...Se era davvero così, il suo cazzo doveva essere enorme: Hamed era un superdotato!!! Non aspettai molto per ripagare la mia curiosità: Hamed scostò lo slip liberando in tutta la sua straordinaria dotazione il grosso cazzo nero. Era ancora moscio ma già incredibilmente grosso. Saranno stati almeno 15 o 16 centimetri di carne che penzolavano ben al di sotto delle sue grosse e depilate palle. "Wow -dissi- ma è enorme, è bellissimo, è eccitantissimo". "Ti piace eh!? dai farlo drizzare puttanella, lo so che sei una troietta in calore...". La dolcezza di Hamed che avevo riscontrato nei giorni precedenti di colpò svanì e prese il sopravvento il macho nero che era in lui. "Dai succhiami le palle, leccale, prendile in bocca". Per prendere però le palle di Hamed in boccà dovetti spostare con le mani il cazzone nero...che eccitazione! Con una mano tenevo spostato il cazzo ancora moscio mentre ficcai la faccia in mezzo alle sue gambe e presi a succhiare le grosse palle depilate. "Siiii dai, continua porca, dai sukkiami i coglioni, dai che me lo fai drizzare, siii puttana, dai!", diceva Hamed. Infatti subito notai che il cazzo si stava irrigendo prendendo forma e dimensioni mai viste prima. Presi poi in bocca il cazzo che pur moscio facevo fatica a tenerlo tutto. Hamed gemeva e godeva. Io con la lingua stimolavo la grossa cappella fino a che, completamente in erezione, non riuscì più a tenerlo in bocca. Mi allontanai e il mega cazzone di Hamed svettò in tutta la sua lunghezza e grossezza verso di me. Era davvero grosso, non avevo mai visto un cazzo così. Lungo almeno 24 o 25 centimetri ma quel che più intimoriva era la circonferenza di quel bastone...quasi come il mio polso...incredibile. Hamed prese a ridere vedendo il mio stupore..."Ahahahah, ehi troietta, cos'hai? Scommetto che ti stai bagnando il culetto vero Federica, eheheheheh? -disse Hamed rivolgendosi a me al femminile come se fossi stata la sua troia- Di puttane come te me ne sono scopate a decine, dai fammi vedere come sei brava...succhiamelo ancora, dai Federica", così dicendo Hamed prese il cazzone in mano e cominciò a sbattermelo in faccia. Io inseguivo la sua cappella con la bocca come una cagnetta in calore e proprio quando stavo per prenderla in bocca Hamed la toglieva ancora..."Che ridere....insegui il miol cazzo come una verginella puttana...non lo hai mai visto così grosso vero???!". Era proprio così, un cazzo di quelle dimensioni non l'avevao mai visto se non in qualche film hard...e ancora non sapevo dove saremmo finiti..."dai sukkia troia...dai prendilo in bocca", Hamed prese a scoparmi la bocca costringendomi a spalancare le fauci per prenderlo tutto. Hamed fu poi ancora più porco: mi costrinse a mettermi alla pecorina verso di lui e sukkiargli prima il buco del culo poi ancora le grosse palle ed infine tutto il grosso uccello. Mi sentivo troia e come ogni volta quando sono così eccitato ululo e dico cose che mai avrei immaginato: "Dai stallone sono tutta tua, fammi sentire quanto sono troia, dai scopami in bocca, sbattemi il cazzo in faccia", volevo quel cazzone tutto per me e Hamed così mi disse "Dai Federica dimmi che lo vuoi tutto nel culo...dai ho voglia di trapanarti quel buco del culo da puttana che ti ritrovi...dai, che ti faccio uscire lo sfintere". A quelle parole non potei più resistere. Mi voltai dando così ad Hamed tutto il mio di dietro...un buco del culo già bagnato per l'eccitazione e aperto per le tante volte che mi hanno inculato. Hamed prese dal suo marsupio un grosso preservativo e delle vasellina. Preparò il suo cazzone dandomi delle sculacciate sulle chiappe e perforando il buco con le sue grosse dita. Poi..."Sto per entrarti dentro puttana...sei pronta?". "Si, dai aprimi -dissi io- fammi sentire quant'è grosso il tuo cazzone...riempimi tutta dai...". Hamed lentamente ma con decisione entrò tutto dentro di me...stavo quasi per svenire, ero in una condizione di trans che non riuscivo a controllare, mi stavo muovendo tutta nella speranza di agevolare il suo ingresso dentro di me...Dopo poche spinte era finalmente piena. Sì, piena di un cazzo nero di 23 centimetri, grosso in cirocnferenza, che non lasciava alcun spazio nel mio sfintere. Una sensazione mai provata...avrei voluto respingerlo, mi sembrava di partorire, credeveo insomma di sborrare dal culo "Dai Federica muovi questo culetto, dai troia che ti piace vero?". Eccome se mi piaceva, avevo il cazzo in tiro senza nemmeno toccarlmelo...un gran fico nero mi stava scopando e pensavo a quante donne avrebbero voluto essere al mio posto. Hamed entrava ed usciva dentro di me lasciandomi un senso di vuoto ogni volta. Hamed poi mi disse di spingere lo sfintere verso l'esterno quasi come per respingere il suo cazzone "Ohhh, siii, godo come una vacca -dissi allora io- dai sii, godo ancora di più, spingi, stallone, spingi e scopami". Hamed riprese a sculacciarmi, poi invitandomi ancora spingere con lo sfintere, Hamed estrasse di colpo il cazzo dal mio culo lasciandomi con lo sfintere quasi completamente fuori dall'ano. Non è uno scherzo ma una verità che mi ha fatto godere come una puttana. Il mio sfintere (praticamente la carne viva) rimase fuori dall'ano, Hamed prese a sputarci sopra e a massaggiarlo facendomi godere come mai avevo goduto. Ero in estasi: Hamed poi spinse lo sfintere all'interno e riprese a scoparmi. Ero sfinita ed Hamed stava quasi per venire. Decisi così di sedermi sul divano e di godermi la sbroda del cazzone nero in faccia. Hamed prese a segarsi per un pò ed io, come una cagnolina, gli stavo di fronte con la bocca aperta e la lingua di fuori. Quando stava per venier Hamed mi infilò il cazzo in bocca spingendolo finchè potevo sopportare e lì spruzzo una quantità incredibile di sbroda. Io la trattenni finchè potei, poi, quasi soffocante aprii la bocca lasciando cadere la sborra trattenendo però il gran pezzo di carne. Ero esausta, sfinita e la mia goduria era ancor di più al pensiero di quell'esperienze mai provate; un grande cazzo nero, un fico da paura, lo sfintere che era uscito dal buco del culo e soprattutto all'invidia di tante donne che, non solo in culo ma anche nella topa, avrebbero potuto godere di tutto quel ben di dio. Io e Hamed ci salutammo dopo una doccia rilassante. Tornai a casa a piedi pur con il culo dolorante. Ma, per mia fortuna, quella, non fu l'unica volta che Hamed mi fece sentire puttana. Qualche giorno dopo, a casa mia, il nero mi scopò ancora una volta, stavolta seduta sul suo cazzone.
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