Gay & Bisex
Sverginato per la seconda volta capitolo III

28.03.2020 |
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"– Vieni troia che ora sborro pure io, ti vengo dentro e ti ingravido puttana! – Il ritmo dei suoi colpi aumenta, lo sento enorme dentro me, vengo sul..."
L’affiatamento e l’intesa sessuale ha giocato molto sul nostro ultimo incontro regalandoci emozioni se si può ancora più grandi. Lo raggiungo come sempre nel suo appartamentino e subito dopo i saluti lui mi accompagna in bagno dove ben piegata si trovava della biancheria intima femminile. – Scegli cosa indossare, preparati ed io ti aspetto in camera da letto – La scelta ricade su delle calze bianche autoreggenti e delle mutandine nere con il pizzo. Mi soffermo all’entrata della stanza da letto. Le luci sono soffuse, la musica di sottofondo la fa da padrona mentre lui è seduto nudo sul bordo del materasso con il cazzo già in tiro. Non dico nulla e come per incanto scivolo immediatamente tra le sue gambe a leccare la bella cappella. – Mmmmm ma quanto ti piace il mio cazzo eh?! Puttana, oggi ti spacco il culo per bene! – Le sue parole mi eccitano da morire e mentre continuo a succhiare il suo pisellone dalle mutandine nere di pizzo fa capolino il mio cazzetto duro. Il lavoro di bocca prosegue, me lo voglio gustare in tutta la sua magnificenza, lecco la lunga e spessa asta per poi limonare con la cappella ed infine soffocarmici inghiottendolo più che posso. – Dai, ho voglia del tuo culo! – Detto ciò si distende sul materasso. – Impalati troia! – mi alzo, sfilo le mutandine, mi sputo sulla mano e cerco di lubrificare il più possibile il buchetto che freme dalla voglia di essere dilatato. Mi siedo sopra di lui dandogli le spalle, afferro il mostruoso cazzone e lo accompagno sull’uscio del mio buchetto. Inizia così una lentissima penetrazione. Quando sono a metà strada già mi manca il fiato e penso che sia quasi impossibile che un culetto nel tempo riesca ad abituarsi a queste dimensioni senza provare un minimo di dolore. Mi lascio cadere di peso ed il suo cazzo mi squarcia. Ho bisogno di qualche minuto, giusto il tempo che il culo si adatti all’intruso poi comincio a cavalcarlo sempre più velocemente. – Mmmmm che bella fighetta ha la mia puttana! – Dal suo punto di vista deve essere proprio un bel spettacolo, il mio buco dilatato all’inverosimile che I ghiotte voracemente il suo durissimo palo. Dopo un bel po’ mi disarciona ed infoiato come una bestia mi prende da dietro. Infila tutto il cazzo in un colpo solo. Mi rompe, mi apre, sono sua. Martella di colpi la mia fighetta che oramai non fa più resistenza. Mi scopa a lungo in questa posizione ma poi mi intima di mettermi in piedi e di appoggiarmi all’armadio. Ci spostiamo e ricomincia l’inculata. Non si stanca mai, la potenza è la frequenza delle penetrazione è devastante e accuso ogni singolo colpo. Comincio a segnarmi pure io anche se sento che potrei venire da un momento all’altro con cazzo semi duro senza nemmeno toccarmi. – Vieni puttana! – Mi dice sussurrando alle mie spalle. – Vieni troia che ora sborro pure io, ti vengo dentro e ti ingravido puttana! – Il ritmo dei suoi colpi aumenta, lo sento enorme dentro me, vengo sul pavimento. Lui lancia un urlo e mi riempie di calda sborra continuando a pomparmi di brutto. Mi ha farcita col suo sperma ed ora rallenta la sua monta fino a fermarsi rimanendo dentro me. Esce, e con lui un rivolo di sborra che scende lungo le mie gambe mentre il buchetto stenta a chiudersi. – Mi è piaciuto un sacco sai?! Oramai sei diventata proprio una femmina eh eh! – Si va a lavare lasciandomi così, nudo e sborrato poi torna con dello scotex, mi asciugo alla meglio e vado in bagno dover ritorno ad essere maschio. Ci salutiamo e pure questa volta esco da casa sua col culo rotto. Mi accorgerò solo dopo a casa di avere le mutande zuppe del suo sperma ed eccitato mi sego annusa do il suo odore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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