bordo strada

E' sempre un problema trovare un luogo dove incontrarsi. Tra gli annunci si chiede sempre "puoi ospitare?" e dall'altra parte "purtroppo no, sono impegnato".
Ma la voglia di vedersi e di condividere piacere è sempre forte.
Con Marco andò così sui preliminari su A69 ma il desiderio di entrambi era alle stelle dopo le "provocazioni" on line. Volevamo assolutamente vederci ma...nulla. Lasciato contatto su telegram, chiuso il sito.
Dopo mezz'ora arriva un messaggio di Marco "Mi hai colpito davvero, e la voglia è al massimo". "Ho voglia di te" risposi, "Cosa vorresti?" E Marco "Tutto!"
Era ormai buio benchè non tardi. Dopo alcuni minuti gli ho inviato un messaggio "Queste le coordinate, ti aspetto lì tra massimo mezz'ora. Non resisto".
Marco si è presentato al luogo indicato, una strada di campagna che fiancheggia la circonvallazione. Gli sguardi si sono incrociati con imbarazzo e desiderio allo stesso tempo. Lui ha fermato l'auto e ha agito come in una delle nostre fantasie fatte in chat: fuori dall'auto col cazzo duro bene in vista è venuto verso la mia auto.
Io ero nudo ed eccitatissimo. Quando si è avvicinato allo sportello l'ho aperto e sono sceso dall'auto con tutta la mia eccitazione. Ci siamo guardati poco ma subito abbiamo cominciato a slinguare con desiderio e avidità. Sentivo il suo membro durissimo e lui il mio mentre continuavamo a scambiarci lingue e saliva, e insieme a queste sentivo i suoi improperi. Voleva che io fossi la sua femmina puttana, mi diceva così.
Mi sentivo eccitato come non mai mentre le auto sfrecciavano sulla circonvallazione. Mi eccitava ancora di più il pensiero di essere magari guardato mentre ero la sua femmina puttana.
Con forza mi ha fatto voltare e appoggiare al sedile dell'auto. Così gli davo il mio culo aperto. Ha infatti afferrato le chiappe aprendole con forza ,sentivo la sua violenza di desiderio che gli avrebbe permesso di farmi a pezzo in ogni modo. Ha preferito però affondare la sua lingua tra le chiappe e leccare con passione e avidità. Sentivo la sua lingua ruvida e vorticosa che mi desiderava e continuava a insultarmi quando riusciva a prendere un pò di aria per respirare. Mi ha allargato il buco magistralmente, ora era pronto. Vedevo passare i camion mentre mi schiaffeggiava le chiappe. Poi ho sentito il suo fiato sulla mia nuca, e qualcosa di duro tra le mie gambe che faceva capolino. Mi voleva. Ora.
"Ti voglio, troia" e me lo ha appoggiato. Aspettava forse un mio segnale che subito è arrivato: ho tirato più su il culo roteandolo e lui ha spinto. Due volte piano, poi tutto dentro. Ho gridato. Lo avevo dentro, sentivo Marco dentro. Mi sentivo pieno. Lui urlava dal piacere prendendomi così e lasciandolo dentro fermo per qualche secondo. Poi ha preso a scoparmi. Io ero fiero di sentirlo dentro e sopra di me, di sentire le sue urla e il suo fiato. Mi faceva sentire femmina. E me lo diceva "Sei la mia femmina da stasera". Poi mi ha voluto su di lui: abbassati i sedili mi sono impalato mentre ci baciavamo e lui mi teneva le chiappe. E' venuto così gemendo e urlando. Siamo rimasti in quella posizione finchè abbiamo potuto, senza parlare.
Il suo saluto è stato leccarmi ancora il buco, con passione, quasi amoreggiando con quella mia apertura infranta mentre io gemevo e godevo al passare delle auto in corsa.