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Gay & Bisex

le avventure di un bsex in città


di spruzzoATTIVO
01.03.2015    |    17.364    |    31 8.2
"La mia speranza era che cedesse e si facesse scopare, ma rimase solo un desiderio..."
Siccome non ho molto tempo per raccontare nel dettaglio una scopata in particolare, ho deciso di raccontare brevemente gli incontri più originali ed eccitanti fatti nella mia città. Abito in un centro medio grande, in cui naturalmente ci si incontra con molta discrezione, non ci sono dichiarati e per lo più sono tutti sposati o fidanzati bsex, con il vizietto.

Una delle prime esperienze bsex che feci al ritorno nella mia città dopo aver studiato fuori fu con una coppia di amici: uno era sposato con figli, l’altro scapolone. Era la domenica delle palme di parecchi anni fa e uno dei due ci portò nel suo ufficio in centro. Passammo un’oretta a fare roba soft sul divano in tre, mi succhiavano in due o a turno. Il single era bassino, moro e carnagione scura (qualche mese dopo si fece scopare diverse volte, ma soprattutto era un gran bevitore); lo sposato era alto e con un cazzo larghissimo che non bastava una mano per stringerlo, culetto liscio ma all’epoca ancora non aperto. La cosa figa dell’incontro fu che alla fine i due amici si misero vicini, vicini, guancia a guancia e io sborrai su entrambi un fiume di sperma caldo che si presero su tutta la faccia. Lo sposato invece non lo scopai più, ma lo incontrai altre volte in giro con il suo amante.

Una volta mi contattò un ragazzetto che per parecchie settimane insistette per un incontro. Non ero molto convinto ma alla fine, per sfinimento, gli dissi di sì e una mattina andai a casa sua, mentre non c’era nessuno. Era alto, moro, ma non mi attraeva molto e come faccio sempre in questi casi, lo usai come svuota palle in maniera molto energica e un po’ bastarda: per un’oretta buona lo scopai in gola e poi nel culo, con la facciata schiacciata contro il letto, prima di sborrargli in faccia tutto il mio seme. Senza quasi salutarlo, mi ripulii e me ne andai, ma a lui sembrò piacere molto questo trattamento. La vera sorpresa fu che pochi giorni dopo, entrando nel negozio di un caro amico di famiglia, lo trovai là: era il nipote, a cui non avevo mai assolutamente prestato attenzione! Da quella volta abbiamo un po’ condiviso questa passione segreta per la bisessualità, senza fare però più nulla, fino a poco prima del suo matrimonio, quando chiese un’altra montata dura per il suo “addio al celibato” .

Altra conoscenza fissa, coltivata negli anni, è un bel 40enne bsex, fidanzatissimo, trapiantato nella mia città per lavoro. Il suo ufficio è nel palazzo affianco casa mia e questo ha significato colazioni ed aperitivi a base di pompini per un sacco di tempo. Se veniva la mattina, mi chiedeva di farmi trovare ancora in pigiama o boxer, prima della doccia: si inginocchiava sulla porta, lui vestito in giacca e cravatta di tutto punto, e in un quarto d’ora mi succhiava fino a farmi venire nella sua gola. E’ un appassionato e non spreca mai neppure una goccia. Stessa cosa quando invece passa dopo lavoro, dove però avendo più tempo abbiamo iniziato a fare altro… dopo anni di pompini con ingoio gli ho fatto scoprire il piacere del sesso anale ed ora è uno dei miei culi preferiti in città, perfetto per una cavalcata prima di cena (clamoroso quando passò a farsi inculare prima di andare a cena con la sua donna per il loro anniversario)

Altra bella conoscenza fu un tipo misterioso, con cui chattammo molto a lungo, che però era timorosissimo di incontrare e addirittura di farsi vedere in foto o in cam. Dopo tante chiacchierate una sera ci si decise a conoscersi di persona: valeva davvero la pena, un bel ragazzo quasi 40enne, davvero affascinante e maschile.
Comunque dopo un lungo giro in auto, chiacchierando delle nostre esperienze nel giro, finimmo nel suo negozio, chiuso perché erano le tre di notte e qua, illuminati solo dalla luce notturna che filtrava da una finestra ci lasciammo andare a belle porcate. Aveva fisico atletico, lavorato dalla palestra e cazzo di dimensioni notevoli, abbondanti 20 cm…
Siccome anche lui era attivo, ma meritava assolutamente, fui io a dedicarmi al suo uccello con molta passione… lo feci stendere a pancia in su sul tavolo e lo leccai a lungo, prima il cazzo poi anche il buchetto peloso, trattamento che gradì molto. La mia speranza era che cedesse e si facesse scopare, ma rimase solo un desiderio. Fu una bella esperienza, ma dopo quella volta, pur essendo diventati amici e incontrandoci spesso in giro, non abbiamo più ripetuto momenti sessuali come quello.

L’ultima che mi viene di ricordare riguarda un altro sposato (ho fatto tantissime esperienze con gente sposata delle mie parti) che fa l’elettricista. Tipo tranquillo, non bellissimo ma maschio, con fisico curato, peloso il giusto, bello abbronzato, culetto davvero accogliente che mi donò subito, appena conosciuti. Uno di quelli che salta tranquillamente i preliminari: vuole il cazzo ed essere chiavato. Un po’ di lubrificante e via con la monta, tutto il resto è un di più.
Dopo due o tre incontri dei nostri, molto discreti, fatti il sabato mattina quando poteva usare la scusa della “chiamata per un intervento”, mi chiese se avevo amici da coinvolgere.
Per accontentarlo misi su un gruppetto con altri due amici sposati bsex, ma attivi, i miei complici di zona nelle porcate di gruppo, ed invitai anche un amico di Roma, gran bell’uomo, sexy, virile e soprattutto porco come pochi.
Quel sabato pomeriggio il salotto di casa mia divenne il ring per una delle scopate di gruppo più intense mai fatte. L’elettricista, nonostante fosse la sua prima volta in più di due, non si scompose e anzi con molta calma iniziò a slacciare le patte di tutti e a succhiare i cazzi. Si intuiva però che aspettava ben altro e così dopo nemmeno 5 minuti, le nostre mani gli avevano già tirato via tutti i vestiti, lo avevamo piazzato su un puff quadrato al centro della stanza e mentre in tre gli stavamo intorno continuando a farci succhiare, l’ultimo si occupava già di lubrificargli per bene il buco del culo. Ce lo scopammo a turno, di seguito, per oltre due ore e lui recitò la parte del passivo della gangbang senza batter ciglio. Prese il mio cazzo, dimensioni medie ma largo e con una bella cappella, poi quello del primo amico sposato, lungo e duro; poi quello dell’altro sposato, medio e curvo all’insu, che lo sbattè con decisione, prima di passare al mio amico romano, vero toro da monta con cazzone da attore porno, che con i suoi colpi fu quello che riuscì a farlo quasi urlare per il piacere o il dolore. Mentre uno di noi aveva il suo turno per incularlo, gli altri avanti gli scopavano la bocca e si facevano ciucciare e segare i cazzi a turno o insieme. Era divertente vedere il mio amico romano, che oltre ad essere un gran scopatore è un gran pompinaro e non ha problemi a farsi scopare, che quando vedeva un cazzo moscio si occupava personalmente di succhiarlo per farlo tornare duro… e un po’ invidiava l’elettricista che si godeva da solo il ruolo di passivo. Comunque la grande orgia si concluse con una bella sborrata di gruppo addosso al marito elettricista, che se ne andò esaltato per l’esperienza… e col culo in fiamme
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