Racconti Erotici > Gay & Bisex > mia cugina mi aiuta con un maschio fuorimisura
Gay & Bisex

mia cugina mi aiuta con un maschio fuorimisura


di pirlino
16.12.2023    |    773    |    4 10.0
"Sono sempre stato di uomini molto più vecchi di me, fin dall’inizio..."
Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con mia cugina Raffaella sin da piccolo, lei bellissima, aveva molti ragazzi che gli facevano la corte, ma è lei a scegliere chi e come fottersela. Lei era anche consapevole del mio amore per il cazzo, anzi, molte volte mi aiutava anche a trovarne si belli grossi, dopo che lei stessa li aveva provati, poi li passava a me. Un pomeriggio venne un ragazzo bello palestrato che se la voleva scopare, eravamo soli, e lei lo invito a casa, venne e in camera giocammo alla bottiglia obbligo e verità, cosi, al mio pagare pegno, lei mi ha ordinato di carezzare il suo cazzo, io passavo la mano sul suo pantalone e poi infine ci siamo spogliati, eravamo in slip, lui aveva un cazzo duro e grosso che usciva dallo slip, cosi' lei mi ha detto di succhiarlo, io mi sono avvicinato, l' ho afferrato e l' ho leccato e succhiato, mentre lei lo baciava e lui le accarezzava i seni e poi lei mi ha tirato su, le nostre lingue di fuori e ci siamo baciati. Le nostre lingue si toccavano e si succhiavano e io l' ho baciato, lui ci è stato ,e mi ha schizzato nella mano, era carico. Poi lo ha mandato a casa. Un giorno mi disse di aver invitato a casa un ragazzo del V°, a cui aveva detto del mio amore per il cazzo e lui acconsenti' pur di scoparsi lei, di stare al gioco. Quando venne Samuele nudo nel letto io e lei ai lati lo baciavamo e lo succhiavamo, aveva un palo sui 21 cm grosso e largo, e mentre lo leccavamo, mi aveva infilato le dita nel culo e altre nella fica di mio cugina e ci allargava i buchi, mentre ci passavamo il cazzone da una bocca altra, poi si è messo a 69 su mia cugina e mentre lui le leccava la fica e lei mugolava e gemeva, io leccavo il cazzone del ragazzo e poi infilavo la lingua nel solco e lui ha aperto le cosce e mi ha tenuto la testa ferma, voleva che lo leccassi bene, che infilassi la lingua dentro il buco e cosi ho fatto, poi mia cugina si e' seduta sul cazzone e io dietro leccavo il cazzo che scivolava dentro e fuori la fica e come usciva io lo succhiavo e poi lo rimettevo dentro e lei è venuta varie volte, poi si è tolta dal cazzo, lasciandoci eccitati al massimo, mi ha afferrato e mi ha messo sotto, mi ha allargato le gambe e mi ha scopato. Siamo venuti insieme, prima di uscire di nascosto mi ha lasciato il suo numero, tre giorni dopo l' ho chiamato e sono andato a casa sua e mi ha scopato alla grande per due ore. Poi finita la scuola per lui e' andato via ed io e mia cugina siamo rimasti senza il suo bel cazzone. Un giorno nel bar sotto il liceo ho incontrato e fatto amicizia con un bell uomo.
Si è informato su chi sono, dove abito e cosa faccio, ha iniziato a venirmi dietro, aspettandomi fuori casa e sbucandomi davanti nei luoghi che sono solito frequentare. Mi ha fatto regali e mi ha riempito di complimenti. Alla fine ho ceduto e gli ho dato il culo e oltre.
Ogni volta che mi incula (lui dice che “facciamo l’amore”) mi apre letteralmente in due, ha il cazzo grosso come una bottiglia di vino, lungo così e largo così. Il bello è che mi faccio scopare di continuo. Lo cerco in ogni momento.
Il mio culo è ormai così infiammato che devo fare le lavande anali, come la più fradicia delle troie.
Il fatto è che non posso più farne a meno, io sono una troietta dai mille amori, vogliosa e facile, ma da quando mi scopa lui gli altri sono solamente un diversivo.
Io lo sapevo, cavolo, si diceva in giro e me l’aveva confermato un tizio che mi scopa ogni tanto, mi ha detto che entrambi si sono fatti una "sorellina" con la quale vado in giro a fare bisboccia e che da un po’ non vedevo.
Mi ha rivelato che dopo che l’aveva trapanata lui era dovuto andare dal dottore, perché il bruciore non accennava a passare. Ma a lui piaccio io. Lui e' sulla cinquantina, peloso e robusto, gli piacciono i ragazzi/e come me da sempre. E’ stato anche fidanzato con un tipetto che conosco, una checchina carina che per mantenersi agli studi fa il cameriere in un bar del centro. Sono venuto a sapere che ha avuto parecchie checche piu' vecchie di me sulla trentina o giu' di li'.
Li ha inculati, ma non gli bastava, non era quello che lui voleva, li desidera giovani, stretti, sentirli urlare di dolore e di piacere. Io sono perfetto per questo, servizievole ed obbediente. Sono sempre stato di uomini molto più vecchi di me, fin dall’inizio. Mentre, adolescente minuto e delicato, ragazzina vogliosa, andavo con i miei più o meno coetanei, mi scopavano anche il maturo medico, il professore in pensione ed un vicino di casa, il nonno di un mio amico. Lo facevamo di continuo, in casa sua, mi comprava anche le cosine da femminuccia. Ma queste sono altre storia che poi vi racconterò.
Ho questa fissa del “macho”, l’uomo maturo, rude, cattivo ma protettivo, peloso, l’orso, meglio se superdotato.
Infatti mi sono fatto convincere, siamo usciti assieme, sono salito sulla sua auto, metaforicamente parlando non ne sono più sceso. Sono in jeans, nessun travestimento, solo l’intimo carino.
Abbiamo fatto qualche chilometro quasi in silenzio, ci siamo fermati in un posto isolato, mi ha guardato fisso negli occhi e mi ha detto chiaramente che mi vuole, che è inutile perdersi in smancerie ed inutili discorsi.
Mi dice che per questa sera non mi può portare a casa, non c’è tempo, dovremo fare qualcosa lì in macchina.
“Dai, spogliati, che ho voglia!”. Mentre lo faccio sento il rumore della sua zip che si apre, è già buio e si vede molto poco, non nota le minuscole mutandine di pizzo di mia madre che ho indossato per lui. Io allora lo tocco.
E’ una proboscide! Pesa un chilo e la mia mano lo avvolge per metà.
Sono spaventato e si che ne ho presi di cazzi. In ogni modo e di qualsiasi stazza ma così… mai.
Mi chino verso di lui, lecco un po’ il fusto e la cappella poi allargo la bocca spasmodicamente per poterlo succhiare.
Buono, sa di Uomo. Mi accarezza la schiena, poi mi afferra per i capelli e mi aiuta a fare sue giù. Spinge un po’ e me lo fa arrivare fino in gola, nonostante sia entrato si e no per un terzo della sua lunghezza. Tossisco e rischio di soffocare, allora lo tira fuori. Vuole il culo. Ho subito pensato, esagerando, che quel coso non sarebbe mai entrato nel mio culetto anche se è quello di una giovane troietta senza spaccare tutto.
Ma ovviamente non mi tiro indietro, ho fantasticato per giorni su questo cazzo ed adesso lo voglio, mi spinge delicatamente sul sedile, sulla schiena, tiro su le gambe, fino quasi a scavalcarmi la testa.
Addolcisce la sua espressione , poi: ““Ti scopo così, voglio che mi guardi, sei dolcissimo con quegli occhioni spaventati … carino, ma non devi aver paura, lo so che è grosso ma sono bravo in queste cose, non ti farò male.. godrai e basta”.
Sussurra così nelle mie orecchie, mentre mi bacia e nel frattempo infila l’indice e medio nel mio culo fremente e li muove, allargandoli a forbice, come per allentare l’entrata. Io gemo, di paura ma anche di piacere.
“Bello, come ce l’hai stretto, non è vero che sei spanato come dicono, una fighetta… dolce… bella… amore…”. Pronuncia queste parole come un mantra, come se volesse ipnotizzarmi, sa benissimo cosa succede quando incula, spacca.
E’ in ginocchio davanti a me, il suo cazzone, sul quale ha fatto colare un’abbondante razione di saliva, punta il mio orifizio che si contrae per la paura, pulsa come una lampadina di Natale.
Spinge leggermente, roteando il busto, entra per un paio di centimetri, poi si ferma.
Sono dilatato come mai prima, fa un po’ male, ma non molto, qualche istante, il tempo di adattarsi.
“Sono bravo eh… te l’avevo detto… tesoro…”."Siiii, e' bello" e' tutto quello che posso dire. Ancora più in profondità, si ferma di nuovo. Poi giù, un centimetro alla volta. Lentamente lo “sento” aprirsi la strada. Fino in fondo.
“Hai visto? L’hai preso tutto”, disse trionfante. E non mi ha fatto molto male! C’è dolore ma ne ho provato di più con certi amichetti dal pisello piccolo, ma goffi, inesperti ed anche un po’ sadici.
Si muove avanti e indietro. Inizialmente con cautela poi comincia a lasciarsi andare.
Ora mi scopa di brutto, bam, bam! Colpi micidiali. Sfondata, grido di dolore e piacere, non posso farne a meno con quell’ariete che mi massacra il culo.
Dal cazzo mi esce un rivolo di sperma, non è un vero e proprio orgasmo ma un deliquio, una cosa ovattata e continua.
Viene (me ne accorgo dagli schizzi che mi inondano le interiora), chiaramente sborra dentro, mi avrebbe scopato sempre a pelle, venendomi dentro, quelle come me non rimangono mica incinta. Rimane lì anche quando ha finito, scola per bene tutto quanto.
I veri Maschi amano questa cosa, ti riempiono, ti inoculano nel profondo il loro succo fino all’ultima goccia con soddisfazione, marcano il territorio, sei mia, il tuo culo è mio ed io mi svuoto dentro di te.
Inizialmente Franco, questo il suo nome, resta in silenzio, in apnea, ma con una strana smorfia sulla faccia. Poi si lascia andare ad un ghigno, una sorta di sibilo che gli sfugge dalle labbra. “Cazzo che bello!” esclama “Sei uno schianto piccolo”.
Si abbandona un attimo, per riprendersi, poi si rialza. Io rimango lì, con il culo aperto che ci avrebbe messo un po’ a richiudersi. Me lo tappa infilandoci un fazzoletto di carta, per non sporcare la macchina. “Adesso lavami il cazzo, dai”.
Glielo lappo come una cagnetta, per un bel po’. Ora è pulito. Mi rivesto in silenzio, lui si ricompone.
Mi dice che ci saremo rivisti presto. Sono talmente spanato che, per dire, il giorno dopo incontro uno dei miei soliti stalloni, un caro amico, al quale, anche se il culo mi fa ancora male, non posso dire di no. Mentre mi incula, mi chiede cosa ho fatto perché non era mai entrato così facilmente, che il mio buco è arrossato e slabbrato come non mai e gli sembra largo come una figa, caldo, profondo e umido, come quella di una puttana. E’ fidato e gli racconto della sera prima, si eccita come una bestia e ne fa due senza tirarlo fuori e dopo me lo mette in bocca, facendomi bere anche un po’ di piscio, ama questa pratica. Riferisco tutto a Raffaella, mia cugina, la quale mi dice di volere provare anche lei un tale magnifico cazzo.
Le prometto che glielo diro' appena lo rivedro'.Sono passati solo cinque giorni e sono di nuovo col mio nuovo, dotatissimo, amore. Mi ha portato in un appartamento, non è casa sua ma il posto dove scopa.
Questa volta si spoglia completamente anche lui, mi stringe fra le sue braccia, mi bacia, mi fa sfilare le mutandine, poi cambia umore e mi tratta male, devo camminare sulle ginocchia a quattro zampe, mi sculaccia a lungo perché gli ho fatto il broncio, fino a farmi strillare, gli tengo il cazzo in mano mentre orina e poi usa la mia bocca come bidet, per pulirselo, bellissimo! Lo succhio e lecco dappertutto. Adesso sono carponi sul letto, col culo per aria come sono abituato ad offrirmi.
Mi lecca il buchetto ma dopo è meno delicato della prima volta, forse caricato dalla posizione entra di colpo e mi fa un po’ più male. Comunque è bravo a penetrarmi senza grossi problemi.
“Che bel culetto tondo che hai… amore… ce l’hai come una figa… sei così servizievole… una bambolina… una brava servetta… una fidanzatina”
Ci mette parecchio di più a venire, mi apre in due come una cozza. Il toro mi squassa le viscere adulandomi con le paroline dolci, starnazzo come un’oca mentre godo di culo, è un piacere cerebrale, stare lì sotto di lui, a sua completa disposizione mentre mi sbatte senza pietà.
Decide che mi devo girare poco prima che viene, vuole guardarmi ancora in faccia mentre mi riempie di sborra. E’ sempre così. Appena finito gli ripulisco in cazzo con la bocca, come ogni volta, ci prendiamo gusto e gli faccio un pompino, fino a bere. A me tutto questo piace, tantissimo. Gli dico di mia cugina, la risposta mi sorprende, mi dice che non vuole a che fare con ragazzine, che ha paura che gli daranno problemi in futuro, ma per farla contenta le concede solo di farsi fare un bocchino, ma che ci devo essere anche io. Tre giorni dopo, mia cugina ed io siamo di nuovo a casa sua, e Raffaella gli fa un bocchino che dura oltre mezzora, mentre io gli lecco il buco del culo e lo scroto. quando sborra ci dividiamo il suo nettare, ma dopo una mezzoretta ricevo il mio premio. Stavolta e' lui che mi incula mentre la cuginetta gli lecca il culo allo stesso tempo facendomi anche una sega. Dopo avermi sborrato, mia cugina resta basita vedendo il mio buco aperto come un cratere, e stavolta e' lei che gli pulisce il cazzo con la lingua. Andiamo via entrambi soddisfatti, io piu' di lei.
Ci incontriamo spessissimo, non possiamo fare a meno di lui, alla fine si e' scopato anche la cuginetta.
Scopo ancora anche con tutti gli altri ma il mio pensiero va sempre lì, a lui, alle sue mani, al suo odore, alla sua prepotenza, al suo cazzo, nessuno è come il suo. Se sta qualche giorno senza cercarmi impazzisco,
Lui è il mio Maschio fuorimisura, preferisce il mio culo alla bocca e figa di mia cugina, e ne sono orgoglioso.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 10.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per mia cugina mi aiuta con un maschio fuorimisura:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni