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Mia nuora 1°cap.


di pirlino
29.05.2021    |    13.502    |    0 9.0
"Sapevo che il loro rapporto, essendo nato quando erano così giovani, era debole..."
Unica volta che ho ceduto alle mie voglie di voler scopare la mia dolce nuora,storia che e' avvenuta 12 anni fa.Mia nuora Monica fin dal primo giorno che l'avevo conosciuta con il suo ingresso in famiglia, mi era subito piaciuta,era una ragazza molto piacevole, anche se aveva un carattere un po altezzoso, come se avesse sempre la puzza sotto il naso.In compenso era un gran pezzo di gnocca, educata e gentile.Era la fidanzata di mio figlio già dalle medie. Ora era sua moglie da 4 anni, aveva 28 anni, mio figlio ne aveva 29,già da un po di tempo le cose tra di loro non andavano più bene, chi ci stava male era solo Monica, era convinta che suo marito la tradiva, e questo era vero, già diverse volte mio figlio aveva chiesto a noi di coprirlo, anche se a noi ci raccontava frottole, però era stato colto in fallo
da lei diverse volte.Durante una loro discussione mentre si era a cena tutti insieme, Monica minacciò di ripagarlo con la stessa moneta se avesse scoperto un altro suo tradimento, minacciò addirittura che nel momento che l'avesse scoperto si sarebbe concessa al primo che gli capitava a tiro e l'avrebbe buttato fuori di casa.Vederli e sentirli litigare era una prova forte da sostenere, anche perché proprio non ci riusciva di difendere nostro figlio. Sapevo che il loro rapporto, essendo nato quando erano così giovani,era debole .Comunque, un giorno accadde che i due,dopo un ennesimo litigio, decisero di fare vacanze separate. Lui in Spagna, lei invece rinuncio' a partire con le sue amiche,essendo depressa.Così un giorno che passo' da casa mia, mia moglie era via per un convegno di lavoro e non rientrava prima della fine della settimana,le proposi di uscire per cena, volevo che si distraesse. Lei accetto' e le dissi che sarei passato a prenderla a casa sua. Andammo in un ristorante, si inizio' a parlare, venne fuori che lei sapeva che mio figlio aveva intenzione di lasciarla e che lui stava già da tempo facendo i cazzo suoi con altre donne, compreso con alcune delle sue amiche.Che potevo dirle,mi scusai per le mancanze di mio figlio,suggerendole di ripagarlo con la stessa moneta,se ne avesse avuto occasione. Quella sera era particolarmente deliziosa, con quel suo viso arrapante, aveva due occhi da cerbiatta. Indossava un paio di pantaloncini molto aderenti al suo magnifico sedere sodo, sul davanti si riusciva ad intravedere bene lo spacco della sua figa,la parte superiore del corpo era stretta in una semplice camicetta che gli lasciava nude le spalle e il ventre. La sua bocca fu la causa della mia decisione definitiva di, provarci, volevo godermi quel bel corpo in parte trascurato.Finita la cena,le chiesi di scegliere cosa le piaceva di fare, andare in una discoteca oppure rientrare a casa a guardare un film. La mia idea era di fargli sentire la mia erezione mentre avremmo ballato, per metterla alla prova, ma lei scelse di rientrare a casa, vada per il film.Arrivati a casa,andai in cucina a prendere del vino e mentre si era seduti sul divano, lei si distese di lato poggiando la sua testa sulle mie cosce, e sono certo che senti subito la durezza del mio cazzo che mi doleva nei boxer.Iniziai ad accarezzarla lentamente, e vedendo che mi lasciava fare, iniziai a toccarle la pelle nuda tra le cosce che dopo un poco allargò. Come mi sentivo io in quel momento non lo si può descrivere. Dico solo che non avevo piu' pazienza, sollevai la sua testa e le misi la lingua in bocca,mentre le toccavo le cosce. Lei allargo' non solo le cosce ma anche le labbra per farsi slinguazzare per bene."sei troppo arrapante Monica, ho voglia di farti di tutto, di farti piangere e gioire di piacere, "." Fammi quello che vuoi, fammi sentire quanto si può essere felice ad essere sbattuta come una zoccola ".Si mise in ginocchio tra le mie gambe e mi sbottono' i pantaloni, tirò fuori il mio cazzo e resto' ad ammirarlo con gli occhi spalancati, emise un imprecazione di meraviglia dicendo: " cazzooooo!!!".Ero seduto sul divano, con le gambe spalancate, con quella magnifica ragazza che si era messa in ginocchio davanti a me, credevo d'essere in paradiso. Prese in pugno l'asta alla base, restando ad osservarlo per qualche istante." non ho mai visto o sfiorato un altro pene da quando ho sposato tuo figlio, ma cazzo! questo è un manganello " fece su e giù con la mano dicendo: " ho paura che mi farà un po'male"."Sei un adulatrice,una meravigliosa adulatrice".Fu tutto quello che le dissi.Volendo che tutto fosse perfetto, senza cedere alla fretta, mi alzai tirandola su, ci siamo sistemati sul letto in camera degli ospiti, dove solitamente dormivano loro quando erano da noi.Ho messo a nudo il suo bel corpo, essendo lei una che frequentava regolarmente le palestre,il risultato si vedeva, oltre a dimostrarmi in seguito come fosse ben allenata.Ho baciato e leccato la pelle del suo corpo, soffermandomi sulle sue tette, non erano molto grandi, a pera con due capezzoli molto appuntiti, particolarmente piacevole da leccare. quando finii di leccare le sue cosce ed ero prossimo a prendermi cura della sua figa, lei tirò su le gambe allargando bene le cosce, se le era tirate completamente su se stessa così che sia la figa che l'ano erano esposti sia alla mia vista che ai miei desideri. Ancora prima di portarmi su di lei a leccarle le parti intime, ero consapevole che la mia giovane nuora aveva tanta voglia di sesso.Mi deliziai con il sapore del suo sesso già copiosamente bagnato, le labbra della sua figa erano sottili, il clitoride ben in vista fu vittima delle mie labbra e della mia lingua, Monica sotto di me gemeva e a tratti vibrava, le sue braccia aveva circondato ognuna delle sue gambe tenendole sempre ben spalancate,poi iniziò a supplicarmi di penetrarla, " prendimi ti prego, ti prego, mettimelo dentro, fammi sentire il tuo cazzo", io avrei voluto aspettare ancora, avevamo molto tempo a disposizione, però era giusto accontentare ogni suo desiderio.Eravamo vicini al dunque, il punto del non ritorno fu già oltrepassato da un po, entrambi eravamo presi dal desiderio di andare avanti in quella che sembrava un avventura sessuale fuori da ogni immaginazione.Mentre ero ancora con la bocca sulla figa di Monica, con le dita tenni le sue labbra divaricate e con la lingua lappai con veemenza provocando in lei gemiti e tremori, era un fiume i piena, squirtava in maniera continua, il suo sapore era delizioso. Vedevo la sua espressione, che era di puro ed intenso piacere. Risalii su di lei attaccandomi alla sua bocca arrapante mentre l'asta del mio pisello strusciava al centro delle labbra. Volevo affondare in lei, ma dovevo essere paziente, volevo che ogni cosa durasse un bel po'. Mentre continuavamo a slinguazzarci come veri amanti, con una mano impugnai l'asta iniziando a strusciarle il glande tra le labbra, strisciavo contro il grilletto mentre, sotto di me, Monica tremava.Mi accorsi che stava per venire, così mi rimisi con la bocca sulla sua figa deliziandomi di quel nettare a cui non avrei potuto mai rinunciare.“ oh mio diohhh dio che bello, più oohhh, è così bello tutto questoooo". Era in estasi.Quando era sul punto di finire il suo orgasmo, mi sistemai per bene con il cazzo puntato allo spacco e iniziai a spingere verso l'interno, il volto di Monica era di apprensione misto a desiderio, era in sintonia con ciò che entrambi stavamo vivendo. Sentivo come era stretta e molto aderente, le avevo infilato dentro solo la cappella e la sentivo come avviluppata alle labbra di una che te lo succhia con violenza. “ora ti penetro Monica, te lo spingo dentro ok?”, lei fece diversi respiri profondi e rispose, “ si, fammi sentire come si gode con un pisello come il tuo, spaccamela per bene sii, ho Dio, diooohhh.”Appena aveva detto si, ho iniziato a spingere in lei, il suo orgasmo non era ancora terminato e sembrò non terminare mai. Non fu facile far entrare gran parte dell'asta, era bello anche osservare come entravo in lei, le labbra della figa avviluppate intorno al mio cazzo, entrare ed uscire e sentire come Monica godeva tremando continuamente, le lenzuola erano zuppe di lei, squirtava di continuo.
Continuando a scoparla, mi abbassai col busto su di lei, così che ora ero io con le mie braccia piantate nel letto a reggerle su le gambe, osservavo il suo volto da vicino. Monica era deliziosa, ma in quel momento, con quelle espressioni di intenso e continuo piacere, era qualcosa che non avevo mai visto prima, glielo dissi, o almeno ci provai, “ sei bellissima Monica, e sei tutta da godere, senti come piaci al mio cazzo, lo senti come ti pulsa dentro" , “ ti sento si, ti sento, non smettere mai ti prego, fammi impazzire per una volta”. Mise le sue braccia intorno al mio collo iniziando a baciarmi con foga e al tempo stesso inizio' ad ondulate sotto di me, così che regolava lei il ritmo e la quantità di cazzo da prendere dentro, ero anche io sul punto di venire, no volevo venire in lei, così glielo dissi e anche se lei mi assicuro che non c'erano problemi perché prendeva la pillola, io desideravo altro. Mi sfilai di dentro restando in ginocchio, mi osservò un istante, poi sì mise quasi accucciata davanti a me e si porto la cappella alle labbra. Era bellissimo vedere il mio cazzo nella sua arrapatissima bocca, le misi entrambe le mani sulla nuca iniziando a pompare nella sua bocca, poiché lei gradiva,le andavo dentro il più possibile, ero io a dettare il ritmo, poco prima che arrivassero i primi spruzzi di sborra.le stavo letteralmente sbattendo la cappella in gola. Non so perché ma ai primi spruzzi le ho tenuto la testa, così che schizzai direttamente in gola, poi lo tirai fuori mentre altra sborra le schizzo’ sulla lingua,sul viso, lei cercava di acchiappare gli schizzi nella sua bocca, ingoiava davvero come una zoccola, e questo mi piaceva parecchio, anche perché avevo intenzione di appagare i suoi desideri e la sua sete di sborra bollente e cremosa.L’eccitazione era troppo alta per fermarsi o anche solo per rallentare, Monica stava percorrendo tutta l'asta con la lingua, con le labbra lo mordeva, capii da ciò, che lei era brava a fare lavori di bocca, sarebbe riuscita a farmi sborrare di continuo se non avessi fatto attenzione ma, anche prestando la massima attenzione, lei era troppo arrapante in ogni cosa, mentre con la lingua leccava mi osservava con i suoi occhi, era tutta sudata.l'ho distesa nuovamente sul letto e con un unico colpo, le ho infilato nuovamente il cazzo nella figa. “ sei troppo arrapante Monica, non vorrei mai smettere di scoparti, di farti sentire zoccola, la mia zoccoletta tutta da fottere”. “ si, fottimi tutta, fai di me la tua troia da letto, oh dio come.mi piace sentire il tuo randello, si, si, tutto dentro ti prego, fammelo sentire tutto “.
Monica era ancora tutta inarcata sotto di me mentre io su di lei facevo su e giù con il corpo pompando in lei con forza..i nostri gemiti erano continui e anche abbastanza urlati Questo mi fece capire che non avremmo mai potuto fare sesso con persone nei paraggi, ci avrebbero sentito.Questa volta, mentre lei era già venuta diverse volte in maniera copiosa, quando fui sul punto di sborrare, restai tutto piantato in lei e gli pisciai la sborra bollente direttamente contro l'utero e lei sotto di me vibrava e gemeva, mentre ero ancora in lei e stavamo terminando entrambi i nostri orgasmi, incollai la mia bocca alla sua, vidi che stava piangendo,mi preoccupai,ma mi disse che era tutto per gioia, per piacere.Quello fino ad ora, erano solo preliminari, nessuno di noi due poteva immaginare fin dove saremmo arrivati.Andammo in doccia insieme, e sotto lo scroscio dell'acqua calda continuammo a leccarci. Lei si era messa i ginocchio a praticarmi un pompino che fu lungo intenso e molto laborioso, per dargli modo di praticarlo come voleva lei, su suo suggerimento chiusi l'acqua. Percorreva tutta l'asta con la lingua e con le labbra lo mordeva per poi incappucciare la cappella tra le labbra facendola arrivare in gola, muoveva il suo corpo con grazia, sollevandosi agilmente fino a mettersi quasi di fianco a me, così che quando scendeva in giù con la testa, il mio cazzo le entrava tutto in bocca fino all'attaccatura, sentivo la mia cappella che esplorava la sua gola, era piacere allo stato puro. Monica stava dimostrandosi d'essere una zoccola molto brava a dare e prendere piacere da un cazzo. Mi provocò un orgasmo violento che s'era messa a riceverlo sulla lingua e sulle labbra, era lei a dirigere gli spruzzi, parte dello sperma lo ingoiava, altro le imbratto' il viso il collo e il centro delle tette, con le dita raccoglieva lo sperma che colava in giù, e guardandomi con espressione di autentica troia, le leccava una ad una, era in estasi.
Poi fu il mio turno, ma ci misi poco a farla venire direttamente nella mia bocca. Quando ci si rimise sul letto, mentre l'avevo fatta mettere a pecora e glielo avevo già infilato in figa, suonò il suo telefonino, dal tipo di suoneria personalizzata capii che era mio figlio.
Dapprima non rispose, al contrario, si dispose meglio sotto di me, con il busto che toccava il letto, cosce ben spalancate e figa bel protesa all'insù, io ero su di lei, solo il mio cazzo la toccava, entrando e uscendo dalla sua figa, ero teso a fare flessioni solo con il bacino, su e giù, dentro fuori. Quando il suo cellulare suonò ancora, lei rispose mettendo il vivavoce, mosse il suo corpo per farmi capire di non fermarmi, devo dire che provai un ulteriore piacere ad essere dentro di lei mentre era al telefono con mio figlio. “ dimmi pure, come mai mi chiami?”..”Amore come stai? Avevo voglia di sentirti “ bene, ora mi senti, che c'è, non ci sono troie con cui parlare?” “ dai Monica, non ricominciare, ho pensato che potremmo riprovarci".Mi fermai con il cazzo piantato in lei, la feci stendere del tutto mentre ero con il mio corpo attaccato alla sua schiena, con il bacino continuavo a scoparla intensamente. Misi un cuscino sul telefonino e le sussurrai all'orecchio di dirgli che ora non aveva tempo per lui, che richiamasse l'indomani, era giusto tenerlo sulle spine. Lei glielo disse, gli disse che doveva pensarci un po' su, per capire quanto conveniva rinunciare all'idea d'essere libera di fare quel che voleva, lo disse in questi termini: “ senti, hai scelto tu, hai deciso tutto tu, ora ci devo pensare, devo capire quanto conviene rinunciare alla libertà di fare o farmi fare tutto ciò che voglio e da chi mi vuole” dopo quelle parole chiuse la conversazione.
Mi staccai da lei stendendomi io stesso nel letto accanto a lei. “ no, perché hai smesso, hai qualche rimorso?” prima la baciai, poi le dissi che volevo salisse lei sopra. Lo fece subito.
Dapprima si mise in piedi nel letto così che io ero disteso sotto di lei a guardare le sue splendide cosce. Osservandomi dall'alto, disse: “però prima mi voglio levare una voglia in particolare, se a te va bene”, per me poteva chiedere qualunque cosa. “ qualunque cosa tu desideri va benissimo Monica” “ voglio fare un 69, voglio sentirmi il più possibile la tua troia da usare in ogni modo”. Da come me lo diceva, il tono delle sue richieste, era un chiaro ed esplicito ripagare mio figlio con la stessa moneta e con interessi.
Fu un 69 da urlo, il modo come ingoiava tutta l'asta mi faceva delirare, aveva ragione, capovolta in quel modo il cazzo poteva ingoiarlo tutto senza tante difficoltà. A tratti faceva su e giù e a tratti percorreva l'asta con la lingua, mentre spesso mi deliziava la cappella con la lingua e labbra. Sembrava espertissima nell'arte della fellatio, dunque vi stava mettendo l'anima per vendetta e lo faceva benissimo. Dal canto mio, mentre lei mi deliziava di bocca, io mi dedicavo alla sua figa, venne una prima volta direttamente sulla mia bocca e una seconda volta venne nel momento stesso che le dissi che stavo per venire.Facemmo una pausa,ero distrutto,non avevo mai sborrato cosi' tanto.Andammo di nuovo in doccia, ci ripulimmo e si tornò il salotto. Stavamo parlando di mio figlio, della telefonata ricevuta mentre lei si stava facendo montare da me.Le chiesi che pensava di quella telefonata, lei disse che non sapeva che pensare. Era certa che in vacanza ci fosse andato con un'altra e i soliti amici, non capiva perché l'avesse chiamata per dirle poi che voleva riprovarci. In quell’ istante suonò il telefono di casa. Era mio figlio. Mi chiese se Monica fosse passata da casa, gli dissi che l'avevo vista. Chissà come ci sarebbe rimasto se gli avessi detto che erano diverse ore che scopavamo come veri amanti.
Comunque mi annunciò che sarebbe rientrato la sera successiva e forse sarebbe passato anche da casa a salutare prima di ripartire per la Grecia per un'altra settimana di vacanza. Allora misi anche io il vivavoce sedendomi accanto a mia nuora, e chiesi.” Con chi vai in Grecia? Monica l'hai sentita?”..” papà, credo che andrò con i miei amici di sicuro, la Daniela non può venire perché ha dei corsi, proverò a chiedere alla Monica, ma non so se vorrà, e' molto incazzata con me “ che potevo dire, si stava comportando da stronzo e idiota e glielo dissi. “ ascolta, tu sei in vacanza con un'altra, ora che lei non potrà venire con voi in Grecia,vuoi ripiegare su Monica, lo sai che sbagli vero, lo sai che non puoi trattare così una persona che fino a pochi giorni fa era tua moglie. Poi fai come vuoi, tanto lo fai comunque.”. non aggiunse altro. Ma dopo pochi istanti che avevamo chiuso la conversazione, Monica ricevette un'altra telefonata da lui. In pratica mio figlio le chiese scusa, disse che aveva sbagliato e che la Daniela e lui non avevano nulla in comune, in parole povere voleva ritornare con lei, le chiese anche che voleva andasse in Grecia con lui, ma lei disse che, ci avrebbe pensato.
Quando chiuse la conversazione. Si rivolse a me in modo interrogativo, “ che ne pensi, riuscirà a capire che cosa fare, o sceglierà comunque di andare con i suoi amici in Grecia?” gli interrogativi erano giusti, lei sperava, per ritornare a stare insieme, almeno a riprovarci, che lui decidesse di rinunciare alla vacanza scegliendo di stare con lei è non pensando solo agli amici.
Per qualche istante, solo qualche istante, pensai in maniera egoista, speravo che lui decidesse di partire da solo così che potevo ancora stare soli io e lei per altri giorni, ma ci ripensai, era meglio che si rimettessero insieme, avrei comunque avuto modo e occasione di vederla e forse di averla ancora per me.“ hai scelto le parole migliori Monica, stai a vedere cosa sceglie e poi ti regoli, io in questi istanti sto vivendo qualcosa di esclusivo piacere, so di non essere un bell'uomo, non bello come mio figlio, e ho anche un età in cui non ci si aspetta certamente la fortuna di ritrovarsi a fare sesso con uno schianto di donna come sei tu. Tu e mio figlio state insieme da quando eravate dei ragazzini, ci può stare che uno dei due, lui o anche tu, cerchiate cose diverse dal solito. Prendi me, io non avrei mai pensato di fare sesso con te, però l'occasione mi ha fatto cedere al desiderio di prenderti nell’attimo stesso che ho capito il tuo desiderio di sfogarti sessualmente, e mi è piaciuto cazzo, altro che se mi è piaciuto.” “ anche a me è piaciuto, non ho mai fatto sesso con altri,a parte qualche pompino, da quando ci siamo sposati, e credimi, in tanti ci hanno provato, compresi gli stronzi che lui ritiene essere amici e con cui va in giro ovunque, se solo fossi stata un tantino zoccola, tipo come lo sono alcune delle mie amiche, ragazze degli stessi amici che me lo sbatterebbero dentro senza tante cerimonie, ora sarei una troia navigata e ben dilatata forse. Però, come ho scopato bene con te, non credo si potrebbe paragonare a qualche ipotetica scopata con qualcuno di quegli idioti, altrimenti le loro donne non starebbero sempre in una perenne ricerca di uno stallone da cui farsi fottere, e a proposito” si mise un dito sulle labbra riflettendo su qualcosa, ma su cosa?
circondo' il mio cazzo con le dita di una mano, l'avevo semi eretto, disse “ ora che ci penso, tra le mie amiche più care, ce ne sono almeno tre, due o tre, che farebbero follie per avere a disposizione un simile randello, vedo che l'idea ti piace, vero?” altro che se mi piaceva, dell’intera compagnia maschile e femminile di mio figlio, le donne dei suoi amici, chi più e chi meno erano delle gran belle ragazze, piu o meno come Monica, tutte in perfetta forma, tutte a prestare molta attenzione ai più piccoli particolari che possono mandare in estasi i desideri di un uomo. Alcune le avrei scopate con sommo piacere. Fino a che non mi sono infilato nelle carni della mia giovane nuora. “ a dire il vero Monica, su alcune delle vostre amiche, e anche su di te, qualche fantasia l'ho fatta, siete pur sempre delle belle figliole, qualcuna di loro in particolare la cavalcherei con molto piacere, ma ora ho voglia di vedere come riesci a cavalcarmi tu Monica”.Mi salì sopra mentre ero disteso sul letto, come si era messa prima a di fare il 69, piegando le ginocchia si abbassò con il sedere come se dovesse fare la pipì, accucciata, reggevo il pisello dritto in su mentre lei ci appoggiò sopra le labbra vaginali iniziando subito a farselo entrare dentro. Era spettacolare da vedere e terribilmente eccitante da sentire, si pianto' quasi tutta l'asta dentro gemendo con la sua bocca aperta. Poi mentre aveva già iniziato a fare su e giù, mise le mani sul mio petto mettendo le ginocchia nel letto ai lati del mio corpo, con il busto piegati su di me, si lasciava slinguettare in bocca e con il bacino scopava il mio pisello, lo faceva con movimenti intensi, continui e profondi, il suo bellissimo volto era una maschera di piacere continuo ed intenso. Misi le mie mani sulla parte esterna delle sue cosce accompagnandola nella cavalcata. Monica dava il meglio di se facendomi impazzire per il piacere d'essere in lei, gemeva di continuo e io non ero da meno. Poco prima di avere un altro orgasmo, riuscii a mettermi seduto con lei seduta su di me e impalata sul cazzo che in quel momento era teso e duro come una sbarra, venimmo insieme in quella posizione. Ci slinguavamo come maiali, vogliosi uno dell'altro, dopo un po' che eravamo i quella posizione, senza levarlo di dentro, la stesi sotto, e mentre la scopavo presi le sue mani e le tenni le braccia allargate nel letto, la scopai con più intensità, con affondi più profondi, a tratti erano vere e proprie botte che la spostavano completamente, la facevo strillare di piacere, era in un orgasmo continuo.Il piacere di avere Monica, la mia giovane nuora tutta per me, mi stava trasportando oltre ogni limite, più la possedevo e più volevo possederla. Io per lei ero il mezzo per godere e vendicarsi di mio figlio, per me era godimento allo stato puro.Finalmente esausti,si dormi insieme,uno attaccato all'altro. Piu' volte, durante la notte mi ero svegliato ed ero rimasto ad ammirare il suo giovane corpo, il mio cazzo la desiderava ancora. La mattina, si svegliò prima di me, e fu lei a svegliarmi praticandomi un pompino celestiale, i suoi pompini erano davvero favolosi, aveva quel modo tutto suo di farsi scendere la cappella in gola che mi portava a tremare di piacere. Quando stavo per sborrare, glielo gridai,e lei con il glande tra le labbra mentre i suoi occhi erano su di me, così che lei vedeva come stavo godendo per merito suo e io potevo osservare la sua espressione di femmina in preda a un piacere intenso, i suoi occhi esprimevano un grado di troiaggine che per me era nuovo, staccò le labbra dalla cappella quel tanto che bastava per farsi schizzare dello sperma sul viso, poi con le labbra lo incappucciava nuovamente ciucciandolo con passione. Mi chiedevo se stava facendo tutto il possibile per farmi diventare pazzo e dipendente di lei e del suo essere zoccola, se era questo il suo intento, di certo ci era già riuscita. La osservavo, mentre tenendo il pisello nel pugno, se lo strisciava contro il viso raccogliendo lo sperma che colava per poi leccarlo e ingoiarlo guardandomi con la sua espressione di femmina vogliosa e in calore, io ero già stregato dal suo modo di concedersi e per come riusciva a mandarmi in estasi.
Quando terminò, stava dicendomi che purtroppo doveva andare via, per poi incontrarsi con mio figlio. Si era distesa su di me. Così decisi di prenderla ancora una volta. Ci ribaltammo, lei sotto io sopra tra le sue cosce. Tenendola sotto di me con le sue braccia come se stesse in croce, l'ho scopata con tutte le energie che avevo. Desideravo che ricevesse il massimo, che ricordasse ogni affondo intenso e profondo del mio cazzo nella sua pancia. Ad ogni colpo tremava lei e il letto sotto di noi, gemeva strillando, mentre l'asta dentro la sua figa gli procurava una continua cascata di umori. Quella, fu certamente la mia ultima sborrata,anche se fu minima.Monica, il suo modo d'essere zoccola, era riuscita a scatenare in me tutti gli istinti repressi, riuscendo a farmi godere così tante volte da rivivere gli anni più verdi della mia esistenza.Speravo solo che ci sarebbero state altre occasioni, moglie o meno di mio figlio non mi importava, io l'avrei scopata sempre con molto piacere."Sai,ho deciso che voglio di nuovo scopare con te un'altra volta".Dopo essersi lavata,si vesti' e si fece accompagnare a casa per aspettare mio figlio.Il resto ve lo raccontero' in un altro capitolo.
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