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Dolci…che passione!


di Mylady06
13.02.2018    |    55.761    |    11 9.7
"- Michelle, che fai adesso? - Adesso devi provare il dolcetto che ho preparato: ti bendo perché nel giudizio che darai non ti devi far influenzare dal suo..."
E’ un uggioso pomeriggio d’autunno.
Sono tornato dal lavoro da circa mezzora; Mara, mia moglie, ne avrà al negozio fino a tarda sera per l’inventario. Sono dunque solo a casa. Ho provato a guardare un po’ di tv, ma nonostante un forsennato zapping non ho trovato nulla che attirasse la mia attenzione. Di leggere non ne ho voglia, di uscire con questa fastidiosa pioggerellina.. ancor meno…. mmmh.. si prospettano lunghe e noiose ore di attesa: mi distendo sul divano e mi assopisco.
Immerso in un onirico silenzio, la melodia del cellulare che squilla mi fa sobbalzare…
Allungo il braccio verso il tavolinetto e rispondo.

- Prooooonto…….!!
- Riccardo?
- ….si…. chi è ? ah, ……Cristina, dimmi……
- ma che voce hai? Non ti avevo riconosciuto..
- ero mezzo addormentando sul divano..…. con questa giornata grigia… Mara torna tardi..

Cristina è mia cognata. Da qualche anno non lavora, vittima anche lei della crisi; ora fa la casalinga, ma è vulcanica e fin troppo piena di energie… non riesce a stare ferma. Sarà forse perché Fabrizio, il marito, è impegnato per lavoro fuori città dalla mattina alla sera, ma lei trova sempre qualcosa da fare. Fin qui nulla di strano. Il lato negativo di ciò è che deve in un modo o nell’altro coinvolgere sempre qualcuno… e non è detto che per il “qualcuno” di turno sia sempre un piacere!!!

Ecco perché ora non posso fare a meno di pensare: Uuuffffaaaa!! cosa vorrà adesso? ..svuotare l’armadio per il cambio stagione? … smontare le tende delle finestre… togliere il tappeto?

- Riccardo, volevo chiederti una piccola cortesia… Siccome sei a casa e non stai facendo nulla….… posso approfittare della tua disponibilità????
- Ceeeerto…. non aspettavo altro…..!!!
- Ecco…io, io dovrei uscire per un paio d’ore…. e non voglio lasciare sola a casa Michelle, non mi fido!!
- Cristina….ma Michelle ha 22 anni… è stata da sola sei mesi a Londra, … ed ora non può rimanere a casa un paio d’ore?????
- Riccardo, sai benissimo che sono molto apprensiva…. E poi Michelle un mese fa si è iscritta ad un corso di pasticceria….
- Sinceramente non mi sembra una cosa così preoccupante… non capisco…
- Riccardo, tu non sai… ma Michelle tutti i pomeriggi si mette in cucina davanti a fornelli e forno per provare ricette di dolci, torte, biscotti….
- Sei preoccupata per la sua linea?
- No, peggio!!! L’altro giorno si è distratta per parlare al cellulare con una sua amica ed ha dimenticato sul fuoco un tegame pieno l’olio…..non ti dico che fiamme e che fumo in tutta casa….. per fortuna che me ne sono accorta…
- Capisco, ma io…..???
- Ecco, vorrei che tu venissi qui per farmi stare tranquilla: Michelle è di nuovo in cucina a e non vorrei che la mia casa andasse a fuoco….
- Esagerata!!! Ho capito, ma vengo li solo perché non ho altro da fare. Tra quanto dovrei arrivare?
- Appena puoi.. io ho un impegno e non vorrei saltarlo…
- Va bene. Tra venti minuti, mezzora, traffico permettendo, sono da voi.


Michelle è mia nipote: ha ventidue anni ma ne dimostra di più…. fisicamente! Nonostante l’apparenza, è in realtà alquanto ingenua: a volte sembra che viva in un mondo tutto suo. Proprio per darle una scossa, Cristina, la scorsa estate le aveva organizzato un soggiorno per uno stage a Londra.
Incredibile, proprio Cristina, la personificazione dell’ansia e dell’apprensione!!

Dopo mezzora e sono a casa di mia cognata. Busso alla porta. Mi apre Michelle: indossa un grembiule da cucina che le arriva quasi alle caviglie, i capelli sono tenuti dietro da una generosa fascia. Particolare che non mi sfugge: un alone di farina sotto il suo occhio… se lo sarà stropicciato con le mani imbiancate di farina.

- Ciao zio !!!
- Ciao Michelle !! E mamma??
- E’ già andata via in tutta fretta, aveva un impegno e non voleva fare tardi…
- Si, me lo aveva detto..….
- e ti ha anche raccontato quello che è successo qualche giorno fa??
- Si, anche quello…ma la conosci tua madre….tutte le sue ansie, le sue paure….

Michelle mi da un bacio sulla guancia.

- Zio, rimaniamo tutta la serata a parlare qui sulla porta di casa? Dai, entra!

Michelle si volta e mi precede all’interno dell’abitazione. Ecco che ai miei occhi si rivela il rovescio della medaglia: sotto quel grembiule indossa una gonna elastica nera, così corta che sembra copra solo i glutei e da lasciare all’ammirazione due stupende lunghe gambe. I capelli, lisci e neri, raccolti dalla fascia scendono fino all’altezza dell’osso sacro e coprono una camicetta in mussola ricamata di seta nera quasi trasparente.

- Michelle, vai in discoteca questa sera?
- No, perché?
- Per il tuo abbigliamento…
Michelle ridendo:
- Zio, non puoi neanche immaginare che temperatura c’è adesso in cucina con i fornelli e il forno accesi….. un caldo a dir poco terrificante!

Le ragazze della sua età generalmente si vestono così perché gli piace provocare ed essere guardate ma, trattandosi di Michelle, c’era proprio da crederci alla storia del caldo!

Entriamo in cucina. Effettivamente fa assai caldo….

- Zio, se non ti dispiace se io finisco di preparare i dolcetti…
- Fai pure…!! Sono qui per questo!!

Mi siedo. Michelle armeggia tra impasti e ripieni sul tavolo posto al centro dell’ambiente: mi volta le spalle così da tenere con lo sguardo sotto controllo il forno e il piano cottura che sono di fronte a lei. C’è caldo, vero, ma anche un buon profumo…

- Che dolci stai preparando, Michelle?
- E’ una sorpresa!!! Te li farò assaggiare e poi darai un giudizio; ora sto preparando una crema pasticcera per il ripieno…
- Fai, fai pure … io intanto mi leggo il giornale…

A dire il vero, più che leggere, mi godo una stupenda vista: ogni volta che mia nipote si sporge in avanti sul tavolo per stendere la pastafrolla, la sua gonnellina sale sempre di più lasciandomi intravedere molto su…
Lo spettacolo è notevole ed un po’ mi imbarazza: …. è mia nipote!
Caccio via il pensiero……. ma solo perché voglio continuare a guardare senza rimorsi.
Adesso il movimento delle braccia di Michelle che armeggia sul tavolo è causa dell’ondeggiamento del suo fondo schiena… ignoro cosa stia facendo, ma intravedo fin dove le sue gambe si uniscono.

- Zio, non parli? Ti sei ammutolito di colpo…. Che stai facendo?

Forse ha intuito che la sto’ guardando? Ma no, neanche se lo immagina!! Comunque è meglio che mi ricomponga: quella vista ha inturgidito il mio amichetto in maniera assai evidente.

- No, Michelle, mi sono assorto nella lettura di un articolo…..
- Bene, adesso devi invece rivolgere a me la tua attenzione perché ti sto facendo per assaggiare il ripieno che ho appena preparato.

Con un cucchiaio raccoglie la crema ancora fumante da un pentolino.
- Però credo però che sia ancora troppo calda….

E soffia delicatamente sul cucchiaino che, come il suo viso, è a pochi centimetri dalla mia bocca…. l’alito trasmette distintamente il profumo del suo rossetto.
La fisso negli occhi e il suo sguardo mi appare più innocente che mai… è questa sfacciata ingenuità che mi sta maledettamente eccitando; la sua bocca è così vicina che basterebbe un nulla per farla incontrare con la mia…. se fossi stato un suo coetaneo, ovvio!
Soffoco l’innato istinto e torno alla realtà.
Michelle mi appoggia delicatamente il cucchiaino sulle labbra e come davanti ad uno specchio ripete lentamente i movimenti della mia bocca e della mia lingua che assaggiano ed assaporano.
La cosa mi eccita sempre più e lo conferma il mio amichetto spinge sempre più forte nel pantalone.

- Che te ne sembra, zio?
- Veramente eccitante!! ..cioè, …volevo dire esaltante!!!
- Sono contenta!!! Assaggiane ancora…tieni…! Opsssss!

Il secondo cucchiaino perde il suo contenuto prima che possa raggiungere la mia bocca…

- Ohh scusami, che imbranata sono!!!

Senza neanche avere il tempo di rendermene conto, Michelle ha già preso in mano un tovagliolo bagnato nell’acqua ed è li a strofinarmi la camicia.

- Michelle, non è successo niente, capita!!
- Sono imperdonabile... guarda, ti ho sporcato anche li…!!
- Dove?
- Sul pantalone…..

Ha centrato proprio la zip… e come se nulla fosse strofina il tovagliolo dove il procurato gonfiore è troppo evidente perché possa passare inosservato: eppure, da parte di Michelle, non c’è nessuna reazione che giustifichi il più piccolo imbarazzo.

- Scusami zio, farò più attenzione.

Si toglie la fascia dei capelli e me la infila sulla testa fino a coprirmi gli occhi.

- Michelle, che fai adesso?
- Adesso devi provare il dolcetto che ho preparato: ti bendo perché nel giudizio che darai non ti devi far influenzare dal suo aspetto anche se sono sicura che ti piacerà ugualmente.

Decido di lasciarla fare. E’ un caso unico e senza speranza… adesso capisco le ansie di mia cognata: in questo ha tutta la mia solidarietà. Mi sento anche un po’ stupido in quella situazione: in una cucina, seduto, pieno di macchie, bendato, ad assaggiare dolci…

- Allora cominciamo prima con questo, zio!

Passa un qualcosa più volte sotto il mio naso; capisco dal profumo che si tratta di un biscotto; per imboccarmi Michelle si piega in avanti e con una mano si poggia sulla mia coscia…. vicino al mio amichetto.

- Che te ne pare zio?
- Una cosa inaspettata…. Quasi da non credere…davvero!

Michelle rimane ferma in quella posizione ed io non posso certo né impedire né nascondere la mia erezione.

- E adesso zio ti faccio provare questa che considero la vera mia specialità; gli ho dato anche un nome: …“i Ciuccini” !!! E con una mano mi introduce in bocca un profumato boccone.
Non faccio in tempo a realizzare il sapore perché sento tirare giù la zip del mio pantalone e la mano di Michelle intrufolarsi nell’intimo, afferrare e tirar fuori il mio arnese. Un attimo e sento il caldo della sua bocca avvolgerlo e poi scendere lentamente…sempre più giù, ingoiandolo tutto fino quasi alla sua base….

- ahhhh…. Micheeeeeeelle!!!!!!!
- La sua risposta è l’unica possibile: un mugugno.

Risale poi su con la stessa lentezza; la sua lingua aggiunge lunghe pennellate alla mia asta.

- Michelle, sei una incosciente……. Fermati, per la miseria!!!

Non sento risposta, e il giochino ricomincia, questa volta più veloce….
La mia eccitazione è esponenzialmente aumentata dal fatto che sono oggetto della sua inimmaginata e insospettabile iniziativa, dal pensiero della cosa proibita, della differenza di età, dalla consapevolezza che è mia nipote....
Le dico di smettere ma non la allontano come potrei facilmente fare: ho perso ogni freno tanto che le spingo giù la testa fino ad affondarla sul mio pube.

- Michelle!!! Ti rendi conto di cosa stai facendo?

Si distacca.

- Certo che si, zio! Ti sto facendo provare i miei “Ciuccini” … quelli che ho sempre desiderato e immaginato con te….. da quella volta che vidi mamma in salone farti la stessa cosa. Ho subito pensato che se lo faceva mamma, allora doveva essere una cosa bella!
- Ci hai visto???
- Si! Eravate sicuri di essere soli ma io ero tornata a casa prima del previsto; eravate così coinvolti che non avete neanche sentito il rumore della porta. Vi ho osservato qualche minuto, poi tu hai grugnito e mamma si è tirata su leccandosi le labbra. Da quel giorno non ho fatto altro che aspettare questo momento…

- Adesso zio niente più interruzioni; smetterò di ciucciartelo solo quando mi verrai in bocca…

- No, no, …. non si può… non me la sento…. Basta! Fermati, incosciente!!!

Michelle mi sfila la fascia che mi copre gli occhi e vedo che ha un’espressione piuttosto contrariata. Quasi furiosa si slaccia la camicetta lasciando scoperto il reggiseno e quello che a malapena riesce a contenere, poi si tira su fino all’altezza della vita la sua piccola gonna. Sotto non indossa nulla!!!
E’ praticamente nuda davanti a me. Cavolo!!! E’ proprio ben fatta… è meglio di quello che potevo immaginare vedendola vestita…
Fissandomi intensamente negli occhi Michelle si mette seduta a cavallo delle mie gambe…
Le dimensioni del mio sesso sono addirittura sproporzionate rispetto a quello che adesso quasi sfiora...

- Quindi non ti sono piaciuti abbastanza i miei Ciuccini ?? Vediamo cosa sai fare tu con il tuo Strudel: il mio forno adesso è alla giusta temperatura…

- No, non possiamo farlo, Michelle…. potrebbe rientrare improvvisamente tua madre…. E poi non so neanche se è la tua prima volta….
- Tranquillo zietto porcone; mamma prima di un’ora non torna sicuramente….e il mio forno è già stato provato e collaudato, devi solo resistere più che puoi e stare attento a non farcirlo…. Per il resto, non avere pietà… oggi pomeriggio voglio essere la tua puttana..

A quel parlare così sfacciato non resistetti…. spinsi indietro con le mani il mio pube per evidenziare ancor più le dimensioni del sesso eretto.
Michelle non perde l’attimo e afferra la mia turgida carne puntandola proprio nel mezzo delle sue gambe. Con piccoli movimenti del bacino prova a farlo entrare… sarà pure collaudato, ma il suo forno per me è abbastanza strettino….

- Mmmhh, ma è proprio grosso…
Michelle si muove ondeggiando …. poi, quando la parte più grande del mio amichetto è ormai dentro di lei, si siede completamente fino a farmi toccare il fondo del suo forno.

- Mmmhh, e non l’avevo mai provato uno così lungo…

L’afferro ai fianchi e la sollevo lentamente fino ad esserle quasi fuori completamente, poi la faccio scivolare giù fino a riempirla di nuovo: è bagnatissima dei suoi umori: scorro sempre più agevolmente dentro di lei.
Michelle mi stringe le braccia al collo e ansima dentro le mie orecchie. Adesso è lei che conduce la danza muovendosi con il bacino. Si dimena sempre più con il corpo e con la testa: i suoi capelli mi schiaffeggiano il viso… dice cose irripetibili ….è vicina all’orgasmo che arriva annunciato da un urlo di liberazione appena soffocato.
Anch’io sono ormai pieno e non so per quanto posso trattenermi e temo di non controllarmi rischiando di combinare un guaio.

- Oh zio, non avevo mai goduto così… mica scema mamma!
- Michelle, fermiamoci altrimenti per davvero ti sporco il forno… e …
- No, no, no…..adesso ci penso io a farti godere ….
- …. Con uno dei tuoi favolosi “Ciuccini”?
- No! Voglio sentirti ancora dentro. Tu non sai, zio porcellino, che la tua nipotina ha anche un bel forno a microonde, veramente mai usato da nessuno. Sono sicura che là dentro il tuo strudel libererà tutta la sua crema in pochi secondi ….
- Non vorrai mica provarlo di dietro?
- Si. Me lo hanno chiesto in tanti e gli ho detto sempre di no. Tu sarai il primo! Sono sicura che lo vuoi….

Il fondo schiena di Michelle è proprio da urlo: come dire di no a quella richiesta.

Michelle si tira su, gira su se stessa e si sdraia con il ventre sopra il tavolo di fronte. Con tutte e due le mani allarga i glutei facendomi vedere il nuovo obiettivo. Accidenti come è piccolo!!!

- Michelle, credo che non ce la faremo mai…..
- Ti prego…. ho voglia…. tanta voglia… non mi deludere…

Sul tavolo c’è ancora il pentolino con la crema. Vi immergo le dita tirandone su quanta più ne posso e la spalmo tutta intorno a quel forellino. Mi inginocchio e con la lingua comincio a leccare e stuzzicare. Ogni tanto la mia lingua, per quel poco possibile, spinge dentro strappandole degli oooooohhhh interminabili. Ora provo a preparare la strada con il mio dito medio…. è incredibile quanto quel buchino sia piccolo, ma continuo a giocarci per abituarlo a qualcosa di più ingombrante.

- Zio, ora credo di essere pronta… ma fai piano …

Mi posiziono dietro di lei che adesso ha afferrato e stringe il bordo più lontano del tavolo..
Punto il mio arnese e comincio a spingere…

- Zio, ti piace il mio culetto ???

- Tanto, veramente tanto. E’ fantastico, Michelle!!!
- Allora prendilo zietto…...
Non me lo faccio ripetere due volte ed affondo di più la mia spinta.
Michelle è una corda di violino, tesissima e le dico di concentrarsi per rilassare i muscoli del suo sfintere. Mi obbedisce e quasi subito avanzo dentro di lei.
- Rilassati ancora un po’ Michelle….
- Siii, ci provo … ti voglio sentire dentro….
Dischiudo con le dita i glutei di Michelle e mi rendo conto di quanto la stia dilatando…. ma ci sono quasi…. ecco che affondo quella che dovrebbe essere l’ultima decisiva spinta…
Un urlo soffocato di Michelle mi fa capire che il più è fatto e il mio arnese scivola dentro di lei fino a che il mio pube si incontra con la sua pelle.
- Che bello, zio….
Aspetto qualche momento per farla meglio abituare prima di sfilarmi un poco…..
- Rimani fermo così ancora un po’, zio… giusto il tempo che il dolore si trasformi in piacere…
Rimango immobile facendole però sentire dentro delle pilotate pulsazioni …
- Zio lo sento, lo sento….
La stretta del suo sfintere sembra allentarsi sempre più….. è ora di farglielo provare per bene….
Mi tiro indietro fino a quasi sfilarlo per quattro, cinque volte e per altrettante rientro dentro di lei, ma lentamente, molto lentamente…. Michelle adesso è completamente in balia di me; abbandona la stretta al bordo del tavolo e allarga i suoi glutei. E’ un invito ad aumentare il ritmo: altrettanto fanno i suoi sospiri..
- Ti piace scoparmi nel culetto?
- Si, tanto… veramente tanto , non riesco più a trattenermi…
- Allora svuotati dentro ….
Aumento il ritmo e la forza delle spinte, tanto che si muove anche il tavolo su cui è sdraiata Michelle.
E’ una sensazione bellissima quella che provo… la sottile morsa del suo sfintere contrapposto allo scorrere dentro ormai diventato leggerissimo …su e giù…. su e giù….
Pensando che sto sodomizzando mia nipote raggiungo l’orgasmo con un grugnito e le riverso dentro tutto quello che ho in un ripetersi di forti contrazioni.
Esausto e stravolto mi appoggio sulla sua schiena.
- Zio, ti sei approfittato della tua indifesa nipote…. hai fatto bene… dimmi che da oggi sarò la tua puttanella… sono disposta a far tutto, proprio tutto, di quello che mi chiederai..
- Michelle, mi hai veramente sorpreso. Ti immaginavo diversa….
Mi sfilo da lei ed un rivolo del mio bianco liquido sgorga e cade da quello che non è più un piccolo buchino …
Michelle si gira, si china e bacia il mio amichetto parlandogli come se fosse una persona..
- Ehi, strudelone…. Io e te ci si rivede quanto prima… Tu che ne dici zietto?
- Non credo che tua madre ci possa creare altre situazioni di questo tipo…
- Io dico di si, conoscendola….
- Che vuoi dire?
- In questi ultimi tempi mamma esce spesso e sempre alla stessa ora….
Intanto io e Michelle ci ricomponiamo, ricreando la stessa situazione di quando ero arrivato….come nulla fosse accaduto.
Dopo non più di dieci minuti si sente suonare alla porta…
- Sicuramente è mamma. Puntuale…. Come sempre in questi ultimi tempi…


- Ciao Cristina!
- Ciao Riccardo, come è andata qui?
- Tutto bene… sai, non immaginavo davvero, ma Michelle è diventata proprio una gran….. cuoca! Mi ha fatto provare cose inimmaginabili…. un gusto eccezionale… il trionfo dell’ingordigia.. una goduria che non ti dico….
- Ci credo e lo vedo, …. la crema l’avete fatta arrivare fino ai piedi del tavolo…
- Sarà stato il troppo ripieno….

Accidenti… è crema, si, ma la mia… ed è meglio che pulisca subito…

- Tu invece Cristina, cosa hai fatto di bello?
- Io? Sono stata a casa di una carissima coppia amica…ci vediamo spesso ultimamente! Molto simpatici… Avevo portato qualcosa per il te’ insieme, ma poi lei ha ricevuto una telefonata e si dovuta allontanare… A dire il vero volevo ritornare ma Il marito ha molto insistito affinché rimanessi ancora un po’…almeno per bere il tè che era già in tazza… Così mi sono trattenuta… e gli ho fatto assaggiare dei dolci che avevo preparato per l’occasione..
- Anche tu ti diletti con i dolci, Cristina….???
- Oh si! Gli ho fatto provare i miei famosi “ciuccini”…..
- Davvero? Una specialità qui in famiglia, a quanto pare….
- Già! Si, si! Ma anche lui, il marito… Tu non sai, ma ogni tanto si si diletta con il forno…. Indovinate cosa mi ha fatto provare….
- lo Strudel ???
- Si, Riccardo; ma come hai fatto a indovinare..?
- Intuito… semplice intuito….

Un pensiero si fece strada dentro di me: tra nipote e cognata mi sarei sicuramente ingrassato nei prossimi mesi…
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