Paola-mia figlia

Sono Peppe, 42 anni, e vivo a Napoli. Sono stato sposato 12 anni, fino a quando lei non ha deciso di interrompere la relazione circa 10 anni fa’. Allora la nostra unica bambina aveva 9 anni, molto sensibile, non ha accettato l’allontanamento della mamma, tanto che da allora ha rifiutato qualsiasi contatto con lei. E’ seguito un anno di problemi di rifiuto del cibo e di cura dallo psicologo, che e’ riuscito a ridare la serenità a mia figlia. Da allora sono passato dall’essere un padre lavoratore, spesso assente da casa, all’unica persona che si e’ dovuto occupare della sua crescita e del sui bisogni. L’ho seguita in tutto, nella trasformazione, da una dolce bambina in una donna. Ho visto cambiare sotto i miei occhi il suo corpo da bambina a donna. I suoi fianchi tornirsi, il suo seno e il suo sedere crescere e modellarsi. I capelli allungarsi, le unghie crescere, il primo rossetto , le scarpe col tacco. Oggi mi sembra come un film pensare a lei bambina, col grembiule e i codini il primo giorno di scuola e ritrove il suo corpo snello alto 174 e con una terza di seno. In questi anni, per paura delle sue reazioni, cercando di proteggerla, non mi sono mai rifatto una vita ufficialmente, ma ho avuto varie relazioni agevolate dal fatto, che sono moro alto 185 cm fisicamente prestante e con 22 centimetri di attrezzatura. Sono riuscita sempre ad avere un rapporto schietto e sincero con mia figlia, sono stato e sono il suo confidente. Non avendo nonni, e zie vicine in tutti questi anni gli ho fatto da padre e da madre. A me ha raccontato sempre tutto. La prima cotta, il primo bacio e mi ha fatto capire anche la prima volta che ha fatto l’amore col suo fidanzato col quale ormai stava da due anni. Sembrava un amore favoloso, lui innamoratissimo e lei altrettanto, fino a due mesi fa, quando lei scopre due messaggi sul suo telefonino e capisce che nella vita del fidanzato c’e’ anche un’altra. La trovo a casa, quando rientro di sera, chiusa in camera, a luci spente sul letto senza proferire parola. Dopo qualche mia insistenza, mi racconta tutto in lacrime , mi abbraccia e in me torna il terrore del periodo passato con lei al tempo della separazione con la madre, Dell’anoressia, dello psicologo. Rimaniamo cinque minuti abbracciati. La guardo e non capisco come possa fare un ragazzo che ha una fidanzata cosi’ a tradirla a 19 anni. Le spiego che puo’ succedere e che le cose possono cambiare, ma lei imperterrita mi dice che non vuole piu’
saperne di lui, e che vuole rimanere sola a piangere. Cercando di sdrammatizzare la situazione, la lascio sola e vado in camera mia. Apro l’acqua della grande vasca idromassaggio, che affaccia sul porto e mi preparo per una mezz’oretta rilassante come mi piace fare di solito in inverno dopo una giornata di lavoro. Scelto il tipo di massaggio, sono appena entrato nell’acqua, disteso con gli occhi chiusi, la sento arrivare in punta di piedi. Si toglie l’accappatoio ed entra nell’acqua sedendosi di fronte a me; la cosa non mi stupisce ,perche’ spesso facevamo il bagno insieme e in quell’atmosfera rilassata lei mi faceva le sue confidenze. Le gambe toccano le mie e i suoi piedini con quello smalto roso arrivano al mio inguine. Vedo l’acqua che arriva sui suoi capezzoli rosa. Il muoversi delle piccole onde li accarezza dolcemente e li fa inturgidire lentamente. Cercando di rincuorarla, le dico, che non e’ il caso di piangere ancora, che sono cose che la vita puo’ riservare e bisogna saperle accettare. Anche se fanno male. Le prendo i piedini tra le mani e la massaggio dolcemente, come ho sempre fatto, accarezzandole anche le caviglia e i polpacci. A questo punto, lasciandomi basito , lei mi dice che al mondo nessun uomo po’ essere come me e che nessuno potrà mai amarla come ho sempre fatto io. Si Alza, la vedo fiorire dall’acqua con tutta la sua bellezza, e venire a sedersi poggiando la schiena sul mio petto e mi chiede di abbracciarla. Lo faccio. Le sue mani dolcemente accarezzano le mie gambe. Il mio abbraccio si trasforma in un massaggio, sul suo petto, sulla sua pancia. Sulle sue braccia. E’ un‘armonia tra noi. Sento i suoi capezzoli nelle mani… e dolcemente inizio ad accarezzarli. Con l’altra mano vado sulle sue gambe… e le accarezzo dolcemente fino ad arrivare alla sua farfallina. Inizio a percorrerla dolcemente, entrando, spostando le grandi labbra e facendole provare piacere delicatamente. Sento il clitoride nelle mie mani crescere. La sua schiena si inarca, La pancia in fuori e i capezzoli dritti adesso. Il suo sedere punta dritto al mio cazzo. Si alza adesso, lo afferra con una mano e dolcemente si siede sopra. Io appoggio le mani sui suoi fianchi. Sono quasi fermo. Faccio fare tutto a lei. Sposta le mani sul bordo della vasca e inizia ad alzarsi e ad abbassarsi con una velocita’ sempre maggiore e facendo scorrere il mio cazzo sempre piu’ dentro. La sento flettersi dolcemente, come una musica e lasciarsi massaggiare dal mio cazzo in ogni suo punto interno. Le mie mani sostengono il suo sedere bianchissimo. Il respiro si fa sempre piu’ veloce, fino a quando sento le contrazioni arrivare nella sua pancia. La sento arrivare stringere forte le sue gambe e fare forza col suo sedere su di me. Si ferma qualche secondo e riprende. Sento il mio sperma salire, la sposto e lo accompagno con le mani. Le si gira, viene sulle mie labbra e mi bacia dolcemente dicendomi … Ti amo papa’…..
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