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Salto Generezionale - Parte Terza


di Phicomane
31.03.2017    |    29.560    |    1 9.1
"Ovviamente bastava un solo sguardo per intuire che il ragazzo fosse l'amante di Monica e che Lucio fosse un "cornuto cronico"..."

Due anni sono passati da quella fatidica notte in cui Carlo e Monica erano stati scoperti da Lucio, quell'evento aveva cambiato per semrpe la vita dei tre. Lucio era diventato a tutti gli effetti un cucklod che godeva soltanto ammirando la moglie Monica scopata quotidianamente dal "bull" Carlo, niente di particolarmente stravagante, non fosse per il fatto che il bull Carlo era anche il figlio di Lucio e Monica!

In questo periodo il trio aveva trovato un nuovo equilibrio con Carlo che passava le notti nel lettone con Monica e Lucio invece nella cameretta del figlio o sul divano, ma sempre il benvenuto come spettatore alle performance dei due amanti che con il tempo avevano trovato una perfetta intesa sessuale, tutti e tre erano ormai, ovviamente,dei perfetti naturisti, tanto da organizzare delle vacanze in villaggi nudisti in Francia e in Spagna, situazioni in cui Carlo veniva presentato come un giovane amico della coppia di sposi. Ovviamente bastava un solo sguardo per intuire che il ragazzo fosse l'amante di Monica e che Lucio fosse un "cornuto cronico". In queste vacanze i due amanti poterono godersi il loro rapporto alla luce del sole senza perdere mai occasione di deridere e umiliare il povere marito che di suo traeva un perverso godimento da quelle situazione, anche quando altre persone erano presenti: "chi lo ha più piccolo offrre la cena stasera" - diceva Monica davanti agli esranei appena conosciuti in spiaggia, lanciando occhiate maliziose e sorrisi verso il marito mentre Carlo la teneve stratta a sè con le sue braccia vigorose. Queste e altre situazioni si ripetevano quotidianamente con i due amanti che non si risparmiavano effusioni in pubblico ecc

Una sera in cui i tre rientravano dopo un incontro con altre coppie conosciute al villaggio,occasiono in cui tutti e tre avevano alzato un pò il gomito, e soprattutto Lucio, venne il discorso caddè sulle differenze di dotazione di Lucio e Carlo e su come ci potesse essere questa differenza tra padre e figlio, allora Monica tirò fuori la storia del padre (suo, il nonno materno di Carlo) e di come anche lui fosse un uomo forte, vigoroso e parecchio dotato.

"e tu come fai a saperlo" - chiesero in coro i due uomini

"beh - rispose inizialmente tentennante Monica - in realtà un pò troia lo sono sempre stata non lo sono diventata in una notte hahaha - qui cominciò a ridere di gusto - diciamo pure parecchio troia!"

I due uomini si scambiarono sguardi straniti ed eccitati insieme

"in pratica, quando mia madre morì mio padre era ancora giovane io ero una ragazza spigliata e curiosa e prima che lui si risposasse per un paio d'anni diventammo amanti, praticamente la stessa cosa che succede adesso..."

I due uomini non riuscivano a credere a quello che avevano appena sentito, e non credevano alla disinvoltura con la quale Monica stava confessando che i suoi rapporti incestuosi erano già cominciati da ragazza con il padre e stavano adesso proseguendo con il figlio!

In Carlo a prevalere fu l'eccitazione che subito montò il lui caricandolo come un toro, così si avventò su Monica senza alcun riguardo comincia a tastarla e palparla ovunque e rivolgendole insulti a go go

"sei una lurida cagna schifosa, che pensa solo al cazzo e non vuole altro, meriti di essere punita per tutte le porcate che hai fatto, TROIA SCHIFOSA ROTTAINCULO!

"oh si oh si Carlo puniscimi, scopami spaccami tutta, hai ragione sono solo una troia schifosa, il cazzo non mi basta mai mai MAI!
Aprimi, sventrami, devastami con il tuo cazzone mentre quella femminuccia di papà si tocca il cazzetto...
spaccami stallone!!

Carlo la stava montando come mai prima aveva fatto, era una scopata fursiosa selvaggia animalesca che niente aveva a che fare con amore o affetto, solo foga e istinto primordiale di piacere carnale.
Tutta questa situazione aveva caricato a mille Carlo che non riuscì a resistere parecchio, come invece riusciva a fare di solito:

"cazzo come sto godendo a godere la più grande delle troie, non resisto più sento le palle che scoppianooooo!

"oh si piccolo mio, sfodami come una vacca da vero torooo, svuotati le palle, riempimi tuttaaaa, mettimi incintaaaa"

Quelle parole misero ko il "povero" Carlo che sentì un brivido sul tutto il corpo, il cervello pulsava come non mai, provò un piacere mai provato prima e il suo pene enorme skizzò fuori una quantita di sperma mai vista prima, dritto dritto nella fica di Monica...

Passarono diversi minuti prima che i due si ripresero da quell'orgasmo devastante, anche Lucio era rimasto in silenzio senza proferire parola, ma più che estasiato dal piacere il povero marito era tormentato dai dubbi

"Ma Carlo è davvero figlio mio, o è stato tuo padre e ingravidarti?"
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