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Da fratello maggiore a femminuccia di casa (parte prima)


di Phicomane
31.01.2013    |    46.537    |    4 6.8
"Ma un imprevisto cambiò la routine di Luca, un piccolo evento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita..."
Luca (19 anni)è il maggiore di tre fratelli, gli altri due sono Marco e Paolo (14 anni), due gemelli che fisicamente dimostrano almeno due anni in più di quelli che hanno. I tre vivono in casa con i genitori Fabio, impiegato di banca, e Stefania segreteria nell’ufficio notarile del padre di lei (il nonno dei tre fratelli). Una famiglia normale come tutte le altre insomma.
Luca essendo il figlio maggiore aveva una camera tutta per sé, mentre i gemelli condividevano la stessa. Per questioni di spazio la camera dei gemelli era al piano di sotto, mentre quella di Luca e dei genitori era al piano di sopra. Tutto scorreva tranquillo nella vita di Luca nei giorni successivi alla maturità, dopo aver sgobbato per mesi sui libri finalmente poteva godersi le vacanze, l’estate e le sbronze con gli amici. Ma un imprevisto cambiò la routine di Luca, un piccolo evento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Un guasto alle tubature aveva completamente allagato il piano di sotto e per le tre due settimane necessarie ai lavori i gemelli vennero spostati in camera di Luca. Poco male tanto Luca avrebbe trascorso le giornate fuori casa tra il mare e le serate in giro con gli amici,mentre i gemelli alternavano partite virtuali di calcio alla playstation con partite vere nel campetto vicino casa. L’unico inconveniente era il caldo torrido tipico dell’estate siciliana per cui dormire in tre in una stanza non sarebbe stato facilissimo. Comunque i primi giorni trascorsero tranquilli, ovviamente i gemelli avevano tra di loro un affiatamento ed una confidenza maggiore che con Luca, comunque i tre erano molto legati tra loro. A complicare le cose ci pensò un ondata di aria calda proveniente dall’Africa che per una settimana si abbatte sull’intera isola, rendendo insonni le notti dei tre fratelli. In una di queste sere Luca tornò a casa intorno alle 2.30 con almeno 2 litri di birra in corpo, che il caldo secco aveva “costretto” a bere per difendersi dall’arsura. Entrò piano in camera ma quando si accorse che Marco e Paolo erano ancora svegli abbandonò qualsiasi delicatezza, i due in coro si lamentavano per il caldo: “Porca troia non si riesce a chiudere occhio stanotte…ci stiamo sciogliendo tra le lenzuola”, “lamentarvi di certo non migliorerà le cose, provate a non pensarci”, ma i due continuavano a soffrire, Luca per scherzo disse “se proprio siete così sofferenti toglietevi anche le mutande, se fate respirare le palle anche il resto del corpo avrà beneficio”, ma i due presero la cosa sul serio: “si ma o tutti o nessuno” rivolgendosi a Luca, che mezzo brillo e assonnato acconsentì, per essere sicuri che nessuno imbrogliasse i tre lanciarono gli slip verso una sedia lontana, tanto al buoi non si vedeva niente. Luca diede la buona notte si girò su un fianco e si addormentò. Ma si sa la birra come entra vuole anche uscire e così verso le 8.30 Luca venne svegliato dalla sua vescica, appena aperti gli occhi intravide una figura nella penombra che trafficava tra i cassetti e che trattenendo a fatica una risata uscì dalla stanza. Si trattava di mamma Stefani, che si svegliava sempre alle 7 per stirare e aveva posato nei cassetti i vestiti dei tre figli. Luca si alzò e sentì ancora le risate dalla mamma provenire dalla camera da letto dei suoi incuriosito stava per entrare quando si ricordò di essere nudo dato che le mutande erano ancora sulla sedia dove le aveva lanciate la notte scorsa, stava per tornare indietro quando la voce del padre, proveniente sempre dalla camera dei suoi lo fece fermare:
“Stefi che hai da ridere così di gusto?”
“Niente caro sciocchezze… (sempre trattenendo a fatica le risa) Sono appena uscita dalla camera dei ragazzi e ho notato come in alcune cose ti somigliano tutti, in altre solo alcuni”
“Ma di cosa parli? Si può sapere?”
“Anche ai ragazzi piace dormire nudi le notti d’estate”
“Ah Ah Ah era per questo che ridevi così di gusto?”
“Anche ma in realtà (qui abbassando un po’ il tono della voce) come dicevo prima alcuni ti somigliano più di altri, soprattutto i gemelli…“ (qui mamma Stefania schiacciò maliziosamente l’occhio al marito spostando il suo sguardo verso le sue zone intime
“Vuoi dirmi che i ragazzi sono già cresciuti anche lì sotto?”
“Si si son già ben messi proprio come il papà, ma la cosa che mi ha fatto ridere e che il più grande (Luca) è in realtà il più piccolo, ma proprio piccolo piccolo” (e riprese a ridere) e sai benissimo che di cazzi io me ne intendo, ti dico che in erezione Luca non arriverà a 10 cm massimo”
“Beh strano dato i geni che girano in famiglia sia nella mia che nella tua, comunque non facciamone una questione di stato, lasciamolo tranquillo!”
“Si si hai ragione, però con un padre che ha un pisellone di 26 cm e un nonno materno addirittura 30 è strano! Beh adesso devo tornare alle faccende di casa…” (Sul perché Stefania conoscesse bene le misure del cazzo del padre si dirà in un altro racconto).
Luca aveva sentito tutto ovviamente ed era rimasto impietrito a sentire tutte quelle verità che in sintesi erano queste: lui aveva un cazzetto da ridere mentre tutti in famiglia avevano dei cazzoni enormi, compresi i fratellini poco più che bambini. Fece appena in tempo a tornare in camera prima che sua madre uscisse in corridoio. Marco e Paolo dormivano ancora, Luca non potè trattenersi dal dare una sbirciata e quello che vide lo lasciò di sasso. I due, gemelli in tutto e per tutto avevano due cazzi a riposo di tutto rispetto più del doppio, da mosci del suo, la cosa lo turbò parecchio, come prima cosa si rimise gli slip e dopo aver finalmente svuotato la vescica si rimise a letto e con difficoltà riuscì a dormire fino all’ora di pranzo, poi scappò verso il mare e di nuovo a bere con gli amici…
I tre giorni successivi passarono come se niente fosse e Luca sembrava avesse superato e dimenticato l’accaduto, ma una notte tornato a casa a intorno alle 3 stavolta molto più ubriaco del solito trovò nuovamente i suo fratelli svegli per il caldo e si ripropose lo stesso teatrino di qualche giorno prima, e Luca decisamente poco lucido accettò ancora di partecipare al gioco, così i tre gettarono nuovamente gli slip lontano e Luca sprofondò in sonno profondo che durò fino alle 13. Quando si svegliò si ritrovò solo e nudo in camera i gemelli erano già usciti. Dopo essersi dato una rinfrescata Luca scese giù in sala da pranzo, mentre mamma Stefania finiva di preparare il pranzo Marco e Paolo si erano piazzati davanti skysport24 per sentire le ultime di calcio mercato, non appena Luca si avvicinò i due ridendo lo salutarono così: “hey principessa senza pisello finalmente ti sei svegliata!!!” Luca ancora stordito non capiva perché quel saluto allora Marco disse: “dai sorellina dai una mano alla mamma ad apparecchiare, sei o no la femminuccia di casa…”
Luca adesso capì a cosa si riferivano, lo avevano visto nudo mentre dormiva si erano accorti che era più simile ad una ragazza che ad un ragazzo. Da quel giorno la sua vita cambiò



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