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Prime Esperienze

Una mamma come poche in un paesino come tanti - Cap.2


di Phicomane
20.11.2014    |    50.122    |    3 8.4
"Mia madre era dipendente dal sesso e per il sesso io ero dipendente da mia madre, se guardavo un altra donna non riuscivo a provare la ben che minima..."

Quel giorno sulla spiaggia grazie all'aiuto di mia madre capii come dare sollievo a quelle pulsioni che ormai da giorni bombardavano la mia mente e il mio corpo, solo che come aveva detto mia madre da allora avrei dovuto pensarci da solo...

La nostra vacanza al villaggio nudista non era ancora finita mancavano 3 giorni prima di rientrare a casa e mia madre decise di godersi appieno quel che restava della vacanza, da allora la nostra vita cambiò e mia madre si mostrò per ciò che era veramente una donna lussuriosa che amava il sesso più di ogni altra cosa, come dice la canzone c'è chi l'amore lo fa per noia chi per professione mia madre per passione!

In quei tre giorni la nostra camera diventò una specie di bordello in cui un vai e vieni di ragazzi e uomini maturi si alterano per appagare le voglie insaziabili della mia genitrice, che faceva tutto alla luce del sole così come anch'io colto da una febbre ormonale ed ormai svezzato ai piaceri della masturbazione appagavo solitariamente la mia eccitazione.
Mia madre decise che non sarebbe mai nascosta da me, tra madre e figlio non devono esserci segreti di nessun tipo: "piccolo mio devi metterti in testa che tua madre è una donna libera a cui piace godersi la vita, e il sesso più di ogni altra cosa, al sesso non rinuncerò mai, per nessuna ragione al mondo, così come tu se vuoi puoi guardare spiare e sollazzare il tuo pisellino da adolescente senza nasconderti o vergognarti".
E così facemmo entrambi...
Mia madre era dipendente dal sesso e per il sesso io ero dipendente da mia madre, se guardavo un altra donna non riuscivo a provare la ben che minima attrazione, ma bastava posare anche solo per un secondo lo sguardo su di lei e il sangue cominciava a pulsare e ribollirmi nelle vene, così non le perdevo di vista neanche per un secondo, la seguivo come un ombra ovunque andasse.
Anche quella ultima notte al villaggio prima del rientro a casa, la seguii quando uscì furtivamente dalla camera, credendo che io dormissi. Ma l'ho seguita mentre si incontrava con i tre ragazzi conosciuti al bar prima di cena, e con loro andava sulla spiaggia deserta, la spiavo mentre si inginocchiò davanti a quei tre ragazzoni e cominciò a giocare con i loro membri fino a farli indurire completamente, la ammiravo mentre li inghiottiva per intero a turno e nel frattempo segava gli altri.

-"mmm che buon sapore che hanno i vostri cazzi e duri, li voglio per me per tutta la notte, voglio tornare a casa piena del vostro seme in ogni mio buco...mmm"

Mentre continuava ad ingoiare a turno i cazzi, i tre ragazzi le palpavano le tette e il culo insultandola pesantemente, cosa che non faceva altro che aumentare il desiderio di mia madre

- "oh si si così sono la vostra troia, la vostra puttana, sono una lurida cagna buona solo per scopare e ingoiare cazzi..."

Dopo essersi dedicata ai tre amanti decise che era arrivato anche il suo turno così fece sdraiare uno dei tre e si impalò sul suo membro duro come la pietra cominciando a cavalcarlo furiosamente, mettendo a dura prova la resistenza di quel "malcapitato", che infatti non durò che pochi minuti prima di inondare la sua vagina. Ma mia madre non è una donna che ama perdere tempo e subito fece cambio impalandosi su un altro membro, ma questa volta anche il terzo amante partecipò sfruttando il canale anale e così mia madre si trovò infilzata come uno spiedo e così andarono avanti per tutta la notte, i tre ragazzi si cambiavano di posto e a turno prendevano fiato mentre mia madre instancabile e inesauribile nella sua febbrile eccitazione andò avanti senza sosta svuotando i tre amanti di ogni energia e di ogni singola goccia del loro seme.

- "oh oh siiii siii riempitemi, scopatemi, sfondatemi tutta con quei cazzoni che avete, spaccatemi il culo e la fica, riempitemi riempitemi tutta, voglio sentire anche le vostre palle dentro di me..."

Solo quando cominciò ad albeggiare decise che poteva bastare così, come un vampiro per tutta la notte aveva succhiato ogni scintilla di sessualità da quei tre ragazzi, lasciandoli sfiniti sulla spiaggia, se sfinito ero io che avevo solo assistito a tutta la scena distruggendomi il pene a furia di seghe, impossibile contarle, non oso immaginare come dovevano sentirsi quei tre poveri ragazzi...

Quando mia madre tornò in camera mi trovò a letto sprofondato in sonno senza sogni, l'indomani ritornammo a casa, pensavo che una volta rientrati al nostro paesino la situazione sarebbe tornata alla normalità, che la mia cara mammina si sarebbe raffreddata, ma mi sbagliavo...
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