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Una mamma come poche in un paesino come tanti - Cap.1


di Phicomane
30.10.2014    |    103.323    |    6 8.9
"Io allora ero solo un ragazzino poco più che bambino, ma adesso in verità un 'idea su come sia andate le cose me la son fatta..."

Chi come me vive in un piccolo paese sa come sia difficile mantenere dei segreti, evitare che la gente si impicci e vada a curiosare in cosa succede in casa altrui, insomma avete capito a cosa mai riferisco. Ancora più difficile è passare inosservati e trascorrere la proprio vita tranquillamente senza aver gli sguardi di tutti sempre puntati addosso avendo una famiglia e soprattutto una madre come la mia!

Cominciamo dall'inizio:

Adesso vivo da solo con mia madre in questo paesino dove lei ha trovato lavoro in una farmacia,grazie ad una vecchia collega di università. Prima di trasferirci in paese vivevamo in città con mio padre, un avvocato che lavoro, meglio lavorava, in un grosso studio uno dei più importanti della città, anche se lui era solo uno dei tanti avvocati, insomma non uno dei soci dello studio.
Poi i miei divorziarono, improvvisamente. Mio padre lasciò lo studio e cambiò totalmente vita andando in sud america, manteniamo dei contatti tramite email, mia madre grazie ad una vecchia amica, come detto trovò lavoro nella farmacia, ma ancora a distanza di anni, nessuno mi ha spiegato i motivi del divorzio e del perchè tutti andammo via dalla città. Io allora ero solo un ragazzino poco più che bambino, ma adesso in verità un 'idea su come sia andate le cose me la son fatta. Dato che vivendo ormai da anni da solo con mia madre ho conosciuto la sua vera natura...

Il primo anno trascorso nel nuovo paese passò in maniera normale, io andavo a scuola dove feci subito un paio di amicizie e mia madre a lavoro tutti giorni in farmacia, dove riallacciò i rapporti con la sua vecchia amica che difatti fu la sua unica compagnia in quel primo anno della nostra nuova vita.

Fu proprio su suo consiglio che finita la scuola facemmo una vacanza in un villaggio in una piccola isola della Grecia, io ero contentissimo all'idea di farmi una ventina di giorni di mare, ma non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi in un villaggio nudista!

L'idea venne a mia madre qualche mese prima quando tornata in città per un corso di aggiornamento di qualche giorno, periodo che io trascorsi in paese con la sua vecchia amica, per caso si imbatte in un seminario naturista che frequentò nel tempo libero del corso di aggiornamento e che la convinse che quella fosse la giusta via per il suo "rinnovamento spirituale". Solo qualche anno dopo capii che si trattava della sua natura esibizionista e lussuriosa che finalmente veniva fuori. L'impatto con quel villaggio fu spiazzante e shoccante, per vari motivi. Ero uno dei pochi se non l'unico ragazzino in tutto il villaggio, quindi ero in mezzo a centinaia di adulti sempre nudi, una di quelle era mia madre, cosa che mi metteva notevolmente a disagio, ma la cosa che più di tutti mi torturava erano gli sguardi degli uomini su mia madre! Tutte le altre donne erano nude come lei, alcune belle come lei se non di più, ma il suo modo di camminare, di stare in giro, di parlare, i suoi sguardi attiravano come un magnate gli sguardi di tutti gli uomini del villaggio. La cosa mi procurava uno strano effetto, erano gli anni in cui gli ormoni cominciavano a tempestarmi e le prime pulsioni mi coglievano impreparato, ma onestamente vedere mia madre nuda, sempre così lasciva e desiderata da tutti fece nascere in me un desiderio che ho represso, con vergogna per così tanto tempo che quando venne fuori... ma questa è un altra storia.

Dunque un ragazzino, non ancora del tutto sviluppato, non del tutto uomo, "costretto" ad andare in giro nudo, in mezzo a degli adulti, in mezzo a donne di tutte le età sempre nude, sempre con accanto la propria splendida madre nuda. Ero in prede ad una febbre, ad una eccitazione perenne che mi metteva costantemente a disagio anche perchè ancora non sapevo come placare quelle pulsioni. Nessun padre o fratello maggiore o internet, ancora non c'era, mi spiegò come alleviare le mie pene. L'unica persona a cui potevo rivolgermi era la mamma... ma come fare, dato che era proprio lei la causa di tutto. Ma fu il mio corpo a chiedere aiuto per me, un giorno come gli altri in spiaggia mentre mia madre prendeva il sole, ovviamente completamente nuda, attirando gli sguardi allupati di tutti i maschietti sulla spiaggia, il mio organismo decise che avevo oltrepassato il limite della sopportazione, il mio pene si indurì come mai aveva fatto prima ed io non sapevo proprio come fare. Mi accorsi che mia madre stava fissando me in quegli istanti di panico, e posando su di me uno sguardo allo stesso tempo tenero e malizioso mi avvolse l'asciugamano sul bacino e mi portò verso la pineta, dove nessuno poteva vederci.

cominciai a balbettare: - mamma perdonami, non so cosa sia successo, non riesco a controllarmi, tutta questa situazione e nuova per me, non so cosa fare!?!
- tranquillo, tranquillo, è solo colpa mia avrei dovuto riflettere prima sulla tua reazione a queste sollecitazioni sessuali, non preoccuparti è stata tutta colpa della mamma, e sarà la mamma a darti una mano adesso... dicendo ciò mi libero dall'asciugamano lasciandomi nudo davanti a lei con il mio membro da ragazzino completamente eretto, nel suo sguardo la tenerezza svanì, lasciando spazio solo alla malizia e alla lussuria, da allora sono le uniche cose che ho sempre letto nei suoi occhi.
Con mia grande sorpresa avvicinò la sua mano al mio pene e lo prese in mano cominciando un lento massaggio che in pochi secondi mi regalò un esperienza nuova, mai provata prima, il cuore stava per scoppiarmi, una sostanza strana, bianchiccia e appiccicosa usci dal mio membro, mia madre l'assaporò con gusto con movenze e suoni volgari...
-humm buona dolce e cremosa come piace a me... hai capito cosa è successo?
io feci di non con la testa non riuscivo a parlare
-la tua mammina ti ha fatto una sega e i ha provocato il tuo primo orgasmo, ma da adesso in poi dovrai farlo da solo, io ti ho mostrato la via per il piacere adesso sta a te seguirla. Magari tra qualche anno, quando sarai più grande passeremo alla fase successiva...ahhahahahah
a distanza di anni non riesco a togliermi dalla testa quel giorno, quelle sensazioni, quelle parole, quella risata, quella promessa...quel giorno tutto ebbe inizio.
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