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Da fratello maggiore a femminuccia di casa (parte seconda)


di Phicomane
08.02.2013    |    51.466    |    4 9.0
"Solo il pensiero di aver in pugno i loro giovani grossi e pulsanti cazzoni lo faceva godere come mai prima di allora..."

L’estate per Luca fu tutta all’insegna delle battute e degli sfottò dei fratelli, battute che spesso suscitavano l’ilarità della madre, che coglieva benissimo i doppi sensi delle frasi dei gemelli. Luca passava più tempo possibile fuori di casa, ma era impossibile sottrarsi alle angherie dei fratellini. Comunque con la fine dei lavori ed il ritorno al piano di sotto dei due fratelli ma soprattutto con la ripresa della scuola e per Luca l’inizio dell’esperienza universitaria le cose sembrarono migliorare. Luca andava ogni mattina a seguire le lezioni e spesso si fermava in biblioteca a studiare. Un pomeriggio tornò a casa prima del solito orario, aprendo la porta della propria camera si trovò un, anzi due belle sorpresone! I due fratelli approfittando della sua assenza si erano comodamente accampati in camera di Luca, per approfittare del suo lettore dvd e della tv 24 pollici, per gustarsi un bel porno su cui sfogare la loro tempesta ormonale. Luca smaltita la sorpresa li invitò ad andare a continuare di sotto, ma i due non fecero caso alle sua lamentele, anzi: “ma stai zitto che anche una femminuccia come te si dovrebbe arrapare a vedere certe cose, ahaahaha”!!
Luca stizzito non sapeva cosa fare, sperava solo che la cosa finisse presto, e così fu dopo quasi 10 minuti i due vennero copiosamente direttamente sullo schermo della tv di Luca, e andarono via senza la minima intenzione di ripulire: “tanto spetta alle donne la pulizia!!”. La stessa scenette si ripetè quasi ogni pomeriggio durante quella settimana, fino a quando Luca non riuscendo a farli sloggiare (dato che anche entrambi i genitori il pomeriggio erano al lavoro) decise tutto sommato di unirsi a loro, non prevedendo la reazione che i due avrebbero avuto nel vederlo alle prese con il suo cazzetto al cospetto dei loro pali di carne: “bravo Luca sgrillettati bene, massaggia il tuo clito per bene” (ridendo di gusto), “facci vedere come vi masturbate voi ragazze”… Ad un certo punto Marco e Paolo si scambiarono delle occhiate complici e si avvicinarono a Luca e cominciarono strusciargli addosso i lori membri maestosamente eretti (che non arrivavano ai 26 cm del padre, ma a 20, a dispetto dei 7-8 del fratello maggiore), Luca si ribello e si allontanò ma i due si avvicinavano sempre di più fino a quando Luca finì con le spalle al muro: “adesso ti daremo l’onore di provare l’emozione di avere un grosso cazzo da segare, prendili!! Prendili in mano e facci sborrare!!!” Luca titubante, impaurito, ma anche eccitato dalla vista di quei due bastoni, alla fine cedette… e obbedì ai due fratelli minori. I due si sedettero e Luca inginocchiato davanti a loro stringeva i loro bastoni nelle proprie mani, tenere quei grossi affari in mano gli trasmise una strana ed inaspettata eccitazione, di cui la sua erezione era una palese testimonianza. Luca chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal grande piacere, e dalla sensazione di forza, virilità e potenza che i due cazzi dei fratelli, stretti nei suoi pugni gli davano. Si abbandonò completamente alla masturbazione dei suoi fratelli che non si rese conto che Marco e Paolo erano ormai sul punto di venire, così i due liberarono il loro orgasmo direttamente su di lui! Ma la cosa non lo fece arrabbiare, né lo disgustò, per Luca fu una sorta di gratificazione per il lavoro svolto. Da quel giorno per almeno un mese la cosa si ripetè praticamente ogni pomeriggio, sempre seguendo lo stesso canovaccio, i due s i piazzavano davanti al porno di turno e Luca invece dando le spalle allo schermo si piazzava davanti a loro e si prendeva cura dei loro arnesi e ricevendo ogni volta il loro orgasmo quale segno di apprezzamento del lavoro svolto.
Un pomeriggio Luca tornando dall’Università trovò come al solito fratelli in camera sua ad attenderlo per il consueto appuntamento, ma trovò i fratelli Marco e Paolo impegnati in una bizzarra lotta, infatti i due si stavano prendendo a “colpi di cazzo”, usando le mazze che madre natura aveva loro donato per colpirsi. La scena non poteva che provocare le risate di Luca, che non riusciva a capire il senso di quella battaglia “era solo un modo come un altro per passare il tempo mentre ti aspettavamo – disse Paolo; già e dato che sei in ritardo ti meriti una punizione – fece eco Marco. Luca venne messo nella consueta posizione (in ginocchio al cospetto dei fratelli) mentre i gemelli gli stavano in piedi di fronte e dopo pochi secondo cominciarono a colpirlo in viso, sulle guance e sul naso, con i loro bastoni di carne, la cosa andò avanti per qualche minuto, Luca all’iniziò accettò scherzosamente ma dopo poco cominciò ad invitare i fratelli a smettere, proprio durante un moto di protesta la punta del cazzo di Paolo finì dentro la bocca aperta di Luca, Paolo eccitato dalla novità non si fece scappare l’occasione e con forza lo ficco il più possibile dentro la bocca del fratello maggiore, che in tutti i modi tentava di far smettere il fratello, che per poco non lo soffocava, Marco eccitatissimo si godeva la scena. Luca adesso era terrorizzato guardando gli occhi dei due fratelli capì che ormai non si poteva più tornare indietro, non poteva cancellare l’ultimo mese della sua vita, così proseguì nel suo inesorabile ed ormai irreversibile processo di femminizzazione. Decise che era meglio che fosse lui a tenere le redini del gioco ed imitando la pornostar che nel frattempo come sempre faceva da sottofondo ai suoi “incontri” con i fratelli, cominciò il praticantato da pompinara: alternava ora l’uno ora l’altro in bocca e contemporaneamente con la mano si prendeva cura dell’altro uccello. Luca si meravigliò di come tutte quelle manovre gli riuscivano con facilità e naturalezza, come se lo facesse da anni e non da pochi istanti. Capì che quello sarebbe stato il suo futuro e decise di impegnarsi al massimo, nel frattempo i gemelli che godevano come non mai non disdegnavano di incitare il fratello: “sii cosììì succhialo, ohoh siii che brava troia pompinara che è la nostra sorellonaaaa… siii cosììì prendilo tutta puttanaaaa, succhiaci il cazzoooo, facci sborrareeeee!!!”. Non appena i gemelli vennero riversandogli tutto io loro seme addosso, Luca venne scosso da un grande orgasmo riversando il suo piacere dentro i pantaloni, non aveva bisogno neanche di sfiorare il proprio gingillo. Il piacere dei fratelli, il loro appagamento erano ormai la sua unica fonte di eccitazione e godimento. Solo il pensiero di aver in pugno i loro giovani grossi e pulsanti cazzoni lo faceva godere come mai prima di allora.
I pomeriggi proseguirono così nelle settimane successive, Luca con la pratica migliorava sempre di più, così come i gemelli allungavano la durata delle loro prestazioni, fino a quando un giorno mentre Luca aveva tutti e i 20cm di Marco in gola e con la mano destro si prendeva dei 20cm di Paolo la porta della camera improvvisamente si aprì ed entrò…

To be continued
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