in barca con mia sorella 2

……….cominciai a sentire il cazzo che aumentava di volume nella sua bocca, lei con le labbra ad aspirare come una ventosa sul prepuzio e la cappella che gonfiava sotto quel risucchio. Aveva gli occhi che sorridevano e guardavano dritto nei miei, stava gustandosi il miglior momento della mia eccitazione. Sempre guardandomi negli occhi con uno scatto repentino affondò la bocca sul mio cazzo, sentì le tonsille stringersi sulla cappella e i denti stringersi sulla base dell’asta, fu un momento in cui mi sentì l’anima sobbalzare quasi fino ad uscire. Continuò a succhiare con un andirivieni sempre più accelerato, a questo punto gli chiesi di voltarsi perché anche io avevo il desiderio di bere alla sua fonte. Si posizionò a 69 e cominciai furiosamente a leccare e bere a quella fonte come un’assetato nel deserto. Era fradicia di umori che colavano direttamente nella mia bocca in quanto lei era sopra di me. Avevo la faccia intrisa di quel dolcissimo nettare che continuava a fuoriuscire copioso. Mentre la stavo leccando in modo forsennato inserì nella fica oltre la lingua anche 2 dita e col pollice giocherellavo in modo circolare sul clitoride. La sentivo gemere sempre più forte, si contraeva, sapevo che stava per esplodere nuovamente in un’orgasmo. Simultaneamente sborrammo , i miei fiotti si persero nella sua gola mentre lei non la finiva più di squirtarmi in faccia, getti caldi, densi di elisir dal sapore dolce e dal profumo inebriante di fica. Rimanemmo così in quella posizione per non so quanti minuti, esausti , felici, appagati. Poi ci sdraiammo abbracciati e lei mi disse ” sai Marco questa è la prima volta che ho un’orgasmo così violento e lungo tanto da squirtare che mai avrei potuto immaginare, ne tantomeno che noi 2 saremmo finiti per scopare, anche se qualche volta, quando mi raccontavi delle tue avventure e le scopate con Greta, ero presa dalla gelosia mista ad eccitazione e più di una volta ti devo confessare, mi sono masturbata su quel pensiero. Ma anche quando ero con Gianfranco mentre scopavamo il mio pensiero era rivolto al tuo cazzo. Lui non mi ha mai fatto godere, scopava, dava 4 colpi e veniva, non si è mai preoccupato di soddisfare anche le mie voglie, è anche questo il motivo percui l’ho lasciato, mi sentivo usata ,oltre al fatto che l’amore iniziale si era trasformato in indifferenza e per non dare dispiacere a mamma e papà che ho continuato con lui per tutti questi mesi. Ma ormai mi negavo anche quando mi cercava sessualmente accampando un milione di scuse, finchè ha capito e in modo molto diretto alla sua domanda se lo amassi ancora o no gli risposi con un secco NO. Cercò di chiedermi i motivi e risposi che di motivi se ci rifletteva bene ne poteva trovare a milioni.” Mentre si sfogava con me un velo di tristezza calò sul suo volto che io carezzai e baciandola con leggeri piccoli baci dappertutto sulla faccia , sul collo sulle labbra, lei mi abbracciò e ridendo mi disse nell’orecchio “ hai la faccia che è appiccicosa e odora di fica hahahahhhha”. La baciai affondando la lingua nella sua bocca che ricambio’ con enfasi. Ci staccammo e preso atto dell’orario ormai inoltrato e che per la felicità dei pesci non ho calato alcuna lenza, ho suggerito di farci il bagno li dove eravamo, per lavarci di quell’appiccicaticci umori che ci coprivano oltre a lavare l’odore che emanavano, anche perchè dovevamo andare a comprare il pesce, mica ci si poteva presentare a casa con la cesta del pesce vuota, sapendo che ero un pescatore provetto, i nostri parenti potevano sospettare, una cosi’ lunga uscita in mare senza neanche una sardina non aveva giustificazioni. Siamo sbarcati al molo della darsena ci si guardava complici sorridenti e felici.
Poi prima di avviarsi mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò “un giorno di questi mi devi dire se continui a scoparti Gianni e cosa fate…..lo sai che ora sono gelosa?” Si mise a ridere con una risata squillante allontanandosi felice.