incesto
In barca con mia sorella

06.02.2017 |
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"Fu un turbinio di carezze , gemiti, baci intensi..."
Questa confessione è il prosieguo de “la vicina Greta 2”.................
Mentre pensavo su quella spiata da parte sua, mi venne spontaneo domandargli cosa avesse provato, nel sorprendermi in un’ atteggiamento cosi’ intimo. A questa domanda lei rimase silenziosa ma notai un leggero rossore sul suo volto. Lei incalzo’ nel domandarmi di Gianni e in un certo modo a sviare l’argomento. A questo punto cominciai a rivelare ciò che era successo fin da quando eravamo bambini ed eravamo curiosi di scoprire il nostro corpo e le prime voglie sessuali , oltre a raccontare il fatto successo nella cava. (vedi “la sverginata del mio amico) . Ma , non so perché, tenni a precisare che mi piacevano moltissimo anche le ragazze , (prova evidente fu il fatto della deflorazione di Greta, di cui lei era a conoscenza ) e che a scuola, tra le ragazze avevo un discreto successo, in particolare con quelle più grandi di me e che la maggior parte di loro non era più vergine prima ancora che le scopassi. Mentre raccontavo di questo lei mi passò una mano sotto il collo e ridendo mi abbracciò ripetendomi “bravo il mio fratellino toro” .Io precisai che ero….Ariete….in tutti i sensi ,specialmente nel segno dell’oroscopo, per cui…segno di fuoco. Si mise a ridere a crepapelle per la battuta. Finì li, ci coccolavamo senza alcun pensiero peccaminoso, eravamo tra fratello e sorella, molto complici e moltissimo confidenziali, eravamo un amalgama completo. Passarono gli anni, i miei rapporti con Gianni continuarono, continuarono anche le scopate con le turiste e qualche signora che non tanto velatamente si proponeva quando andavo a fare dei lavori al loro domicilio. Continuai anche a scopare Greta che nel frattempo si era sposata , ma aveva sempre il pensiero fisso su di me, e l’amore da parte sua nei miei confronti non era mai cessato , nonostante anche io avessi messo su famiglia. Finchè un bellissimo giorno di fine Luglio, decisi di andare a pescare in barca , mentre mi preparavo per questa escursione, mi venne a trovare la mia meravigliosa sorella. Vedendomi intento alla preparazione di lenze , esche e quant’altro, comprese che ero in procinto di prendere il largo. Presa dall’euforia mi chiese se poteva venire anche lei, visto che aveva tutta la giornata libera e che già aveva intenzione di andare in spiaggia a fare il bagno e prendere il sole. Mi chiese (facendomi l’occhiolino….. conoscendomi) se c’era altra gente con me e se ci fosse stata non avrebbe voluto essere d’impiccio. Gli dissi che ero solo e che volevo rilassarmi e in previsione di una giornata di pesca lunga e sicuramente noiosa (i pesci non aspettavano di certo me) mi avrebbe fatto piacere averla con me per scambiare 2 parole di tanto in tanto. Ci recammo alla darsena presi il mio cabinato e prendemmo il largo. A circa 3 miglia dalla costa ancorai la barca e mi misi a pescare, ero in slip da bagno, pescavo e intanto prendevo il sole. Mia sorella si era messa in costume, un bikini niente male, ma non di quelli succinti che non lasciano niente all’immaginazione, ma un bikini normalissimo di colore turchese intenso. Eravamo sul ponte di prua io da un lato a pescare lei di fronte a me a prendere il sole. Il sole ci baciava caldo e di una luce accecante, quindi gli occhiali da sole erano d’obbligo. Ero intento ad osservare la lenza, quando sentii alcuni movimenti, voltai lo sguardo e vidi che mia sorella si era messa supina, aveva alzato e piegato le gambe allargandole un poco per far abbronzare anche l’interno coscia, li per li non feci caso ma…. La riguardai e…dalla parte inferiore degli slip sull’inguine uscivano dei peli neri e in quel punto lo slip turchese aveva cambiato di colore come se… fosse stato bagnato. Quella scena mi fece eccitare all’istante e non mi accorsi subito che l’erezione repentina avesse fatto uscire la cappella dalla parte superiore dei miei slip. Sicuramente lei mi stava guardando attraverso quei suoi occhiali da sole a specchio, perché allargò ancora un po’ di più le gambe ed abbozzò un mezzo sorriso. A quel punto mi accorsi del pisello fuoriuscito e con il braccio ho tentato mettere a posto la cosa ma col risultato di aver fatto peggio. Intanto il costume di lei nella parte inguinale era ancora più scuro. Lei si sollevò da quella posizione e senza dire alcuna parola mi si avvicinò, c’era una sorta di telepatia fra noi,
io abbandonai la canna da pesca, lei arrossata e sudata si avvicinò ancora di più e senza parlare ci abbracciammo.
Fu naturale avvicinarsi le bocche in un bacio passionale e intenso, ora eravamo stesi sul ponte a baciarci e toccarci, sentivo il suo pube bollente premere sul mio sesso . “Sai Marco è da quando ti vidi che ti masturbavi non faccio altro che pensarci, anche perché con Gianfranco erano tantissimi giorni che non facevo sesso, e quando ti vidi così con il tuo cazzo enorme in mano mi eccitai ed entrando in camera mia, mi masturbai a mia volta”. Intanto stavo esplorando il suo corpo con le carezze, la sentivo fremere, poi gli sussurrai di andare in cabina in quanto altri scafi stavano transitando nelle ns vicinanze. Scendemmo in cabina e lei mi prese per il cazzo come se prendesse per mano un bambino, con l’altra mano si slacciò il reggiseno e si strinse a me. Fu un turbinio di carezze , gemiti, baci intensi. Scesi con la bocca sui capezzoli mentre una mia mano si intrufolava negli slip. Aveva la fica fradicia di umori, e sempre succhiando e mordicchiando i capezzoli introdussi 2 dita nella fica, ebbe un sussulto di piacere, e cominciai a masturbarla. Poi scendendo con la lingua dai capezzoli alla pancia , soffermandomi sull’ombelico e succhiandolo, con una mano e a fatica feci scendere gli slip oltre le ginocchia ,sfilai le dita dalla fica e il loro posto lo prese la mia lingua. Aveva un sapore dolcissimo, si inarcò per agevolare l’intrusione della lingua finchè poteva entrare, mi stavo ubriacando di quel sapore, intanto i suoi gemiti divennero sempre più corti ma più frequenti, gli umori gli colavano copiosi e grondavano dalle mie labbra e dal mio mento come fosse della gelatina saporitissima, cercavo di non perderne una sola goccia, li raccoglievo con le dita e li rimettevo sulla mia lingua togliendola per un'attimo dal clitoride. Lei fu percorsa da un tremito interminabile, contemporaneamente a quel tremito gli stavo infilando l’indice nel buchetto ancora vergine. Ebbe un’orgasmo dalla durata infinita, intanto anche il pollice aveva preso il posto della mia lingua, ero tornato a baciarla mentre il pollice ravanava la fica e l’indice scopava il buchetto secondario. “Marco, cazzo se ci sai fare a far godere una donna, ma ora ti prego non farmi aspettare oltre, dammi ciò che da tanto ho sperato avere e che è colpevole di tanti ditalini”. Non me lo feci ripetere, tolsi le dita da quei meravigliosi pertugi ed entrai col mio cazzo ormai all’apice dell’erezione e che stava quasi per sborrare tanta era la voglia di possederla. Mi sembrò di entrare in un corridoio stretto, bollente e vellutato, scivolava dentro come un coltello caldo nel burro tanto era bagnata. Ad un tratto mi sentì come risucchiato dentro, stringeva i muscoli vaginali come se fosse una minzione, mi fece sborrare subito, fui percorso da brividi indescrivibili che mai con nessuna/o avevo mai provato. Un’attimo prima dell’esplosione lo tirai fuori e gli schizzai tutto sulla pancia e parte raggiunse le tette e la faccia. Lei col dito raccolse quel che poteva e se lo portò alla bocca “che buon sapore che ha il mio fratellino toro “ sorrise. Rimanemmo così abbracciati e ansimanti io sopra di lei a baciarla sulla bocca e nella bocca a sentire anche il mio stesso sapore. Passò una mezzora noi 2 in silenzio mentre le nostre mani percorrevano delicatamente i nostri corpi come fossimo ciechi che volevano definire i contorni di un corpo. Fino a quando lei continuando le carezze giunse sul mio pisello , mi guardò con uno sguardo penetrante e senza distoglierlo si abbassò e me lo prese in bocca continuando a guardarmi negli occhi.
Sentivo la sua voglia………ma questa è un’altra confessione che racconterò prossimamente…….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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