tradimenti
L'amica di Greta

20.05.2017 |
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"Se io ora azzardassi un’avances come reagiresti?” e lei di rimando :” Come farai a sapere se non azzardi?” a queste parole (ormai avevo il cazzo talmente duro..."
L’amica di GretaEravamo in piena estate, dalle mie parti, in questo meraviglioso sud Salento , il sole picchia forte. Ero nel gazebo del giardino a godermi un po’ di fresco, quando vidi, attraverso le barre del cancello, un’auto fermarsi e suonare al citofono, non conoscevo quell’auto e mi avviai lungo il viale per accertarmi che cercassero me, intravidi al fianco del guidatore la sagoma di Greta, nel frattempo mia moglie dalle telecamere aveva vito chi fossero i visitatori e aprì il cancello. L’auto percorse il lungo viale e fermatasi vicino a me, Greta con un sorriso a 32 denti scese dalla macchina e quasi urlando mi disse: ” Marco questa è una coppia di miei amici modenesi, qualche volta te ne ho parlato, sono miei ospiti nella casa di campagna”. L’uomo che era al posto guida scese e dalla portiera posteriore venne fuori anche una signora, ci presentammo, e col sorriso sulle labbra la signora rivolgendosi a Greta disse: “questo allora è il famoso amico Marco di cui mi hai assillato per tutti questi mesi.” Luana, nel presentarsi mi strinse forte la mano e così fece anche Gerald il marito. Intanto anche mia moglie ci raggiunse e finite le presentazioni ci accomodammo nel gazebo all’ombra di 5 grosse palme che lo circondavano. In quel frangente ho saputo che tali amici di Greta l’avevano ospitata quando andò a Modena per un problema di salute della madre. Parlammo del più e del meno e il solito discorso del caldo infernale che cuoce le nostre terre. Bevendo delle bibite fresche che intanto mia moglie aveva servito , proposi :” perché non andiamo al mare? Dista solo pochi chilometri “. (Intendevo la spiaggia che solitamente frequento, dove c’è pochissima gente e sconosciuto il sentiero ai turisti , quindi solo poca gente locale). Luana, rabbuiata in volto disse che ancora dovevano disfare le valige e che magari avremmo potuto procrastinare al giorno successivo, intanto avevo dato un’occhiata d’intesa a mia moglie (l’invito a pranzo) la quale ha compreso perfettamente cosa intendevo . Abbiamo continuato a parlare piacevolmente fino all’ora di pranzo. Stavano per andare via e mia moglie sorridendo chiese dove stessero andando, perché il cancello non lo avrebbe aperto, ma sarebbero rimasti a pranzo nostri graditissimi ospiti. Entrambi i nuovi amici si schernirono un pochetto ma di fronte alle mie decise insistenze , si arresero. Fu a questo punto che Gerald rivolto a Greta disse :” caspita ci hai descritto Marco alla perfezione, hai detto che non ci avrebbe fatti andar via e così è ….. “. Fu un pranzo piacevolissimo. Solo che la coppia era avanti con gli anni ,Luana ne aveva 65 , Gerald 72 (si erano sposati che lei ne aveva 52). Durante il pranzo, ma anche prima, indagavo con lo sguardo su Luana, anche se il volto non era quello di una madonna ,si notavano nel corpo dei lineamenti da ragazza 30enne, non potevo non notare che sotto quel prendisole svettavano 2 tette sode, credo una 3 coppa C, oltretutto l’assenza del reggiseno mi sorprese. Lo sguardo non poteva non cadere anche sulle cosce ben tornite e sode. Fu naturale chiedere loro se facessero attività fisica, la risposta fu positiva, Luana faceva piscina 5 giorni su 7 per 4 ore al giorno, Gerald solo 4 ore a settimana faceva ciclismo. ECCO SVELATO L’ARCANO del perché quelle carni ancora sode. Dopo il pranzo siamo stati un’oretta a parlare e poi si congedarono con la promessa che ci saremmo rivisti per andare al mare. Passammo 2 giorni tra spiagge e passeggiate, facevo da cicerone girando per la città. Finchè una sera, intorno le 21,30 andai a casa di campagna di Greta per prendere appuntamento per l’indomani e stabilire quali posti visitare e/o andare al mare. Sceso dalla macchina Mi si fece avanti Luana, ci salutammo con una stretta di mano e 2 bacetti sulle guance. Mi informò che Greta non c’era e che avrebbe fatto tardi, sarebbe tornata intorno a mezzanotte in quanto aspettava che tornasse Giulio da una gita in pullman e sarebbero tornati tutti insieme perché anche il marito intorno a mezzanotte chiudeva il bar. Luana mi offrì da bere, accettai uno sweppes ghiacciato, era seduta di fronte a me e non potevo non guardare quelle tette dai capezzoli che sembrava volessero bucare il tessuto e come proiettili dirigersi sulla mia bocca. Sicuramente lei aveva notato dove era indirizzato il mio sguardo in quanto sorrideva maliziosa. Tra me pensai “ io tento, male che vada più di uno schiaffo non può darmi……e alla fine…chissenefrega!” Gli chiesi dove fosse Gerald e lei mi rispose:” non lo senti?” Non avevo fatto caso al gran russare che proveniva dalla stanza attigua la veranda dove eravamo noi, con finestre aperte con solo la protezione della zanzariera. A questo punto azzardai dicendole :” Luana…. Un uomo e una donna….soli …di sera… con una meravigliosa luna…. Se io ora azzardassi un’avances come reagiresti?” e lei di rimando :” Come farai a sapere se non azzardi?” a queste parole (ormai avevo il cazzo talmente duro che lottava per bucare il tessuto degli slip e dei bermuda) posai una mano su una tetta e l’altra sul viso a mo’ di carezza, lei posò la sua mano sulla mia accompagnandola con movimento circolare sulla tetta che constatai fosse dura come marmo. Fu un susseguirsi di carezze e baci, ci alzammo con le bocche incollate , le lingue a frugarsi in ogni piccolo anfratto della bocca, ci dirigemmo nel retro della casa dove per terra avevano messo ad asciugare il materassino da mare, ci sdraiammo sopra e come assatanati ci aggrovigliammo nelle carezze più hard. Le sfilai il prendisole e baciandola sul collo scesi lentamente sulle tette, lei ebbe dei sussulti e cominciò a gemere, lasciai i capezzoli alle mie dita e scendendo con la lingua la baciavo e leccavo su tutto il corpo soffermandomi sull’ombelico, intanto con una mano gli sfilavo gli slip bianchi che indossava, con non poca difficoltà riuscì a toglierli del tutto e fu qui che sentì il forte calore che emanava quella fica vogliosa , cominciai a baciarla, le grandi labbra erano bollenti, la sentì bagnarsi e introdussi 2 dita, mentre la mia lingua si era impossessata del clitoride e le mie labbra lo succhiavano come se succhiassero un capezzolo, lo succhiavo e lo titillavo con la lingua, lei smaniava allargava e chiudeva le gambe in un movimento compulsivo ,imprigionandomi e liberando la testa, finchè non la sentì irrigidirsi, inarcarsi per poi esplodermi in bocca. Aveva avuto un’ orgasmo dagli umori abbondanti, mi aveva schizzato tutta la faccia, riempita la bocca, e continuava a tremare dal piacere. Rimisi 2 dita dentro la fica e mi spostai sulla sua faccia a baciarla, ansimava ancora, gemeva, poi le venne naturale impossessarsi del mio cazzo che svettava all’apice dell’eccitazione e sussurrarmi :“quando decidi di prendermi? Ho voglia di sentirti dentro, hai una bella arma sotto, usala!” Non me lo feci ripetere, lei aprì le gambe in modo inverosimile, tanto che anche le piccole labbra erano venute fuori a prendere aria, mi posizionai sopra ed entrai in quel paradiso rovente. Sentivo la fica pulsare intorno alla mia asta, i miei movimenti venivano assecondati dall’inarcarsi del suo bacino, sentivo la cappella urtare sull’utero quasi a sfondarlo, poi sentii come un getto caldo e viscoso avvolgermi il cazzo dentro di lei, aveva goduto di nuovo, in pochi minuti aveva avuto 2 orgasmi violenti. Mi abbraccio’ forte , quasi volesse che il mio corpo penetrasse nel suo, fu allora che sentì la mia sborra salire ed infine schizzarla dentro con lunghi fiotti caldi direttamente sull’utero. Rimasi dentro di lei e ci rilassammo per qualche minuto, ma nel frattempo la baciavo dappertutto con piccoli baci . Ero ancora dentro di lei che lei mi disse:” cazzo se Greta non aveva ragione a dirmi che sai come far godere una donna, mi hai fatto godere 2 volte in pochi minuti e adesso sento che risale il terzo solo a sentirti dentro .” A queste parole, il mio cazzo ,che si stava ammosciando, riprese vigore e cominciai a muovermi di nuovo dentro di lei che mi guardò con occhi meravigliati. Sorrise e disse:”siiii…….”. Cominciai a scoparla di nuovo con veemenza , ma giuro, passarono solo pochi secondi che la sentii tremare tutta e presa da convulsioni ebbe non so quanti piccoli multipli orgasmi, continuava a tremare per alcuni minuti anche dopo che sfilai il cazzo che prontamente gli misi davanti le labbra. Non si perse d’animo prese a leccarlo con una voglia innata, come se fosse in trance, forse questo , per me nuovo atteggiamento, mi fece sborrare proprio nel momento in cui lei lo stava prendendo in bocca e sentivo il palato sulla cappella. Stavolta pochi fiotti di sborra si insinuarono tra il suo palato il mio cazzo e la lingua. Poi come pervaso da una scarica elettrica impossibile da contenere dovetti sfilarmi dalla sua bocca. Erano le 23,40, continuando a baciarci ci ricomponemmo, al rubinetto del pozzo mi lavai la faccia satura dei suoi umori dolciastri, un ultimo bacio lungo e passionale nel salutarci e la lasciai li’ a guardarmi finchè la mia auto scomparì ai suoi occhi. L’indomani mattina molto presto, ricevetti la telefonata di Greta che mi indicava l’orario in cui ci saremmo dovuti trovare per andare al mare ma sottolineando un fatto, mi disse che non mi riconosceva più, aveva saputo che la sera prima ero andato a casa sua e Luana mi aveva informato che loro non c’erano e che sarebbero tornati tardi, io sono andato via subito senza neanche accettare una bibita fresca, a detta di Luana …un perfetto gentlmen! (hahahahhahaha …..sapesse!)
Comunque l’indomani eravamo in spiaggia, mia moglie sdraiata alla mia sinistra a prendere il sole pancia in giù e la testa rivolta dalla parte opposta alla mia sedia circa 1 metro distante da me e un po’ più arretrata, Greta in acqua a nuotare a perdita d’occhio, Gerald a passeggiare sulla spiaggia lontano almeno 300 metri, e alla mia destra Luana , quasi a ridosso della mia sedia. Io intento a leggere il giornale, ad un tratto sento una mano che si posa sul mio pacco e Luana che mi sussurra:” Quando me la ridai questa bella bestia che hai tra le gambe?” E’ stato un’attimo e l’erezione impossibile ha preso il sopravvento, non sapevo come fare a nasconderla in quanto era molto evidente da sotto gli slip. Con una repentina alzata dalla sedia ho cercato aiuto nell’acqua del mare, ma la bestia non voleva saperne di chiare la testa, al che nuotai per pochi metri fino a raggiungere una lingua di scogli, e portandomi dietro gli scogli nascosto alla vista dei bagnanti in spiaggia cercai di esplorarli in cerca di patelle per deconcentrarmi da quell’erezione. Ero seduto con metà corpo in acqua gia’ da una decina di minuti quando Luana è emersa proprio tra le mie gambe (aveva nuotato sott’acqua) mi ha abbassato gli slip e me lo ha preso in bocca cominciando a succhiare. Stavo impazzendo dal piacere, quando alcuni rumori suggli scogli ci avvertivano che dei ragazzini stavano sopraggiungendo, lei ha smesso. E così come era venuta è andata via ,io sono rimasto lì ancora quei 15 minuti in modo che passasse il momento….. Poi son tornato alla mia sedia sulla spiaggia, incrociando il sorriso malizioso di Luana che si passava la lingua tra le labbra. Quel pompino non fu mai terminato, perché non ci furono più occasioni per incontrarci da soli e dopo altri 3 giorni Luana e Gerald partirono. Nel salutarmi Luana mi sussurro’ “ Per fortuna che andiamo via….mi stavo innamorando di te….ora capisco Greta!” I primi tempi abbiamo avuto rapporti epistolari di saluti reciproci ….poi mai più niente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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