Preparativi per una cerimonia

Quando si avvicinavano delle cerimonie in famiglia, mi affidavo sempre ad un negozio dove mi ero sempre trovata bene, i due fratelli proprietari li conoscevo da tanti anni, mi facevano sempre uno sconto e non dovevo mai impazzire a cercare una sarta che risolveva qualche lavoretto per accontentarmi nell’adattare i capi che sceglievo.
In una fredda giornata d’inverno mi ero recata per comperare un vestito elegante per il battesimo di mio nipote, dopo i convenevoli con i proprietari mi affidano ad una loro commessa, così cominciamo a vedere qualche capo adatto alla cerimonia.
Subito la commessa comincia a farmi le domande sul tipo di cerimonia, orari, e tutto ciò che poteva indirizzarci sul tipo di vestiti più adatti per l’occasione, nonostante fosse giovane sicuramente aveva avuto una di quelle commesse più esperte ad insegnargli.
Ne ebbi subito conferma appena prendeva un capo, lo osservava e poi guardava me, lo riposava subito se non gli sembrava adatto, e quasi per magia combaciava con il mio pensiero.
Quando scegliemmo insieme 3 diversi capi, appoggiandoli sul braccio mi accompagnò fino al camerino di prova, entriamo dentro e lei prima poggia negli appositi ganci i vestiti e poi si offrì di aiutarmi ad indossarli se avessi avuto piacere.
Va bene gli dico, e prende in mano il primo capo, sfila il Nylon trasparente e mentre mi tolgo i vestiti mi guarda dallo specchio, non ci trovo nulla di male e continuo a togliermi tutto rimanendo in collant e reggiseno.
Mi aiuta a provare quel capo, mi fa voltare, me lo fa adattare e poi sempre guardandomi dallo specchio, mi chiede cosa ne penso, mi vede che non sono molto convinta e subito prende il secondo capo, rimango di nuovo mezza nuda, mi stende il secondo vestito, e riponendo quello che avevo provato mi continua a guardare dallo specchio.
Per farla breve alla fine scelgo il secondo capo che avevo provato così appena lo avevo riprovato e lei mi aveva appuntato delle spille per fissare dei lavoretti da fare, appena me lo tolgo e rimango nuovamente in collant, si volta e mi dice che stava notando il collant che indossavo che era senza tassello che solitamente tutti i collant hanno.
Io gli dico subito che quel tipo di collant sono di una marca particolare, sono più costosi delle comuni calze ma sono decisamente più indossabili, prendo l’elastico con le dita e gli chiedo di sentirlo al tatto, lei non se lo fa ripetere due volte.
Molto soffice e leggero, poi sfacciatamente la mano la sposta e me la poggia proprio dove gli altri collant hanno il tassello, e mi massaggia la patata, la guardo e lei ha gli occhi fissi li dove ha la mano, ti piace gli dico? Lei mi guarda, sorride e poi mi dice davvero molto sensuali i collant, ma non smette di massaggiare.
La guardo negli occhi, lei guarda la mia bocca, ci siamo baciate sulle labbra, ci riguardiamo e le nostre labbra di nuovo si toccano e le lingue si incrociano, lei sembra una piovra una mano mi sta massaggiando la patata e l’altra mi palpa i seni.
Non smettiamo di baciarci, lei mi ha tirato fuori un seno mentre l’altra mano si è insinuata sotto l’elastico del collant e anche sotto lo slip, sento le sue dita che si avvicinano al solco della mia patata.
Smette di baciarmi, mi guarda i seni uno ancora racchiuso e uno fuori dal reggiseno, che meraviglia esclama e mi prende a baciare il seno e capezzolo, mentre ormai l’altra mano ha raggiunto le labbra della patata, le mie gambe tremano e cerco di aprirle per aiutarla a toccarmi per bene.
Dopo pochi minuti mi sente che i miei gridolini di piacere si fanno sempre più ansimanti e mi bacia nuovamente in bocca per non farci scoprire, gli scosto la divisa e anche io gli tocco i seni, sono piccoli ma i capezzoli sono duri come sassi.
Mi ha fatto raggiungere l’orgasmo e mi abbraccia, continuandomi a baciare e stringere, mi sussurra tante cose e poi quando ci siamo riprese da quel momento intenso, mi chiede di lasciargli il numero di cellulare, che vuole rivedermi con calma.
Ci diamo un ultimo bacio prima di uscire dal camerino, si chiama Sandra, ci scambiammo i cellulari e poi con il vestito che avevo scelto andiamo alla cassa dove uno dei due fratelli Giorgio, mi dice che lei è Sandra la figlia ed è la responsabile del reparto donna.
E’ molto preparata gli dico e aggiungo che è un bene che sua figlia abbia voluto proseguire l’azienda di famiglia. Dopo aver saldato il conto Sandra mi dice che appena vengono apportate le modifiche in sartoria mi avrebbe chiamato.
Dopo dieci minuti che ero uscita dal negozio ecco il messaggino di Sandra, farei pazzie per i tuoi seni mi scrive, e dopo poco ecco un altro messaggio e poi un altro ancora, poi mi propone di andare a ritirare il vestito quando sarà pronto in prossimità della chiusura serale.
La sera avevo una cena con le colleghe, ma il pomeriggio mi era arrivato il messaggino di Sandra che mi chiedeva di passare alle 19,25 a ritirare il vestito.
Approfittai uscendo prima e arrivai al negozio con Sandra che mi aspettava, il personale si stava preparando ad uscire come anche il padre, che venne rassicurato dalla figlia che si sarebbe occupata di chiudere tutto lei.
Così appena tutti uscirono, Sandra mi invitò a seguirla, ritrovandoci in un ufficio, vidi la busta con il mio vestito sulla scrivania e feci a malapena in tempo a poggiare la mia borsa su una sedia che avevo già Sandra che da dietro mi stringeva e mi afferrava i seni.
Mi prese a baciare sulla nuca, sul collo e orecchie, cercando di mettere a nudo subito i miei seni che me li stava strapazzando in maniera vorace, in un attimo sono nuda dalla vita in su e poi mentre mi slaccio la gonna lei si mette davanti a me e si spoglia velocemente mettendosi subito a nudo completamente.
Mi sposto sul bordo della scrivania e lei mi sfila il collant e lo slip e si butta a capofitto di nuovo sui miei seni baciandomeli, mordicchiandomeli e ciucciarmeli fino a farmi irrigidire i capezzoli.
Mi sta eccitando molto il suo modo spregiudicato di come mi sta provocando me la stringo a me mentre provo a toccare la sua patata che non riesco a raggiungere, i suoi seni piccoli ma con due capezzoli che gli stuzzico tra le dita che sono turgidi e dritti.
Mi spinge per farmi stendere e mi divarica completamente le gambe inginocchiandosi e prendendo a leccarmi le labbra della patata facendo schioccare la lingua ad ogni colpo e procurandomi brividi di piacere.
Sandra sentiva come la sua lingua mi stava portando all’orgasmo e proprio al culmine smette di leccare e aprendo completamente la bocca mi fa sentire entrare la lingua più a fondo possibile e tenendole la testa gli dico eccomi questo e per te, un orgasmo davvero pieno, profondo e appagante.
Non smise e proseguì a leccarmi fino a farmi raggiungere un secondo orgasmo e poi si rialzò a baciarmi e strofinarci i capezzoli tra noi mentre ci palpavamo vicendevolmente, finalmente anche io riuscii ad avere tra le mani la sua patata completamente depilata, subito le mie dita si spingono dentro le labbra che sono davvero bagnatissime.
La prendo a masturbare mentre le nostre lingue si continuano ad intrecciare vedo che arcua le gambe a favorire le mie dita a penetrare la sua patata aumentando il ritmo di come masturbarla ed eccola piegarsi ai piaceri dell’orgasmo che mi riempie di piacere fino al palmo della mia mano.
Per un ora ci siamo godute vicendevolmente lasciandoci andare a degli orgasmi pieni piacere, emozioni e goduria, promettendoci di rivederci e passare insieme altri momenti magici.