orge
Coppia alla deriva
di nonnasexy67
07.12.2023 |
7.973 |
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"Lui sorrideva e con il capo ci fece cenno di si, lasciò il vassoio e ci fece nuovamente strada sulle scale, poi quando ci passò i giacconi, ecco che vediamo..."
Da un po' di tempo chattavamo con una coppia più giovane, dalle foto lei fisicamente magra, con seni poco pronunciati, ma molto accattivante.Io di solito ho delle sensazioni a pelle che raramente si dimostrano diversamente quando poi incontri le persone, cercando di tergiversare per capire meglio i vari comportamenti, da come scrive e soprattutto per decidere liberamente se sia il caso di conoscere di persona.
La cosa che mi fece scattare sulla sedia, fu una frase che lei scrisse, mettendo in dubbio la nostra veridicità di coppia reale, la mia reazione fu immediata, con determinatezza sbandierai subito che si sbagliava di grosso, non importandoci del suo pensiero.
Solo successivamente capii che lo aveva fatto di proposito, perché ci invitò a trascorrere una serata a casa loro per il sabato successivo.
Nonostante avevamo preso l’impegno con altri amici della vita privata di andare in pizzeria insieme, ma lei insisti così tanto, che ci propose di raggiungerli quando ci liberavamo, che loro sarebbero rimasti in casa a vedere la televisione fino a tardi.
La cena con i nostri amici non si prolungò molto e visto che fuori pioveva, come pagammo il conto ci rifugiammo sotto la tettoia d’ingresso giusto per salutarci e correre ognuno verso le proprie auto.
Guardammo l’ora, erano da poco passate le dieci di sera, mandammo un messaggio alla coppia che ci aveva invitati a conoscerci per vedere se erano ancora svegli, dopo pochi minuti ecco il messaggio che ci dice di raggiungerli, ci mandano l’indirizzo e ci dirigiamo da loro.
Avevamo presa una bottiglia di spumante prima di vederci con i nostri amici e l’avevamo lasciata in auto nel caso saremmo andati e ci siamo presentati davanti all’ingresso della loro casa, che erano tutte villette a schiera con ingressi indipendenti.
Ci aprirono e mentre percorrevamo il vialetto che dal cancello portava all’ingresso io guardavo curiosa chi ci fosse alla porta, c’era un uomo che subito ci salutò e ci diede la mano, invitandoci ad entrare, chiuse subito la porta e ti fece togliere i giacconi portandoli in una stanza buia, si sentiva della musica, ci fece strada passando per il salotto, poi aprì una porta e subito il volume della musica si fece più forte, c’erano delle scale e lo seguimmo a scendere.
Man mano che scendevamo i gradini, si sentiva un gran vociare, e cominciarono ad apparire diverse persone, prendendole a contare, come raggiungemmo quella taverna, l’uomo che ci aveva fatto entrare cominciò a presentarci ad una ad una le varie coppie e alcuni singoli, con i relativi nick che avevano nel sito, c’era un tavolo con cose da mangiare e da bere, poi lo stereo con le casse e vari divani e poltrone tutte intorno, poggiammo la nostra bottiglia sul tavolo e lui ci fece cenno di seguirlo, c’era una porta che era aperta e due letti matrimoniali uniti, una donna stava armeggiando l’arnese di un uomo con le mani e con la bocca.
Ce li presentò, lei era la moglie e l’uomo un altro singolo, mezzi nudi ovviamente, poi tornammo nella taverna e ci invitò a mangiare e bere quello che gradivamo, intanto chi ballava e chi si mostrava, io e mio marito eravamo a disagio non conoscevamo nessuno dei presenti.
Su di un bancone vicino dove ci eravamo seduti io e mio marito notai subito una specie di piatto con sopra decine e decine di involucri che riconobbi subito erano profilattici, poi c’era un pandoro e un panettone dei torroni già tagliati, ma la cosa che mi lasciò sbigottita era una sorta di vassoio, con quello che pensai potesse essere zucchero a velo da mettere sul panettone.
Ma mio marito, subito mi sussurrò, con la speranza di sbagliarsi, che poteva essere qualche sostanza ben diversa, io subito risposi che speravo non fosse quel che pensava lui.
Ci sentivamo davvero di troppo, quando vediamo uscire dalla stanza dietro la padrona di casa, sembrava quasi ubriaca, camminava sbandando e agitando le braccia a suon di musica con i seni nudi, autoreggenti e patata a vista, si abbracciò una donna, dopo pochi istanti lei era in ginocchio sollevando la gonna all’altra donna, le aveva preso a leccare la farfallina.
Io e mio marito imbarazzati ci tenevamo i bicchieri in mano sorseggiando ogni tanto, ma rimanendo seduti quasi in disparte, osservavamo l’evolversi della situazione, non era eccitante vedere che man mano si toglievano i vestiti e rimanevano quasi tutti nudi in quella taverna.
Quando vedemmo uscire dall’altra stanza l’uomo che avevamo visto giocare con la padrona di casa, dirigersi verso il bancone, prendendo una delle cannucce sul vassoio e una scheda telefonica che muoveva con maestria, io e mio marito ci guardammo sbigottiti.
Si era quello che pensavamo, volevamo andarcene di corsa, che cosa ci inventiamo sussurrai a mio marito, non sapeva neppure lui come inventare una scusa.
Chi si infilava il profilattico e la prima donna che gli capitava la prendeva e senza scrupoli la faceva posizionare per penetrarla senza un briciolo di seduzione o di preparazione, il via vai a prendere le cannucce e dare una tiratina era diventato trafficato, l’unico oltre me e mio marito che era vestito era il padrone di casa che continuava ad offrire con indolenza le tartine e altre cibarie ballando e ridendo.
Man mano si vedevano sparire le persone andando nell’altra stanza con i due lettoni, a parte una donna che la stavano spupazzando in due sul tappeto gli altri erano tutti nella stanza attigua.
Alziamoci dissi a mio marito e cercando il padrone di casa che si divertiva a guardare l’orgia che aveva preso forma nell’altra stanza teneva il vassoio in mano e continuava a sculettare come se ballasse.
Mi avvicinai a lui e gli dissi di perdonarci ma noi non pensavamo di trovare una festa del genere, dato che a me era tornato il ciclo lo stesso giorno, per cui non avrei comunque potuta essere femminile come le altre donne, così lo invitai a riaccompagnarci a prendere i giacconi che saremmo andati via.
Lui sorrideva e con il capo ci fece cenno di si, lasciò il vassoio e ci fece nuovamente strada sulle scale, poi quando ci passò i giacconi, ecco che vediamo comparire la moglie ormai nuda con solo le autoreggenti che veniva rincorsa da un uomo.
Come se noi neppure c’eravamo presenti lei si sedette sul tavolo spalancando le cosce in aria e l’uomo che la rincorreva con un colpo secco gli infilò la sua asta tutta dentro tenendogli le gambe in aria e prese subito a prenderla a parolacce muovendosi con istinto bestiale.
Con un sorriso inebetito il marito continuava a giustificare il comportamento della moglie e degli altri come fosse il genere di feste che ogni settimana organizzavano.
Come uscimmo da quella casa, la pioggia che mi bagnava nel tragitto per raggiungere prima il cancello e poi l’auto piacevolmente me la prendevo senza affrettare il passo, me la gustavo come se mi stessi togliendo di dosso quello che avevo vissuto quella sera.
In auto commentavamo con mio marito con sdegno e con riluttanza, il solo pensiero di ciò che c’era su quel bancone, se fossero venuti a fare un’irruzione le forze dell’ordine e le conseguenze ci saremmo vergognati per tutta la vita.
Logicamente non volli più scambiare ne messaggi ne altro con quella coppia bloccandoli definitivamente, per alcuni anni abbiamo pensato al rischio corso di quella situazione e alle conseguenze.
Per fortuna poi abbiamo avuto modo di conoscere altre coppie con cui oltre a condividere piacevoli momenti siamo riusciti a costruire delle belle amicizie che si prolungano negli anni.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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