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Il massaggio a quattro mani


di verpad
24.11.2018    |    20.341    |    17 9.6
"Dopo l’esperienza sensoriale che ci siamo appena regalati, so di amarti ancora di più, so che la nostra complicità ha raggiunto livelli inaspettati, quindi..."
E’ stata una bella serata, passata in compagnia di un uomo piacevole, simpatico, intelligente. Abbiamo bevuto un po’, abbiamo scherzato, molti complimenti rivolti a te, qualche battutina spinta … d’altronde sei bellissima stasera con quella gonna nera che mi piace tanto e le autoreggenti che hai comprato per farmi contento.
Stiamo sorseggiando l’ultimo bicchiere di vino bianco. Sei seduta sulle mie gambe con la mia mano appoggiata sulla tua schiena. Lui, fra una risata e l’altra quasi senza che te ne accorga, sfiora con la mano la tua gamba e percorre la tua coscia leggero fino all’orlo della gonna, sempre sorridendo e continuando a chiacchierare.
Mi accorgo del brivido che percorre la tua pelle, lo sento sotto le dita attraverso il vestito, ma continui a far finta di niente, ridi, scherzi, non ti ritrai. Per lui è un segnale chiaro e, prendendo coraggio, propone: “ti piacerebbe provare un bel massaggio a quattro mani?”
Immediatamente ti irrigidisci, ti vedo arrossire come non ti avevo mai visto prima e questo mi scatena un turbinio di emozioni. Vorrei stringerti, baciarti, proteggerti…vorrei portarti via di corsa da lui e allo stesso tempo scoparti, subito, lì, davanti a lui!
Tu percepisci questa battaglia dentro di me, il battito dei nostri due cuori aumenta all’unisono, si sente quasi rimbombare nella stanza. Ti accorgi anche della reazione che mi provoca il tuo imbarazzo, mi senti crescere sotto i tuoi glutei e diventare duro come non mai. Questo ti scuote dallo shock, mi guardi negli occhi, un accenno di sorriso nervoso sulle labbra. Non so se più per sfidare me, o per accontentarmi, o per dimostrarmi qualcosa, o semplicemente perché anche tu sei super eccitata, ma ti giri verso di lui e, fissati i tuoi bellissimi occhi nei suoi, un flebile suono esce dalle tue labbra tremanti e riesco a malapena sentirti dire: “proviamo!”
A questo punto è lui che rimane impietrito. Forse non si aspettava una risposta affermativa, aveva capito che per noi è una situazione completamente nuova. Vedo i suoi occhi dilatarsi per l’eccitazione e immagino che anche là sotto risenta degli effetti di questa evoluzione inaspettata.
Mi baci sulla bocca teneramente e ti alzi lentamente dalle mie gambe trascinandomi per una mano nell’altra stanza. Ti ammiro. Nonostante l’imbarazzo e la vergogna che immagino tu stia provando, cammini davanti a me con un incedere sensuale celando tutte la paure dietro un sorriso provocante che ancora una volta mi fa venire voglia di portarti a casa e stringerti forte nel nostro letto. Lui ci segue consapevole dell’elettricità che riempie lo spazio fra noi due. Lui sa di essere solo uno strumento e che non può essere parte dell’onda emotiva che ci sta travolgendo, ma si accontenta di avere l’occasione di vederti, di toccarti come ha desiderato dal primo momento che ti ha incontrata.
La luce soffusa di qualche candela fa vibrare le ombre, il CD che stavamo ascoltando sta ancora girando, il suono lontano del sax in “Romeo and Juliet” sembra quasi togliere l’ossigeno dall’aria. Non riesco ancora a credere di vederti completamente nuda, bella come un dipinto, distesa pancia in giù sul letto. Nessuno parla più. Il momento sembra quasi sacro, il preludio di un rituale in cui tu sei la sacerdotessa. In un attimo siamo nudi anche noi due uomini, in piedi fermi ad ammirarti. Il tuo viso nascosto affossato nel cuscino dice quanto sei vulnerabile e per questo ancora più desiderabile. Ti amo in un modo che non ho mai provato prima. E’ come se fossi dentro il tuo corpo e conoscessi per certo tutte le emozioni che ti stanno attraversando. So che basterebbe pochissimo per interrompere la magia e farci cambiare idea, vestirci, salutare e sparire. Ma ci conforta la certezza che un semplice sguardo fra noi due sarebbe sufficiente per stabilire il limite in qualsiasi momento, per decidere se continuare o fermarci. Siamo una squadra affiatata e stiamo giocando insieme, tanto basta a tranquillizarci.
Anche lui sa che una parola sbagliata o un gesto avventato possono rompere l’incanto. Si muove lentamente salendo sul letto con delicatezza, quasi a non volerti svegliare dal sogno. Anche io mi avvicino e insieme iniziamo con leggerezza ad accarezzarti la pelle. Un sospiro ti esce prepotente appena senti il tocco di venti dita che ti procurano un brivido lungo tutto il corpo. Superato il momento il massaggio prende forma, la pressione delle mani aumenta, i tuoi muscoli, fino ad ora tesi e contratti, cominciano a rilassarsi, le mani si muovono quasi al ritmo della chitarra che ora di là sta correndo sulle note di “Sultans of swing”. Sono contento di vedere che le tue mani, rimaste serrate a pugno fino ad ora, si aprono e si distendono, sintomo che ti stai rilassando e ti godi il momento come me lo sto godendo io.
Certo, per me e lui è difficile restare rilassati in questa situazione, con un corpo come il tuo a disposizione.
I nostri membri sono turgidi e dritti, fanno quasi male. Lui è ben attrezzato, non è enorme ma ha un diametro importante ed è ben curato, depilato e pulito. Ogni tanti i nostri sguardi complici si incrociano, come ad accertarsi che tutto sia reale. Spesso mi guarda come per chiedermi il permesso di continuare, ben conscio che tu appartieni solo a me e che in ogni istante potrei fermarlo ed allontanarlo se non volessi andare oltre. Ma niente in questo momento potrebbe farmi cambiare idea. E’ quello che sogno da tempo, vederti toccata da un altro, ma soprattutto vedere che la cosa non ti da fastidio, anzi comincia a piacerti.
Lavoriamo in sintonia. Mentre io mi dedico alle gambe e ai piedi, lui con movimenti abili ti massaggia la schiena e le spalle. Che emozione vedere la pelle della schiena che si tende sotto le sue dita. Ogni tanto ci scambiamo il posto, io massaggio le braccia, lui si dedica alle cosce, ma tu non sai chi ti sta toccando dove, è un turbine di mani in movimento che ti fa perdere nei tuoi pensieri, inebriata dal profumo dell’olio, dal fumo delle candele, dalla musica soffusa. Ma non stai dormendo, anzi. Senti ogni singolo dito che passa su di te, precepisci ogni contatto, ti godi ogni passaggio sulla pelle, godi nel sentire i nostri respiri affanati per l’eccitazione.
Il tocco si fa più audace. Dopo il solito sguardo di intesa fra me e lui, le sue mani scorrono velocemente sopra le tue natiche, ripassano più volte all’esterno dei fianchi per poi scendere verso le cosce e risalire all’interno dei glutei fino a sfiorare le tue parti più sensibili che nessuno oltre a me ha mai avvicinato. Mi si inumidiscono quasi gli occhi per l’emozione, ho paura di non resistere ed eiaculare senza neanche toccarmi da tanto sono eccitato. Il suo tocco è molto esperto, deciso ma mai volgare. Il tuo sedere è diventato il suo campo da gioco: strizza, tira, schiaccia, allarga le natiche passando il pollice sull’ano sensibile. Tu non sai di chi sono le mani che ti stanno facendo impazzire li sotto, ma adesso non importa. L’importante è che non si fermino. Vuoi che esplorino più in profondità, vuoi che si facciano più sfacciate. Mi pare di sentirti ansimare nel cuscino. Anzi ne sono certo, perché senza quasi accorgertene hai aperto progressivamente le gambe ed alzato leggermente il sedere. Per lui è un messaggio inconfondibile, non può perdere questa occasione e tu non vuoi altro. Le sue dita si infilano là dove solo le mie sono mai entrate, il movimento diventa più irruento, ritmico, il rumore dei respiri si unisce al suono fluido degli umori abbondanti che lubrificano il tuo sesso. Ormai non ti trattieni più, ti muovi a ritmo con le sue dita con l’unico obiettivo di raggiungere il punto massimo del piacere. Anche per lui adesso conta solo sentire il tuo respiro e godere del tuo piacere con le dita ancora immerse ad accompagnare le ritmiche pulsazioni del tuo orgasmo che finalmente esplode più forte di quanto abbia mai provato. Che musica, che crescendo di emozioni, non esiste gioia più intensa che vedere una donna, la tua donna godere.
Mentre il respiro va lentamente rallentando e lo tsunami dell’orgasmo si affievolisce lasciandoti inebriata, mentre io e lui ci guardiamo soddisfatti ed appagati, ma ancora pieni di desiderio, il tuo viso ancora affondato nel cuscino, la tua mano si muove verso di me e stringe il mio sesso duro e dolorante. Quasi non mi accorgo dell’altra mano che, tremante, si muove nella direzione opposta e, risalendo la gamba di lui inginocchiato sul letto, va verso il suo sesso e lo stringe allo stesso modo…
Un brivido mi percorre la schiena e un pensiero subito mi riempie la testa: adesso che il vaso di Pandora è stato aperto fino a dove sei disposta a spingerti? Stranamente non sono spaventato da questo sviluppo. Dopo l’esperienza sensoriale che ci siamo appena regalati, so di amarti ancora di più, so che la nostra complicità ha raggiunto livelli inaspettati, quindi niente mi preoccupa se condiviso con te. Non vedo l’ora di seguirti in questa esplorazione…ti amo!!
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