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Solo un gioco


di verpad
09.07.2022    |    32.600    |    32 9.8
"Lei facendosi ombra con la mano sugli occhi scambia educatamente qualche parola, ma il suo linguaggio corporeo, il fatto che resti sdraiata, lascia..."
“Dai, è solo un gioco. Scommetto che prima di sera ci avranno provato almeno in tre”.
“Ma figurati, con tutte le ragazze giovani che ci sono in giro!”
“Allora coraggio, non hai niente da perdere. Ci divertiamo un po’”.
E quindi mi ritrovo qui, seduto all’ombra della pineta che delimita questa spiaggia stupenda, qualche metro dietro mia moglie distesa ad abbronzarsi al sole.
L’ho convinta ad accettare la sfida. Rossella è insicura e per niente esibizionista, non si ritiene abbastanza attraente, soprattutto da quando ha superato i quarant’anni. Per me invece è una donna stupenda, sensuale e mi eccita il pensiero che altri uomini possano essere attratti da lei.
Seduto con il libro fra le mani ammiro i ricci biondi che incorniciano un viso ancora giovane, con occhi verdi e labbra carnose. Certo il fisico non è quello di una ventenne, ma quel seno… che spettacolo: una quarta misura ancora piena e soda. Ormai è rassegnata, dopo tanta insistenza da parte mia, a prendere il sole in topless e anche adesso quelle due stupende tette svettano libere e ben in vista.
Siamo in bassa stagione, la spiaggia non è affollata, ma spero che qualche sconosciuto, vedendola sola, le si avvicini per fare conoscenza e sono curioso di godermi la reazione di mia moglie ad un eventuale approccio da parte di un estraneo.
Sorrido quando un ragazzo, con la scusa di recuperare la palla che non è arrivata lì per caso, le passa accanto e si regala la vista del seno nudo a distanza ravvicinata. Mi compiaccio nel notare che gli uomini lì intorno non restano indifferenti allo spettacolo di Rossella, sdraiata sulla schiena a godersi il sole con gli occhi chiusi, coperta solo dal triangolo di stoffa della parte inferiore del costume.
Due giovani con un fisico da palestra si inginocchiano al suo fianco cercando di fare conversazione. Lei facendosi ombra con la mano sugli occhi scambia educatamente qualche parola, ma il suo linguaggio corporeo, il fatto che resti sdraiata, lascia intendere che non è interessata ad approfondire l’amicizia quindi i due ragazzi salutano e se ne vanno. Non avevo dubbi, la conosco bene: non è attratta dai giovani che potrebbero essere quasi suoi figli.
Un uomo avanti negli anni, probabilmente intorno ai settanta, si avvicina a Rossella e tenta di attirare la sua attenzione. È abbronzatissimo, con una pancia gonfia e prominente sotto la quale un costumino bianco fatica a contenere un’evidente erezione. “Ha esagerato con il Viagra” penso malignamente.
Mentre parla con mia moglie si massaggia volgarmente il pacco lasciando pochi dubbi su quali siano le sue intenzioni. Rossella riesce a liquidarlo velocemente e, giratasi verso di me, si infila due dita in gola per farmi capire quanto quel personaggio viscido l’abbia disgustata.
Torna a sdraiarsi e a godersi il sole, mentre io da lontano, nascosto dietro il mio libro, ammiro incantato quella donna splendida della quale sono pazzamente innamorato.
Intravedo un uomo fermarsi lungo la battigia e guardare insistentemente verso mia moglie prima di incamminarsi verso di lei. Finalmente qualcuno che credo possa piacerle: brizzolato, sui cinquant’anni, alto con un fisico asciutto ma non troppo muscoloso. Decisamente un bell’uomo! Bastano un saluto e poche parole per capire che l’atteggiamento di Rossella è completamente diverso rispetto a prima: si solleva appoggiando i gomiti sul telo mettendo innocentemente ancora più in mostra il seno nudo. L’uomo porge la mano presentandosi, si siede accanto a lei e si mettono a chiacchierare amichevolmente. Purtroppo non riesco a capire cosa si dicono da questa distanza, ma a tratti percepisco la voce di lui, una voce profonda e calda e so quanto Rossella sia affascinata da quel tono baritonale. Parlano a lungo: la vedo sorridere e gesticolare animatamente come suo solito quando è coinvolta in una conversazione.
Rossella si allaccia il reggiseno del costume, si alza, mi lancia uno sguardo quasi di sfida prima di incamminarsi a fianco dello sconosciuto verso il bar della spiaggia che si trova all’ingresso della pineta appena oltre la prima duna di sabbia. La osservo camminare a fatica sulla sabbia bollente mentre continua a chiacchierare: sono felice di averla convinta ad acquistare quel costume veramente sexy con il tanga che sparisce nel solco fra le natiche. Decido di non seguirli, voglio lasciare Rossella libera di flirtare con quello sconosciuto e vedere l’effetto che le procura sentirsi corteggiata.

Quando finalmente mi raggiunge a casa la incalzo con una serie infinita di domande e lei si diverte a provocarmi.
“Si chiama Sergio, è un avvocato, è divorziato e ha una casa qui vicino dove si trasferisce appena ha un po’ di tempo libero. È una persona molto piacevole, è educato, è interessante e sinceramente… non è niente male, proprio figo!”.
“Te lo faresti?” le chiedo in tono scherzoso. Lei sa che la mia fantasia erotica è quella di vederla con un altro uomo, ma non sono ancora riuscito a convincerla a realizzarla.
“Chissà… attento che se continui potrei farci un pensierino!” mi stuzzica ridendo. Poi prosegue “Pensa che mi ha invitato a cena stasera, ma ho rifiutato con la scusa che mio marito non stava bene e mi aspettava a casa. Però mi ha fatto promettere che l’avrei raggiunto più tardi per bere qualcosa al bar della spiaggia”.
“Hai fatto proprio colpo!”.

La brezza leggera profuma di salsedine, si ode in lontananza lo sciabordio del mare che fa da sottofondo al chiacchiericcio dei clienti e alla musica soffusa del bar. La luna è talmente splendente che basterebbe ad illuminare il paesaggio senza bisogno di luci artificiali. Seduto al tavolino, sorseggiando una birra, ho la visuale libera verso il divanetto dove Rossella sta conversando con Sergio sorseggiando un cocktail. Indossa un vestito leggero che arriva al ginocchio, con una scollatura che mette in risalto il magnifico decolleté. Il cocktail sicuramente aiuta, non è abituata a bere, ma credo che si stia divertendo ad essere corteggiata. Immagino che si senta catapultata indietro nel tempo a quando era una ragazza alle prese con i primi amori estivi, quelli che bruciano velocemente e si spengono lentamente una volta tornati a casa. Mi eccita vederla impersonare il ruolo della donna single che flirta con uno sconosciuto. Mi chiedo fino a dove riuscirà a spingersi; io non le ho imposto limiti, solo quello di divertirsi fino a dove si sente a proprio agio. Sa che è un gioco fra noi due e può interromperlo in ogni momento, ma spero che provi a lasciarsi andare almeno un po’. Rossella mi guarda spesso come se temesse di potermi ferire in qualche modo. So che a un mio minimo cenno si alzerebbe e tornerebbe subito a casa con me lasciando quell’altro da solo. Ma il mio sorriso compiaciuto la tranquillizza, sa che la situazione mi eccita e credo che anche a lei stia piacendo questo gioco.
Mentre Sergio si allontana per pagare il conto, Rossella mi passa accanto e mi sussurra:
“Mi ha proposto un bagno in mare”
“Bene, divertiti”
“Ma non ho il costume!”
“E che problema c’è? Vai e divertiti”
Li osservo attraversare la spiaggia con le scarpe in mano e camminare lungo la battigia fino a sparire dalla mia vista. Non voglio seguirli, voglio che si senta libera di godersi la serata senza essere condizionata dalla mia presenza.
Sorseggio una birra scambiando qualche parola con i turisti seduti ai tavolini, faccio amicizia con una compagnia di amici in vacanza, con alcuni stranieri alleno il mio inglese scolastico. Il tempo passa velocemente. È trascorsa quasi un’ora quando Rossella ricompare e, passandomi accanto, mi fissa con uno sguardo che non riesco ad interpretare, potrebbe benissimo esprimere sia rabbia che gioia. Mi disturba non avere capito: e se avesse voluto mandarmi un messaggio? Vedo che saluta Sergio e si dirige verso casa, mentre lui si trattiene a parlare con il barista e con alcuni amici. Finisco l’ultima birra prima di raggiungere mia moglie a casa dove la trovo distesa nuda sul letto, con i capelli ancora umidi dopo la doccia. Non mi lascia nemmeno parlare: mi trascina sul letto, mi spoglia velocemente, si inginocchia fra le mie gambe e mi prende in bocca il membro succhiando e leccando avidamente. Appena raggiungo l’erezione completa si posiziona a cavalcioni sopra di me e si cala accogliendomi completamente dentro di sé senza alcuna difficoltà: da quanto è bagnata capisco che è estremamente eccitata. Inizia un movimento frenetico su e giù su tutta la lunghezza della mia asta rigida. Non l’ho mai vista così vogliosa, se continua così non resisterò a lungo. Di solito le piace fare l’amore lentamente, con dolcezza; adesso invece stiamo letteralmente scopando! Con gli occhi chiusi e le mani appoggiate sul mio petto, si solleva e si abbassa ritmicamente con colpi veloci e decisi, quasi con violenza. Quando vedo il suo viso arrossato cambiare espressione e il suo respiro farsi più affannoso capisco che è vicina all’orgasmo che infatti esplode con un verso animalesco. Le braccia non la sorreggono più e si lascia cadere sopra di me affossando il viso nell’incavo del mio collo mentre il suo corpo è scosso da fremiti di piacere e le gambe tremano in preda agli spasmi. Non resisto più. Le contrazioni del suo sesso mi portano al limite ed esplodo il mio piacere dentro di lei stringendola forte.
È stato “nuovo”, intenso, diverso dal solito. Certamente il nostro gioco di oggi ha un ruolo in questo e adesso sono curioso di sapere cosa è successo poco prima sulla spiaggia. Lascio che si riprenda, poi, accoccolata fra le mie braccia, mi racconta e io ascolto incantato.
“Abbiamo camminato sulla spiaggia fino ad una piccola insenatura, una caletta bellissima e un po’ nascosta. Seduti sulla sabbia abbiamo parlato ancora, è facile confidarsi con Sergio, sa ascoltare, sa parlare bene, è veramente piacevole. Deciso a fare un tuffo in mare Sergio si è spogliato completamente nudo e in un istante si è buttato in acqua. Non volendo sembrare troppo pudica, anche io mi sono tuffata completamente nuda. L’acqua era piacevole e il riflesso della luna sul mare rendeva l’atmosfera incantevole. Abbiamo nuotato, abbiamo giocato schizzandoci a vicenda, poi ci siamo rilassati cullati dal massaggio ritmico delle onde leggere. Ad un certo punto, inaspettatamente, Sergio mi ha attirato a sé stringendomi fra le braccia e mi ha baciata. Mi ha sorpresa, inizialmente non sapevo come reagire, poi ho pensato a cosa tu avresti voluto che facessi e… ho ricambiato il bacio. Ci siamo baciati a lungo, i corpi nudi aderenti, i miei capezzoli contro il suo petto mi sembravano incandescenti e sentivo il suo cazzo duro schiacciato contro la pancia. Mentirei se ti dicessi che non mi è piaciuto, ma mi sentivo comunque in colpa. Tenendomi la mano mi ha accompagnata fuori dall’acqua, ci siamo distesi sul suo telo e abbiamo ripreso a baciarci. Con le labbra incollate alle sue e gli occhi chiusi sentivo la sua mano scorrere lungo il mio corpo, sfiorare i capezzoli sensibili, massaggiare i seni, scendere lungo il mio fianco regalandomi brividi di piacere. Quando le sue dita si sono avventurate fra le mie cosce ho esitato un attimo, ma il piacere era più forte dell’imbarazzo e l’ho lasciato continuare. Mi sentivo tranquilla, non mi ha forzato a fare qualcosa che non volessi e so che se l’avessi fermato non avrebbe insistito oltre. Ma non volevo che si fermasse! Ero completamente bagnata e le sue lunghe dita non hanno trovato resistenza quando si sono insinuate fra le mie piccole labbra e mi hanno penetrato regalandomi scosse di piacere lungo tutto il corpo. Si è sicuramente accorto di quanto fossi eccitata, la sua mano era completamente fradicia dei miei umori e quando ha iniziato a stimolare il clitoride turgido credevo di non resistere oltre. Stavo pensando di ricambiare, ero tentata di allungare la mano ad avvolgere il suo membro duro quando abbiamo sentito delle voci avvicinarsi, probabilmente una compagnia di ragazzi intenzionati a sfruttare quella spiaggia isolata per qualche festino. Ci siamo rivestiti e allontanati in fretta, un po’ delusi dall’interruzione.
Adesso penso che l’arrivo di quei ragazzi sia stato un bene, probabilmente eccitata com’ero non sarei riuscita a fermarmi e chissà cosa sarebbe potuto succedere”.
Il racconto mi ha sconvolto, non mi sarei aspettato da Rossella tanta intraprendenza. Quanto darei per assistere di persona ad uno spettacolo del genere, con mia moglie protagonista. Sono quasi deluso che abbia dovuto interrompere, ma questo spiega il livello di eccitazione in cui l’ho trovata quando sono arrivato. La bacio intensamente e lei sembra rilassarsi; credo che avesse paura di una reazione diversa da parte mia per quello che mi ha raccontato.
“Domani pomeriggio vorrebbe raggiungermi in spiaggia…” mi informa, “ma posso dirgli che stai meglio e che voglio stare con te”.
“Amore,” rispondo io “non posso negare di essere un po’ geloso del fatto che Sergio ti piaccia, ma l’eccitazione nel vederti desiderata e corteggiata è molto superiore. Quindi, se ne hai voglia, continuerei il nostro gioco anche domani. Cosa dici?”.
“Come vuoi, ma non so fino a dove riuscirei a spingermi con questo gioco. E se lui si aspettasse di più?”.
“Io voglio solo che tu ti senta finalmente bella e sensuale. Decidi tu quando fermarti. Io ti amo e ti amerò sempre”.
“Anch’io ti amo da morire” mi risponde prima di darmi il bacio della buonanotte e mettersi a dormire.

Sono seduto all’ombra della pineta in posizione un po’ più defilata rispetto a ieri, ma riesco a vedere perfettamente Rossella distesa ad abbronzarsi. Oggi indossa anche il reggiseno del costume; probabilmente, sapendo che fra poco Sergio la raggiungerà, non vuole apparire troppo esibizionista. Peccato: lo spettacolo di quel seno esposto alla vista di chiunque è impagabile per me.
Sergio si siede sul telo che ha steso accanto al suo. Sarei curioso di sentire i loro discorsi, parlano animatamente, li vedo ridere e immagino che stiano ripercorrendo i fatti della sera prima quando per poco hanno rischiato di farsi trovare nudi da un gruppo di ragazzini.
Sembrano una coppia consolidata: passano il tempo chiacchierando, leggendo, prendendo il sole…
Rossella passa la crema solare a Sergio, capisco che gli ha chiesto di spalmargliela sulla schiena. Il mio interesse si risveglia istantaneamente e non voglio perdermi l’occasione unica di vedere mia moglie massaggiata da un altro uomo. Sergio, inginocchiato a fianco di Rossella distesa sulla pancia, le spalma abbondantemente la crema sulle braccia, sulle spalle, sulla schiena. Il gancio del reggiseno è chiaramente d’intralcio e con un gesto rapido viene slacciato. Le mani scorrono sulla pelle calda, sfiorano la curva dei seni, scendono a cospargere il retro delle gambe dai polpacci su fino alle cosce. So quanto piace a Rossella essere massaggiata e sono sicuro che si stia godendo il tocco esperto di Sergio. Un brivido mi percorre la pelle quando quelle mani estranee insistono più del dovuto a massaggiare i glutei di Rossella.
Ancora più elettrizzante quando lei, voltatasi sulla schiena, con i seni liberi non più coperti dalla stoffa del costume, passa la crema all’amico invitandolo a spalmargliela anche davanti. Non riconosco più mia moglie: da preda sembra essersi trasformata in predatrice e questa nuova Rossella più sicura di sé mi attira da impazzire! Sergio non si tira certo indietro e applica la crema su tutto il corpo, soffermandosi minuziosamente a impastare il seno, probabilmente per assicurarsi che quella parte tanto sensibile e delicata non si scotti al sole… come dargli torto!
Con il libro in mano, aperto alla stessa pagina da ieri, non riesco a distogliere lo sguardo dal corpo di mia moglie, che è di nuovo distesa al sole senza il top.
Li osservo tuffarsi in mare, nuotare qualche bracciata in una sorta di gara, giocare in acqua schizzandosi a vicenda e cercando di far cadere in acqua l’altro. Immagino che lui non faccia niente per evitare qualche contatto furtivo con il corpo di lei.
Mi sembra di vedere Rossella, mentre esce dall’acqua, regalarmi un sorriso e questo mi scalda il cuore. Sono veramente contento che si stia divertendo e che questo gioco stia piacendo anche a lei.
È tardo pomeriggio quando li vedo prepararsi probabilmente per andare al solito bar. Attendo mezz’oretta prima di incamminarmi verso casa, ma passando dal bar, mi insospettisco non trovandoli seduti ai tavolini.
Rossella mi raggiunge a casa quando la cena è quasi pronta e, intuendo i miei pensieri, mi racconta della passeggiata nella pineta con Sergio.
“Dopo aver bevuto qualcosa al bancone abbiamo deciso di fare due passi in pineta. Mi sono sentita bene oggi, è come se conoscessi Sergio da tantissimo tempo. Ci siamo seduti su una panchina nel cuore della pineta, un posto incantevole appena fuori dal percorso principale e, quasi senza pensarci, ci siamo baciati con passione. Mi dispiace amore, non volevo, ma è come se non potessi deludere le aspettative, non me la sono sentita di allontanarlo e andarmene. Però sinceramente mi è anche piaciuto lasciarmi andare e baciare un altro uomo per la prima volta. Mi ha fatto sentire desiderata. Non l’ho fermato neanche quando la sua mano mi ha scoperto il seno e ha iniziato a giocare con i miei capezzoli, sai quanto mi eccita. Ho notato il suo costume gonfiarsi, sarei stata curiosa di vedere e toccare il suo cazzo ed ero tentata di tirarglielo fuori, ma non era il caso, c’era gente sul sentiero principale, qualcuno avrebbe potuto passare lì vicino e vederci. Quindi siamo tornati. E questo è tutto”.
“Wow, stai diventando sempre più porca! Mi piace sentirti parlare così”.
“Scemo, è tutta colpa tua, mi metti in testa tu queste cose. Ho capito che ti eccita vedermi con un altro, ma se fosse successo davvero qualcosa? E se poi non mi amassi più?”
“Non dirlo neanche per scherzo. Ogni volta che mi racconti queste avventure mi innamoro ancora di più”.
“Però adesso non so cosa fare… mi aspetta ancora al bar dopo cena, ma non sono sicura di voler continuare questo gioco”.
Capisco benissimo i suoi timori: è combattuta fra il desiderio di lasciarsi andare e divertirsi continuando a godersi il corteggiamento e la paura che possa accadere qualcosa che non avrebbe mai preso in considerazione. Ha bisogno della mia approvazione, devo cercare di confortarla, non voglio proprio che rinunci a questa occasione.
“Non devi farti troppi problemi. Stasera vai e divertiti. Io sarò comunque al bar. Sai che in qualsiasi momento puoi tornare a casa e lasciar perdere tutto. Ma, se te la senti, sei liberissima di sperimentare nuove emozioni. Ti amo da morire!”

Dev’essere una serata amarcord considerando che le casse stanno diffondendo canzoni degli anni ’60: Sapore di sale, Una rotonda sul mare… Tutto sommato non mi dispiace, riporta alla mente gli amori estivi, i primi baci sulla spiaggia. Sembra la colonna sonora ideale per la serata di Rossella. È fantastica con quella camicetta sbottonata abbastanza da lasciare intravedere la curva dei seni e la corta gonnellina leggera. Sullo stesso divanetto di ieri, con il bicchiere in mano, lascia che Sergio le accarezzi i capelli mentre parlano. L’altra mano dell’uomo è costantemente appoggiata sulla coscia nuda, al limite dell’orlo della gonna che dà l’impressione di risalire impercettibilmente ogni istante un po’ di più. È eccitante vederla così in intimità con un altro e soprattutto mi eccita l’espressione compiaciuta che leggo sul suo volto: da quando sono arrivato non mi ha ancora guardato, come se si fosse dimenticata che fossi anch’io lì. O forse vuole mettermi alla prova facendo leva sulla mia gelosia? O più semplicemente, cercando di non pensare a me, crede di riuscire più facilmente a lasciarsi andare e godersi il suo appuntamento?
Si alzano e si inoltrano nella pineta passeggiando fianco a fianco. Stavolta li seguo tenendomi a distanza facendo attenzione che non mi vedano.
Quando si siedono su una panchina, che intuisco essere la stessa del pomeriggio, mi nascondo dietro alcuni fitti cespugli, completamente al buio, invisibile dalla loro posizione, ma con una visuale ottima sulla panchina che al contrario, trovandosi in una radura, è perfettamente illuminata dalla luce della luna.
L’atmosfera è magica. I profumi inebrianti della pineta sembrano intensificarsi di notte e si mescolano con il profumo di salsedine che sale dal mare. Il silenzio sarebbe quasi opprimente se non fosse rotto dallo sciabordio delle onde in lontananza. Riesco a sentire ben distinte le parole sussurrate di quei due sulla panchina. Sergio, con un braccio attorno alle spalle di mia moglie, la riempie di complimenti e lei è evidentemente lusingata da queste attenzioni. Ma se sono arrivati fin qui non è certo per chiacchierare e infatti le bocche si incollano in un bacio passionale che lascia quasi senza fiato anche me. Immagino le labbra divorarsi a vicenda, le lingue rincorrersi e cercarsi con frenesia. Rossella con gli occhi chiusi si è abbandonata fra le braccia di lui che la avvolgono stretta. Sergio, senza mai interrompere il bacio, fa scorrere dolcemente una mano sul viso di lei, scende lungo il collo e si infila sotto la stoffa della camicetta. Facendosi coraggio slaccia tutti i bottoni e libera i grossi seni dal reggiseno iniziando a giocare con i capezzoli turgidi. Ho un capogiro: che spettacolo mia moglie con le tette all’aria in un luogo pubblico fra le braccia di uno sconosciuto che la tocca senza ritegno. Sergio, confortato dalla reazione di Rossella che sembra apprezzare il trattamento, scende lungo la pancia scoperta, scorre lungo la gamba per poi risalire l’interno coscia e infilarsi sotto la gonna a raggiungere la parte più intima. Attendo curioso la reazione di mia moglie che sorprendentemente non lo ferma, ma continua il bacio interminabile. Le cosce prima serrate ora si aprono a lasciare accesso alla mano indiscreta, un evidente messaggio di disponibilità che lui non si lascia sfuggire: staccandosi da lei la fa sedere di traverso sulle proprie gambe dove può continuare il bacio appena interrotto. Una mano accarezza la schiena e il collo di Rossella, l’altra si rituffa in mezzo alle cosce divaricate a stimolare la parte più sensibile. Immagino le lunghe dita spostare le mutandine per percorrere l’apertura fra le labbra fradice, scorrere lungo le piccole labbra a stimolare il clitoride gonfio e avvicinarsi all’ingresso per poi entrare senza alcuna resistenza. A volte lui interrompe il bacio per abbassarsi ad assaggiare, succhiare, mordicchiare i capezzoli che spuntano invitanti. Rossella butta la testa all’indietro in preda al piacere che la doppia stimolazione le sta procurando.
Intravedo la mano libera di Sergio trafficare con i pantaloncini, sicuramente sta cercando di liberare il proprio membro che immagino duro e pulsante. Non riesco a vederlo nascosto fra i due corpi, ma il movimento della mano di mia moglie non lascia dubbi sul fatto che abbia soddisfatto la propria curiosità di prenderlo in mano e ricambiare il piacere. Sto osservando mia moglie che fa una sega ad un altro uomo mentre lui la penetra con le dita e sorprendentemente sono eccitato come mai prima d’ora! Mi slaccio i pantaloni e inizio a massaggiarmi il membro talmente duro che quasi mi duole.
Sergio solleva Rossella e la posiziona in piedi di fronte a sé. Sembra incantato ad ammirare una dea e lo sento chiaramente esclamare “sei stupenda!”, mentre le mani risalgono lungo i fianchi di lei infilandosi sotto la gonna per poi scendere lungo le cosce trascinando con sé le mutandine che cadono appoggiandosi alle caviglie prima di essere scalciate via. Come un prestigiatore fa comparire un preservativo che avrà preparato per l’occasione in qualche tasca e, strappata la busta con i denti, se lo srotola con destrezza sul cazzo eretto. Riesco a vederlo chiaramente e devo ammettere che è ben dotato: è lungo all’incirca come il mio, ma sembra notevolmente più largo di diametro.
Siamo al punto di non ritorno, sta per accadere, e la gelosia sta prendendo il sopravvento. Sono tentato di fare rumore per spaventarli e rovinare il momento di intimità. Ma è proprio quello che desidero? NO! Ho finalmente un’occasione unica di vedere mia moglie scopare con un altro e non voglio perdermela.
Sergio, ancora seduto sulla panchina con i pantaloncini abbassati guidando con una mano il grosso membro, fa voltare Rossella e la invita a sedersi su di sé. Lei, con la schiena rivolta verso l’amico, si cala lentamente impalandosi sull’asta rigida. Il viso di mia moglie, che ora è rivolto verso la mia postazione, è attraversato inizialmente da un’espressione di dolore. Resta immobile per quello che sembra un tempo interminabile, per la prima volta con un altro uomo dentro di sé, come se avesse bisogno di abituarsi alle nuove sensazioni. Si morde il labbro inferiore, capisco che il piacere sta prendendo il sopravvento e infatti, con le braccia tese appoggiate alle ginocchia di lui, inizia un lento movimento su e giù. Sergio la avvolge da dietro e gioca con il grosso seno nudo che sobbalza ad ogni affondo, mentre lei, con gli occhi chiusi e la bocca appena socchiusa, sembra in estasi. Voglio imprimermi indelebilmente questa immagine nella memoria; credo che nessun film porno riuscirà mai ad eccitarmi come la scena a cui sto assistendo.
I due si alzano in piedi e Sergio fa piegare Rossella ad appoggiare le mani sulla panchina con il culo rivolto verso l’alto. La gonna rovesciata sulla vita lascia scoperto quello spettacolo da cui non riesco a distogliere lo sguardo: il sesso di Rossella, esposto fra le gambe divaricate, è talmente intriso di umori che luccica alla luce della luna. Impugnato il grosso cazzo Sergio si avvicina all’apertura invitante e la penetra delicatamente senza trovare resistenza. Con le mani appoggiate sulle natiche inizia ad infliggere colpi dapprima lenti e delicati, poi aumentando il ritmo fino a scopare Rossella alla pecorina in modo quasi animalesco. TUM, TUM, TUM… colpi veloci e costanti, quasi frenetici. Sembra di assistere ad un video pornografico con protagonista mia moglie. Ad ogni affondo rimbomba nel silenzio il tonfo dei corpi che sbattono e il verso strozzato che le esce dalla gola come se l’aria venisse spinta fuori dai polmoni.
Rossella allontana Sergio, lo fa sedere di nuovo sulla panchina e si mette a cavalcioni sulle sue gambe, stavolta rivolta verso di lui. Finora è stata passiva, in balia di quell’uomo che ha condotto il gioco a suo piacimento, ma vederla prendere l’iniziativa e imporgli la posizione che preferisce per raggiungere il piacere, mi procura un brivido lungo la schiena e le gambe quasi non mi reggono in piedi. Voglio vedere mia moglie godere!
Le mani di Sergio sollevano la gonna e avvolgono quel culo magnifico mentre lei si alza sulle ginocchia e con una mano avvolta attorno al cazzo lo direziona in modo da potersi impalare e farsi riempire da quel grosso attrezzo. Con le mani appoggiate sul petto di Sergio si solleva e si abbassa ritmicamente sfilandolo completamente e lasciandosi penetrare nuovamente, mentre le mani di lui sulle natiche accompagnano il movimento. Da qui dietro riesco a vedere, attraverso le gambe di Rossella, quel membro duro che appare e scompare continuamente dentro di lei. So che questa è la posizione in cui mia moglie raggiunge più facilmente il culmine: il respiro che si fa affannoso è il segnale che è vicina al limite. Ancora pochi movimenti e finalmente l’orgasmo esplode prepotente: le gambe tremano vistosamente, il corpo è scosso da sussulti violenti, le braccia non la reggono e si lascia cadere addosso a lui nascondendo il viso sulla sua spalla e soffocando l’urlo che erompe incontrollato. Dall’espressione sul viso di Sergio che ha serrato gli occhi e ha la bocca aperta in un urlo silenzioso, capisco che ha raggiunto l’orgasmo e sta stringendo forte a sé Rossella condividendo quel piacere che si sono regalati a vicenda.
Non resisto più e libero il mio piacere inondando con getti di seme caldo le foglie dietro le quali sono nascosto.
Quei due sono ancora nella stessa posizione, ancora abbracciati. Immagino che Rossella si stia godendo la sensazione di quel membro che sta tornando flaccido ancora dentro di lei.

Sono sdraiato nudo sul letto quando finalmente Rossella rientra a casa. Non mi saluta, non dice nulla, ma si si chiude in bagno. Sento l’acqua della doccia scorrere. Una doccia interminabile. Quando esce dal bagno, con addosso solo le mutandine, si sdraia sul letto accanto a me, appoggia la testa sul mio petto e scoppia in un pianto inarrestabile. Le accarezzo la testa e il viso in silenzio, lasciandole il tempo di calmarsi. Temevo che venisse assalita dal senso di colpa, ma non mi aspettavo una reazione così intensa. Appena si riprende un po’ riesce a sussurrare fra i singhiozzi “Ti…. Ti ho… tra… tradito!” e crolla di nuovo in un pianto a dirotto. La riempio di carezze e di baci sulla testa, sulla fronte in attesa che si tranquillizzi. Quando si calma le prendo il viso fra le mani, asciugo le lacrime e la bacio dolcemente sulla bocca.
“Non mi hai tradito. Ti ho spinta io fra le sue braccia. Tu hai realizzato una mia fantasia e per questo ti amo più di prima”. Le mie parole sembrano funzionare, si sta rilassando fra le mie braccia.
“Però devi raccontarmi tutto nei dettagli” la incito sorridendo e lei inizia a descrivermi la serata da quando hanno lasciato il bar.
“…abbiamo passeggiato…sulla stessa panchina…ci siamo baciati…slacciato la camicetta…” mi racconta tutto minuziosamente, senza tralasciare alcun particolare. Le immagini di quella sera sono ben impresse nella mia mente, ma ascoltare Rossella descriverle è ancora più eccitante, soprattutto quando arriva alle parti più spinte. Si accorge che il suo racconto mi sta eccitando e, senza interrompere la narrazione, avvolge la mano attorno al mio cazzo eretto accompagnando le parole con il movimento lungo l’asta.
Ogni tanto la interrompo per avere maggiori dettagli: “quanto era grosso?”, “ti è piaciuto”, “hai goduto?”.
Il racconto arriva verso la conclusione “…e siamo rimasti così, abbracciati, a lungo. Non riuscivo ad alzarmi, le gambe non rispondevano. È stato molto intenso. Però la prossima volta voglio che tu sia lì con me!”
Nel sentirla pronunciare quelle parole che lasciano aperta la possibilità di una “prossima volta”, non mi trattengo più ed esplodo fra le sue dita che avvolgono il membro pulsante, mentre lei incolla le sue labbra alle mie in un bacio colmo di amore e riconoscenza.
Che donna stupenda ho al mio fianco! Amo mia moglie alla follia!
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