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Parco al mattino, seguito


di Angelopazzo
11.10.2012    |    15.332    |    2 9.5
"“ per piacere, ho solo 16 anni, non l’ho mai fatto e il tuo coso è troppo grande per entrare “..."
Tutto era sconosciuto in quel momento. Io, quell’uomo, il suo sperma sul mio viso. . intorno percepivo la presenza di altre persone, ma erano come sfuocate.. nessuno per fortuna nel parco, che adesso aveva iniziato ad essere frequentato dalla gente e dai miei compagni che andavano a scuola, sembrava essersi accorto di me, dietro al cespuglio, e del mio ignoto amante. Non riuscivo a percepire tutto quello che mi circondava, ma l’immagine che avevo davanti era veramente incredibile.. il cazzo di quell’uomo, che fino ad allora era rimasto lungo e duro senza mai smettere di pulsare, si stava afflosciando in mezzo alle sue gambe, con ancora delle piccole gocce vicino alla punta. Avevo una gran voglia di riprendere in bocca quel suo grosso uccello, ma sapevo anche che avevo già oltrepassato ogni limite per la mia giovane età. Mi girai per prendere un fazzoletto nella cartella e pulirmi la faccia ancora sporca, e l’attimo dopo iniziai a sentire le sue mani di nuovo addosso, entrambe sul mio bel culetto modellato dalla giovane età e da una vita veramente noiosa.. appena sentì il mio irrigidimento una forte mano iniziò a tenermi verso terra, me non era la sua!! C’era qualcun altro insieme a noi, e non riuscivo a muovermi per vedere chi fosse! La mia eccitazione divenne incontrollabile quando il nuovo sconosciuto per farmi tacere mi prese con forza per i capelli, da sopra, e accovacciandosi mi schiantò in bocca tutto il suo cazzo durissimo. Devo dire che non era grande come l’altro, ma in quanto a durezza se la giocavano alla pari! La sua violenza iniziò a piacermi immediatamente, perché non mi arrivava in fondo come l’altro. Presa per i capelli ed infilata su un uccello duro, su e giù, su e giù, fino a sbattermi le palle in faccia.. che puttanella!! E l’altro?. Quel porco che poco prima era seduto a menarsi, e aveva trovato una bocca vergine dentro cui sborrare non gli era bastata, no.. le sue mani erano diventati mille tentacoli indipendenti, che pervadevano tutto il mio corpo, soprattutto il mio piccolo culetto stretto. Mi sganciò sicuro i jeans, lasciando che l’altro mi immobilizzasse bene, e iniziò a far scivolare pantaloni e mutande piano piano, dandomi dei morsetti delicati e delle pacche, abbastanza forti da farmi andare avanti e indietro. . cosa voleva fare? Impalarmi con quel suo coso enorme? No!!! No glielo avrei permesso, lo avrei ferm.. in un attimo capii e dalla mia bocca iniziarono ad uscire parole di supplica, piano, con la voce quasi rotta, le prime parole da quando tutto era iniziato.. “ per piacere, ho solo 16 anni, non l’ho mai fatto e il tuo coso è troppo grande per entrare “ . Le sue mani si fermarono, proprio dopo aver scoperto il mio buchino, ormai tutto di fuori, e oscillavo il culetto stretto per non farlo andare avanti..” Va bene, proprio.. per piacere.. “, rispose, e dai suoi gesti, leggermente più pacati e controllati, speravo che forse non mi avrebbe infilato dietro a quel cespuglio.. poi però sentii la sua lingua insinuarsi fra le mie natiche, stuzzicando il buco del mio culetto!! Oddio che sensazione meravigliosa, quella lingua che piano cercava di infilarsi nel mio didietro mi lasciava senza fiato, non fosse stato che in bocca avevo un altro uccello che mi stava facendo svenire.. tutte le mie preoccupazioni diminuirono.. non me lo metterà dentro, vuole solo farmi godere con la lingua, pensai, e lasciai che lui scavasse dentro al mio culetto vergine! I pantaloni e le mutande facevano rimanere il mio culo abbastanza stretto, e lui si divertiva ad allargarlo e a stringerlo, io davo fuori di testa così.. avevo spasmi ovunque, e sentii che entrambi si fermavano e mi lasciavano andare. Mi rilassai, ma fu un istante solamente. Si erano scambiati di posto, e la mia piccola bocca si ritrovò nuovamente riempita da quell’uccello enorme, duro come ricordavo prima, e sempre grosso, grosso e gonfio di sborra calda… ormai ero in preda alla follia, sentivo la bocca e la lingua che mi rovistavano il culo, e succhiavo un cazzo in gola tenendolo con entrambe le mani.. volevo venire! Venire con loro e per loro! Lasciai stare quello dietro quando sentii che si allontanava un poco, e si appoggiava con l’uccello al mio culo, la mia gola era interamene riempita dallo stantuffo di un cazzone enorme, cosa potevo fare? Solo provare a lasciarmi andare a quelle sensazioni, e provare a farmi inculare per la prima volta!! Non me lo ruppe con un sol colpo, per fortuna iniziò ad appoggiarlo, a farmi sentire quanto era duro, a giocare con un buchetto che non lo aveva mai preso.. pian piano spingeva la punta della sua mazza, e ad ogni colpo entrava sempre di più, sempre di più, poi tornava fuori e ricominciava.. fino a che il mio culetto si ruppe ed entrò tutto insieme fino in fondo, col suo uccello duro tutto dentro al mio culetto vergine e giovane! Sentii un gran dolore scuotermi dentro, ma subito iniziarono ad arrivare ondate di piacere intenso, sempre di più, crescere e pervadere tutto il mio corpo.. entrambi si stavano scatenando aumentando il ritmo visto che a me andava più che bene.. in culo e in bocca, avanti e indietro, tutti fino in fondo, durissimi, perfetti! Dietro sentivo il mio culo sciogliersi a quei potenti colpi, davanti la mia gola stava godendo come non avrei mai immaginato, colavo da tutte le parti.. sentii che dietro il ritmo stava cambiando, veloce, sempre più veloce e solo dentro, tanto tanto dentro al mio povero culo. Raggiungemmo l’orgasmo insieme, io con un palo nelle mele, lui a trafiggermele.. col corpo e l’animo sfinito, lasciavo che le mani forti di quell’uomo tenessero il ritmo giusto, con tutta la mia faccia.. ci vollero minuti infiniti, ma poi con un gemito soffocato di nuovo il suo uccello mi regalò un altro momento di perdizione eterna, piantandomi in gola fiotti caldissimi di sborra bollente e salata.. cominciò a colarne un po’ fuori dalla bocca, gran parte lo avevo bevuto, eravamo rimasti solo io e quell’uomo, io ero nell’infinito.
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