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Scambio di Coppia

Due ragazzi per me posson bastare


di Membro VIP di Annunci69.it stimolantecp
18.06.2025    |    3.127    |    13 9.8
"“Vai, così, lento, sì…ma ora muoviti, sbattilo bene, veloce…” Non è abituato a farsi dirigere dalle sue donne, ma doveva aspettarselo, lei non è una delle solite che frequenta..."
Non so se vi sia mai capitato di essere donna, anzi di essere donna e aver passato i cinquanta. Da un po’.
A me è successo e sto vivendo questo particolare momento per la prima volta nella mia vita (beh, logico) e sono sinceramente perplessa.
Studi serissimi di varie università sparse nel mondo raccontano che la “maturità” è un periodo difficile per il sesso femminile, che può portare alla depressione, che è anche contraddistinto da cambiamenti psicofisici profondi, tra i quali viene sempre sottolineato il calo drastico della libido.
Ecco, io sono come si dice, l’eccezione che conferma la regola.
Anzi, a dire il vero, ho scoperto che anche le mie amiche di sempre, Mimma ed Adele, sono eccezioni pure loro.
In poche parole, abbiamo ancora voglia, inutile girarci intorno.
Sì, lo ammettiamo sinceramente e posso parlare a nome del trio come fossimo un unico corpo.
Un corpo old-fashion, morbido, con i fianchi pronunciati, con il seno che starebbe non in una sola ma in un intero servizio di coppette di champagne; un corpo provvisto di un culo, dicono fonti autorevoli gradevolmente tondeggiante, che potrebbe per estensione, forse, fare Provincia a sé .
E no, visto che ancora suscitiamo dell’interesse, non abbiamo nessuna intenzione di appendere i perizomi e i reggiseni a balconcino al chiodo, vorremmo goderci serenamente il periodo che stiamo vivendo.
Ce lo stiamo ripetendo anche oggi: come capita almeno una volta al mese, ci siamo concesse un po’ di relax in un centro benessere e siamo piacevolmente immerse in una vasca idromassaggio da cui si gode una vista incantevole del lago, splendido in una soleggiata giornata invernale.
“Ammetto, ragazze, la darei via un po’ di più, se potessi, ma mi piacerebbe farlo con lo stesso uomo per un po’ di tempo, saltare di fiore in fiore non fa per me, non sono un’ape.
La questione, ahimè, è una sola: non si trovano uomini disposti ad impegnarsi nemmeno nel breve periodo. Se sono scapoli, mi propongono solo una sveltina e pensano di poterla avere, tra l’altro, nel mio letto e rigorosamente una-tantum; se invece hanno relazioni stabili, pur tristissime, hanno troppa paura di essere scoperti e non si combina nulla” si lamenta Adele.
Le fa eco Mimma: ” Io ormai sto con Gigi da tre anni e ci siamo trasformati in una coppia da sesso domenicale, come se si dovesse timbrare il cartellino, che ovaie! Nessuna fantasia alternativa al letto della nostra camera…Tutti i miei buoni propositi riguardo alla fedeltà stanno correndo dei brutti rischi, ve lo dico chiaramente! Come vorrei vivere ancora una delle mie scappatelle, nessun coinvolgimento sentimentale, sapete come sono fatta, ma una cazzo di “scopata senza cerniera” me la farei proprio.”
Io rido, apprezzo la citazione della scrittrice che tutte abbiamo adorato (e letto di nascosto da adolescenti), loro non si offendono quando le prendo in giro; recito la mia parte, per le mie amiche sono la rappresentazione vivente della moglie noiosa ed un po’ bacchettona; delle frequentazioni trasgressive, di Ivo e mie, non immaginano nulla.
Se sapessero che…

Da circa un mese, intrattengo una corrispondenza interessante con due ragazzi.
Beh, ragazzi, hanno quarant’anni, ma sono più giovani di me di… anni, tanti.
Di solito quando i singles ci (mi) scrivono utilizzando la chat del sito, io li liquido con un “Grazie dei complimenti”, che fanno sempre, “ma non siamo interessati ad un triangolo!”.
Invece, Diego e Michele non hanno ricevuto la risposta completa, mi sono fermata al “Grazie!” e poi ho chiesto qualcosa di loro.
Svista? Ero distratta? Oppure, sotto sotto, mi faceva piacere iniziare una relazione seppur virtuale con ognuno di loro, che sembrano fuori dal coro di chi snobba con disprezzo le donne mature e serenamente curvy (de gustibus…).
Diego è curioso, ha scritto anche lui qualche racconto, mi dice di essere impegnato ma forse è solo un paravento.
Gli piace mandarmi il “Buongiorno!” al mattino finché è sul pullman che lo porta al lavoro, percepisco la sua timidezza anche attraverso le frasi brevi che mi scrive.
Invece i suoi racconti, dicono ben altro: sono storie che narrano di donne mature e disinibite, adoratrici del cazzo dei loro partner occasionali che strapazzano con cinismo ed ingordigia. Sono le donne che lui vorrebbe incontrare sul sito, perché nella vita reale non ne ha il coraggio, come spesso mi confessa amareggiato.
Michele invece, all’opposto, mi manda lunghissimi messaggi, spedendoli magari nel cuore della notte, credo che non gli interessino più di tanto le mie risposte, cerca forse una spalla su cui sfogare la sua insoddisfazione per essere “solo” contemporaneamente marito, amante e scopatore purtroppo (dice lui) occasionale, di donne chiaramente diverse tra loro.
“E quindi” gli chiedo “cosa vorresti ancora?” ma lui non risponde, o meglio pesca dai miei racconti una frase che lo ha colpito e ci ricama sopra per righe e righe della chat.
Con ambedue ormai ci scriviamo da settimane, Ivo legge tutto, a volte commenta, spesso lo vedo scorrere lo schermo del cellulare alzando solo un sopracciglio e scuotendo il capo: credo che mi ritenga un po’ suonata perché ancora non li ho liquidati.
Finché tornando in macchina dall’incontro con le mie amiche non mi parte una fantasia, forse solleticata dalle loro chiacchiere o dagli ormoni risvegliati dalle bolle dell’idromassaggio.
“Ecco il mio nick su Telegram” scrivo prima all’uno e poi all’altro.

Diego ferma la sua nuovissima motocicletta nel cortile del B&B, poggia saldamente i piedi sulla ghiaia ma non si toglie subito il casco, respira chiedendosi se non sia il caso di riavviare il motore e ripartire verso casa.
“No”, dice tra sé, “ragazzo, è l’occasione della tua vita, lei ti ha servito la sua passera su di un vassoio d’argento, vuoi mandare tutto a puttane?”.
Le sue istruzioni, arrivate dal suo account telegram “cherie6569” sono state precise: “percorri il vialetto tra gli oleandri (una veloce ricerca su Google gli ha chiarito di che piante si tratti…), vedrai una dependance (scrivere una “casetta appartata” era troppo difficile?) con una porta azzurra, entra senza bussare.”
Casco sottobraccio, camminata sicura da macho a cui non è abituato (ma magari lei sta guardando dalla finestra), cuore in fibrillazione, avanza fino alla porta che trova appena accostata.
Nella stanza è quasi buio, intravede un letto al centro, una figura sdraiata, candele appoggiate ovunque, tra sé pensa: “Posso ancora andarmene, girare su me stesso ed andarmene”.
“Mi sono messa il body di pizzo che hai ammirato nella foto che ti piace tanto, vedi?”
Lei ha la voce bassa e giovane, lui si illude che il tremito che sente sia per un’emozione pari alla sua.
La guarda, finalmente dal vivo e per intero, per mesi ha cercato di ricomporre tutto il suo corpo usando le foto che gli sono state inviate come fossero tessere di un puzzle.
Lo colpisce il profumo: sì, è quello che lui ha scelto per il loro incontro, una fragranza provata insieme alla commessa che l’ha aiutato a sceglierlo: “Un regalo per la mia fidanzata, ma deve piacere anche a me!”.
Gli è piaciuto anche il nome “Tentazione” adatto a quello che lei è stata per tutto il tempo.
“Non voglio che tu esiti, io sarò ad aspettarti, profumata come vuoi, ti guarderò, tu farai altrettanto, ci siamo detti tutto, cos’altro possiamo aggiungere ancora?”
Come darle torto, lui ha fatto galoppare la fantasia per scrivere racconti sempre più dettagliati e appassionati, scavando dentro di sé per esprimere cosa avrebbe voluto condividere.
“Leccarti per ore, farti godere senza toccarti con altro che non sia la mia lingua, sentirti supplicare di scoparti, ed invece negarmi ma farti inondare le lenzuola di quel esce dalla tua fica, dal tuo sudore e dalle tue lacrime.
Farti desiderare che ci sia un’altra e un’altra volta!”
Si avvicina al corpo che ha sognato, riesce appena ad intravvedere il suo viso, probabilmente lei ha studiato con attenzione le luci e le ombre nella stanza.
Un bacio lento ai capezzoli che sente eretti tra le labbra, lei è eccitata, sospira, poi emette un lamento prolungato, quasi come provasse dolore.
Stavolta rimarrà vestito, come il personaggio del racconto che Loretta ha commentato per primo, facendogli i complimenti per l’idea originale: “Non è da tutti, davvero, riuscire a rimandare il proprio piacere; è una pratica per uomini incredibilmente cerebrali!”
Lui non poteva nemmeno prevedere il dolore che sta provando al basso ventre, sente quasi il ruggito sordo del cazzo che vorrebbe essere liberato dalla sua prigione al di sotto dei jeans.
Appoggia la bocca sul suo ventre rotondo, scende piano mentre lei alza il bacino per spronarlo, resiste alle sue mani che gli vorrebbero abbassare la testa sulla pelle bollente, i capelli sono tormentati dalle dita impazzite.
La sua fica è la bocca di un vulcano, ma la lava è dolce, lui la beve come se fosse l’acqua di una sorgente nel deserto.
Perde il conto degli orgasmi che le sta donando, riesce a dominarsi quando lei lo supplica, “Scopami, ti prego!”
Ed invece, no, trasgredisce solo un po’ rispetto alla fantasia che avevano ideato, dovrà chiederle scusa perché non riesce a resistere, estrae in fretta il cazzo dai jeans e le inonda il seno e la pancia.
Lei non si muove, lo fa spaventare : “Accidenti, ho esagerato e ha avuto un infarto!”, sempre di una sessantenne si tratta.
Si piega sul suo viso, ma sente chiaro il suo respiro, sottile, regolare : “Tutto bene, piccola?”
“Mmm…” è la risposta ma la bocca si apre in un sorriso che dice tutto e di più.
“Missione compiuta” pensa tra sé “direi che è andata bene”.
E per la prima volta, da tanti anni, si sente sicuro, apprezzato, e ricomincerebbe tutto daccapo, con lei.

Michele percorre il vialetto circondato dai cespugli di fiori bianchi e rigogliosi, intravvede già il portoncino azzurro.
“Fatti trovare alla pecorina: scoparmi una donna sconosciuta senza nemmeno guardarla in faccia, è uno dei miei sogni. Niente fiori, aperitivo, cena ma solo il trovarsi del mio cazzo e della sua fica.”
Ed eccola: lei è stata di parola perché le aveva chiesto, scrivendole all’account Telegram “bimba6469”: “Mettiti quelle belle scarpine rosse come si vede in foto.”
“Sono un animale” si dice guardando verso il letto “ ma che immagine, cazzo.”
Non distoglie gli occhi da quel culo che si offre, appoggia le chiavi della macchina su di un tavolino, scalcia le scarpe, batte ogni record nel togliersi pantaloni e slip.
Ha il cazzo già pronto ad essere giustamente protetto da un preservativo, ogni suo timore di non riuscire a farcela svanisce mentre lo avvicina a quella donna che ha sognato a lungo.
Un ultimo sguardo, al corpo nella penombra, ai tacchi a spillo che gli fanno insieme sangue e paura, al luccichio che intravvede tra le sue cosce e gli fa capire il suo desiderio.
“Mmm” la sente sospirare, mentre inarca la schiena rivelandosi sessantenne ma molto elastica, non appena le avvicina la punta dell’uccello alle cosce.
“Sì, vai così…” : scopre che gli piace anche la sua voce, leggermente roca, sexy, arrapante.
“Vai, così, lento, sì…ma ora muoviti, sbattilo bene, veloce…”
Non è abituato a farsi dirigere dalle sue donne, ma doveva aspettarselo, lei non è una delle solite che frequenta.
“Sono un animale” continua a pensare “questa è decisamente una porcata.”
Sì, una Porcata, con la P maiuscola, aveva scritto lei “come se tu fossi semplicemente un vibratore silenzioso, col vantaggio di non dover pensare io a manovrarti”.
Una donna che è praticamente il suo alter ego al femminile, niente discorsi, solo sesso, due adulti che sanno cosa potersi regalare l’un l’altro.
Orgasmi, alla fine, numerosi di lei, a cui piace urlare mentre viene, un paio per lui, e poi a turno in bagno e: “Alla prossima, ti scrivo io, quando sarò libera…”

“Sei una vera porca!” digita in maiuscolo Mimma (se interessati, scrivere a bimba6469) sulla chat che condividiamo anche con Adele: “e fino al midollo! Mi racconterai prima o poi come sei riuscita a farmi sbattere in quel modo da uno che nemmeno mi ha detto il suo nome! ”
“Perché?” rispondo io “non avevi voglia di vivere una fantasia come si deve? E lo sai, farlo con uno sconosciuto è in cima a tutte le classifiche di noi donne…”
“Ragazze, mi sono persa qualcosa?” scrive Adele (chierie6569) “io pensavo di essere stata l’unica a beneficiare della complicità di Loretta quando mi ha dato le credenziali di quel profilo Telegram. Capisco che mi sbaglio! Che ne dite se magari ci vediamo oggi pomeriggio a casa mia?
Non vorrei che qualcuno sbirciasse il mio cellulare, cancello subito tutti i messaggi e credo sia meglio che voi facciate altrettanto…”

Per quanto mi riguarda, è un consiglio inutile, le saluto, chiudo whatsApp e apro invece la chat del sito, dove non entravo da un paio di giorni.
“Grazie!” mi scrive laconico come il suo solito Diego in un messaggio di due giorni fa.
“Porcata mitica! ” sembra fargli eco Michele in un post datato ieri.
“Di nulla, è stato un piacere. Mi raccomando acqua in bocca.” rispondo al primo.
“L’ha detto anche lei! E…silenzio, ricordati” scrivo all’altro.
Fare felici le persone, mi gratifica, un sacco!
Ivo legge da sopra la mia spalla, siamo ancora a letto, stamattina, impigriti dal caldo torrido che angoscia la pianura.
“Non ho capito bene cos’hai combinato, magari se me lo spieghi…”
“Dovrai aspettare anche tu il prossimo racconto, come tutti….”

Mentre sto per chiudere il tablet, ecco un altro messaggio in chat:
“Ciao, sono Marco, interessano 20 centimetri di cazzo?”
Mmm, pensiamoci, forse piacerebbe a qualcuna delle mie amiche, singole o un po’ deluse dai compagni, ormai sono calata nella parte dell’assistente… sociale?
Allora: non a nonna Beba, che adora le sculacciate forti su quel suo culetto fantastico (e per nulla grosso, accidenti a lei!)
Escludo Rossella che ha incontri clandestini con un massaggiatore professionista e dice di voler solo rilassarsi con il tocco delle sue mani.
Silvia? No, nemmeno a lei: aspetta pazientemente l’occasione per indossare di nuovo il suo strap-on e di manovrare un frustino per lasciare un ricordo indelebile su un fondoschiena maschile.
Pina, invece, attende il suo compleanno perché qualcuno le ha già promesso un’altra sessione bukkake (abbiamo interrogato Google per capire di che si tratta).
E tutte, invece, non sarebbero contrarie ad un bell’incontro bisex, quindi rispondo gentilmente a Marco: “No, grazie, ma i 20 centimetri non interessano. Ma hai un’amica da presentarci, invece?”

Attendo la risposta di Marco e auguro a chi mi ha letto finora, buona estate e buon divertimento!
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