Il segreto ed il gioco perverso di Alice (fantasia)

ATTENZIONE: Quello che andrete a leggere è un mio sogno erotico. È un racconto di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone, vive o morte, accadimenti o località realmente esistenti è puramente casuale.

Alice, ventiquattro anni, cameriera full-time presso un cocktail bar in zona P.ta Ticinese a Milano, seconda scarsa di seno, taglia trentotto dei pantaloni con un culetto piccolo ma bello. Fidanzata da circa due anni con Davide, studente universitario di biologia presso l’università Statale di Milano.

Conobbi Alice tramite sua sorella maggiore, Marta. L’estate scorsa, Marta decise di organizzare una piccola vacanza in una nota città turistica sulla riviera romagnola. “Quattro giorni per staccare la spina”, disse Marta.

Marta, ventinove anni, disoccupata, seconda scarsa di seno come la sorella, un culetto a mandolino ben formato da far invidia anche alle modelle. I primi due giorni passarono tranquillamente, parlando del più e del meno e uscendo la sera a bere. Il penultimo giorno, successe l’incredibile: io e Davide ci svegliammo per primi, andammo in spiaggia presto per goderci l’ultima giornata di mare. Solamente verso le ore 14.00, non vedemmo né Alice né sua sorella, così mi avviai verso l’albergo per vedere cosa stessero facendo. Quando aprì la porta della camera, Alice stava facendo sesso con sua sorella. Erano entrambe nude nella posizione sessantanove, Marta era sopra e sua sorella Alice era sotto, tra le mani aveva un vibratore a forma di cazzo di almeno 25 centimetri, vidi immediatamente la figa di Alice, era quasi depilata, solamente qualche pelo sopra la vagina. Appena le due sorelle mi videro, si fermarono, Marta si coprì alla svelta con le lenzuola, mentre sua sorella Alice rimase completamente nuda di fronte a me.

Marta urlò: “Ma L., che cazzo ci fai qui?”
“Ok L. Ascolta, non dovrai dire a nessuno quello che hai visto. Non lo sa nessuno” – disse Alice
“Ok va bene. Non lo dirò a nessuno, ma vi prego continuate, se volete!” – dissi io
“Ascolta L., ora io mi preparo e vado in spiaggia. Tu chiuditi in bagno!” – disse Marta
Successivamente, dopo cinque minuti circa, Alice, mi disse di uscire dal bagno e che ora eravamo soli.
“Mi hai visto fare sesso con mia sorella, Davide non sa nulla, e nessuno sa nulla. Devo essere sicura che non lo dici a nessuno” – disse Alice
“Stai tranquilla, non lo dirò a nessuno!”
“Ora, sai il mio segreto, ma ho un asso nella manica per te. Ora tu dovrai bere la mia pipì!” – disse Alice
“Cosa? Devo bere la tua urina?” – chiesi
“Sì esattamente, ora spogliati, dovrai diventare il mio cesso umano!”
“Perché mi fai questo? Perché devo bere la tua urina?”- domandai
“Devo essere sicura che non lo dici a nessuno, quindi ora berrai la mia urina!”

Immediatamente Alice venne verso di me, con la forza mi spogliò nudo, fece un commento sul mio cazzo, dicendo che non era male, e che dopo se avessi bevuto tutta la pipì, mi avrebbe fatto un pompino.

Mi distesi sul pavimento, Alice appoggiò la sua vagina alla mia bocca, improvvisamente scaricò litri di pipì nella mia bocca.

“Ingoia tutto adesso, sennò soffocherai!” – mi ordinò di fare

Ingoiai tutta la sua pipì, devo dire che il sapore non era male, ovviamente mi bagnai anche il petto di pipì di Alice. Il mio cazzo era al massimo dell’erezione, chiesi ad Alice di farmi un pompino, lei mi ordinò che prima dovevo pulirle la figa, con la lingua. Le leccai la figa, emise dei versi “ahh..si si.. dai.. tra poco godo.. dai lecca lecca.. la mia figa quasi rasata”. La sua figa improvvisamente divenne un lago, continuai a leccarla per diversi minuti.

“Bene, sei stato abbastanza bravo. Ora sì, ti faccio il pompino e poi dopo andiamo in spiaggia” – disse Alice

Il mio cazzo era al massimo dell’erezione, mise nella sua boccuccia calda il mio cazzo. Poi lo tirò appena fuori per leccare la cappella con la lingua, e andò su e giù con la lingua e successivamente il cazzo di nuovo nella sua bocca calda. “Succhia troia, sei una troia”, dissi ad alta voce. Lei replicò “Sì, sono una troia! Mi scopo anche mia sorella!”. Alice era veramente brava a fare pompini, sembrava nata per fare pompini, questo fu quello che pensai.

Successivamente Alice mi chiese di sfondarla, di scoparla, aggiunse che il mio cazzo era niente in confronto al cazzo di Davide. Il mio era molto più grosso, e poi la solita scopata settimanale non le interessava più. Quindi in quel momento penetrai e cavalcai Alice, la penetrai con forza, lei gemeva, “si si.. dai dai.. continua.. più forte.. si si.. ahh ahh.. mi piace il tuo cazzo!”, continuò a ripetere. Alice continuò ad urlare di piacere, non so dire quante volte venne, ma era super eccitata. Quando stavo per urlare “vengo”, lei disse che potevo venirle dentro, avrebbe preso la pillola. Dopo qualche secondo la inondai di sborra. Successivamente rimanemmo abbracciati a letto per qualche minuto.
“Ora ci rivestiamo e andiamo ad un bar a prendere del caffè. Ti devo parlare” – disse Alice

Non potei credere ai miei occhi. Alice non si lavò la vagina, ma indossò un vestito lungo di color giallo senza costume sotto e senza biancheria intima. Le chiesi come mai non metteva la biancheria intima e neanche il costume, aggiunsi che saremmo andati in spiaggia.
“Non metto quasi mai la biancheria intima sotto i vestiti, e poi ora vado a chiamare Davide e gli faccio leccare la mia vagina, così può assaporare la tua sborra!” – disse Alice

Ci dirigemmo al primo bar, entrambi ordinammo un cappuccino.

“Ora tu mi devi ascoltare. Voglio che diventi il mio amante fisso, ma ad una condizione, tutte le volte che verrai da me a fare sesso, dovrai bere almeno un bicchiere della mia pipì. Chiaro?” – disse Alice
“Ok, va bene. Ma che devo bere la pipì?”
“Sì, siccome hai scoperto il mio segreto, ora sai anche del mio gioco perverso” – disse Alice
“Ok va bene. Farò come dici tu. Comunque devo capire una cosa. Fai sesso con chiunque? Sei bisex?”
“Penso di sì, di essere bisex, ma forse sono lesbica e lo nascondo”
“A parte il fatto che non sei una lesbica vera e propria. Piuttosto sei bisex, forse. O sessuale, il sesso ti piace e in realtà non ti importa con chi lo fai."
Alice annuì.
“È da più di un anno che mi scopo chi mi pare all’insaputa di Davide, ovviamente lui non sa che faccio sesso con mia sorella”

Qualche minuto più tardi, Alice mi disse di raggiungere sua sorella in spiaggia e di comunicare a Davide che l’avrebbe aspettato in camera d’albergo.
Arrivai alla spiaggia Marta e Davide non c’erano. Cercai quasi ovunque, ma non li trovai. Passai al setaccio qualche posto isolato, e successivamente in una spiaggia isolata, trovai Marta e Davide. Erano entrambi nudi e Marta stava facendo un pompino a Davide. Potei finalmente vedere la vagina di Marta. A differenza di Alice, la vagina di Marta era pelosa.

“Eccovi!”- dissi ad entrambi

Marta e Davide si spaventarono. Successivamente senza dire una parola, Davide raggiunse la sua amata Alice in hotel, mentre io e Marta ci sedemmo in un bar a prendere un caffè. Marta fu vergognata, disse che dispiaceva aver fatto un pompino ed essersi mostrata nuda al fidanzato della sorella. Aggiunsi che non era un problema, e che sapevo il loro segreto più nascosto.