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MARZIA, UN'AMICA DA CONSOLARE


di lektor1
24.05.2022    |    12.874    |    5 9.8
"Trascorremmo parecchi minuti nudi sul letto, silenziosi a goderci il piacere appena provato, poi nuovamente un messaggio..."
“Adesso basta! Stai sempre a lamentarti che non lo facciamo, poi...”
La frase troncata improvvisamente non aveva bisogno di essere completata, ciò che Marzia voleva dire era chiaro a tutti presenti a quella cena.
Mi sentivo responsabile per quello che stava accadendo, avevo iniziato con una battuta ironica una discussione che in breve era degenerata a tal punto che Anna dopo l’ennesimo commento da parte di Marco sulla sua presunta freddezza era esplosa.
La cena era ormai alla fine, Marzia si rivolse a me chiedendomi di accompagnarla a casa.
“Tanto Marco non rinuncerà al torneo on line di poker con Gianni”
Un attimo imbarazzato dalla situazione osservo Marco alzarsi dal tavolo e in compagnia di Gianni dirigersi verso lo studio del suo amico.
“Abbiamo sposato due bei stronzi!” commenta Mariella “E tu accompagnala a casa, è il minimo che puoi fare…. Potevi evitare di iniziare questo discorso!” continua arrabbiata nei miei confronti.
La serata ormai era rovinata, nulla di irrimediabile, Gianni e Marco li avrei chiamati l’indomani, con Mariella non ci siamo mai sopportati, solo l’amicizia che mi lega a Gianni mi ha impedito di litigare.
Con Marzia invece i rapporti erano migliori quindi era necessario che l’accompagnassi a casa, per farmi perdonare.
Nonostante la nostra amicizia pluriennale ho sempre considerato Marzia la classica figa di legno, ed ho sempre considerato motivate le lamentele di Marco.
Mi è sempre sembrata la classica moglie che considerava il sesso solo un mezzo finalizzato alla procreazione e il suo abbigliamento sempre morigerato me lo confermava.
Ed è per questo che vedendola entrare in casa indossando un abito nero decisamente provocante la mia dissolutezza mi ha portato a fare un paio di commenti piccanti e la battuta fuori luogo causa scatenate del litigio.
In macchina durante il percorso fino a casa sua inizio a scusarmi
“Se me ne dai la possibilità, posso spiegarti…”
“Guarda non ho bisogno delle tua spiegazioni o delle tue scuse, il rapporto con Marco è ormai agli sgoccioli, questa sera è successo quello che doveva accadere già da tempo”
“Cosa cuoi dire?” domando sorpreso.
“Voglio dire che il tuo amico si è dimenticato di avere una moglie e dei doveri che questo comporta”
“Cioè che ha un’altra? Conosco Marco da sempre e non posso immaginarmi una cosa simile”
Marzia esplode in una vivace risata, “Magari avesse un’amante, almeno saprei perché non mi tocca da quasi un anno!”
“No, il tuo amico ha solo un pensiero fisso, il poker on line, lui e il suo degno compare di giochi!”
“Passano serate intere a giocare…”
Giunti sotto casa sua e parcheggiai così da poter parlare con lei e consolarla.
“Non ho voglia di bere da sola, fammi compagnia, tanto Marco non rientrerà prima dell’alba”
Accettai volentieri l’invito anche perché mi sembrava piuttosto agitata.
Ci sedemmo sul divano del salotto e la osservai mentre riempiva due bicchieri con dello scotch.
”Non posso credere a quello che mi dici, Marco mi è sembrato sempre innamorato di te!”
“Non è questione di amore, forse è ancora innamorato, ma sono uscita dai suoi pensieri. Adesso esiste solo il poker on line.”
“Ho fatto di tutto per attirare la sua attenzione, mi sono resa conto di essermi lasciata andare con gli anni ed ho iniziato a frequentare una palestra per migliorare il mio aspetto fisico.”
“Ho cercato di stuzzicarlo facendogli notare che in palestra ci sono diversi uomini che mi corteggiano, ma è stato tutto inutile”
“Ti sei veramente impegnata, sei diventata ancora più bella, si vede che la palestra ti ha fatto bene, hai un fisico tonico, anche il tuo abbigliamento è più audace”
“Grazie, mi fa piacere sentirmelo dire” rispose appoggiando la testa sulla mia spalla.
Sentii il suo profumo solleticare le mie narici, osservai Marzia sollevare parte del suo vestito mostrandomi le balze delle sue autoreggenti nere.
“Avresti mai creduto che potessi indossarle?”
“Mi sorprendi, chissà che sacrificio sarà per te questo cambiamento”
“All’inizio è stato difficile, mi sembrava di essere troppo audace, poi ho cambiato prospettiva e mi sono lasciata andare…. “
L’orlo del suo vestito scivolava oltre il bordo delle calze esponendo il bianco candore delle sue cosce.
“Molto vedo…”
“Sbaglio?” sussurrava avvicinando pericolosamente le sue labbra alle mie. Suggerii di terminare il bicchiere e poi sarei andato a casa, ma lei mi rispose che non c’erano problemi e potevo ancora restare.
Così rimasi seduto su divano, le cinsi le spalle con un abbraccio affettuoso, accarezzandole la pelle nuda.
Poi nello smarrimento del momento lasciai scivolare la mano lungo il braccio fino ad appoggiarla sulla coscia iniziando un lento massaggio.
Ho temuto per quello che stavo facendo ma la pelle liscia e profumata di Marzia mi stava facendo perdere la ragione e ogni carezza diventava più audace.
Lentamente mi insinuai tra le sue cosce sentendo la pelle diventare sempre più calda, l’elastico degli slip non oppose resistenza quando lo spostai raggiungendo la peluria che decorava il suo inguine.
Marzia si era abbandonata sul mio torace, il suo respiro iniziava ad essere affannoso, raggiunsi con le dita le grandi labbra ed inizia a stuzzicarla delicatamente.
Ero rapito il mio sesso era diventato turgido.
Il trillo di un messaggio spezzò il clima di lussuria che si era creato.
Marzia controllò il messaggio, “E’ Mariella!”
Feci per spostare la mano ma con quella libera Marzia me lo impedì
“Non provarci!!”
Sollevò ancora di più il vestito, mostrandomi un perizoma di pizzo trasparente nero che iniziai a spostare lateralmente per facilitarmi il varco verso le sue grandi labbra.
“Marco è ancora da lei” disse sorridendo
Tranquillizzato dalle sue parole mi insinuai con un dito favorito dal lago di umori che stava secernendo
Iniziai a muoverlo delicatamente incoraggiato dal suo gemito di piacere e dai lievi movimenti del bacino. Si unirono in un bacio passionale, le nostre lingue guizzavano a turno nelle bocche dell’altro.
Un altro messaggio disturbo il magico momento, “Mariella vuole sapere se sto bene. È preoccupata!” disse sorridendo.
Puntò la telecamera del cellulare sulla mia mano che continuava ad accarezzarle la fica e scattò una foto.
“Ora sarà più tranquilla” disse fissandomi profondamente negli occhi.
Il suo sguardo profondo, deciso, convinto mi fece superare le poche remore rimaste.
Mi alzai e dopo averla presa per mano la condussi verso la loro camera da letto, entrati all’interno, a appoggiai le mie mani sulle sue spalle nude, e le baciai il collo.
Il brivido che le provocai era chiaro percepivo sotto le mie dita i brividi che stavo procurando mentre tratteneva a fatica i gemiti del piacere che sta provando.
Lentamente iniziai ad aprire la cerniera del suo vestito senza che lei si opponesse, qualche istante dopo era scivolato a terra lasciandola con il solo intimo in dosso.
Lei si voltò e si sganciò il reggiseno che raggiunse per terra il vestito. Davanti ai miei occhi c’era una quarantenne con un seno sodo, carnoso due aureole chiare e con i capezzoli turgidi che sembrava mi chiedessero di essere succhiati
Inizia ad accarezzarla lussuriosamente, le baciavo la pelle calda sentendola sciogliersi dal languore, mi impossessi dei seni ed iniziai a baciarli avidamente dedicandomi con cura ai capezzoli.
Sentii la sua mano prima appoggiarsi sul mio cazzo turgido poi sbottonarmi i calzoni facendoli scivolare a terra.
Mi liberai di tutto, restando nudo di fronte a lei e quando iniziai ad abbassarle il perizoma lei prese in mano il mio pene.
“Prendimi, fammi godere!!!” sussurrò emozionata.
La spinsi sul letto le allargai le gambe ed appoggiai il mio membro sulla sua vagina, la baciai ancora una volta poi lentamente iniziai a penetrarla senza alcuna difficoltà.
Eravamo troppo infervorati per pensare al preservativo, inconsciamente sapevamo entrambi di poterci fidare, La scopai a lungo, facendo scorrere il membro in vagina per tutta la lunghezza; godeva a sentirsi riempire ed ebbe alcuni orgasmi intensi.
Improvvisamente mi spinse via obbligandomi a sdraiarmi supino, mi salì addosso appoggiandomi la vagina sul viso, afferrò il membro tra le labbra ed inizio un pompino che mi sconvolse.
Alternò succhiate e leccate con una maestria che non avrei immaginato, appena percepiva che stavo per raggiungere l’orgasmo si fermava dandomi modo di riprendermi per poi ricominciare.
Da parte mia inizia a leccarle la vagina languidamente, stimolandola don le dita e solleticandole l’ano con rapidi colpi di lingua.
Provai a forzarle il sedere con un dito ricevendo un rifiuto silenzioso.
Quando ritenne che avessi raggiunto l’apice dell’erezione scivolò sul mio corpo e s’impalò iniziando a cavalcarmi in maniera quasi furiosa.
Stavo quasi per rinunciare a frenare l’orgasmo quando si sfilò esattamente un attimo prima che i miei copiosi schizzi di sperma colpissero il suo candido corpo.
Trascorremmo parecchi minuti nudi sul letto, silenziosi a goderci il piacere appena provato, poi nuovamente un messaggio.
Era Mariella -Non so cosa stai combinando… ma sappi che Marco e Gianni hanno finito adesso di giocare…-
Avevamo giusto il tempo di rivestirci...
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