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Mia cognata e mia moglie: due donne fantastiche ... (6)


di brunoroma72
13.07.2014    |    35.650    |    5 9.6
"Gli altri erano già dentro e avevano già preso posto nell’area riservata che il proprietario amico di Roberto ci aveva messo a disposizione..."
Venne il momento delle vacanze e con mia immensa gioia mia moglie si convinse ad accettare l’invito di sua sorella a passarle insieme nella casa al mare di famiglia. C’erano praticamente cresciute in quel posto le due sorelle, ma negli anni mia moglie Francesca smise di frequentare la casa al mare mentre sua sorella Claudia tenne i contatti con un bel gruppo di amici che si era formato negli anni. Iniziammo a goderci le vacanze in quello che praticamente era diventato un villaggio privato. Erano tutti più o meno della nostra età. Molte coppie, con qualche donna in più con il marito ancora al lavoro.

I giorni seguenti però furono davvero strani. Iniziavo ad essere geloso di tutte le attenzioni che gli amici di Roberto rivolgevano a mia cognata Claudia, mentre lui sembrava non farci caso. Anzi lui sembrava interessarsi solo a Francesca, mia moglie, che mi sembrava iniziasse a dare un po’ troppa confidenza a Roberto e ai suoi amici. Francesca e Claudia erano proprio due belle donne. Mia moglie aveva ancora un fisico da adolescente, con i suoi seni piccoli e il faccino d’angelo. Ma il suo lato migliore era quel culo fantastico che continuavo a gustarmi appena potevo. Me lo guardavo mentre camminava, quando saliva le scale e ora al mare anche quando si chinava per sistemarsi per prendere il sole. Poteva apparire un po’ fredda, quasi distaccata, ma io sapevo che razza di femminilità sapeva tirare fuori quella gran porca di mia moglie… Claudia invece era più donna, la classica madre di famiglia con qualche chilo in più, ma decisamente nei punti giusti. Aveva sempre avuto due belle tette ed ora, dopo qualche anno e la maternità, mi piacevano ancora di più. Era una meraviglia vederle muoversi liberamente mentre scopavamo. Erano grosse e naturalmente calate, ma in costume, al mare, erano un faro per gli amici di Roberto che con l’occasione giravano sempre più vicini anche a mia moglie.

Le due sorelle in questa vacanza si parlavano in continuazione. Sapevo che Claudia non le avrebbe nemmeno fatto sospettare nulla dei nostri incontri, ma ogni tanto le sentivo parlare e commentare gli amici di Roberto insieme alle amiche di Claudia. Finché civettavano tra di loro, non c’era nulla di male pensavo. E poi mia moglie era davvero intransigente in fatto di tradimenti…

Mi importava poco se mia moglie iniziava a frequentare le amiche di Claudia e gli amici di Roberto. Ogni tanto andavano a prendersi l’aperitivo insieme mentre io e Claudia ci allontanavamo con le scuse più banali. C’era da fare la spesa, mal di testa, troppo stanchi dopo una giornata di sole… Così avevamo più tempo per correre a casa e portare avanti il nostro rapporto sessuale clandestino. Ormai non perdevamo occasione anche in casa con i nostri rispettivi coniugi. Lei sembrava sempre in calore e io ormai non facevo nemmeno troppa attenzione a nascondere le mie erezioni. Roberto e Francesca sembravano non accorgersi di nulla. La mattina mi bastava incontrarla in bagno e mi prendeva l’uccello, me lo scappellava un po’, accostava un po’ la porta e scattava subito il primo pompino della giornata. Qualche secondo, qualche minuto, quel tanto che potevamo permetterci. La sera a cena, eravamo quasi sempre fuori con gli amici e continuavamo i nostri giochi di sempre, sfiorandoci ed accarezzandoci, ma adesso se uno dei due andava in bagno, l’altro lo seguiva per telefonare o per una sigaretta. Poi ci si incontrava in qualche posto appartato per baciarci, masturbarci, confidarci come volevamo scopare la prossima volta.

Mia moglie in vacanza vuole pensare solo a rilassarsi e nemmeno mi faceva troppe richieste sessuali, perciò non dovevo nemmeno impegnarmi troppo con lei. Una di quelle serate volevo assolutamente comprare un regalo per dei miei amici che si sarebbero sposati e c’era un negozio di ceramiche lì vicino. Si offrì Claudia di accompagnarmi mentre gli altri, nati e cresciuti nella zona, erano davvero stufi di sentirlo solo nominare. Siccome poi dovevamo continuare la serata in un locale, io e Claudia ci congedammo prima della fine della cena, con la promessa di rivederci più tardi direttamente al locale. Il viaggio in macchina era breve, ma arrivammo al negozio di ceramiche con un certo ritardo…

“Fa progressi Roberto con la tua fedele mogliettina, non trovi?”. Claudia sapeva come provocarmi, intanto mi massaggiava il cazzo e mi premeva le sue tette sul braccio mentre guidavo. Mi leccava l’orecchio il collo e mi slacciava i pantaloni. Stetti al gioco: “Stai parlando di tuo marito e di tua sorella, quella più gelosa dovresti essere tu”. “Roberto è una vita che mi mette le corna e mia sorella è una vera puttanella come me, la conosco. E poi ha un debole per i cazzi grossi e le ho parlato di quello di Roberto in passato”. Feci finta di nulla. “Vi dite tutto voi due eeeeh? E in questi giorni in spiaggia cosa vi raccontate? Vi vedo parlare e commentare gli altri maschi…”. “Facciamo la classifica di chi scopa meglio e di chi ce l’ha più grosso”. Intanto avevo iniziato a scappellarmi lentamente l’uccello, ma non raccoglievo le sue provocazioni, ero solo curioso. “E Francesca cosa dice?”. “Parla come se avesse una gran voglia di scopare, ma tu te la scopi ogni tanto in questi giorni?”. Minimizzai: “Francesca in vacanza non ne vuole sapere.” “Sarà… ma da come parla, secondo me se non te la scopi un po’, Roberto o uno dei suoi amici le darà una bella ripassata”. Aveva vinto lei, ero di nuovo pronto con il cazzo duro e le erano bastate solo due parole messe al punto giusto. Rideva mentre continuava a masturbarmi. “Gira qua”. “Dove?” “Qui al prossimo incrocio”. Conosceva bene la zona. Era una vecchia stazione di servizio abbandonata, ma molto frequentata a giudicare dalle macchine parcheggiate in disparte. Parcheggiai un po’ appartato anche se c’era talmente un viavai che era impossibile che non ci vedesse nessuno. Lei scese dalla macchina e mi chiese di seguirla. Avevo il cazzo dritto e i pantaloni aperti. Ma stetti al gioco ed uscii anch’io. Si abbassò subito e inizio a prenderlo in bocca. Eravamo attaccati alla macchina, ma se una macchina si fosse fermata lungo la strada avrebbe potuto anche riconoscerci. Che gran porca che era mia cognata Claudia… La feci alzare e le sollevai un po’ la gonna, le scansai l’intimo e le sollevai un po’ una gamba. Non vedeva l’ora. Me la scopai così, appoggiata alla macchina quasi in mezzo alla strada. Mi offrì i suoi capezzoli e quasi uscii dalla sua fica per leccarglieli. Le sollevai le braccia e iniziai a leccarla sotto le ascelle. Sentivo l’odore e il sapore acre dei suoi ormoni e gliele leccavo come se fossero la sua fica bagnata. La presi per le tette e la feci voltare sempre tenendola ben salda per le tette. Le diedi una bella tirata di capezzoli ed entrai di nuovo nella sua fica. Scopammo un po’ così, con lei che ogni tanto si staccava da me per scendere a ripulirmi il cazzo dei suoi stessi umori vaginali. Poi si risaliva e si faceva ripulire la faccia dalla mia lingua. “Mi piace leccarti la fica in questo modo”.
Ma la stronza mi provocava ancora: “Secondo me Roberto se l’è già scopata la tua fedele mogliettina…”. Iniziavo a pensarlo anch’io. Claudia insisteva troppo con le sue allusioni, voleva forse dirmi qualcosa che lei sapeva già per certo? Ma stetti ancora al gioco, intanto le ero di nuovo davanti così potevamo “chiacchierare” meglio. “Se sai qualcosa dimmelo”. Temevo la sua risposta, ma dopo gli ultimi mesi avevo qualche difficoltà a pensare in modo “tradizionale” e iniziavo anche a mettere in conto che mia moglie mi tradisse. “Mia sorella non m’ha detto nulla, ma io la conosco bene e secondo me scopano prima di noi due”. Possibile? Possibile che Francesca si facesse scopare da Roberto da prima che io mi scopassi Claudia? Ero sul bordo di una strada a scoparmi mia cognata che a sua volta si faceva scopare anche da altri a mia insaputa negli altri giorni e avevo visto mia moglie lasciarsi corteggiare da più uomini ultimamente. Si, era possibile!
Arrivammo al locale in ritardo. Gli altri erano già dentro e avevano già preso posto nell’area riservata che il proprietario amico di Roberto ci aveva messo a disposizione. Cercai subito mia moglie e la trovai già su di giri. Aveva i capezzoli che praticamente le fuoriuscivano dalla maglietta per quanto erano eccitati. La serata andò avanti e mi accorsi che mia moglie non disdegnava le allusioni sessuali degli altri mentre ballavamo tutti insieme. Poteva sembrare l’effetto dell’alcol, ma sapevo che lo reggeva benissimo. Quando disse che per lei era troppo tardi e che aveva un gran mal di testa, pensai ad una scusa, ma quando accettò di essere riaccompagnata da Roberto a casa, capii che Claudia aveva ragione… Io e Claudia rimanemmo, ma solo per poterli seguire di nascosto.

Era notte fonda, stavo seguendo mia moglie che era in macchina con un altro uomo ed ero eccitato da morire! Non stavano andando verso casa e Claudia mi fece subito notare come la posizione sul sedile di mia moglie era la stessa che lei poco prima aveva assunto per accarezzarmi meglio il cazzo. Era certo, Francesca stava facendo una sega in piena regola a Roberto. Come se non bastasse poco dopo Francesca scomparì dalla nostra visuale. Ora glielo stava succhiando. “Ah però, quella troietta di mia sorella…”. Il mondo mi sarebbe dovuto crollare addosso, invece ero più eccitato che mai. Volevo vederla. Volevo vedere mia moglie mentre succhiava il cazzo di un altro. Volevo vedere quanto fosse troia! L’occasione non tardò ad arrivare. Si fermarono sulla piazzola dove qualche ora prima erano iniziati i miei dubbi. Vidi scendere Roberto ma solo per risalire sul sedile di dietro. Mia mogli non scese dall’auto ma si sistemò pure lei dietro. Aveva già tolto i pantaloni e non indossava nemmeno gli slip. Aveva ancora la maglietta ma appena si sistemò sopra Roberto, lui gliela sollevò per iniziare a leccarle i capezzoli. Stavano già scopando, mia moglie si era piegata in avanti per non sbattere la testa, ma si stava facendo sbattere la fica già con un bel ritmo.

Erano passati un paio di minuti da quando l’auto si era fermata in piazzola e i due avevano già un bel ritmo. Quei due scopavano già da tempo, forse prima da quando io avevo i miei primi approcci con Claudia… Io e Claudia eravamo nella nostra macchina e masturbarci ognuno per sé e ognuno con le sue motivazioni. “Brava sorellina, stancamelo per bene quel cazzone così avrò più tempo per me e per gli altri”. Io ero all’apice dello stordimento: stavo godendo a vedere mia moglie che si faceva impalare da un altro cazzo! Chissà da quanto scopavano i due… Forse avevano una relazione in piena regola? La piazzola era un via vai di macchine e non feci caso all’arrivo di un’altra. Ma quando si avvicinò a quella di Roberto, mi accorsi che era quella di Giancarlo, il proprietario del locale. Non poteva essere un caso. Giancarlo scese, iniziò a tirare fuori l’uccello. I due dentro si fermarono e scesero in fretta. Mia moglie praticamente nuda si chinò per prendere con la bocca il cazzo di Giancarlo, ma rimase in piedi con le gambe larghe. Poco dopo le mani di Roberto l’afferrarono per i fianchi e il suo cazzo entrò con facilità nella fica di mia moglie.

Si faceva sbattere dai due, era il loro oggetto, ma non durò molto. Era una situazione scomoda per tutti e tre, così salirono tutti nella macchina di Giancarlo e ripartirono. Claudia si era goduta tutta la scena insieme a me e ora si stava godendo la mia reazione. Ero proprio eccitato e avevo mille pensieri per la testa: “dai non ci pensare. So io come consolarti…”. “Ma tu lo sapevi?” “No, non lo sapevo, ma lo immaginavo. Alla mia sorellina il cazzo le è sempre piaciuto. Evidentemente ti sei distratto troppo con me ultimamente”. “ma ora continua a distrarti che quei tre mi hanno fatto venire proprio voglia…”.

Ora il cornuto ero io, ma per fortuna le vacanze erano finite e ora che sapevo che mia moglie mi metteva le corna con altri, avrei fatto più attenzione ai suoi spostamenti. La relazione sessuale tra noi due per assurdo migliorò. Avevo ritrovato il gusto di scopare con mia moglie. Mentre lo facevamo avevo iniziato a trattarla in una latro modo, più violento, quasi a punirla. Ora non badavo al suo godimento, ma avevo iniziato a scoparmela come una di cui non me ne fregava nulla e lei… godeva ancora di più. Sembrava abituata a quel tipo di trattamento, le piaceva essere usata. Ora che la controllavo e le lasciavo poco spazio, evidentemente era in crisi di astinenza da cazzo e prendeva spesso l’iniziativa. Ma volevo conoscere fino in fondo dove si era spinta con altri e iniziai a chiedere a mia cognata di indagare sulla relazione tra i nostri rispettivi coniugi.
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