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Michele si incula mia moglie: dal vivo


di brunoroma72
05.08.2022    |    34.127    |    19 9.6
"Se vuoi ce ne saranno altre… Si lo voglio!..."
Per qualche mese, ogni mia trasferta era un salto nel buio. Lasciavo a casa mia moglie che mi aveva raccontato come si faceva scopare da Michele, il nostro amministratore di condominio, appena ne aveva voglia. A dire il vero anche ogni giornata di lavoro, ogni mattinata, ogni ritardo, per Michele poteva essere il momento buono per scoparsela. E la sua palestra? Le sue uscite con le amiche? Per molto tempo però, non mi ha mai dato modo di sospettare altro e anche nei nostri giochi se ne parlava meno. Il rapporto sessuale tra noi, comunque, era anche migliorato. Forse ci eravamo tolti uno sfizio tutti e due. Ci aveva fatto bene. Mi rimaneva solo un unico tarlo: quel suo “avrai presto una sorpresa”. Non era una donna che parlava tanto per parlare.
Dopo questo periodo di quiete, ad un tratto, è riaffiorato tutto. Stavamo scopando in bagno, quasi al buio, in piedi. Le ero dietro e potevo vedere sia i suoi fianchi contorcersi e il suo sguardo riflesso nello specchio.
Sai cosa mi sto immaginando?
Cosa?
Eravamo di ritorno da un locale per una festa di una nostra amica. I suoi pantaloni erano scesi fino alle ginocchia, la sua camicia tirata su quel tanto che bastava ad appoggiargliela sopra i fianchi lasciandole scoperto quel suo gran bel culo evidenziato da quel brasiliano appena spostato per lasciar passare il mio cazzo.
Mi sto immaginando che siamo ancora nel locale e qualcuno ti ha costretta a seguirlo in bagno e ora ti sta sbattendo per bene.
Uno sconosciuto!
Si, uno che non hai mai visto ma che ha continuato a guardarti tutta la serata.
Ce n’è stato più di uno.
Lo so, l’ho visto. Ma sei una gran fica e chiunque ti si sarebbe scopata oggi.
Solo oggi? Siete tutti uguali: un po’ di scollatura, un po’ di portamento, due tacchi nemmeno troppo esagerati. Comunque ce n’era uno che non era niente male…
Non vorrai mica mettere le corna a Michele?
Notai un irrigidimento improvviso, quasi impercettibile, ma la conoscevo bene mia moglie.
Che c’è?
No, niente. E che non ne parliamo da parecchio. Stavo aspettando che tirassi fuori tu il discorso. Volevo essere sicura che eri davvero disposto ad essere anche un cornuto.
L’idea di Michele che in tutto questo tempo avesse continuato a dare qualche ripassata a mia moglie, mi faceva affondare con più foga il mio cazzo.
Allora? Te la senti o no di essere un cornuto soddisfatto?
Certo.
Allora continua a sbattermi che stasera me lo volevo proprio scopare quello del locale!
Continuai a scoparmela guardando il suo volto riflesso e le sue spalle. Le allargavo il culo per arrivare più in profondità nella sua fica e sentivo le sue unghie stridere nel lavandino.
Si stava facendo scopare dallo sconosciuto del locale…
Quando finimmo, si voltò.
Ti amo! E avrai la sorpresa che meriti!
Mi venivano in mente parecchie soprese, ma i giorni passavano. Anche quando tornai quel pomeriggio, tutto sembrava normale. Aprii il cancelletto di casa, richiudendolo rumorosamente come al solito. Aprii il portoncino di casa e poi la porta interna.
Mi accolse mia moglie con un bel bacio in bocca. Divertita. Indossava solo una delle mie magliette.
Sei pronto?
Il mio sguardo doveva essere proprio da uno che cade dalle nuvole e questo la divertì ancora di più. Mentre si dirigeva verso le scale del piano di sopra rideva. Si volto solo all’inizio delle scale: la tua sorpresa da cornuto… Dammi solo un minuto, puoi iniziare a salire, ma ti dico io quando puoi entrare.
Il mio cazzo iniziò ad indurirsi. Non avevo ancora capito se ero davvero pronto, ma il mio cazzo si. La vidi salire a piedi nudi, immaginavo le sue tette e il suo culo che dondolavano mentre saliva veloce gli scalini per arrivare nella nostra camera da letto. Ora realizzavo anche che quel nuovo profumo che avevo sentito appena mi aveva baciata, era sesso: odore di sesso, ma non il suo solito odore di sesso.
Salivo gli scalini con il cuore in gola e con il cazzo in mano. Riuscivo a sentire qualche rumore, cercavo di capire, ma ormai era inutile cercare di immaginare. La mia sorpresa era lì, dietro quella porta leggermente scostata che però non mi faceva vedere altro se non una luce filtrata dalle tende e dalla serranda leggermente abbassata.
Sono pronta. Puoi entrare anche tu.
La sua voce era decisamente meno divertita di quella che mi aveva accolto. Era più bassa, più affaticata, da vera puttana!
Scostai leggermente la porta. Il suo viso era disteso e stava godendo. La sua bocca leggermente aperta ed ansimante. Vedevo solo il suo volto. Aprii un po’ di più la porta. C’era qualcuno dietro di lei. Era ovvio dai movimenti, ma non vedevo altro. Poi, una testa dietro la sua schiena, ma ancora senza volto. Poi una mano che la stringeva per un fianco e il bacino di lui che si muoveva ritmicamente. Le gambe di lei incrociate, come quando se lo sta gustando per bene. L’inconfondibile rumore di cazzo dentro una fica fradicia e i mugolii di lei: mmmmhhhh, uuuuuhh, ooooh si…
Ogni tanto mi guardava. Io con il cazzo in mano che mi masturbavo sulla porta e lei con uno sguardo misto di godimento, di sfida, di provocazione e da vera troia in calore con il cazzo di un altro dentro di lei.
Desiderarlo è un conto, fantasticarci sopra, immaginarselo e anche sentirselo raccontare... Non è la stessa cosa. Vedere tua moglie che si fa sbattere nuda nel nostro letto dal cazzo di un altro… non è la stessa cosa. Vedere lo stronzo che non sembrava nemmeno essersi accorto della mia presenza che esce quel tanto per poi affondarlo meglio accompagnato dai versi e dalla lingua di mia moglie che rotea in cerca di chissà quanti cazzi, è decisamente tutt’altra faccenda!
Sei arrivato appena in tempo. Ti aspettavo.
Lo sapevi che arrivavo in orario normale oggi…
Si, lo sapevo. E’ la tua sorpresa no? Ti piace? Ti piace vedere tua moglie scopata dal vivo dal cazzo di Michele?
Inarcò la schiena ancora di più e si protese un po’ in avanti. Ora vedevo Michele in faccia. Nemmeno mi guardava. Era concentratissimo a scoparsi quella gran troia che aveva letteralmente per le mani. Era come se non ci fossi per lui.
La troia si era messa in posizione per farsi sbattere, anzi per prenderselo lei ancora meglio e spinse il suo culo con forza verso Michele. Dei colpi decisi, potenti. Alternati da uno sguardo di sfida verso di me e dalla sua testa e gli occhi all’indietro.
Sei proprio una gran puttana! Sei meravigliosa!
Si, sono una troia che vuole il cazzo. Te l’ho sempre detto: per me un cazzo vale l’altro.
Questo però è un cazzone!
Si, lo vuoi vedere? Non ci rimanere male però. E’ bello grosso!
Si.
Sei arrivato per il gran finale allora…
Si bloccarono tutti e due. Mia moglie si girò verso Michele e lo guardò mentre con pollice e indice aveva circondato la base del cazzo di Michele, poco sopra il suo scroto che era pure bello gonfio. Si sfilò quel cazzo che pareva non finire mai. Appena fuori, glielo prese più sopra per masturbarlo un po’ mentre mi diceva: il gran finale è nel culo!
Continuavano a guardarsi, con un’intesa che non era evidentemente improvvisata. Appena mia moglie indirizzò la cappella di Michele sul suo buco del culo, poggiò tutti e due i palmi aperti sulle nostre lenzuola, rimanendo su un fianco.
Michele si tenne il cazzo con una mano, quel tanto che bastava per far iniziare ad allargare il culo di mia moglie che però era già bello elastico. Segno che non era la prima volta che quel cazzo entrava da quelle parti, quel pomeriggio.
Pochi affondi e quel mostro era quasi completamente dentro. Mia moglie non ansimava più. Ad ogni colpo di Michele che si faceva largo , emetteva delle piccole urla. Per quanto potesse già essere abituata, era evidente che quel cazzo che le entrava in culo così velocemente, non le dava il tempo di decontrarsi completamente e le faceva male. E godeva…
Continuò ad incularsela così per un po’, ma evidentemente non era tutto per quel pomeriggio. Ad un certo punto lo sfilò, all’improvviso. Gli occhi di mia moglie roteavano increduli, come se si stesse risvegliando da un sogno. Michele scese dal letto. La prese per i fianchi e la trascinò verso il bordo.
Siediti di fronte.
Mi sedetti di fronte a mia moglie, con il cazzo in mano, continuando a masturbarmi mentre Michele l’aveva fatta mettere in ginocchio al bordo del letto. Lui dietro in piedi. Con una mano indirizzò di nuovo il suo cazzo verso mia moglie e con l’altra la spinse tra le scapole e lei ubbidì come una puttana ammaestrata. Lei mi guardava con un ghigno soddisfatto. Ormai completamente sudata e sconvolta. La riconoscevo, ma non l’avevo mai vista con quello sguardo che cambiò ancora non appena, di nuovo, Michele era dentro di lei.
Michele con una gamba era in piedi dritta appoggiata al pavimento, l’altra sopra il letto per prendere bene le misure. Non appena la cappella era dentro il culo di mia moglie, salì con tutte e due le gambe sul letto con mia moglie a pecora e il culo totalmente spalancato. Il cazzo di Michele entrò dentro completamente e ora sembravano due animali. Lui si stava sfondando mia moglie nel culo e lei ormai urlava senza ritegno.
Tua moglie me la inculo così. E’ così che va inculata!
A quella provocazione e vedendo quanto stava godendo mia moglie, lasciai schizzare il mio cazzo con una sborrata memorabile. Pochi secondi di puro godimento alla vista di quei due amanti che scopavano alla grande!
Mia moglie mi guardava e ebbe solo un momento di lucidità per dirmi: sei già venuto?
Michele le si avvicinò all’orecchio ma in modo che io potessi sentire comunque: avevi ragione, viene subito…
Capisci ora perché sei un cornuto? Tua moglie ha bisogno di tanto cazzo per un tempo più lungo…
Continuò a sbatterla. Ero sfinito, soddisfatto. Stavo solo osservando per non perdermi nessuna sfumatura per future seghe, ripensando a quanto era troia mia moglie.
Lei era ormai era in trance: sto per venire, vienimi dentro. Riempimi il culo!
Michele che ormai doveva conoscerla bene, non se lo fece ripetere due volte. Ormai lei era al limite. Affondò con qualche colpo, per quanto possibile, ancora più veloce e più a fondo. La troia urlava contorcendo le mani tra le lenzuola, con la faccia completamente sul letto spinta da una mano di Michele.
Michele si fermò, assaporando il corso del suo sperma che si stava riversando completamente nel culo di mia moglie. Appena qualche secondo ed uscì appena in tempo per far cadere qualche goccia di sperma densissimo sulla schiena della troia.
Michele andò in bagno a sciacquarsi e rivestirsi. Scese le scale ed uscì. Come se niente fosse.
Mia moglie stravolta nel letto.
Io in ginocchio, davanti a lei ascoltando il suo respiro che tornava alla normalità.
Ti è piaciuta la sorpresa?
Sei divina…
Lo sapevo. Se vuoi ce ne saranno altre…
Si lo voglio!
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