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Con il professore-1parte


di sofy
07.04.2020    |    2.465    |    3 9.7
"Feci un approssimativo disegno solo a penna dove due bei culetti di ragazzini (si vedevano i piselli) vestiti da donna erano a pecorina pronti ad essere..."
Nell'anno della mia seconda media insieme a Roby che faceva la terza ci infatuammo del nuovo professore di scienze.Bel maturo proveniente dal sud, grande e grosso, in gioventu fece del pugilato, ora da 50 enne aveva un po di pancia.Da inizio anno scolastico e fino alle vacanze natalizie, quando mi confidai con Roby, fantasticai sopratutto in classe come sarebbe stato bello farci sex, anche perchè mi sembrava strano che un maschione così non era sposato ne con fidanzate evidenti, iniziai fingendo sbadataggine a scarabocchiare disegni di cazzi o perlomeno disegni porno sui quaderni,spesso mi vedeva con le biro in bocca, non perdevo occasione se a lezione si parlava di alimentazione di sottolineare che impazzivo per le belle banane, tutti messaggi sublimali che non colse. A volte nel cambio dell'ora, mentre c'era trambusto andavo da lui alla cattedra e mi era facile mettergli una mano sulla coscia, con la scusa a libro aperto di chiedergli qualcosa, ma inutilmente e io non osai fare niente di più, fino appunto alle feste natalizie quando ne parlai con Roby, il mio primo amichetto con cui scopri il sex e il travestimento. Anche Roby quell'anno si era scoperto amante del cazzo, ormai lo avevano scopato brutalmente diverse volte e ora gli piaceva, non era fisso sui maschi come lo ero io, guardando la fica sui porno diceva che gli piaceva. Comunque anche Roby diceva che il prof era un bel massiccio e gli sembrava strano non avesse donne, gli confidai il mio volerci provare e decise di aiutarmi però se ci stava lo dovevo dividere con lui. In quelle vacanze fantasticammo durante i nostri giochetti sex, spesso parlavamo di come doveva aver grosso il cazzo o di come era peloso.Pur essendo a casa per parecchi giorni, facemmo sesso con altri soltanto a capodanno, quando anche Roby si travesti da fighetta come me, eravamo in minigonna, calze e scarpe arrapantissime per i maschietti .Infatti festeggiavamo col gruppo di nostri coetanei, se dico i soliti sfigati segaioli forse li offendo, perchè ragazzi carini ce n'erano, ma probabilmente per la giovane età non avevano fidanzate. Dopo il brindisi al nuovo anno,iniziammo i balli e palpatine ed io iniziai ad appartarmi con chi sentivo "duro" se voleva farselo succhiare, eravamo nel grande salone parrocchiale che aveva angoli scuri e vecchi divani o poltrone un pò dappertutto.Mentre Roby era ancora al tavolo a ballare lenti con le mani di qualcuno sempre sul culo, io già ingoiavo sborra, poi anche il mio amico venne dov'ero, tirando per mano un ragazzo si inginocchio e gli prese il cazzo duro in bocca, notai che anche lui, forse per non sporcare iniziava a inghiottire le sborrate. I ragazzi un po alla volta stavano andando via,avevamo fatto solo pompini, però mi ero accordato con un paio che mi volevano fare il culo e ne parlai con Roby che ammise di avere una gran voglia anche lui,probabilmente l'essere vestito da donna gli faceva lo stesso effetto che faceva a me, tiraggi di culo invece che di pisello. Rimasero in cinque particolarmente vogliosi che di proposito non avevano ancora sborrato, fummo scopate a carponi su un vecchio divano, talmente vicine da poter fare molta lingua in bocca mentre s'alternavano nei nostri bollenti buchi, Roby imparò quella sera che dopo la prima sborrata ricevuta nel culo perdi i freni inibitori e vorresti ci fosse la fila dietro al buco. Insomma, l'inizio dell'anno nuovo fu di buon auspicio e speravamo di riuscire anche col professore. Nel rientro a scuola di gennaio, avevamo già un piano. Era il periodo che si facevano a gruppi ricerche scolastiche a casa, in scienze i vari gruppi stavano preparando dei cartelloni e io un giorno, nel cambio professori andai alla cattedra dal prof e come al solito mi fu facile mettergli la mano sulla coscia, quel giorno, mi ricordo indossava un pantalone beige a coste sottili, gli spiegai che il mio gruppo voleva dei suggerimenti sul nostro cartellone, la mia mano iniziava ad essere appoggiata sempre più su sulla coscia del professore mentre gli chiedevo consigli, quando gli chiesi se ci faceva il favore di passare da casa a vedere il nostro lavoro svolto, il bordo della mia mano col mignolo toccava la sua patta, si mosse con un colpe di tosse e fui sopra il suo cazzo, feci pressione mentre controllava l'agenda degli appuntamenti, scoprendo al tatto la grossa dotazione tra le gambe, sembrava prendere tempo, pensieroso, mentre io più che mai desideravo finirci a letto, posso dopodomani mi disse, gli dettai l'indirizzo della casa di Roby mentre avevo l'acquolina in bocca, sentivo il grosso pene diventare sempre piu grosso e duro per le mie carezze, ma si alzò nonostante il bozzo evidente. All'uscita da scuola aspettai Roby per avvisarlo della riuscita del piano, ora doveva cercare di aver casa libera. L'intenzione era di portare il prof sul solaio, dove dalla piccola brandina dei nostri inizio ora avevamo un vecchio letto grande. Prima necessariamente dovevamo accoglierlo in casa, lui sì occupo della madre e io feci in modo che gli amici non sapessero del professore che veniva a controllare la nostra ricerca. Lo ricevemmo nella piccola cucina della mamma di Roby, non sembrò sorpreso di trovare solo noi due, ci sedemmo uno di fronte all'altro al tavolo mentre Roby portava da bere, poi il mio amico dalle sue spalle iniziò con la scusa di guardare i testi a cingergli le mani al collo e ad abbracciarlo, il prof aveva la camicia aperta con un folto pelo sul petto e le mani di Roby arrivarono fino ad accarezzarlo li, scherzando sulla sua folta peluria. Roby si sposto e come eravamo d'accordo ora toccava un po' a me, Roby si sedette al posto mio e io non vedevo l'ora d'andare dietro al prof seduto per potergli accarezzare il petto e poi nella mia immaginazione iniziare a baciargli il collo. Invece arrivai dietro di lui che si era alzato e chino sul tavolo continuava il controllo del nostro lavoro scolastico, allora deciso lo cinsi e gli toccai la patta a due mani fingendo uno scherzo, infatti gli feci la battuta di dover perquisire il professore perché da meridionale poteva essere armato, trovai il cazzo semi duro e dissi che il prof era armato! continuo a lasciarsi toccare e solo quando entrato tra i bottoni lo toccavo ormai dalla stoffa delle mutande si spostò giusto quei 2 metri per cadere seduto sul divano con la mia mano che mai gli aveva mollato il pene, da seduto gli uscì il cazzone ormai duro io di fianco col la testa persa sul petto peloso iniziai una lenta sega scapucciando una grossa cappella, Finalmente era mio? era nostro? non importava, quel bel maschione lo avrei avuto tutto nudo a letto..Il prof aveva la testa piegata all'indietro guardava il soffitto e fingeva di dirci cosa state facendo? arrivò Roby e da terra accucciato gli prese il cazzo in bocca, mentre io gli apri tutta la camicia per baciargli i capezzoli il collo,poi le orecchie e lo baciai, limonammo,gli succhiai la lingua come fosse un cazzo, poi Roby che non aveva la mia stessa passione per il pompino si stanco subito e mi lascio strada libera,andò a abbassare un po' la tapparella della finestra che guardava in strada, sbaciucchiandolo tutto scesi verso il cazzone che mi aspettava e lo ingoiai, era buonissimo profumato pulito come non sempre ne trovavamo,Roby al ritorno s'inginocchio per terra e prese a leccargli le grosse palle forse in attesa che gli mollassi il cazzo, il prof ormai eccitato inizio a me che ero in ginocchio sul divano, a toccarmi il culetto e subito andò deciso a cercare e penetrare il mio buchino, lo avevo bollente e gli risucchio il dito, poi fu un attimo e il prof sborrò, non volevo! ma come spiegai poi a Roby che era arrabbiato per la precoce sborrata,il prof mi aveva tenuto giù la testa, costringendomi a ricevere la sborra in bocca oltre che a continuare il pompino.Sborra caldissima e densa, non sborrava da tanto tempo Si alzò tirandosi su i pantaloni io ne approfittai per mandarla giù bene era molto appicaticcia, gli chiesi se sarebbe tornato, sperando così di tranquillizzare Roby che mi guardava arrabbiato, provai anche palpare il prof sperando in un bis, ma disse che doveva andare. Solo quando ormai sulla porta ci disse, torno se avete qualcos'altro da farmi vedere, s'abbasso e ci diede un bacio a stampo con palpata al culetto da sopra i pantaloni spingendo almeno il dito sui nostri buchi che avevamo inutilmente lubrificato. Uscito il prof e avendo avuto conferma che ci sarebbe stato di nuovo, a Roby passo l'arrabbiatura e lo convinsi ad andare sul solaio, gli dissi di prendere un po di cetrioli, perché da come lo avevo sentito gridare a Capodanno aveva il buco troppo stretto per la "dotazione"del prof, fu cosi che aggiungemmo una variante ai nostri giochetti. Leggetevi il mio racconto L'ARMADIO DEI POMPINI.
Giustamente Roby incolpava me per aver reso corto il nostro primo incontro,e disse che toccava a me invitarlo per il bis. Feci un approssimativo disegno solo a penna dove due bei culetti di ragazzini (si vedevano i piselli) vestiti da donna erano a pecorina pronti ad essere scopati da un grosso cazzo venoso che si vedeva in primo piano, e aggiunsi tanti cuoricini. Aspettai il giorno dove come ultima lezione avevamo lui, e andai deciso alla cattedra con l'intenzione di passargli il disegno, ma dovetti aspettare il mio turno, nell'attesa sognai di fargli un pompino da sotto la cattedra mentre insegnava, quella mattina mi ero messo un lucida labbra dolcissimo e mi leccai le labbra mentre fantasticavo, mi richiamò lui, vieni dimmi cosa vuoi?.....continua
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