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RIFACCIO I LETTI 2


di sofy
05.06.2019    |    1.837    |    3 9.8
"Mai lo visto cosi deciso, anzi mi ricordo che sono stata io ad entrargli in doccia ad insaponarlo fino a quando non s'eccitò, e lui ora addirittura mi da..."
Continuai a fare la puttanella con i clienti e con il signor Gianni che smagriva a vista d'occhio per i miei pompini. Era solo uno il cliente con cui non facevo più niente, il banchiere della camera 9 che purtroppo era troppo dotato per il mio giovane culetto. Infatti già nel racconto precedente vi confidavo che era stata una mia pazzia data dalla gran libido di quel pomeriggio a farmi impalare su quel cazzone, forse gli davo delle colpe eccessive, ma dopo quel rapporto ebbi mal di pancia per parecchi giorni. Capito un pomeriggio durante la pennichella che tanti clienti sopratutto anziani facevano, lo cercai, avevo voglia di succhiargli di nuovo il cazzo e gli dissi da subito che molto volentieri l'avrei fatto sborrare in bocca ma nel culetto il suo cazzo non lo avrei più preso per le dimensioni. Accettò l'appuntamento, siccome mi voleva trav era in solaio come al solito, lo conosciuto timido e impacciato in fatto di sesso e ho sempre pensato che avesse avuto pochi rapporti sessuali e solo con qualche prostituta particolarmente attraente nell'abbigliamento sexi. Mi metto la mia solita tutina a rete che lascia scoperte le tettine e culetto fa fanno impazzire gli uomini e un perizoma da contenere il mio pisello, quando arriva io sono già sul mucchio di materassi e in piedi supero i suoi due metri d'altezza, gli cingo il collo lui mi abbraccia alzandomi il culo con le sue manone, gli serro la vita con le gambe e gli metto la lingua in bocca, sono in estasi, ha imparato a limonare bene e mi penetra già il culetto con un dito, grosso da sembrare un cazzo, sono un fuscello tra le sue braccia potrebbe sguainare il suo cazzone eccitato da 25 cm e mettermelo tutto nel culo, se lo puntasse sul mio buchino adesso che gli sono in braccio, a smorzacandela come nel racconto precedente, forse per metà lunghezza lo prenderei anche se prima dovrebbe colare di abbondante crema lubrificante. Cade indietro sui materassi con me abbracciata che ancora limono, mi giro su di lui a 69 decisa ha fargli un pompino fin che non mi sborra in bocca, è enorme e poco più della cappella non riesco a succhiare e anche lui col mio buchino può solo goderselo con le mani, lavoro tanto di lingua e mani portandolo vicino a sborrare, arretro un attimo e gli metto il mio culo in faccia, lo lecca nello spacco come se non mangiasse da giorni mentre lo sego, ormai mi aspetto che spruzzi sborra, sono in ginocchio col culo sulla sua faccia il primo spruzzo mi arriva sotto il collo gli altri li sento potenti e caldi in bocca, deglutisco e ingoio, ho imparato che se trattengo un po di sborra poi mi si riempie la bocca e lavorando in un albergo non posso certo sbrodolare o lasciare macchie sulle lenzuola o sui pantaloni di qualcuno magari sposato!. Sono sempre soddisfatto quando lascio qualcuno che ho fatto sborrare, invece oggi no, lui non è contento, vuole scoparmi e non s'accontenta dei pompini che probabilmente faccio anche ai vecchi dell'albergo! mi grida in faccia, mentre col cazzo sempre duro e minaccioso cerca di scoparmi. Mai lo visto cosi deciso, anzi mi ricordo che sono stata io ad entrargli in doccia ad insaponarlo fino a quando non s'eccitò, e lui ora addirittura mi da della puttanella succhia cazzi offendendomi mentre prima baciandoci eravamo due fidanzatini. Sappiamo tutti che è vero quello che dice, che mi scopano in tanti, però lascio sempre credere siano gli unici e sopratutto lo decido io con chi starci, anche se loro pensano basti farmi vedere il cazzo o darmi qualche palpatina al culetto per montarmi facilmente. Riesco a malapena a scappare, non è stato manesco ma la punta del suo pene ha tentato più volte di stuprarmi. Da li in poi tra me e lui inizia una guerra psicologica, io gli succhierei tutte le volte che vuole il cazzo ma non gli darei il culo, lui si farebbe volentieri spompinare ma vuole soprattutto scoparmi, e cosi iniziano i ricatti. Inutile dire che non faccio astinenza, lo stesso pomeriggio del solaio incazzata e ancora col sapore della sua sborra in bocca, dopo il suo outout scendo le scale decisa per farmi scopare da qualcuno, prima vado in cucina ma il signor Gianni non c'è, non è orario per i cuochi, poi mi ricordo che alla camera 16, dove pernottava il signor Luigi, c'è un bel anzianotto che tutti i giorni a quest'ora torna dal tennis, già toccatine e appoggi al culo me ne ha dati e penso che gli piaccio, allora con la chiave di scorta gli vado in camera. ho i leggings e lascio mi si veda la tutina a rete dalle caviglie e il perizoma tra le chiappe, arriva e gli sembra stia finendo di sistemargli il letto, appoggia la borsa delle racchette e io sto ancora sistemando il letto che sembra già in ordine, mi si appoggia al culo e cado con lui sopra sulle coperte, senza sdocciarsi, senza preservativo mi scopa e mi sborra dentro il culo mentre io ancora fingo di chiedergli cosa sta facendo? guardi che ha frainteso. mi scusi ma sei così eccitante, avrà almeno capito che non ho la fica! Le ripicche tra me e il mio enorme banchiera continuano da giorni, con lui che si chiude sempre in camera e non mi permette più di insaponarlo nella doccia o di svegliarlo spompinandolo nel letto come spesso capitava, io lo provoco cercando di ingelosirlo per farlo cedere ma inutilmente. Un giorno arriva un gruppo di cavalieri, hanno messo i cavalli nel vicino palazzetto dello sport e alloggiano da noi per due soli giorni, il gruppo è composto più da donne che uomini e quindi penso che cazzi nuovi non ne vedrò.Dopo le prime colazioni e prima di far le camere con la Marisa, corro almeno a vedere se chi accudisce i cavalli merita un mio approccio, nel sentire l'odore del fieno e vedere le ballette ammucchiate mi ritornano in mente le esperienze vissute. (primo cazzo nel culo e il seguito violentate dai contadini) mi si indurisce il pisello e mi prende la voglia d'essere scopato. Busso alla piccola roulotte sperando ci sia un bell'uomo o anche due, la goduria sarebbe doppia e per qualche giorno mi "calmerei". Invece purtroppo è una vecchia signora cicciotella l'incaricata a sorvegliare e foraggiare i cavalli, apre la porta e mi chiede cosa voglio gli spiego che lavoro nell'albergo e se posso vedere i cavalli legati li vicino, mi risponde di si ma di stare attenta (al femminile,forse mi si vedono le tettine eccitate sotto la maglietta o sarà per i capelli un po lunghi) che possono scalciare e lei non può accompagnarmi. Ormai la figura l'ho fatta e almeno fingerò di essere interessato ai cavalli, tiro giù la maglietta mi ricopro il culetto voglioso e vado gli animali. Premesso che non sapevo distinguere un cavallo da una cavalla e non sapevo neanche la differenza tra uno stallone e uno castrato, al primo pene penzoloni che vidi rimasi a bocca aperta, impazzi di voglia e senza vergogna ne toccai qualcuno, arrivò gente e me ne andai vogliosa di un maschio.Tornata in albergo pensai al cliente della 16, sempre li alloggiavano i porconi? ma il cliente stava uscendo, era in pantaloncini e scarponi da montagna e voleva andare per funghi mi disse, lo incontrai sulle scale, torni in camera che ha dimenticato qualcosa, si fermò due gradini sopra di me dubbioso, gli toccai la patta tastando il pene molle e si ricordò! In camera lo buttai all'indietro sul letto lo sbottonai subito prendendo il pene in bocca, mi interessava solo che diventasse bello duro per scoparmelo. Si eccito presto mi girai di spalle e mi sedetti sul cazzo, muovendomi io lo feci durare un po di più dell'altro giorno, solo quando il mio pisello inizio a gocciolare nelle mutandine lo feci venire strizzandogli un po le palle,anche questa volta non capi se avevo la fica o il pisello. La Marisa mi stava cercando per iniziare a rigovernare le camere, me ne andai di corsa ad aiutarla tenendomi dentro il seme che dopo poco il mio corpo assorbi, mi chiesi se la sborra in bocca e nel culo avesse il potere di trasformarmi in femmina. Già mentre ero in cucina a lavare i piatti del pranzo mi ritornarono in mente i cavalli visti di prima mattina insieme al grosso cazzone del mio amico banchiere, pensai di riprovarci con lui. Nel pomeriggio finito in cucina salii alla numero 9 trovandola chiusa,bussai e senza chiedere chi fossi mi rispose: bussi inutilmente, dai aprimi lo implorai, lo sai cosa voglio!. Da imbranato impiegato che probabilmente si lasciava comandare da tutti sul lavoro, lo avevo trasformato era fermo nella decisione, spiai dalla serratura che in quei vecchi alberghi avevano un bel foro e lo vidi sdraiato che si segava il cazzo, sapeva che spesso spiavo nelle camere. Settimana prima mi aveva sorpreso un medico mentre spiavo dove dentro c'era sua moglie, guardavo perchè pensavo fosse una coppia di adulteri venuti per scopare alloggiando un sol giorno, invece erano marito e moglie ,lei si era spogliata non per fare sesso ma per la doccia, lui apri la porta e mi scopri per fortuna la moglie era già sotto l'acqua e io con lui scusandomi in corridoio lo convinsi toccandolo che mi interessavo agli uomini non alle donne, non dubitavo, mi sembravi una ragazzina mi disse, gli proposi un giro in solaio nel pomeriggio che accettò volentieri perchè mi disse dopo che sua moglie (anche lei medico) non faceva rapporti anali. Dopo aver fatto sex il medico mi disse che avevo probabilmente ormoni da femmina e mi mise in guardia dai cazzi troppo grossi. Tornando al mio amico, dopo essersi spogliato era sul letto che si masturbava e guardava verso la porta strasicuro che stavo guardando, dai apri gli dissi implorando, si alzo il grosso cazzo venne verso di me,purtroppo non apri. era a pochi centimetri ne sentivo il profumo....poi cedetti e gli dissi tra 10 minuti in solaio mi lascio scopare. Corsi in camera mi pulii bene internamente e mi lubrificai abbondantemente, indossai sotto una tuta da ginnastica giarrettiere e calze nere e un reggiseno forse sperando di convincerlo a giocare senza per forza riceverlo tutto nel culo anche se ormai lo desideravo anch'io,non misi mutandine per le creme. Alla sommità delle scale tolsi la tuta restando solo con l'intimo tutto nero messo prima e calzai due sandaletti dal tacco a spillo avevo il pisello eccitato,attraversai l'enorme solaio accaldato col rischio di essere vista ma non mi interessava, dovevo temere solo la bigotta proprietaria dell'albergo che sospettava fosse la Marisa la causa delle occhiaie del marito Gianni.Trovai il mio amico già nudo ed eccitato sui materassi mi si alzo solo per vedermi sculettare un pò e dopo senza fare un po di lingua in bocca mi spinse bocconi sul letto e con mia sorpresa mi lego ad X con dei foulard,la sua grossa mole mi impedì la minima resistenza mi disse solo che stavolta voleva essere lui a dire basta, abbiamo finito,devo andare ecc...la legatura non smorzò l'indurimento del mio pene e fece diventare elettrici i miei capezzoli. Eviterò di raccontarvi i preliminari di lui che mi slingua il buchino e io che insalivo più che posso il cazzo che ogni tanto mi mette in bocca. Lo ha duro come l'acciaio e bollente come lava quando dice di volermi scopare ,gli chiedo di slegarmi cosi da poterlo prendere a smorza candela come l'altra volta ma non si fida e mi dice che gli piace vedermi sculettare mentre aspetto, non sapendo se davvero temo il suo cazzo o se faccio invece come le cavalle alla monta che si dimenano mentre aspettano lo stallone.,Ecco sono anch'io una cavalla e me ne convinco quando mi mette sotto la pancia un piccolo materasso e malgrado i lacci mi mette a 4 zampe. Mi lascia in questa posizione intanto che si unge la cappella e io dal buco pericolosamente indifeso e svergognatamente voglioso mi pare di sentir passare un venticello estivo che odora di fieno che mi riporta alle mie prime volte scopata da bruti che non poterono resistere alle mie voglie. Mi fece sua per tutti centimetri del suo grosso cazzo, imparò come si incula una signorina dal buchino stretto facendola godere, lo presi ancora da lui, gli altri cazzi che prendevo in quell'albergo non s'accorsero solo il signor Gianni ormai abituato a farmi il ditalino prima di scoparmi mi diceva di trovarmi il buchino sempre più cedevole, lo convinsi che era il merito dell suo cazzo! Scusatemi per gli errori, ho fatto del mio meglio....kiss a tutti
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