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RIFACCIO I LETTI


di sofy
17.01.2011    |    53.442    |    7 8.8
"In albergo c'è un ricambio continuo, per lo più settimanale, solo io sono sempre più porca, i pompini quasi giornalieri al cuoco non mi bastano..."
Con lo stipendio solo di mamma, non si navigava certo nell'oro e allora mio malgrado: quell'estate lavorai in un albergo di villeggiatura. Ero troppo giovane per poter servire ai tavoli, così venni assunto come tuttofare in cucina. Principalmente lavavo i piatti, poi aiutavo il cuoco, signor Gianni, marito della propietaria. I primi giorni filarono lisci, finchè il cuoco iniziò quasi casualmente a toccarmi il culo; lui grasso 55enne, io ragazzino con bellissimo culetto sporgente (non più vergine,dopo le mie precedenti esperienze al fienile) e da quell'estate anche con due acerbe tettine, e visto anche i mie lunghi capelli biondi, venivo scambiato per una ragazzina. Quelle fugaci toccatine, risvegliarono quel mio essere puttanella attratta da maschi maturi.
iniziai a provocare il cuoco con dei pantaloncini attillatti, poi una mattina feci salire le fettuccine di un perizoma per eccitarlo ulteriormente.
Il signor Gianni mi chiama in cantina, corro, è sulla sedia che sistema delle bottiglie, lo aiuto passandogliele, poi noto un paio di bottoni dei suoi pantaloni mancanti e una patta enorme, con coraggio lo accarezzo proprio lì, ad altezza del mio viso odoro quel maschio eccitato e sudato,lui sistema le bottiglie,mentre io affamata libero quel grosso cazzo scuro, lo lecco poi lo scappello succhiandolo; "si brava succhia (al femminile)". sento i vini pregiati tintinnare mentre spompino con maestria, scende dalla sedia e si siede senza che io gli lasci il cazzo, succhio piegata a 90gradi; "che bel culetto, succhia! oohh che buchino stretto".
un suo ditone insalivato gioca toccandomi il buchino, entra tutto nel mio culo quando sborra copiosamente: "sii godo, succhia bevi tutto puttanella, sii aahh".
L'albergo è piccolo e scarso il personale, spesso la mattina aiuto la signora Marisa che sistema le camere, è una bella tettona 45enne, avida delle mance che riceve dai clienti, da cui si lascia volentieri toccare. i primi giorni lavoriamo in coppia e odoro anchio la sua figona pelosa,soprattutto quando facciamo i letti a castello:lei, immagino di proposito mette in ordine quello in alto io sotto, praticamente lavoro sotto la sua gonna svolazzante, e ho spesso la faccia sulla sua sbrodolante figona,non son mai stato con una donna ed ha l'età di mia mamma.
Un mattino decide che dobbiamo fare separatemente le camere dove ci sono letti singoli,aiutarci solo quando ci son da riordinare letti matrimoniali, immagino voglia fare la porca con qualche riccone, son comunque daccordo. Mi piace rifare il letto da sola a qualche bel maschietto, odorare le lenzuola dove a dormito magari col cazzo duro, o addirittura trovare le loro mutande sborrate.
Un mattino salgo le scale con la chiave del 16, mi raggiunge il cliente, ha dimenticato gli occhiali in camera. Indosso una calzamaglia elastica bianca che ben disegna il mio culetto, davanti il mio acerbo cazzo è coperto dal grembiule d'ordinanza. lui è il signor Luigi, vecchio porco, visto i numerosi giornaletti pieni di fighe, che nasconde sotto il materasso, gli sculetto davanti di proposito.
Entriamo insieme in camera, poi vuole che gli indichi le belle montagne che si vedono dalla finestra,sento la sua mano toccarmi le chiappe,non so che fare, mi viene voglia ma la porta è aperta, c'è gente in giro se nè và.
Che maiale: giornali pornografici sul comodino ma! sotto il cuscino uno è di travestiti, non ne ho mai visti prima, che bello!lo nascondo sotto il braccio e mi infilo nel bagno del corridoio. Travestiti attempati con enormi parrucche che inculano maschi, un ragazzino vestito da donna si spompina un enorme cazzo nero, ho il cazzo duro e inizio a segarmi, vedo lo sturalavandini, lo metto nel Water e mi ci siedo sopra, la punta del manico di legno mi solletica il buchino,mi masturbo mentre l'efebico travestito vuole impalarsi su quel enorme cazzo d'ebano, SBAMM, si apre la porta entra il signor Luigi "bella troietta succhia questo"; è tale lo spavento che senza pensarci: il manico mi è salito un pò nel culo, lui mi scopa in bocca con forza, mentre son appoggiata alla cassetta dello scarico: "sei caduta nella trappola bella troia"; lascio il porno e abbraccio le sue coscie pelose, lasciando che mi sborri in gola.
Il signor Luigi vuol provare a farmi il culo, così un pomeriggio, solitamente dalle 15 ho due ore libere, andiamo insieme in solaio e dietro una fila di vecchi armadi, troviamo un mucchio di materassi in disuso.
Tempo di spogliarmi, è sorpreso dalle mie gonfie tettine che baciandomi fa subito indurire, mi cala le mutandine da ragazza scoprendo il mio cazzo duro, mi stende a pancia sotto e divaricatomi le chiappe, dopo una veloce leccata al mio dolce buco mi fà femmina, pochi colpi profondi e la sua sborra calda mi riempie,sono sua per 4 pomeriggi consecutivi,finchè non finisce le ferie.
Con un così bel nascondiglio ormai sono in cerca di maschi, lascio che mi tocchino il culo, li tocco e se li sento eccitati li invito in solaio, dove spesso mi faccio trovare trav facendoli ulteriormente ingrifare. Scelgo per lo più maschioni maturi i porci, lasciando che i più giovani seguano l'odorosa e umida figona della Marisa.
Anche se una mattina, mi trovo un 14enne, apparentemente ammalato in una camera che devo rigovernare, sembra che dorma ma mentre cambio le lenzuola del letto vicino, si scopre un pò, lasciandomi intravedere un giovane cazzo eccitato. Capito che furbetto! Lui dorme, io m'inginocchio, lo accarezzo, rosa duro e senza peli, lo sego scappellandolo a fatica, gli lecco la cappella rossa inebriandomi dell'odore di sborra che sento nel letto, chissà, magari si masturba per mè, lo ingoio piano, mugola, lo succhio.
Con sorpresa la sua mano cerca il mio cazzo, gli vado sopra e come ho fatto spesso col mio amichetto ROBY, facciamo un succoso 69, ingoiando i nostri due giovani cazzi, il suo è il più grosso, il mio inizia ad essere peloso,
Ha un bel buchino rosa, ci metto un dito e mi sborra in bocca, ha capito comè bello, fa altrettanto con mè e gli dò la mia crema, succhiamo tutto e bene,niente si deve sporcare. Lavoro e piacere insieme, il massimo della vita.
In albergo c'è un ricambio continuo, per lo più settimanale,solo io sono sempre più porca, i pompini quasi giornalieri al cuoco non mi bastano.

Camera 9;
è arrivato un bestione di quasi 2 metri, fa il banchiere, sembra abbastanza intimidito, malgrado il mio sculettare non mi fila. un giorno gli stò facendo il letto con il pantacollant un pò abbassato, si vede il mio culo con un bellisimo tanga nero, niente! va a farsi la doccia. Prendo coraggio, entro: "mi perdoni, devo fare il cambio degl'asciugamani" si gira, rimango senza fiato, un pisellone enorme gli scende a metà coscia, emmhh, "vuole che la insaponi", non risponde si gira,prendo la spugna e inizio con la schiena muscolosa,scendo sulle dure chiappone, poi si gira, ancor più lungo e grosso: si stà eccitando, lascio la spugna e con le mani insapono quel bellissimo cazzo, l'insaponata diventa presto sega e il sapone sborra, lo invito su in solaio per il pomeriggio.
Dopo pranzo lavo i piatti pensando a quel cazzo gigantesco, lasciandone cadere parecchi, il signor Guido mi rimprovera, s'accorge che mi son offesa, m'accarezza e m'invita in cantina, forse smetto di pensare. scendo i 4 gradini dalla cucina, giro l'angolo e lo trovo già con i calzoni e mutandoni calati, m'inginocchio e lo spompino, non è tanto pulito sà di pipì, diventa duro non ci penso.
"oggi sei sbadata, a cosa pensi? succhia e fatti perdonare, anzi bel culetto, ti castigo come si deve". Voglio farti il culo, mi sculetti davanti tutto il giorno, ho sempre il cazzo duro!
"si daii, fammelo, castigami sempre così" mi appoggia a uno scaffale e mi incula così in piedi, alzandomi solo una gamba, suda abbondantemente. sborra presto il signor Gianni, quasi grugnisce, mentre viene nel mio stretto buco, tiro su subito le mutandine, voglio tenermi quel seme nel culetto come lubrificante, ecco: già ripenso a quel cazzo, verrà in solaio?
Stesa sul vecchio materasso,indosso delle calze nere tenute su da un reggicalze, ho delle zeppe esagerate, un piccolo vibro (regalo del signor Luigi) infilato tutto nel culo, coperto da una mutandina elastica bianca, arriva, ci abbracciamo in piedi, gli tocco il cazzo spogliandolo, voglio provarlo in bocca,la cappella sembra un mandarino, lo faccio sdraiare e riesco a succhiarlo un pò, lui mi tocca il culo, scoprendo quanto sono troia col vibro infilato, poi pazza lo voglio provare!.
Il culo è pronto, ungo quel cazzo enorme pensando a come prenderlo, poi mi ricordo: il giovane trav vol cazzo del nero! piano piano mi ci siedo sopra, stringo i denti, ci vogliono parecchi minuti per abituarmi, poi lo cavalco, come fosse uno stallone.

Tanti tornarono in quell'albergo, merito delle belle montagne o delle due troie che rifacevano i letti?

Ps.malgrado le dicerie sulla Marisa, la vidi personalmente solo fare un pompino...
BACIO SOFY
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