Racconti Erotici > trans > devo salvare roby-part 2
trans

devo salvare roby-part 2


di sofy
08.08.2021    |    952    |    2 9.6
"All'appuntamento della sera ero sul marciapiede come una puttana o forse lo ero, ma il fine era nobile:salvare Roby, mi aspettavo da lui solo sesso..."
Lasciai il mercato con uno spinello che avevo per forza dovuto accettare anche se non avevo intenzione di fumarlo, pensavo di regalarlo a Roby infatti il pomeriggio ancora di sotto in cucina gli raccontai che avevo conosciuto il marocchino, senza però dirgli che gli avevo già toccato il cazzo, anche se il mio amico quando vide che gli avevo portato lo spinello che mi aveva regalato forse qualcosa sospettava, parlammo di lui anche se Roby non se la sentiva e così scopri che l'appuntamento che mi aveva dato corrispondeva in tutto a come quando rimorchiava Roby,
Lo passava a prendere la sera del giorno che faceva il mercato nel paese, lo caricava rapidamente sul pulmino, nell'abitacolo non voleva fare assolutamente nulla anche se la stagione era fredda si scendeva, appena usciti lo inculava spesso subito lì in piedi, spingendolo o contro un muro o appoggiato al cofano del pulmino, si svuotava le palle e poi gli regalava lo spinello dicendogli di stare zitto e di non dire niente a nessuno e lo riaccompagnava a casa. Roby aveva giusto il tempo di accovacciarsi un attimo per fare uscire la sborrata e anche se aveva mal di culo doveva affrettarsi, chiesi a Roby ma davvero ti fa così male? mi disse che si metteva lui un po' di crema prima di uscire sennò sarebbe finito l'ospedale, perché il marocchino era abituato a non avere riguardi. Iniziai a preoccuparmi, mancava una settimana al mercato e alla sera dell'appuntamento. Così quel giorno mentre stavo facendo il 69 col mio amichetto con la solita candela già infilata nel buchetto gli dici di sostituirlo con qualcosa di più grosso ma in stanza non c'era niente, allora Roby che non era en-femme come me ma aveva solo i collant da coprire si tolse le scarpe a tacco alto e scese in cucina a cercarmi un cetriolo. Purtroppo l'ortaggio era stato in frigo e mi era doloroso riceverlo, allora ci venne l'idea di provare col pomolo della testiera del letto che non sembrava enorme, malgrado mi aiutasse il mio amico non era affusolato e non riuscì ad impalarmi per riabituarmi ai grossi cazzi, così lo mandai ancora giù a cercare altro ma era già tornata sua madre e ancor più grave suo zio che di solito ci importunava in solaio aveva scoperto dove ci incontravamo. Senti Roby scendere in fretta le scale e dalla porta socchiusa mi vide travestito prono sul letto che mi scopavo lentamente con la candela, entrò convinto di poter far qualcosa già con l'uccello di fuori, ma ero arrabbiato e gli dissi che non avevo voglia è l'unica cosa che poteva fare era leccarmi il culo, non capì la battuta, mi sfilo la candela ora inerme nel culo e inizio davvero a leccarmi, lo faceva bene presi due cuscini li misi sotto la pancia e potè leccarmi ancor meglio, allargai le gambe e senza parlare col solo linguaggio del corpo comprese che ero diventato scopabile, feci un urlo che senti anche Roby dal di sotto, sali le scale e quando vide che in camera c'era lo zio opportunamente torno giù, avevo sentito un male atroce, era di dotazione normale e avevo il buco che era stato leccato tantissimo e mai avrei pensato di fare un urlo che perfino la madre un po' sorda di Roby poteva sentire.
Uscito lo zio con la sborrata che iniziava a colare del buchino riprovai a sedermi sul pomolo col solo risultato di sporcarlo di sborra. Nei pomeriggi seguenti al chiuso della camera a doppia mandata, feci diverse prove aiutato da Roby ed iniziai a preoccuparmi, mi ero ormai convinto che l'attività anale mi avesse fatto perdere elasticità, il mio buchino si era troppo abituato alla candela e volendo incontrare il grosso è durissimo pene del marocchino era un problema. Anche in profondità provando il lungo e fine cazzo di Roby sentivo fastidio. Pensai che l'unico aiuto potevo averlo dal mio medico, che già mi aveva goduriosamente visitato. In ambulatorio feci in modo di rimanere ultimo, mi aspettavo una visita non totalmente professionale, mi ero pulito bene analmente con un clistere, ero profumato e indossavo le mutandine di pizzo che piacevano tanto al dottore, nell'attesa in corridoio per l'eccitazione mi si erano gonfiate le tettine e temevo che i due maschi in corridoio con me ne vedessero i capezzoli spingere la maglietta, uno era non bello, mentre l'altro un bel maschione! purtroppo entrò lui e rimasi con quello magro, poi fu il mio turno. Che delusione! Il mio medico non c'era, era in ferie, il sostituto, era anziano e massiccio come il mio dottore ma senz'altro non maiale come lui, imbarazzato non trovai subito una finta malattia per poi congedarmi, Un po' balbettante gli feci capire che avevo il buco del culo stretto e dolorante, capi che non "andavo di corpo", ebbi un 'intuizione e gli raccontai che a volte praticavo l'autoerotismo anale e ché sentivo dolore, imperturbabile, prese la mia scheda mi chiese conferma dell'età, mi chiese da quanto la facevo, cosa usavo e ci aggiunse e con uomini? È importante che le dica tutto dottore, non può darmi una crema e.... se hai avuto rapporti con uomini e soprattutto non protetti dal profilattico mi è utile saperlo mi disse un abbastanza seccato, ehmm.. allora si dottore anche senza il profilattico, risposi. Ok ti devo per forza visitare vai dietro tenda e spogliati completamente, corsi, almeno potevo togliermi le mutandine di pizzo prima che le vedesse, venne a visitarmi, da in piedi mi fece allargare le braccia e inizio una visita completa, guardo i bulbi oculari, la bocca, le orecchie mi tasto le ghiandole linfatiche e mi palpo le tettine, mi chiese se facevo cure ormonali mentre le tastava, poi il pene, lo scapucciò e mi tocco i testicoli, siediti sul lettino appoggia la schiena e aiutandoti con le mani tieni su le ginocchia che ti guardo l'ano mi disse, era molto professionale e freddo nella voce. La visita al buchino inizio con l'osservazione poi prese del gel e incomincio la visita profonda, era bravo mi si stava indurendo il pisello ed ero un po' imbarazzato, poi dopo il dito prese una cosa più grossa, probabilmente di metallo perché fredda e persi l'eccitazione, l'oggetto inizio a muoversi e scaldarsi e tornai ad eccitarmi e gemetti inavvertitamente, forse il dottore se ne accorse, mi fece mettere sdraiato sul lettino a pancia sotto, pensai che se fosse stato il mio medico me lo avrebbe già messo nel culo, chiusi gli occhi e sognai che mi era stato messo un grosso cazzo duro in bocca, succhiavo, succhiavo, finché non mi arrivò sperma in bocca, era vero! non un sogno! il dottore si era fatto fare un pompino. Fortunatamente non avevo niente e mi disse testuali parole: si riscontra nell'ano mancanza di allenamento che ha tolto elasticità e la percezione del dolore è aumenta dalla suggestioni che ormai ti sei fatto, professionale è freddo come prima mi congedo, se non fosse per il gusto mandorlato che ancora sentivo in bocca potevo essermi immaginato tutto.
Così tranquillizzato, arrivò il giorno dell'incontro col marocchino, il mattino come d'accordo dovevo passare alla sua bancarella per dargli conferma per l'orario della sera, di proposito avevo ancora i sexi pantaloncini, appena mi vide come cenno di saluto si tocco il pacco, poi mi fece segno di andare dietro il furgone, finsi di non capire e prima gli sculettai un po' tra la mercanzia facendolo arrapare, volevo soffrisse un po' in fin dei conti lui faceva soffrire il mio amico. Spazientito, in un momento in cui c'era poca gente mi prese per l'avambraccio e mi tirò dietro il furgone, temetti mi desse una sberla, invece mi spinse giù e mi disse adesso stronzetta me lo succhi, ubbidìi, ma visto la location l'aggressione durò poco, gli servi solo per farmi vedere che comandava lui. All'appuntamento della sera
ero sul marciapiede come una puttana o forse lo ero, ma il fine era nobile:salvare Roby, mi aspettavo da lui solo sesso selvaggio ma avevo comunque voluto vestirmi bene, molto femminile e il buio me lo permetteva,o forse mi ero vestito un po' da zoccola perchè indossavo calze a rete, minigonna e tacchi a spillo, passo è la prima volta non mi caricò non s'aspettava fossi vestito così da fica, salito nell'abitacolo gli diedi un bacio sulla guancia e gli strizzai il pacco, era già duro gli avevo fatto effetto, mi fece i complimenti e accelerò verso la camporella, inutilmente cercai di fare diversamente da come faceva con Roby, sceso dal pulmino riuscì solo a farlo limonare perchè gli piacevo col rossetto ma appena mi palpo il culetto e mi abbassò i collant a rete, scoprì che avevo le mutandine aperte dietro e divenne un mandrillo, mi scopò schiacciato sul cofano del furgone, per fortuna avevo ben lubrificato il buchino che diventò ben presto largo. Il mio amico Roby era salvo,sbrigativo mi lasciò presto nel culo la sua sborra bollente e senza chiedermi se mi era piaciuto o se volevo rincontrarlo mi disse che aveva intenzione di fottermi tutte le settimane. Tornai da Roby con piu spinelli di quelli che dava lui e con la voglia di non vedere più maschioni per un bel po', avevo male al culo. Riposai per due giorni poi Roby mi convinse ad andare con lui al fiume perché avrei potuto sonnecchiare, prendere il sole e raffreddare il buchino nell'acqua fresca, gli dissi che ero nauseato dai maschi e mi rispose:ti passerà con un sorrisino. La spiaggia acciottolata era molto nascosta e chi ci andava faceva ciò che voleva, spesso capitava di vedere persone che andavano nella boscaglia a far sesso o qualcuno prendere il sole nudo, io avevo solo bisogno di rilassarmi e rosolarmi al sole. Eravamo soli e ci spogliammo nudi per un abbronzatura integrale, andai anche al fiume a rinfrescarmi nudo perché convinto di essere solo, tornando indietro in un avvallamento ebbi una visione, un maschione cinquantenne, muscoloso, prendere il sole nudo, era già molto abbronzato oltre che molto peloso, ma quel che mi colpì fu la dotazione tra le gambe, dormiva e mi avvicinai incredulo e pensai che un pene così non poteva indurirsi era troppo grosso e non bastava il sangue di un uomo per riempirlo, sarebbe rimasto solo di una bellezza estetica. Tornai ad appisolarmi vicino a Roby che ancora sonnecchiava, niente non avevo più sonno la visione di quel pene gigante ormai mi tormentava, ritornai all'acqua come ipnotizzato per guardarlo di nuovo ma si stava svegliando e allora mi girai di spalle, iniziai a tirare sassolini in acqua così da potergli mostrare il culetto e intanto guardarlo con la coda dell'occhio, se possibile mi sembrava si stesse eccitando un po' e il cazzo diventargli mostruoso, mi abbassai parecchi volte, volevo vedesse il buchino deflorato da poco e l'eccitazione gli aumentava, mi girai,volevo che vedesse che il mio non era il culo di una femmina, sembrò deluso, invece della fica c'era un piccolo pisello, si alzò spolverandosi un po' la sabbia, pensavo volesse andarsene e mi avvicinai prima che si rivestisse, il pene ora molle gli arrivava a metà coscia la cappella uscita con la indurimento precedente era ancora visibile, attaccai bottone era straniero forse olandese, non ci capivamo, stando vicini lui mi sovrastava era enorme, un grande gorilla e mi senti ancor più piccolo, gli accarezzai un interno coscia come per aiutarlo a togliere la sabbia, salii sotto quel grosso pene a toccargli le grosse palle da toro, non parlavamo la stessa lingua ma compresi che al suo pene piacevo perché si indurì un poco, stava diventando enorme, mi girai per controllare se c'era qualcuno, anche lui sembrava temesse qualcosa, lo presi decisa per il cazzo e lo tirai tra i cespugli, non potevo farmi inculare pensai, una frocetta piccola come me sarebbe finita all'ospedale, si fece tirare fin dietro i cespugli e me lo mangiai, completamente duro non mi entrava in bocca e allora a due mani lo munsi come si fa in alpeggio con le mucche, mentre gli leccavo le palle grosse, venne e ne leccai la sborra. In lontananza sì senti un rombo di motori, arrivano sei o sette bikers a cercare il loro amico e non gli parve vero di trovarlo con una froccetta nuda che lo stava leccando tutto, mi presero come fossi un fuscello per portarmi nel bosco più fitto, volevo chiamare aiuto ma di uno avevo già il cazzo in bocca e un' altro già nel tragitto me lo mise in culo, mi stuprarono a turno e mi lasciarono sborra in tutti gli orifizi, pensavo avessero finito invece arrivo il bestione super eccitato col suo pene da 40 centimetri, volevo scappare ma scivolai e cadendo col culo per aria lo eccitai ancor di più, mi presero e tenevano in 4, avevo il buco largo larghissimo con le sborrate che mi uscivano fuori, ma sapevo che sarei morto lo stesso, quel cazzone gigantesco mi avrebbe ucciso, lo senti appoggiarsi , era un membro equino più che umano e spinse implacabile aprendomi...... Sofy svegliati ti stai bruciando schiena e culetto al sole se non ti giri, ohh grazie Roby! stavolta mi hai salvato tu, era stato tutto un sogno, andai all'acqua a bagnare le chiappe arrossate mi sentivo osservata, mi girai non c'era nessuno.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per devo salvare roby-part 2:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni