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La mia Venere


di annone
10.07.2013    |    8.682    |    3 9.9
"Il cuore mi palpita in gola! Finisco velocemente, esco dal bagno, ci sono una decina di persone, uomini e donne, mi squadrano in silenzio, io arrossisco..."
Lunedì: giornata bellissima, contatto una sorellina chiedendole un incontro, dopo vari messaggi mi conferma che mi vuole incontrare il giorno dopo, martedì. Sono felice per la sua decisione, mi sembra una persona seria, le sue foto mi fanno eccitare e al pensiero di vederla in carne ed ossa, con indosso un bel gonnellino e delle calze autoreggenti favolose, un pisellone da favola coperto a mala pena da un originalissimo perizoma, il mio pene si raddrizza in modo spettacolare: io stesso me ne faccio meraviglia e, il solo pensiero di poter toccare quella Venere, lo rende soddisfatto facendolo spruzzare una quantità straordinaria di crema!
Da parte mia c'è un po' di timore per il luogo dell'incontro che lei mi ha indicato, ma, accetto la sua proposta! Il mio pensiero va già a come dovrò presentarmi vestito, o meglio dire svestito, per soddisfare il piacere della mia nuova amica che incontrerò! Per prima cosa decido di depilarmi, perlomeno le parti intime, anche se non sono molto peloso per natura. Rasoio e gel per depilazione femminile (che lascia la pelle morbida e profumata) e mi metto all'opera, pelo dopo pelo rendo il mio inguine e il mio culetto lisci e delicati e a toccarmi mi sento soddisfatto dell'operato! E' ancora lunedì sul tardi e decido di andare a letto: mi addormento subito pensando a quanto sarebbe successo la sera del giorno dopo!
Martedì: il pensiero dell'incontro mi fa svegliare presto la mattina, contatto ancora la mia Venere e ottengo conferma di quanto deciso il giorno prima! Alle otto esco di casa e mi reco al lavoro, sempre con il pensiero fisso dell'incontro. Durante il giorno, controllo di tanto in tanto la mia depilazione e mi accorgo che non è perfetta: decido che appena possibile la migliorerò! Rientro a casa, la prima cosa contatto lei, levo gli ultimi peli, metto una crema a base di olio di mandorla, controllo il tutto e decido che il mio lavoro è più che soddisfacente! Dopo una bella doccia comincia la vestizione! Fra tutte le mutandine che ho, slip, culottes, e perizomi decido per uno di questi ultimi, nero con un pizzo delicato, il filo mi entra nel solco e comincia a svolgere il suo splendido servizio per farmi sentire una donna pronta a soddisfare un'amante! Un paio di autoreggenti nere, con lo stesso pizzo del perizoma, completano l'opera e si riflettono nello specchio dando un'immagine spettacolare delle mie gambe, mettendo in risalto la parte delle cosce scoperte e lisce! Mi tocco le calze e un calore mi sale dai piedi fino all'inguine, mi sento perfetta per quello che posso essere! Finisco il tutto coprendo, almeno in parte, con una gonna attillata in jeans alta 30 centimetri. Visione celestiale, il risultato è ottimo! Mando un ultimo messaggio e decido di partire perché ho circa cento chilometri da fare per trovare un attimo di paradiso! A dimenticavo, metto una maglietta comune (non posso permettermi di mettermi un bel reggiseno o un corsetto, anche se mi sarebbe piaciuto, c'è sempre il rischio che qualcuno mi fermi per un controllo) un paio di pantaloni neri della tuta e un paio di scarpe da ginnastica (le scarpe di Annone con il tacco purtroppo devono pazientare nella loro scatola). Strada facendo, il perizoma continua a farsi sentire e ciò mi da un senso di appagamento unico, le mie mani ogni tanto scendono sotto la tuta, sorpassano la gonna e sfiorano le calze, mi sento femmina! Arrivo all'appuntamento con anticipo, forse c'è stato un malinteso, la mia Venere non c'è! Peccato, aspetto un po', poi decido, sarà per un'altra volta si torna a casa, deluso un tantino sì, ma di me stesso perché non sono riuscito a definire in modo certo i dettagli dell'incontro! In macchina mi sento donna perché ho levato la tuta e sto guidando in minigonna e autoreggenti, vado piano e rispetto tutti i limiti di velocità perché non voglio correre il rischio di essere fermato. a metà strada devo andare in bagno, mi rimetto i pantaloni della tuta, entro in un bar, bevo un caffè, e vado in bagno; la porta non chiude, comunque decido di fare i miei bisogni corporali! Abbasso la tuta, alzo la mini, abbasso il perizoma e..... proprio in quel momento qualcuno spinge la porta, che io cerco di trattenere, mi vede sicuramente, e richiude. Il cuore mi palpita in gola! Finisco velocemente, esco dal bagno, ci sono una decina di persone, uomini e donne, mi squadrano in silenzio, io arrossisco in modo pazzesco, pago il conto senza girarmi, il cuore batte a mille all'ora, mi avvio verso la porta: una voce dietro di me dice "quando me lo dai il tuo culetto!". Allungo il passo, salgo in macchina, percorro una decina di chilometri e mi fermo per tirare un sospiro di sollievo, mi levo i pantaloni e in minigonna torno finalmente a casa mia! Che giornata, mi dispiace per la mia Venere, ma nonostante tutto, per me, è stata un'altra giornata positiva nella crescita della mia femminilità!

Gradirei un commento, sia positivo che negativo. Grazie in ogni caso!
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