Prima volta al cinema porno “Lory” (Racconto breve)

Sono eccitata e quando sono eccitata mi lascio andare, mi faccio fare di tutto e non mi basta mai.
Avevo sentito parlare di questo cinema in qualche chat di internet. Era la prima volta e l’idea di camminare sui miei tacchi e sculettare nel mio perizoma in mezzo a tanti uomini mi eccitava come non mai.
Passo l’intera giornata a preparare il mio corpo, voglio che tutto sia perfetto. Metto la mia parrucca, le scarpe con i tacchi e qualche trucco nello zainetto, indosso una tuta leggera nonostante sia inverno e mi avvio verso questa nuova eccitante esperienza.
Arrivata al cinema sono emozionata ma con fare deciso pago il biglietto d’ingresso.
Non so dove andare, mi sento impacciata. Prima di cambiarmi faccio un giro in sala. Ci sono diversi uomini al suo interno, quasi tutti maturi, alcuni seduti, altri in piedi appoggiati lungo i muri nella penombra. Sono tanti e quasi mi sento a disagio a dovermi cambiare. Sì, provo un po’ di soggezione ma ripeto a me stessa che sono arrivata lì per essere la puttanella di tutti e che non andrò via senza svuotare un po’ di cazzi nella mia gola.
Mi avvio verso il bagno, un uomo mi segue. Lascio la porta del bagno aperta e sfilo i pantaloni della tuta. Vedendo il mio perizoma, le mie autoreggenti e il mio reggicalze, l’uomo dietro di me esclama: ma allora sei una sporcacciona!
Mi volto per un momento, gli sorrido e poi ritorno al mio intento di cambiarmi. Sfilo i pantaloni e li ripongo nel mio zaino, per fare questo mi devo piegare. L’uomo dietro di me non attende e sento il suo cazzo già duro entrare di prepotenza nel mio culetto. Lo blocco, non voglio che lo faccia senza preservativo ma, sono così terribilmente eccitata che in realtà lo faccio fare stando accorta di non farmi venire dentro. Dopo un paio di minuti decido di bloccarlo perché voglio finire di prepararmi. Dietro di lui altri uomini si stavano segando gustandosi lo spettacolo dal vivo.
Finalmente sono pronta. I miei tacchi riecheggiano in sala, attraverso il muro sculettando e facendolo strusciare contro i cazzi ben in vista. Alcuni sono duri, altri sono mosci. Come una vera troietta attendo che sia l’uomo a fare il primo passo… e ci vuole poco, davvero poco! Il primo uomo mi sfiora il culetto con la mano. Lo sento, mi eccita, mi volto, mi inginocchio e glielo prendo in bocca. Mi spruzza calda sborra in gola dopo solo due secondi di un pompino fatto a regola d’arte. Non sono contenta… voglio di più. Continuo la mia passeggiata e un altro uomo mi afferra per i fianchi e inizia a baciarmi, poi mi volta e mi fa piegare a 90 gradi sull’ultima fila di sedie. Sono esposta a qualsiasi cazzo, sento che sto per perdere il controllo della situazione ma non m’importa. Sono eccitata e il mio culetto è aperto come non mai. Lo sento entrare, gli dico di non venirmi dentro ma questa volta l’uomo ha il preservativo, inizia a stantuffarmi reggendosi ai miei fianchi. Altri uomini ci circondano, vogliono la mia bocca e io li accontento, tutti, dal più maturo al più giovane, dal più duro al più moscio e maleodorante. Sono tanti, troppi, non mi ero mai ritrovata in una situazione del genere, mi insultano, mi strattonano e mi usano. Sento diversi uomini darsi il cambio dietro di me… durano davvero poco e mi sborrano sulle gambe velate dalle mie calze autoreggenti. L’uomo che era in bagno mi raggiunge e mi dice che vuole finire quello che lui aveva iniziato, intanto, davanti a me, sei, sette cazzi sono in procinto di esplodere nella mia bocca e sul mio viso.
L’uomo dietro ha un bel cazzo e nonostante sia davvero dilatata lo sento entrare e uscire fino a quando un caldo fiotto di sperma ricade sulla mia schiena fino a raggiungere la mia nuca… sono eccitata e intanto i cazzi davanti a me, scopano la mia bocca e mi sporcano non solo il viso ma anche la parrucca e i vestiti… alcuni mi arrivano direttamente in gola e faccio difficoltà a non ingoiare. Ne ho ingoiato tanto ed era buonissimo. Ogni spruzzo un suo sapore e a ogni spruzzo il mio godimento.
Piano piano tutti quei cazzi vanno via, i più educati ringraziano e salutano, altri non dicono niente e scompaiono… resto sola… mi siedo sulla poltrona, ansimo come le attrici porno intente a giocare con grossi calibri neri… è il momento di rilassarmi… mi tocco e vengo dopo solo due minuti.