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Quel che non ti aspetti


di Membro VIP di Annunci69.it Tocilizumab83
05.11.2023    |    1.385    |    0 9.7
"Allora sciogliendo il nodo della benda, guardo titubante il volto di Mara, le sorrido e le chiedo: "Piaciuta la sorpresa?" e lei di rimando, ..."
Era da un bel po' che fantasticavo sulla cosa, dedicando al pensiero anche qualche gustosa sega in solitaria, ma il coraggio di parlane a mia moglie Mara forse non l'avrei mai trovato.
Penso che se c'è qualcosa che si desidera non ha senso tentennare, bisogna chiudere gli occhi e buttarsi.
E le conseguenze? Di certo ci sarebbero state, ma, come preso da una frenesia, non volevo pensarci.

Era una fredda sera di Novembre, fuori pioveva a dirotto. Avevo preparato per cena un succulento arrosto da accompagnare ad una buona bottiglia di Amarone del quale abusammo generosamente. Avevo in mente qualcosa e Mara l'aveva già capito e come leggendomi nel pensiero si era preparata per l'occasione. Indossava una guepiere di pizzo nero sotto al maglione che le arrivava a metà della coscia e lasciava intravedere le forme generose: i seni abbondanti con i capezzoli duri e sporgenti che amavo mordere, il sedere sodo scolpito da ore di palestra.

Scaldato dall'alcol la presi per mano e la condussi in camera da letto. Con il rumore della pioggia in sottofondo le sussurrai: "Chiudi gli occhi." Lei si sedette elegante sul bordo del letto e si lasciò dapprima sfilare il maglione e poi bendare.

Si sdraiò voluttuosamente allargando al contempo le gambe, raccogliendo l'invito le sfilai il perizoma e, accoccolato tra le sue gambe iniziai a leccarle la figa depilata e già bagnata, infilando, già dai primi gemiti, un dito nel suo culo voglioso.

Con la coda dell'occhio vedevo Marco che silenziosissimo apriva un'anta dell'armadio per poi uscirne.
Il porco aveva già in cazzo in mano e se lo menava lentamente mentre quasi divorava con gli occhi la scena che gli si presentava davanti.

Si avvicinò a Mara trattenendo il respiro, quasi non volesse spezzare un incantesimo.

"Scopami, dammi il cazzo, lo voglio!" Implorava Mara, sempre più sconcia, man mano che l'eccitazione montava.

Il cuore mi martellava nel petto, che sembrava sul punto di esplodere, il cazzo pulsava durissimo ed io, boccheggiante e senza fiato feci cenno a Marco di spogliarsi mentre anch'io facevo altrettanto.

Penetrai il suo antro bagnato in un sol colpo, quasi risucchiato dal suo desiderio. Era calda, bagnata ed accogliente e gemeva senza sosta e senza vergogna contorcendosi dal piacere con le guance arrossate, chiedendo sempre più, di chiavarla sempre più forte, di scoparla ancora.
" Fotti la tua troia, scopa la tua puttana!" Urlava ed io di rimando " Cosa vuole la mia troia? Lo vuoi un altro cazzo da succhiare, cagna?

"Oh, Si! Ne voglio ancora, lo voglio in bocca e poi in culo. Oh, Si!"

Era il segnale.

Marco con cazzo di marmo, quasi incredulo, ficca il suo uccello nella gola di Mara, si mette a cavalcioni sul suo viso e prendendole la testa tra le mani inizia a scoparle la bocca.

Non riesco a vederle in viso, ma senso che i suo muscoli si irrigidiscono, poi un mugolio inteso, mi imprigiona tra le sue gambe facendo affondare il mio cazzo ancora più in fondo.

Non parliamo, non diciamo nulla, nell'aria solo il nostro ansimare.

Continuammo così per minuti che sembrano un'eternità per poi staccarci come se fosse stato dato un segnale.
Mara è ancora bendata ed un vago sorriso da porca le aleggia sul viso, prende per le spalle Marco e lo spinge giù, gli è sopra ed inizia a cavalcarlo selvaggiamente.
Incredulo guardo la scena: pensavo sarei stato morso dalla gelosia invece sono rapito da un'istinto selvaggio.
Mia moglie sta chiavando con uno dei miei migliori amici e...lo adoro, non l'ho mai desiderata tanto.
Allargando le natiche di Mara sputo prima sulla mia cappella e poi sul buco del suo culo.
Lo ficco tutto con forza e fino in fondo con un colpo solo, rozzamente, non voglio essere delicato.
Un gemito acuto straccia l'aria e lei è paralizzata dal piacere, le artiglio le grosse mammelle cercando la sua lingua.

Mara gode così tanto da esser quasi sulla soglia dell'incoscienza, gli orgasmi si susseguono violenti; riesce solo a mormorare, tra un gemito e l'altro: " Si, si, sono una cagna, cazzo, come gode questa puttana. Spaccatemi... più forte... di più.... lo voglio."

Ci muoviamo all'unisono. Selvaggi, ansimanti e, quanto sento che Marco sta sborrando nella figa di mia moglie non risceso a trattenermi: l'orgasmo mi travolge come un'esplosione prima di lasciarmi accasciato e svuotato sul corpo di Mara.
Ci abbandoniamo tutti e tre esausti sul letto, poi Marco, silenzioso com'era venuto, se ne va.
Allora sciogliendo il nodo della benda, guardo titubante il volto di Mara, le sorrido e le chiedo: "Piaciuta la sorpresa?" e lei di rimando, sorridendo con malizia: " Davvero buono quell'Amarone, ogni tanto dovremmo riprovarlo"
mi dice buttandomi le braccia al collo e baciandomi.
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